gp di spa - belgio 2021 formula uno 1

A SPA VINCE LA PIOGGIA – IL GRAN PREMIO DEL BELGIO OGGI PRATICAMENTE NON SI È DISPUTATO: I PILOTI HANNO FATTO 2 GIRI DIETRO ALLA SAFETY CAR, GIUSTO PER AVERE UN QUALCHE ORDINE DI ARRIVO E STILARE UN PUNTEGGIO (DIMEZZATO) LA VITTORIA È QUINDI ANDATA A MAX VERSTAPPEN, POI GEORGE RUSSELL E LEWIS HAMILTON – VIDEO

 

 

 

Giusto Ferronato per www.gazzetta.it

 

spettatori sotto la pioggia al gp di spa

La pioggia ha fermato la F1. Troppa acqua a Spa e il GP del Belgio non è andato in scena, un vero peccato. Perché la pseudo-gara dietro alla Safety Car durata 2 giri prima della bandiera rossa e partita dalla corsia box alle 18.17, tre ore e 17 minuti dopo il programmato via delle 15, non si può definire una gara.

 

Si è fatto per poter avere un risultato, visto che, da regolamento, un ordine d’arrivo è stato stilato con punteggio dimezzato. Ma in realtà non c’è stata partita. E resta l’immagine un po’ imbarazzante di una direzione corsa che ha deciso di far disputare tre giri dietro alla Safety Car pur sapendo che le condizioni di visibilità erano identiche a quelle delle 15. Dal punto di vista del pubblico, insomma, una farsa.

gp di spa belgio 2021

 

LA VITTORIA DI MAX—   Per la cronaca la vittoria è dunque andata a Max Verstappen, che si porta a casa 12,5 punti e ne recupera 5 a Lewis Hamilton, terzo dietro a George Russell. In pratica, nell’impossibilità di correre per ragioni di sicurezza, è stato valorizzato l’ordine d’arrivo delle qualifiche di ieri.

max verstappen

 

E quindi la situazione è tutto sommato andata a vantaggio di Verstappen, che ha rosicchiato punti a Hamilton praticamente senza correre. Non i possibili 7 di una gara a punteggio pieno, ma comunque 5 e senza usurare il motore, un bel risparmio visto che la Red Bull era già dall’Ungheria alla terza power unit in uso rispetto alla Mercedes.

 

Tra i due, come detto, Russell, che clamorosamente porta a casa il primo (e decisamente rocambolesco) podio della carriera con la Williams. L’ordine d’arrivo dei primi 10 è completato da Daniel Ricciardo, Sebastian Vettel, Pierre Gasly, Esteban Ocon, Charles Leclerc con la Ferrari (ottavo), Nicholas Latifi e Carlos Sainz con la seconda rossa.

george russell

 

QUANTA PIOGGIA—   La perturbazione sulle Ardenne che da giorni ha scaricato pioggia abbondante anche se a intermittenza, quest’oggi, insomma, non ha mollato la presa per tutto il giorno, proprio quello più importante. E così la direzione gara, dopo un ritardo di 25 minuti, ha potuto solo far partire le monoposto dietro alla Safety Car, constatare che le condizioni di visibilità non c’erano e iniziare un’estenuante attesa, nella speranza che si aprisse una finestra meteo favorevole.

 

Ci si è dati inizialmente il tempo limite delle 3 ore a partire dalla partenza programmata, le 15, per partire e chiudere l’evento entro le 18. Poi alle 17 la decisione degli steward di interrompere il tempo limite delle ore 18 e aspettare un miglioramento per provare a disputare un GP della durata di almeno un’ora.

 

ORE 18.44, LA GARA NON RIPARTE—   Il pomeriggio è così trascorso tra caffè caldi per riscaldarsi ai box, commissari di pista che si sono messi a giocare a bocce, qualche pilota sdraiato per riposarsi, partite a carte, scambio di palleggi con un pallone tra i meccanici ai box della Pirelli, mezzi degli organizzatori per provare a spazzare l’acqua sull’asfalto… Tutto nell’attesa di un miglioramento delle condizioni meteo che consentisse almeno di disputare qualche giro di gara.

 

pioggia a spa

Che si è fatto, ma dietro a Safety Car e per soli 2 giri, giusto il tempo per dire di averci provato fino all’ultimo e sostanzialmente per poter avere anche un ordine d’arrivo. Perché alle 18.44 è arrivata la definitiva decisione: “La gara non riparte”.

 

PEREZ FUORI E POI DENTRO—   Storia nella storia l’incidente di Sergio Perez nel giro di allineamento tradizionale. Il messicano ha perso il controllo della sua Red Bull sulla pista allagata ed è finito contro le barriere. Per lui gara finita prima di iniziare? No perché nella lunga attesa seguita, i meccanici del team di Milton Keynes si sono dati da fare per le riparazioni e hanno rimesso a posto la macchina.

 

E’ iniziata così una discussione tra Red Bull e direzione gara per riammettere Perez, basandosi sulla constatazione che la gara non era ancora iniziata. Dopo un consulto al regolamento, il direttore di corsa Michael Masi ha dato ragione alla scuderia e riammesso Perez, consentendogli di partire dalla corsia box. Ma gli eventi hanno vanificato il grande lavoro dei meccanici. Prossima gara, si spera, domenica prossima a Zandvoort, in Olanda.

 

COSÌ L’ORDINE D’ARRIVO—   GP del Belgio, ordine d’arrivo:

1. Verstappen (Red Bull)

2. Russell (Williams) a 1”9

3. Hamilton (Mercedes) a 2”6

4. Ricciardo (McLaren) a 4”4

5. Vettel (Aston Martin) a 7”4

6. Gasly (AlphaTauri) a 10”1

7. Ocon (Alpine) a 11”5

8. Leclerc (Ferrari) a 12”6

9. Latifi (Williams) a 15”4

10. Sainz (Ferrari) a 16”1

11. Alonso (Alpine) a 20”5

12. Bottas (Mercedes) a 22”4

13. Giovinazzi (Alfa Romeo) a 24”1

14. Norris (McLaren) a 27”1

15. Tsunoda (AlphaTauri) a 28”3

16. Schumacher (Haas) a 29”5

17. Mazepin (Haas) a 31”9

18. Stroll (Aston Martin) a 34”1

19. Raikkonen (Alfa Romeo) a 36”

20. Perez (Red Bull) a 38”2

 

Così la classifica del Mondiale dopo il GP del Belgio

 

1. Hamilton punti 202,5

2. Verstappen 199,5

3. Norris 113

4. Bottas 108

5. Perez 104

6. Sainz 83,5

7. Leclerc 82

8. Ricciardo 56

9. Gasly 54

10. Ocon 42

11. Alonso 38

12. Vettel 35

13. Tsunoda 18

14. Stroll 18

15. Russell 13

16. Latifi 7

17. Raikkonen 2

18. Giovinazzi 1

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...