alessia marcuzzi

“SONO PRONTA PER L’ARISTON” - ALESSIA MARCUZZI SI AUTOCANDIDA: “DOPO DUE ANNI CON FIORELLO AL FREDDO, VORREI CONDURRE IL FESTIVAL DI SANREMO DAL PALCO, AL CALDUCCIO. LA VITA PRIVATA? FELICEMENTE SINGLE” – “IO NON SO FARE LA DIVA. SONO MOLTO SOCIEVOLE CON LE PERSONE PER STRADA, MA SONO POCO MONDANA: SFILO MALE SUL RED CARPET, SONO IMPACCIATA, INCIAMPO, CASCO, NON SO FARE LE FOTO. UN DISASTRO” – LO SHOW CON LA GIALAPPA’S

Renato Franco per corriere.it - Estratti

 

alessia marcuzzi

 

«Mi ci rivedo in questo format in cui interpreto una boss alla guida di un’agenzia di guardie del corpo. In fondo sono sempre stata la boss della mia vita, ho sempre potuto scegliere quello che mi piaceva e stimolava di più, ho portato sulle mie spalle il peso delle mie decisioni, nella vita privata e in quella professionale. E ho scelto sempre di essere una donna libera».

 

Alessia Marcuzzi da giovedì 9 gennaio è protagonista su Prime Video di Red Carpet – Vip al tappeto , dove tre squadre di bodyguard hanno come missione quella di scortare fino alla destinazione finale cinque famosi in quanto celebri (Giulia De Lellis, Elettra Lamborghini, Cristiano Malgioglio, Valeria Marini e Melissa Satta) facendoli rimanere a tutti i costi sul tappeto rosso che si srotola ai loro piedi mentre ostacoli fisici e imprevisti inattesi intralceranno il loro percorso.

 

La voce fuori campo è quella della Gialappa. Quando lei dice che ha aperto una nuova agenzia, loro le chiedono subito se si tratta di escort.

«La presenza della Gialappa è uno dei motivi per cui ho scelto di fare questo programma, un format giapponese leggero e divertente. Ci conosciamo da tanti anni, io sono un piatto prelibato per le loro battute, ho atteggiamenti buffi e maldestri che ispirano i loro commenti. Il segreto in tv è non prendersi troppo sul serio».

 

alessia marcuzzi

Lei è tipa da red carpet?

«Io non so fare la diva. Sono molto socievole con le persone per strada, faccio un sacco di viaggi, ho un sacco di amici, ma sono poco mondana, nelle occasioni ufficiali sono la persona meno brava del mondo: sfilo male sul red carpet, sono impacciata, inciampo, casco, non so fare le foto. Un disastro».

 

A 50 anni ha deciso di lasciare Mediaset, quando era una delle conduttrici di punta. Era la scelta giusta?

«A 50 anni è tempo di bilanci, lavoravo senza sosta da quando ne avevo 17. Non c’è stato nessuno strappo con Mediaset, ma è stata una scelta dovuta al momento, una scelta fatta in nome di quella libertà di cui parlavo prima.

alessia marcuzzi

Non volevo rimanere legata ai reality, volevo cambiare, sentivo che dovevo scegliere dei programmi diversi, scriverne uno mio come è stato per Boomerissima , o fare cose che Canale 5 non aveva in mente per me. Avevo voglia di progetti più affini a quella che sono oggi».

 

Sanremo sarebbe affine?

«Chi pensa che il Festival di Sanremo non lo sia? Lo guardo tutti gli anni, con un gruppo di ascolto, con tanto di biglietti e votazioni per i cantanti in gara. Una cosa seria. Visto che gli ultimi due anni l’ho fatto al freddo con Fiorello, l’unica cosa che chiederei è di farlo all’Ariston, al calduccio». Ride: «Vi prego, fatemi stare dentro!».

 

(…)

Cosa le dà fastidio?

«I titoli che cercano clickbait . Ho una famiglia da tenere insieme — anzi varie famiglie perché sono madre di due ragazzi avuti da due papà diversi. Siamo fortunati ad andare tutti d’accordo, mi impegno tanto a tenere unita questa famiglia allargata così bella. Quindi non mi piace quando stravolgono quello che dico e questo interferisce sulla mia vita privata».

 

Sentimentalmente che fase sta vivendo?

«Sono felicemente single.Sto bene, circondata dall’amore di tante persone che mi amano».

alessia marcuzzi 4

 

In primavera sarà di nuovo su Rai2 con un format francese, ma la collaborazione con Prime Video proseguirà anche con il game olandese «The Traitors». È un modo per liberarsi dall’ansia degli ascolti?

«Un tempo aspettavo i dati con le farfalle nello stomaco, molte volte hanno aiutato anche la mia autostima. Oggi invece sono più serena, ho due aziende — una di skin care e una di borse — che vanno bene, lavorativamente parlando sono appagata. Certo ammetto che è una felicità estrema non dover aver a che fare con gli ascolti!».

alessia marcuzzialessia marcuzzialessia marcuzzialessia marcuzzi foto mezzelani gmt16alessia marcuzzi (3)alessia marcuzzialessia marcuzzimarcuzzialessia marcuzzi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…