"A PETTO NUDO SI NEGA L'OLOCAUSTO!" - LE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI ALL'INTERNO DELLA SEDE DELL'ORGANIZZAZIONE NEO-NAZISTA "AVANGUARDIA TORINO". IL "COVO" E' STATO MESSO SOTTO SEQUESTRO, 17 I GIOVANI INDAGATI - UNO DI LORO DICEVA: "ABBIAMO SULLE SPALLE L'EREDITÀ DI GIGANTI. DEI CADUTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA" - INDAGATO ANCHE IL FIGLIO DI GIAN LUCA VIGNALE, ASSESSORE AL PATRIMONIO DELLE REGIONE, ED ENRICO FORZESE, EX FDI CHE VENNE CACCIATO DAL PARTITO PERCHÉ LE SUE IDEE ERANO CONSIDERATE TROPPO ESTREMISTE - IL RITO DI INIZIAZIONE (IN CUI I GLI ADEPTI DOVEVANO URLARE "HEIL HITLER!")

CODICE NERO

Estratto dell'articolo di Elisa Sola per “La Stampa – Edizione Torino”

 

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Come si diventa ufficialmente un neo fascista? Lo spiega la sera del 10 dicembre 2024, durante un comizio lungo e articolato, Mattia Borsella, uno dei 17 giovani indagati per apologia del fascismo, istigazione all'odio per motivi razziali, etnici e religiosi. Borsella è all'interno della sede di Avanguardia Torino, in via Tibone, davanti a una platea di adepti e neofiti.

 

La conversazione è riportata in una lunga intercettazione ambientale trascritta nel decreto di sequestro del locale, ordinato due giorni fa dalla gip Paola Odilia Meroni e chiesto dai pm Manuela Pedrotta e Davide Pretti.

 

«Si diventa militanti dopo un po', un annetto, un anno o di più», è un passaggio del discorso di Borsella, che prosegue: «Lo si diventa dopo che si dimostra di avere compreso il motivo per cui siamo qui dentro. Se siamo qui, a venti anni, noi giovani europei…è perché abbiamo deciso di seguire un'idea. Abbiamo sulle spalle l'eredità di giganti. Dei caduti della Rsi».

 

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Citando anche questo stralcio, la giudice scrive: «Il fine dell'associazione è fare propaganda di idee di superiorità razziale, di odio razziale, etnico, di odio religioso e di istigare altri ad aderire a queste ideologie». Non erano, dunque, semplici riunioni private, quelle che si svolgevano nella sede dei neo fascisti, secondo la gip. Ma eventi «pubblici». Per entrare in via Tibone non servivano tessere. [...]

 

Tra i partecipanti alle riunioni ci sono anche Carlo e Matteo Vignale, i due figli dell'assessore regionale al personale e al patrimonio Gian Luca Vignale (estraneo all'indagine). Carlo è considerato uno degli indagati che hanno costituito l'associazione.

 

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«Come referente di Azione studentesca - c'è scritto negli atti giudiziari - contribuiva a organizzare e realizzare i più importanti eventi presso la sede Edoras e partecipava a quasi tutte le attività esterne quali attacchinaggi, cortei, distribuzione volantini e trasferte nazionali per eventi organizzati da gruppi italiani di pari ideologia». Sia Carlo che Matteo Vignale vengono intercettati dalle ambientali, o osservati dai carabinieri dei Ros, mentre «eseguono il saluto fascista a braccio teso». Ripetendo in coro con altri: «Duce! Duce! Duce!». Carlo Vignale è stato intercettato mentre canta: «A petto nudo si nega l'Olocausto!».

 

Mentre il «rito di iniziazione» di Matteo Vignale del 16 gennaio è riportato, perché considerato significativo, in un passaggio del decreto. Il rito avviene davanti a «una nuova serie di giovani simpatizzanti e neo giunti tra le fila di Azione studentesca Torino». Vignale passa a torso nudo in mezzo a due file di adepti, tutti indagati, tra cui il fratello Carlo, che lo prendono a schiaffi. «A chiusura del rito «i presenti applaudivano e sugellavano il momento con una foto, per poi brindare a Matteo, ad Avanguardia, alla comunità». «A Hitler!», la frase che chiude la cerimonia. [...]

Enrico Forzese

 

L'ATENEO CULLA DEGLI ESTREMISTI DALLA LITE CON FRATELLI D'ITALIA ALLE TRASFERTE COI NEONAZI GRECI

Estratto dell'articolo di Elisa Sola, Oscar Serra per “La Stampa – Edizione Torino”

 

Era l'agosto 2021, i suoi manifesti già campeggiavano per Torino quando Fratelli d'Italia decise che Enrico Forzese non sarebbe stato nella lista delle comunali d'autunno. Troppo sopra le righe le sue dichiarazioni, troppo estremista il suo profilo, al punto da entrare presto in urto con una parte del gruppo dirigente a partire dall'assessore regionale Maurizio Marrone.

 

Così inizia il progressivo sganciamento di Forzese dal partito di Giorgia Meloni, mentre fonda - come emerge anche nelle annotazioni dei Ros, che indagano sui neo fascisti di Avanguardia Torino - altre organizzazioni, associazioni e comitati. Prima Aliud, poi La Barriera, infine Avanguardia Torino.

 

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Forzese è tra gli indagati considerati dagli inquirenti «promotori e organizzatori». Tra le accuse nei suoi confronti, «la costituzione di un'associazione che ha come scopo l'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici, religiosi e nazionali, apologia di fascismo, propaganda discriminatoria e manifestazioni fasciste».

 

In un'intercettazione del due dicembre 2023 nella sede "Edoras", sequestrata due giorni fa dai Ros, due indagati parlano degli scontri avvenuti un mese prima nella metropolitana di Atene. Alla manifestazione di estremisti di destra c'era anche Forzese. Anche se, dicono gli intercettati: «L'unico a non fuggire era stato Emanuele Picone».

 

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La conoscenza tra Picone, intestatario del contratto d'affitto dell'immobile di via Tibone, messo sotto sigilli e Forzese risale ad alcuni anni fa. Dai tempi della militanza in Fratelli d'Italia, prima che il partito di Giorgia Meloni iniziasse a preparare la sua scalata a Palazzo Chigi. Questi ragazzi diventano, quindi, troppo imbarazzanti per vertici.

 

Il divorzio definitivo avviene un paio d'anni dopo e da lì le posizioni dei fuoriusciti si radicalizzano ulteriormente: i riti d'iniziazione si celebrano in un clima da mitologia esoterica ed estremismo politico, da Tolkien a Hitler, da Il Signore degli anelli al Mein Kampf.

 

[...] In queste pagine sono citate due associazioni studentesche, a cui sono legati non solo Forzese e Picone, ma anche gli altri indagati. Sono Azione studentesca e Avanguardia universitaria. Secondo l'accusa, tra le loro fila sarebbero cresciuti, anche ideologicamente, alcuni degli indagati con le posizioni più apicali. Alle riunioni in via Tibone, a volte, venivano invitati anche i giovani liceali e universitari di queste sigle per «fare proselitismo».

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[...] Tutti ricordano la polemica sul volantino contro la Schwa scoppiata nell'ottobre del 2022 all'Ateneo di Torino. Un gruppo di studenti del Fuan aveva attaccato dei volantini sulle pareti dell'Ateneo con la scritta: «Tieni pulita la tua Università». Un'iniziativa che molti fanno risalire proprio al gruppo di Avanguardia Torino.

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