sofia goggia

"SE SONO IN FORMA SCIO FORTE COSÌ AFFRONTO LA MIA SORTE" - DALLE PAROLE DI CALIFANO A FIORELLO, SOFIA GOGGIA SI RACCONTA AL "CORSPORT" - LE 7 OPERAZIONI IN 14 ANNI, I 6 MESI DI BUIO DOPO L’ULTIMO INFORTUNIO, L’INCONTRO CON BAGGIO ("MI HA DETTO: DECIDI PER TE STESSA, IL RESTO SONO SOLO GRANDI SEGHE”), IL TIFO PER L’ATALANTA: “SO STARE SOTTO I RIFLETTORI. AL PUNTO CHE SE FIORELLO RIFACESSE 'VIVA RAI2!' MI OFFRIREI COME SPALLA” - "HO FATTO MIE LE PAROLE DI CALIFANO, PARAFRASANDOLE... - VIDEO

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport - Estratti

 

SOFIA GOGGIA 33

  «A un certo punto Roberto mi ha preso il braccio, era seduto a capotavola, io alla sua sinistra, hai presente il tavolo nella sala di casa sua ad Altavilla? Mi ha guardato negli occhi e ha detto: “Decidi per te stessa, il resto sono solo grandi seghe”». Un filosofo.

 

Perché in un giorno di coppe che potrebbe cambiare il destino di più squadre e a poche ore dai sorteggi europei abbiamo deciso di dedicarci a Sofia Goggia? Rispondo per tutti: perché la amo, e adesso l’ho confessato: amo il suo modo di essere campionessa, la sua testa, la sua franchezza e soprattutto la forza con cui è riemersa da una lunga serie di infortuni.

 

«Sette operazioni negli ultimi quattordici anni, prima non m’ero mai rotta niente». 

E poi perché ricorda proprio Baggio. Sembrano fatti della stessa pasta. «Gli infortuni mi hanno reso più forte, ma mi hanno anche indebolito», avrebbe potuto dirlo - e l’ha detto - Robi. Così come «non posso dire di essere una persona sana, provo dolore ogni giorno: è qualcosa con cui convivo. So di avere una buona forma fisica, ma so anche di essere fragile. C’è una frase che dice che sei più forte quando conosci le tue debolezze. È giusto essere esigenti, ma senza esagerare».

SOFIA GOGGIA

 

Sofia è sempre diretta e ha una notevole proprietà di linguaggio, è capace di sorprenderti con parole come queste: «Ci sono momenti in cui devi concentrarti sul chi sei piuttosto che sul cosa fai. Diciamo che adesso sono più contenta anche sul piano personale. Più risolta». 

 

Prima non lo eri?

«Ho sempre pensato che gli infortuni di un atleta derivino da conflitti emotivi che albergano nell’atleta stesso. L’inforcata è una questione di tre centimetri, o di qua o di là, nella decisione di un istante entra la psicosomatica. Non metterti a ridere, ma io ho sempre provato un profondo senso di inadeguatezza». 

sofia goggia federica brignone

 

Non ho riso. E adesso?

«L’ultimo infortunio mi ha fatto toccare il fondo. Per un mese e mezzo ho osservato la vita dal divano di casa, la vita era fuori dalla finestra. Mi sono posta un sacco di domande, una tortura. Poi ho invertito il paradigma, scoprendo la grazia di questo incidente e trasformandolo in un’opportunità. Il ricordo di quei sei mesi è vivo dentro di me. Ma ho fatto mie le parole di Califano, ne “la mia libertà”, parafrasandole».

sofia goggia mostra la cicatrice sulla gamba medicata da andrea panzeri

 

Risultato? 

«Se sono triste scio piano, se sono in forma scio forte così affronto la mia sorte». 

 

(...). 

 

Non ti ho ancora chiesto che belva ti senti. Sai, la Fagnani... 

«Un puma, il leone della montagna, che se ne sta in disparte e poi piazza la zampata». 

 

Tu sai stare in disparte? 

«Direi di sì». 

 

Quando ti incontrai la prima volta mi stavi antipatica. 

SOFIA GOGGIA - VITTORIA A CORTINA

«Pensavi fossi stronza? Stiamo parlando dell’anno in cui passai da zero a tredici podi. Ero irrequieta, non riuscivo a gestire quell’improvviso successo. Sballottata da una parte all’altra del mondo. Oggi invece nella mediaticità ci sguazzo, questa dimensione mi piace, so stare sotto i riflettori.

 

Al punto che se Fiorello rifacesse Viva Rai2! mi offrirei come spalla.... Mi sento una donna indipendente che ha creato qualcosa per se stessa. Lavoro con gli uomini e non mi sento inferiore a nessun uomo. Ovviamente siamo diversi, con un sesso diverso e qualità diverse. Io appartengo all’unico sistema meritocratico presente in Italia: lo sport. In Italia si lavora più per conoscenze che per competenze». 

SOFIA GOGGIA - VITTORIA A CORTINA

 

(…) 

 

«Vorrei arrivare ai Mondiali di Crans Montana 2027. Se le ginocchia reggono e anche la testa. Non penso di diventare mamma prima di quattro anni almeno. Fa strano perché sono in quella fase in cui tutti si sposano e fanno figli, io invece ho ancora gli sci ai piedi. So che la mia sfida ha un tempo determinato e voglio provare a vincere il più possibile. Se mi sento in difetto? So solo che ho 32 anni e l’orologio scorre». È tutta roba tua. 

«Non ho più limitazioni, scadenze. Quei Mondiali li voglio fare, ma potrei andare anche molto più in là. E prima c’è Milano-Cortina». 

 

sofia goggia foto bisi gmt51

Racconta il buio. 

«Ripenso a quando il piede è uscito dallo scarpone, m’ero accorta subito di aver rotto tutto e non sapevo come dirlo allo staff. I primi giorni l’attenzione del mondo, poi sola su un divano. Cerchi un appiglio. Per questo andai a trovare Baggio. Avevo letto il libro, visto il film, storie simili. Sono del ’92, ho vissuto nell’eco della sua leggenda. Mi succede a volte...». 

 

Cosa? 

«La mattina mi sveglio e mi chiedo cosa avrei potuto fare senza le operazioni, e se la caviglia avesse una mobilità diversa, naturale, se il ginocchio fosse ancora intatto, se il profilo della tibia... ma lasciamo stare. Mi sento graziata».  

 

Graziata e atalantina. 

«Ho visto la partita col Barcellona, quel fuorigioco di millimetri... Noi bergamaschi siamo gente orgogliosa e l’Atalanta è un vanto della città. Cerco di non perdermela mai. Quand’ero in America ho fatto colazione con Cagliari-Atalanta, ma non ricordo il risultato. Zero a zero?». Uno a zero per voi e ringrazia Carnesecchi. 

 

sofia goggiasofia goggiamalagò goggia italia usasofia goggia foto bisi gmt49sofia goggia foto bisi gmt48sofia goggia con gallinasofia goggiasofia goggia foto bisi gmt46sofia goggia foto bisi gmt47sofia goggia foto bisi gmt45sofia goggia foto bisi gmt44sofia goggia foto bisi gmt43SOFIA GOGGIA - VITTORIA A CORTINA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)