papa leone xiv incontra i giornalisti prevost

"AO, TE PIACE ER PAPA?" - È LA DOMANDA CHE SI FANNO TRA DI LORO I GIORNALISTI RIUNITI IERI NELL’AULA NERVI PER INCONTRARE IL NUOVO PONTEFICE AMERICANO, CHE SI È FERMATO A FIRMARE DELLE PALLE DA BASEBALL - IN SALA C'È CHI È STUPITO PER IL VIDEO DI PAPA LEONE XIV IN CUI DICE "FORZA ROMA" MENTRE ANDAVA AL SANTUARIO DI GENAZZANO - IL DISCORSO DI PREVOST, CHE E' UNA BACCHETTATA AI POLITICI CHE DETESTANO LA STAMPA LIBERA: "SOLO I POPOLI INFORMATI SONO LIBERI DI SCEGLIERE. SOLIDARIETÀ DELLA CHIESA AI GIORNALISTI INCARCERATI PER AVER RACCONTATO LA VERITÀ"

 

1 - LEONE XIV AI GIORNALISTI “SOLO I POPOLI INFORMATI SONO LIBERI DI SCEGLIERE”

Estratto dell'articolo di Andrea Gualtieri per “la Repubblica”

PAPA LEONE XIV INCONTRA I GIORNALISTI

 

Leone XIV schiera la Chiesa in difesa della libertà di stampa e alza la voce per quanti vengono perseguitati perché difendono il «diritto dei popoli a essere informati». La prima udienza pubblica del suo pontificato è dedicata agli operatori dei media che hanno seguito il Conclave, ma diventa un’occasione per rivendicare l’importanza del «servizio alla verità» che svolgono i giornalisti nel mondo.

 

Circa tremila tra cronisti, fotografi e operatori video hanno acclamato il Papa all’ingresso nell’Aula Paolo VI: «Dicono che quando si applaude all’inizio non vale granché. Se alla fine sarete ancora svegli e vorrete ancora applaudire, grazie mille», ha scherzato Prevost in inglese. Lo faranno, più volte in realtà. In particolare nel passaggio in cui il pontefice ribadisce «la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato di raccontare la verità».

papa leone xiv incontro con i giornalisti 1

 

Leone XIV incalza, riconosce «il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati», perché, sottolinea «solo i popoli informati possono fare scelte libere». Ed è per tutto questo che «la sofferenza di questi giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle nazioni e della comunità internazionale, richiamando tutti noi a custodire il bene prezioso della libertà di espressione e di stampa». [...]

 

Poi coinvolge gli operatori dei media nella missione che ha invocato sin dalla prima parola del suo pontificato, quella per una pace che, affacciandosi dopo la fumata bianca, ha auspicato «disarmata e disarmante». Anche la comunicazione, ha detto il Papa, deve essere «disarmata e disarmante», per condividere «uno sguardo diverso sul mondo» e incoraggiare ad «agire in modo coerente con la nostra dignità umana ».

papa leone xiv incontro con i giornalisti

 

Ai giornalisti, che in questo senso il Pontefice considera «in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore», viene chiesto di «scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace». [...]

 

Il Papa ammette in premessa che si tratta di affrontare tempi difficili ma chiede di «non cedere mai alla mediocrità» e ricorda che nessuno può fuggire: «La Chiesa deve accettare la sfida del tempo e, allo stesso modo, non possono esistere una comunicazione e un giornalismo fuori dal tempo e dalla storia». Impareremo a conoscerci, dice ai giornalisti.

PAPA LEONE XIV INCONTRA I GIORNALISTI

 

Intanto ringrazia per il racconto del Conclave quanti si sono impegnati per «uscire dagli stereotipi e dai luoghi comuni, attraverso i quali leggiamo spesso la vita cristiana e la stessa vita della Chiesa». Nelle sue parole c’è spazio anche per le nuove sfide della comunicazione, per l’evoluzione tecnologica, con l’auspicio che gli ambienti digitali diventino «spazi di dialogo e di confronto».

 

E torna a risuonare un richiamo all’Intelligenza artificiale «col suo potenziale immenso, che richiede, però, responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità».

 

2 - UN PAPA TRA LA GENTE CHE NON VUOLE PIACERE MA LASCIARE IL SEGNO

Estratto dell'articolo Gabriele Romagnoli per “la Repubblica”

 

papa leone xiv incontro con i giornalisti

C’è una domanda che da cinque giorni tutti fanno a sé stessi e agli altri: «Ti piace il papa?». Anche ieri mattina, nell’aula Nervi gremita di rappresentanti dei media, parenti e amici, in attesa di vederlo comparire: «Ti piace il papa?». È un tormentone, discendente diretto di quello di casa Cupiello: «Ti piace il presepe?». «E il papa?».

 

C’è un’ansia popolare, una volontà di riscontrare elementi positivi in questa nuova e, per i più, inattesa figura. Contagia tutti, a ogni livello e posizione. Riguarda gli orfani di Francesco e quelli che se ne sentono liberati. I rabdomanti della sensibilità e i supplici della dottrina.

papa leone xiv incontro con i giornalisti 2

 

Ogni predecessore è piaciuto a modo suo. Giovanni Paolo II suscitava soprattutto ammirazione. Benedetto XVI, rispetto. Francesco, affetto. Leone XIV saprà riunire tutto questo nella stessa sintesi di volontà, desideri, aspettative che ha portato alla sua elezione?

 

Molti già si appassionano agli aspetti più pop della sua personalità, per come si esprime e come viene raccontata. Sono le piccole cose a cui aveva abituato il recente passato, manifestazioni di disponibilità e umanità (to be down to earth direbbe Bob Prevost, prima di proseguire in tutte le lingue del mondo). «Davvero ha detto: Forza Roma?». Infatti autografa una palla da baseball. E ammette che tornerebbe volentieri sul campo da tennis, ma non con Sinner, giocando, più che con la pallina, con la parola e il suo significato inglese (peccatore). [...]

 

papa leone xiv incontro con i giornalisti

Non è una resa anche questa moltiplicazione all’infinito e senza gerarchia di facce che riempiono l’album personale scivolando dal libro di storia? Altri apprezzano invece l’estensione del dominio della conoscenza. Quest’uomo non è solo un coacervo geografico (Stati Uniti, Perù, Italia, Francia, Spagna), ma anche storico, perché il Sud e il Nord del mondo sono lontani nel tempo più di quanto siano nello spazio. Quel gringo a cavallo in America Latina è un antenato dell’altro, nella metropolitana di Chicago.

 

papa leone xiv canta il regina caeli

Il suo studiato passaggio dall’inglese all’italiano nell’incontro di ieri, come era passato dall’italiano allo spagnolo al primo affaccio su piazza San Pietro, è ecumenismo del linguaggio, attenzione al significato che sovrasta il suono, anzi il rumore delle frasi sparate, delle opinioni armate eppur disarmanti per la loro mancanza di fondamento. Ha chiesto finisca anche «la guerra delle parole», ma l’applauso vorrà dire che sarà ascoltato?

 

Una giornalista in pensione che seguì per la France Presse le cose vaticane ed è rimasta in Italia per amore sedeva stringendo in mano le Confessioni di Sant’Agostino. Aveva deciso di leggerle per seguire le orme del percorso di formazione di questo papa. Che, ovviamente, le piace. Come piace a tutti coloro che pensano riporterà al centro la dottrina, lo spirito; quelli che di Francesco hanno percepito gli strattoni, anche sgarbati, non le spinte in avanti che, alla fine, hanno reso possibile Leone XIV. [...] Non è un papa venuto per adeguarsi o per piacere, ma per lasciare un segno nel tempo.

papa leone xiv firma palla da baseballpapa leone xiv incontra i giornalisti

papa leone xiv canta il regina caeli PAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOSTPAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOST PIAZZA SAN PIETRO NEL GIORNO DELL ELEZIONE A PAPA DI ROBERT FRANCIS PREVOST

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