totti roma samp

TOTTI INFINITO - DOPO IL NUBIFRAGIO E LO STOP DI 80 MINUTI, IL PUPONE ENTRA E RIALZA LA ROMA: UN ASSIST E IL RIGORE DECISIVO AL 93ESIMO: “PERCHE’ DOVREI SMETTERE?” - VIPERETTA: “IL PENALTY? DZEKO DEVE FARE L’ATTORE, LO SCRITTURO PER FANTOZZI 7”

Da “gazzetta.it”

 

TOTTI 6TOTTI 6

Passano gli anni, addirittura i decenni, ma la sostanza non cambia: Francesco Totti è la Roma, e la Roma è Francesco Totti e a lui si aggrappa quando si trova pericolante sul cratere dell'inferno. Quello che è accaduto questo pomeriggio all'Olimpico ha dell'epico, ma assolutamente nulla di nostalgico.

 

Tutto vero, tutto reale: dopo i quasi 80' di stop per il nubifragio caduto sulla Capitale, quando la partita ricomincia e la Roma è sotto nel punteggio 2-1 con la Sampdoria.E allora Spalletti cosa fa? Ripesca dalla panchina il "vecchio" capitano che, ormai prossimo ai 40 anni (li compirà il 27 settembre), non si spaventa per nulla e comincia perfino il riscaldamento negli ultimi minuti del primo tempo sotto il diluvio.

 

Quando si riparte, Francesco entra in campo, suona la carica, il pubblico dell'Olimpico lo segue e trasmette un entusiasmo incredibile a una squadra che nei primi 45' era stata troppo brutta per essere vera. Pochi minuti e si capisce subito: Francesco corre, è propositivo, frizzante, il piede è caldo. Questo dell'Olimpico è diventato il pomeriggio di Francesco Totti. E il bello deve ancora arrivare...

 

PRIMA L'ASSIST... — Un primo assaggio arriva al minuto numero 16' della ripresa: Totti si allarga sulla sinistra, in una frazione di secondo pesca con lo sguardo Dzeko in mezzo ai difensori della Sampdoria e e lo serve con un assist delizioso. E' una perla che soltanto i fuoriclasse come lui sanno confezionare. Dzeko riceve, ringrazia e realizza il gol del 2-2. Il bosniaco la mette dentro, ma l'Olimpico è una bolgia, impazzito per il suo capitano ancora una volta determinante.

 

TOTTITOTTI

Un assist per incorniciare l'inizio del suo venticinquesimo campionato consecutivo in Serie A: così, dopo il diluvio dell'Olimpico, Totti raggiunge il primato di Paolo Maldini con 25 anni di Serie A di fila: il primo con la Roma, il secondo naturalmente al Milan.

 

..POI IL RIGORE DECISIVO — Ma il meglio arriva nel finale, al terzo minuto di recupero quando Dzeko si conquista un calcio di rigore. Dal dischetto chi altro se non Francesco Totti? Il capitano è freddo, preciso, spietato e firma il completamento di un'impresa: dopo l'assist del 2-2, è suo il rigore che chiude i conti e regala la vittoria alla Roma di Spalletti in quella che diventerà un'indimenticabile rimonta.

 

Con questo gol, Totti aggiorna naturalmente anche le statistiche: questo è il suo 249° gol realizzato in campionato. E da 23 stagioni consecutive realizza almeno un gol in Serie A (da ragazzino aveva chiuso con 0 gol le sue prime due stagioni in A, nel 1992-'93 e nel '93-'94).

 

FERREROFERRERO

"PERCHÉ SMETTERE?" — "Quello che contava oggi era ribaltare la partita perché non era semplice - ha commentato Francesco Totti dopo la vittoria con la Samp ai microfoni diPremium -. Abbiamo avuto un grande spirito e un grande orgoglio. Come si fa essere decisivi anche a 40 anni?

 

La testa è fondamentale e ti aiuta in tutto e poi anche la serenità che mi trasmette la mia famiglia. Quando stai bene con la testa poi in campo si vede. Come sto vivendo quest’ultimo anno da calciatore? Me lo vivo serenamente e quotidianamente, con la testa libera. Poi se sto così perché dovrei smettere?".

DZEKODZEKO

 

"HO AVUTO PAURA..." — E a Sky ha confessato: "Il rigore? È la prima volta che, sinceramente, ho avuto un po’ di paura di sbagliare, perché coronare questa partita con un gol e un assist sarebbe stato l’ideale, giusto per quello che avevamo fatto nel secondo tempo. Poi non potevo sbagliare sotto la curva Sud e davanti al mio pubblico". Sul pubblico: "La spinta dei tifosi si è sentita, come ha sempre detto il mister, quando entro io la gente si esalta, mi acclama.

 

È normale che essendo romano e romanista, è un altro spirito, un’altra voglia di far vedere quello che realmente riesco a fare. E poi non posso che fare del mio meglio e contraccambiare sul campo". Francesco respinge però la tesi di chi crede che abbia vinto da solo una partita a 40 anni. "No, la partita si vince in undici - replica allo studio di Sky -. Quando sono entrato ho cercato di dare il mio contributo, il massimo, come ho sempre fatto da 25 anni a questa parte. Poi sono riuscito a ribaltare la partita, ma tutta la squadra è riuscita a fare quello che volevamo inizialmente".

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