sofia goggia - pechino 2022

SUPER-GOGGIA! - LA SCIATRICE ITALIANA È ARGENTO NELLA DISCESA LIBERA ALLE OLIMPIADI DI PECHINO,  A 23 GIORNI DALL’INFORTUNIO DI CORTINA: NONOSTANTE LA DISTORSIONE AL GINOCCHIO, LA LESIONE DEL LEGAMENTO E LA MICROFRATTURA DEL PERONE, È RIUSCITA A TORNARE E A CHIUDERE AL SECONDO POSTO. LA SVIZZERA CORINNE SUTER LE NEGA LA CLAMOROSA IMPRESA - TERZA L’ALTRA ITALIANA, NADIA DELAGO - VIDEO

 

 

 

 

Paolo Marabini per www.gazzetta.it

 

sofia goggia argento a pechino 2022

A 16 centesimi della leggenda. Vicinissimi a una giornata pazzesca. Sofia Goggia urla tutta la sua gioia al traguardo, quando vede il tabellone e il suo nome è davanti a tutte, con le altre azzurre Nadia Delago ed Elena Curtoni subito dietro di lei.

 

Ma quella gioia sarà strozzata di lì a 4 minuti da Corinne Suter, la svizzera campionessa del mondo un anno fa a Cortina, che negli ultimi 30 secondi di gara si inventa il sorpasso e toglie dal trono olimpico la Regina Sofia, negandole quella che sarebbe stata l’impresa più straordinaria della storia dello sci.

 

sofia goggia pechino 2022

L’argento che finisce al collo della campionessa bergamasca, con il bronzo di Nadia Delago a farle da cornice (mai successo allo sci azzurro nella storia olimpica), resta una medaglia titanica, un risultato a cui fino a pochi giorni fa nessuno osava credere.

 

PIÙ FORTE DI PRIMA—   A 23 giorni dall’infortunio di Cortina, con tanto di distorsione al ginocchio sinistro, parziale lesione del legamento crociato e microfrattura del perone, è stata capace non solo di ritornare sugli sci, ma di farlo da protagonista assoluta.

sofia goggia pechino 2022

 

Quell’ennesimo infortunio, un altro in prossimità del grande evento, come quando un anno fa la ragazza delle Fiamme Gialle dovette rinunciate ai Mondiali di Cortina, avrebbe fermato chiunque, ma non la donna del trionfo di PyeongChang, la donna dei recuperi miracolosi, l’indomita bergamasca che non si arrende mai, la fuoriclasse che come l’Araba Fenice risorge ogni volta. E ogni volta hai quasi l’impressione che torni più forte e agguerrita di prima

 

 

sofia goggia pechino 2022.

A UN PASSO DAL RECORD—   Un argento pesantissimo, che solo per una manciata di minuti ha lasciato l’amaro in bocca nella campionessa uscente, poi felicissima di questo secondo posto che la catapulta comunque tra le più grandi di sempre dello sci mondiale. Certo, vincendo di nuovo avrebbe eguagliato la doppietta della tedesca Katja Seizinger, oro a Lillehammer ’94 e a Nagano ’98, ma è giusto riconoscere anche i meriti di Corinne Suter, svizzera che ha fatto valere le sue doti di scivolatrice e ha infilato un’accoppiata da favola.

sofia goggia nadia delago

 

SOGNO ITALIANO—   A piedi della pista Rock di Yanqing, l’Italia ha sognato a lungo, e comunque alla fine ha piazzato due atlete sul podio e tre nella top 5. Elena Curtoni, partita con il numero 1, è stata in testa sino alla discesa di Nadia Delago, che con il pettorale 10 l’ha superata di 43 centesimi.

 

sofia goggia pechino 2022

Poi Sofia, con il 13, ha confezionato un’immagine mai vista nella discesa olimpica: tre bandierine tricolori ai primi tre posti. Che non fosse finita lì lo si sapeva benissimo, però è stata una sensazione bellissima. C’erano ancora almeno 5-6 atlete in grado di rovinare quel quadro meraviglioso: Corinne Suter, la tedesca Kira Weidle, l’austriaca Cornelia Huetter, soprattutto Lara Gut-Behrami, la vincitrice del superG, e infine l’altra austriaca Tamara Tippler. Solo la Suter ha rispettato in pieno il pronostico e l’Italia ha incassato due medaglie, che vanno ad aggiungersi all’argento vinto da Federica Brignone in superG.

 

sofia goggia

Sofia impreziosisce alle soglie dei 30 anni la sua già ricchissima collezione, che annovera anche due Coppe del Mondo di discesa, un argento in discesa e un bronzo in gigante ai Mondiali, 17 vittorie e 39 podi in Coppa. Al contrario, invece, Nadia Delago debutta di fatto nella galleria delle azzurre da podio.

 

Nata a Bressanone il 12 novembre 1997, sorella minore dell’altra azzurra Nicol, che ha chiuso undicesima e poi è corsa subito ad abbracciarla nel parterre dell’arrivo, la ragazza di Selva Val Gardena aveva come migliori risultati un 4° e un 5° posto ottenuti in questa stagione nelle discese di Zauchensee e di Garmisch.

 

SOFIA GOGGIA CADUTA

I NUMERI DELLA SPEDIZIONE—   La spedizione azzurra a Pechino tocca così quota 13 medaglie. In totale, invece, il bottino complessivo è di 137: 42 ori, 42 argenti e 53 bronzi. Per lo sci siamo intanto a 35 podi olimpici nella storia. Altre quattro volte c’erano stati due azzurri sul podio dello sci nella stessa gara: ad Albertville 1992 Josef Polig e Gianfranco Martin nella combinata; a Sapporo 1972 i cugini Gustavo e Rolando Thoeni argento e bronzo in slalom dietro allo spagnolo Ochoa; a Innsbruck 1976 Piero Gros oro e Gustavo Thoeni argento sempre in slalom; a Salt Lake City 2002 Daniela Ceccarelli e Karen Putzer oro e bronzo in superG.

sofia goggiaSOFIA GOGGIA CADUTAsofia goggiaSOFIA GOGGIA CADUTA 2sofia goggiasofia goggia

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…