incidente mick schumacher 2 gp gedda arabia saudita charles leclerc carlos sainz  sergio perez

LA FERRARI ACCERCHIA PEREZ – IL PILOTA MESSICANO DELLA RED BULL A SORPRESA IN POLE POSITION AL GRAN PREMIO DI GEDDA, IN ARABIA SAUDITA, MA AL SECONDO E AL TERZO POSTO CI SONO LE ROSSE DI LECLERC E SAINZ – PASSATA LA PAURA PER I MISSILI DEI RIBELLI YEMENITI, È ARRIVATA QUELLA PER MICK SCHUMACHER: DOPO IL TERRIBILE INCIDENTE NELLE QUALIFICHE, ORA IL FIGLIO DI MICHAEL STA MEGLIO, MA NON POTRÀ CORRERE STASERA - VIDEO

 

1 - A UN SOFFIO DALLA POLE

Stefano Mancini per “La Stampa”

charles leclerc sergio perez carlos sainz

 

La Ferrari arriva a un soffio dalla perfezione: dopo essere stata in testa nelle tre sessioni di prove libere e nelle prime due manche di qualifica, manca l'ultima, quella che vale la pole position e che un'impresa di Sergio Perez consegna a sorpresa alla Red Bull.

 

«Se ripetessi il mio giro mille volte non riuscirei a farlo meglio», ammette il pilota messicano protagonista di un insolito primato: parte per la prima volta in pole al 215° Gran premio della carriera. Il record precedente era di Mark Webber con 133.

 

sergio perez

Il secondo posto di Charles Leclerc e il terzo di Carlos Sainz lasciano l'amaro in bocca alla Ferrari, che contava in una prima fila tutta rossa approfittando di un temporaneo momento di difficoltà di Max Verstappen.

 

L'ambizione e la consapevolezza nei propri mezzi fa parte del progetto di crescita e la gara non è compromessa, anzi. Mattia Binotto, tuttavia, promuove la Red Bull: «Ha scelto una configurazione scarica per andare più forte sul dritto. In gara è un vantaggio. Noi invece siamo più veloci in curva. Può essere una gara a sorpresa con incidenti, bisognerà reagire alle circostanze, essere reattivi pronti e concentrati».

la pole position di sergio perez

 

Lo schianto di Schumacher è un esempio di quello che potrebbe succedere: il secondo choc in due giorni, dopo il missile sparato dai ribelli yemeniti contro un impianto petrolifero alla periferia di Gedda. In città è tornata la pace innanzitutto con lo Yemen, che ha dichiarato tre giornate di tregua, e poi con i piloti, che dopo tre ore di discussione hanno deciso nella notte di correre questo tormentato Gran premio dell'Arabia Saudita.

 

La sfida in pista continua a essere a due, Ferrari contro Red Bull. Leclerc era sicuro di aver fatto un giro da pole. Più complessa la situazione di Sainz, che continua a ottenere ottimi risultati anche litigando con la sua F1-75.

 

sergio perez con charles leclerc

Ieri ha scoperto che andava più veloce con le gomme usate (o che andava più lento con quelle nuove, se osserviamo il fenomeno dalla prospettiva opposta). Morale: miglior tempo nel primo giro lanciato, terzo tempo in quello decisivo con pneumatici freschi.

 

La Mercedes è sprofondata lontano, difficile ipotizzare che riesca a tornare al vertice in tempi accettabili. Vedere Bottas 8° oggi al volante dell'Alfa Romeo e il suo ex compagno sette volte campione 16° avrebbe fatto impressione già l'anno scorso a parità di monoposto, ma ora è inspiegabile.

 

Lewis non veniva eliminato nel Q1 per cause che non fossero incidenti o penalità dal Gran premio d'Inghilterra del 2009, quando giovanissimo guidava ancora la McLaren. «Ragazzi scusatemi», è stato il suo laconico radiocommento. Meglio ha fatto il suo compagno di squadra Russell, sesto dietro alla Alpine di Ocon e a quasi un secondo dalla pole position, dove sperava di arrivare in fretta quando firmò il contratto con Mercedes.

incidente mick schumacher

 

2 - SCHUMI, SCHIANTO DA PAURA

Leonardo Iannacci per “Libero quotidiano”

 

«Si muove Mick, alza un braccio, è cosciente, Grazie al cielo». Dai box della Haas, dopo dieci minuti di panico, arriva la conferma: Mick Schumacher sta bene, il dramma è stato soltanto sfiorato. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi, ma il mondo della Formula 1 ha vissuto ieri sera l'ennesimo momento di terrore sul circuito di Jeddah, in Arabia Saudita.

 

circuito di gedda arabia saudita

Il giovane pilota tedesco della Haas, figlio d'arte, è stato protagonista di un pauroso crash contro i pericolosi muretti del circuito durante il Q2, la seconda sessione delle prove di qualifica. Nel tentativo di migliorare il proprio crono, Mick ha perso il controllo della sua VF-22 tra la curva 11 e la 12, colpa di un cordolo che lo ha tradito e ha praticamente fatto decollare la macchina.

 

La velocità elevata che stava tenendo in quel momento, oltre i 250 all'ora, ha portato a conseguenze terrificanti con la vettura che, seppur in fase di leggera decelerazione, si è spezzata in due parti dopo l'impatto ed è carambolata sull'asfalto con il pilota non più in grado di governare il volante.

incidente mick schumacher

 

Immediate le bandiere rosse ordinate dai commissari di gara per interrompere le prove e notevole l'apprensione perché le telecamere hanno subito tolto l'inquadratura sulla Haas di Schumacher, nel rispetto della privacy del pilota. Non è stato trasmesso neppure il team radio tra Mick e il box della Haas.

 

E mentre i secondi passavano, la paura saliva. Il pilota è rimasto, in un primo momento, quasi immobile all'interno della monoposto e questo ha creato momenti di ansia. Poi è stato estratto dall'abitacolo.

 

incidente mick schumacher 3

Un'ambulanza ha portato Mick nell'ospedale mobile in pista quando, finalmente, è stato scongiurato il peggio dalle immagini che lo hanno inquadrato: il pilota si è mosso, ha alzato un braccio, si è mostrato in grado di raccontare a infermieri e addetti alla sicurezza la dinamica dell'incidente, più spettacolare che drammatico, per fortuna. Crash che ha ricordato quello occorso a Romain Grosjean, avvenuto due anni fa sulla pista Bahrain sempre con una Haas, quando la vettura prese fuoco e il pilota venne salvato pochi secondi prima di essere avvolto dalle fiamme.

 

La paura che ha attanagliato i box ha tolto il respiro a mamma Corinne, una donna che ha già conosciuto il dramma di Michael, sette volte campione del mondo (cinque con la Ferrari), vittima di un incidente mentre sciava nel dicembre del 2013 e tuttora in uno stato di semi-incoscienza, protetto dalla famiglia e nascosto dalla moglie Corinne al mondo intero.

incidente mick schumacher qualifiche in arabia saudita 1

 

Gunther Steiner, team principal Haas, alla fine ha rassicurato tutti: «Mick sta bene, vi confermo che è cosciente, non ha ferite esterne. Parla, si muove, ora va in ospedale per dei controlli, ma sta bene, ha chiamato la mamma e ci ha parlato. Aspettiamo gli esami, la cosa più importante è che non abbia nulla di serio». Per la gara di oggi, però, la presenza di Mick è in forte dubbio. Al suo posto dovrebbe prendere il via il terzo pilota della Haas, Pietro Fittipaldi, un nome noto nel mondo della Formula 1, essendo il nipote del due volte campione del mondo di Formula 1 Emerson Fittipaldi.

incidente mick schumacher 2

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO