antonio conte

CHAMPIONS DA SBALLO – STASERA RIECCO CHELSEA-BARCELLONA, CONTE METTE LE MANI AVANTI: “SIAMO SFAVORITI. SERVONO DUE PARTITE PERFETTE” - AL DI LÀ DEL RAPPORTO COL CHELSEA, IN BALLO ADESSO C'È L'IMMAGINE DELL’EX CT COME ALLENATORE DA GRANDI PALCOSCENICI EUROPEI. RITROVARSI FUORI DA QUESTA CHAMPIONS GIÀ AGLI OTTAVI SAREBBE PER LUI UN BRUTTO COLPO

conte

Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

 

È tutto pronto per la riapertura dell' antico ristorante «da 100 euro, dove non si può mangiare con 10 euro». Il nome è un po' lungo, è vero. Ma resta impresso nella mente. Il gestore che l' ha battezzato così si chiama Antonio Conte, assente da una sfida europea a eliminazione diretta dal 1 maggio 2014, quando uscì contro il Benfica dalla semifinale di Europa League: qualche giorno dopo l' allenatore della Juventus se ne uscì con quella frase infelice, che fu una delle concause del suo divorzio coi bianconeri ed è stata smentita dalle due finali di Champions raggiunte dal suo successore.

messi

 

Adesso Conte ci riprova: in tasca il suo Chelsea campione d' Inghilterra in carica ha ovviamente qualcosa in più di 10 euro, ma anche questa volta sembra non potersi permettere una cena alla pari. Perché dall' altra parte c' è il Barcellona di Messi, una vecchia conoscenza che a Stamford Bridge mancava dal 2012 (quando il Chelsea alla fine vinse la Champions) e che in 8 sfide contro i Blues non ha mai segnato. Dopo aver rotto il tabù del gol a Buffon con una doppietta a settembre, l' argentino sembra pronto a lasciare il segno. Anche perché Ronaldo scappa: attualmente siamo 116 a 97 gol europei per il portoghese.

 

«Ci servirà la partita perfetta. Anzi due partite perfette» riconosce Conte, che nel ruolo di vittima predestinata trova sempre risorse impensabili, come ha dimostrato in altre sfide da dentro o fuori, alla guida dell' Italia all' Europeo, specialmente quella contro la Spagna dei blaugrana Iniesta, Busquets e Piqué. «Siamo underdogs (sfavoriti), però la pressione deve esserci amica, non nemica» sottolinea Conte.

 

conte-mourinho

Ma il problema del ristorante di don Antonio è che i tavoli da 100 euro sono tanti, forse troppi: in tre settimane il Chelsea affronterà due volte il Barça e andrà due volte a Manchester, per le sfide in Premier con Mourinho - col quale ormai manca solo lo scontro fisico - e Guardiola. Per una squadra che nelle ultime sei giornate di campionato ha vinto appena due partite non sembra un menu molto digeribile.

 

«Ma tutto questo ci dirà chi siamo» dice Conte, ostentando sicurezza e anche un certo fatalismo, quello di chi se ne andrà comunque da Stamford Bridge a fine anno.

 

Al di là del rapporto col Chelsea, in ballo adesso c' è l' immagine di Conte come allenatore da grandi - anzi grandissimi - palcoscenici europei. Ritrovarsi fuori da questa Champions già agli ottavi e soprattutto rischiare di essere ai confini della prossima edizione, col Tottenham che incombe a un punto dal quarto posto occupato dai Blues, sarebbe un brutto colpo.

 

messi 3

Al contrario, centrare l' impresa o almeno andarci vicino, contro un avversario che non perde dal 16 agosto, rilancerebbe alla grande le quotazioni dell' allenatore italiano. A Londra, ma non solo. Le speranze in fondo non mancano, perché il Barcellona sembra leggermente meno brillante di qualche mese fa. «Ma Messi segnerà» è la profezia di Valverde, l' uomo che ha riacceso il motore del Barça. Se azzecca il pronostico, la cena la paga lui.

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…