cristiano ronaldo florentino perez

LO STRAPPO "REAL" DI CR7 - SOLDI, NARCISISMO E GELOSIE: ECCO COME NASCE LA FRATTURA TRA CRISTIANO RONALDO E FLORENTINO PEREZ - IL RAPPORTO CON IL PRESIDENTE DEL REAL È SEMPRE STATO TORMENTATO: GIÀ NEL 2012 LA PRIMA ROTTURA – SENZA CONTARE CHE MESSI E NEYMAR GUADAGNANO DI PIÙ DI CR7 E LUI NON LO ACCETTA - LE 28 TELEFONATE DI ANDREA AGNELLI...

cristiano ronaldo florentino perez

Testo di CARLOS CARPIO RODRIGUEZ (vicedirettore di "Marca") pubblicato da il Corriere della Sera

 

È da molto tempo che Florentino Perez e Cristiano Ronaldo non si sopportano più. In particolare, dal pomeriggio dell' 1 settembre 2012, quando il calciatore incontrò il presidente del Real Madrid nel suo ufficio e improvvisamente sbottò: «Presidente, devo dirle una cosa.

Non mi trovo bene qui e vorrei andarmene». «Se vuoi andartene, portami i soldi necessari per ingaggiare Messi», gli rispose con aria di sfida Florentino, il quale sospettava che dietro quella richiesta si nascondesse un' offerta del Psg.

 

«Se è solo una questione di soldi, domani le porto i 100 milioni», lo minacciò Cristiano.

«Non sono 100, ti ricordo che la tua clausola di rescissione è di mille milioni», fu la conclusione di Perez.

 

Da quel giorno, i rapporti tra i due sono sopravvissuti grazie a un equilibrio molto delicato.

CRISTIANO RONALDO CR7 JUVE

Per fortuna del Real Madrid, i due uomini che hanno maggiormente contribuito a far sì che il club blanco viva oggi la seconda fase più ricca di successi nella sua storia leggendaria sono persone intelligenti che avevano capito di aver bisogno l' uno dell' altro. È stato così che hanno saputo superare le numerose crisi di questi ultimi sei anni e mettere a segno l' obiettivo cruciale che entrambi condividono, vale a dire assicurare il successo alla squadra a qualunque prezzo.

 

Tuttavia, benché le vittorie calcistiche potessero apparire come un rimedio miracoloso, si sa che la convivenza alla lunga logora. All' epoca in cui conquistava Champions e Pallone d' oro, Cristiano accumulava risentimenti e nel suo animo cresceva la sensazione di non sentirsi valorizzato in casa propria. Una cosa, questa, impossibile da mandar giù per un carattere così narcisistico come quello dell' Achille di Madeira.

 

florentino perez cristiano ronaldo

Nel novembre del 2016, Cristiano ha rinnovato il contratto con il Real Madrid fino al giugno del 2021, per un compenso di 21 milioni netti. Ma pochi mesi dopo sono capitate molte cose. A giugno il Madrid ha conquistato la seconda Champions consecutiva a Cardiff con una prestazione stellare di Cristiano, e il club gli ha promesso un aumento di stipendio. A luglio Messi ha rinnovato il contratto con il Barcellona, per un ingaggio di 45 milioni netti, e ad agosto Neymar se n' è andato al Psg, intascando 37 milioni l' anno.

 

cristiano ronaldo

Improvvisamente, il compenso della stella portoghese non era più al passo con quello degli altri due unici calciatori del medesimo livello. A settembre del 2017, Cristiano ha reclamato un aumento di stipendio e si è scontrato con i tentennamenti del Real Madrid, preoccupato dal suo calo di prestazioni e dalla penuria di gol che il calciatore stava vivendo in quel momento e che, dati i suoi 33 anni di età, erano stati interpretati come sintomo di decadimento. La questione è rimasta irrisolta e anzi è peggiorata di molto quando Cristiano è venuto a sapere che il Real Madrid non solo non accettava la sua richiesta di 30 milioni all' anno di stipendio, ma che proprio in quel momento era in trattativa con Neymar, al quale era pronto a offrire un salario di gran lunga superiore se fosse riuscito a svincolarsi dal Psg. Cristiano ha capito che non avrebbe ottenuto quello che meritava, né quello che gli avevano promesso, e che per di più erano disposti a concederlo al suo successore. L' avrebbero mandato in pensione anticipatamente. E questo è stato troppo per l' amor proprio di CR7.

 

messi neymar

Successivamente abbiamo assistito alla rinascita sportiva di Cristiano a partire da gennaio, una nuova Champions e un nuovo scandalo, con il suo inopportuno commiato nel mezzo dei festeggiamenti durante la finale di Kiev. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Florentino Perez, ormai convinto che date le circostanze sarebbe meglio per entrambi prendere strade diverse. Per questo finora non gli hanno chiesto i 1.000 milioni della clausola per portare Messi o Neymar al Real e stavolta ritengono sufficienti i 100 milioni della Juventus per lasciarlo andare. E questo per i suoi 33 anni di età, ma anche come giusto riconoscimento dell' incredibile contributo di Cristiano Ronaldo al Real Madrid.

 

andrea agnelli nedved

«DA AGNELLI 28 TELEFONATE: COSÌ CRISTIANO RONALDO HA DATO LA SUA PAROLA ALLA JUVENTUS»

Da www.corrieredellosport.it

 

Da una parte Florentino Perez, con cui i rapporti si sono deteriorati ormai definitivamente, dall’altra Andrea Agnelli che lo ha fatto sentire importante. Una differenza che – secondo la stampa spagnola e portoghese - alla fine è stata decisiva nel convincere Cristiano Ronaldo a prendere la decisione di lasciare il Real. «Agnelli lo ha chiamato 28 volte – rivelano i lusitani di ‘Record’ - e la deferenza e il rispetto mostrate dal presidente di un grande club come la Juventus ha impressionato CR7».

 

Di certo non è stata una questione di soldi e lo spiega bene ‘Marca’: «Cristiano Ronaldo - si legge sull’edizione online del quotidiano madrileno - è il terzo sportivo più pagato al mondo e tra ingaggio e sponsor la sua ‘industria’ fattura più di 100 milioni all’anno. Il suo addio al Real non dipende dunque dai soldi, anche perché alla fine il club ‘blanco’ gli garantirebbe gli stessi 30 milioni che guadagnerebbe alla Juventus. A convincere CR7 a dare la sua parola ai bianconeri è stato invece il modo in cui Andrea Agnelli si è rapportato con lui, chiamandolo 28 volte per trasmettergli questo messaggio: Cristiano e solo Cristiano è l’uomo che può fare ancora più grande un club storico come la Juventus e portare la Champions League a Torino».

massimiliano allegri allegra caracciolo agnelli andrea agnelli

 

Cristiano Ronaldo è già della Juve nel presepe!Cristiano Ronaldo è già della Juve nel presepe!

Una differenza abissale rispetto al recente rapporto con Florentino Perez: «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’abbassamento della clausola rescissoria da un miliardo a 100 milioni, che Ronaldo ha vissuto come una mancanza di rispetto. Un rispetto che ha trovato invece subito a Torino con il tributo dello Stadium e la corte serrata di Agnelli, Fattori che hanno portato a dare la sua parola alla Juventus, una parola che per lui ha lo stesso valore di una firma».

andrea agnelli

 

 

 

 

florentino perez cristiano ronaldo

 

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...