"IL MONDO" - DOPO RICUCCI, FABRIZIO LOMBARDO SI OCCUPA DI MIRÒ - CIT LASCIA I DEPUTATI A TERRA, CASINI VIAGGIA CON ACCOR - QUELL'OMAGGIO SEGRETO DI SCARONI A LAVINIA E JOHN.
Da Il Mondo
1 - E LOMBARDO SI OCCUPA DI MIRÒ
Due galli nel pollaio, commentano a Roma. La separazione fra l'immobiliarista Stefano Ricucci, proprietario della Magiste, e Fabrizio Lombardo, amministratore delegato della capogruppo lussemburghese Magiste sa, è stata attribuita a fattori personali.
Lombardo, che ha sposato Chiara Geronzi, figlia di Cesare (presidente di Capitalia) e fondatrice dell'agenzia sportiva Gea, ha ora ripreso a marciare in proprio e ha aperto una società, la Mirò consulting, insieme all'esperto di marketing Luigi Consiglio.
Curiosità: l'atto notarile è a firma di Salvatore Mariconda, figlio di Gennaro, il notaio della Banca di Roma (gruppo Capitalia). (Gianfrancesco Turano)
2 - CIT LASCIA I DEPUTATI A TERRA CASINI VIAGGIA CON ACCOR
Per oltre mezzo secolo la Cit Italia, una volta considerata la compagnia di bandiera del turismo, ha fatto viaggiare le istituzioni italiane. Parlamento, governo, ministeri ed enti pubblici, hanno sempre usufruito dei servizi offerti dalla Cit.
Tant'è che la compagnia aveva dislocato ben 14 uffici nel cuore dei Palazzi della politica. La società è stata fondata nel 1927 e, prima della sua privatizzazione, era di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Da molti considerata un carrozzone pubblico pieno di debiti, per i parlamentari gli efficienti uffici della Cit erano un sicuro punto di riferimento per i loro spostamenti di lavoro (e di vacanza). Ma venerdì 17 settembre (giorno da scongiuri), nel pieno della crisi della compagnia (socio di maggioranza I'immobiliarista Gianvittorio Gandolfi), cadeva in mani straniere il primo pezzo nobile della Cit: la sede di Montecitorio.
Messa in mora dalle compagnie aeree con il rischio per i deputati di non volare più, Pierferdinando Casini ha preso la decisione giusta: mollare la Cit, ma non i suoi dipendenti, e firmare una nuova convenzione con la Carlson Wagonlit, multinazionale che fa capo al gruppo Usa Accor, che in giugno ha acquistato le quote degli Agnelli in Club Med. (Tom A. Celli)
3 - QUELL'OMAGGIO SEGRETO DI SCARONI A LAVINIA E JOHN
Già, che cosa regalare a una coppia di sposi e dal nome altisonante quali sono i giovani Lavinia Borromeo e John Philip Elkann, nipote dell'Avvocato e vicepresidente Fiat? La domanda se l'era posta anche lo scrittore e saggista Walter Benjamin. Ma una volta evitata la lista di nozze della Rinascente l'idea più illuminante e snob per rendere omaggio alla giovane coppia l'ha avuta I'Enel.
Sì proprio l'ente pubblico guidato da Paolo Scaroni. Magari l'amministratore delegato non c'entra nulla, ma sul sito web della sua società è apparso un brillante articolo di Mauro Carcelli dal titolo "È tutta una questione di anelli".
L'autore, che insegna Chimica all'Università di Parma, ricorda che sull'autorevole rivista "Science" il suo collega americano J. Fraser Stoddart ha annunciato di aver trovato la sintesi degli Anelli dei Borromeo, molecola indivisibile.
Di che si tratta è presto detto.
I Borromean rings prendono il nome dallo stemma del casato dei Borromeo. E compaiono in bella mostra sia nei palazzi di Milano che nelle sale dell'Isola Bella. Qual è la particolarità del blasone dei Borromeo? Si tratta di tre anelli uniti in modo peculiare: se uno dei tre viene tagliato gli altri due risultano separati. Insomma, per Lavinia e John un regalo di buon auspicio uscito a sorpresa dall'alambicco del prof. Stoddart. (Tom A. Celli)
Dagospia 24 Settembre 2004
1 - E LOMBARDO SI OCCUPA DI MIRÒ
Due galli nel pollaio, commentano a Roma. La separazione fra l'immobiliarista Stefano Ricucci, proprietario della Magiste, e Fabrizio Lombardo, amministratore delegato della capogruppo lussemburghese Magiste sa, è stata attribuita a fattori personali.
Lombardo, che ha sposato Chiara Geronzi, figlia di Cesare (presidente di Capitalia) e fondatrice dell'agenzia sportiva Gea, ha ora ripreso a marciare in proprio e ha aperto una società, la Mirò consulting, insieme all'esperto di marketing Luigi Consiglio.
Curiosità: l'atto notarile è a firma di Salvatore Mariconda, figlio di Gennaro, il notaio della Banca di Roma (gruppo Capitalia). (Gianfrancesco Turano)
2 - CIT LASCIA I DEPUTATI A TERRA CASINI VIAGGIA CON ACCOR
Per oltre mezzo secolo la Cit Italia, una volta considerata la compagnia di bandiera del turismo, ha fatto viaggiare le istituzioni italiane. Parlamento, governo, ministeri ed enti pubblici, hanno sempre usufruito dei servizi offerti dalla Cit.
Tant'è che la compagnia aveva dislocato ben 14 uffici nel cuore dei Palazzi della politica. La società è stata fondata nel 1927 e, prima della sua privatizzazione, era di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Da molti considerata un carrozzone pubblico pieno di debiti, per i parlamentari gli efficienti uffici della Cit erano un sicuro punto di riferimento per i loro spostamenti di lavoro (e di vacanza). Ma venerdì 17 settembre (giorno da scongiuri), nel pieno della crisi della compagnia (socio di maggioranza I'immobiliarista Gianvittorio Gandolfi), cadeva in mani straniere il primo pezzo nobile della Cit: la sede di Montecitorio.
Messa in mora dalle compagnie aeree con il rischio per i deputati di non volare più, Pierferdinando Casini ha preso la decisione giusta: mollare la Cit, ma non i suoi dipendenti, e firmare una nuova convenzione con la Carlson Wagonlit, multinazionale che fa capo al gruppo Usa Accor, che in giugno ha acquistato le quote degli Agnelli in Club Med. (Tom A. Celli)
3 - QUELL'OMAGGIO SEGRETO DI SCARONI A LAVINIA E JOHN
Già, che cosa regalare a una coppia di sposi e dal nome altisonante quali sono i giovani Lavinia Borromeo e John Philip Elkann, nipote dell'Avvocato e vicepresidente Fiat? La domanda se l'era posta anche lo scrittore e saggista Walter Benjamin. Ma una volta evitata la lista di nozze della Rinascente l'idea più illuminante e snob per rendere omaggio alla giovane coppia l'ha avuta I'Enel.
Sì proprio l'ente pubblico guidato da Paolo Scaroni. Magari l'amministratore delegato non c'entra nulla, ma sul sito web della sua società è apparso un brillante articolo di Mauro Carcelli dal titolo "È tutta una questione di anelli".
L'autore, che insegna Chimica all'Università di Parma, ricorda che sull'autorevole rivista "Science" il suo collega americano J. Fraser Stoddart ha annunciato di aver trovato la sintesi degli Anelli dei Borromeo, molecola indivisibile.
Di che si tratta è presto detto.
I Borromean rings prendono il nome dallo stemma del casato dei Borromeo. E compaiono in bella mostra sia nei palazzi di Milano che nelle sale dell'Isola Bella. Qual è la particolarità del blasone dei Borromeo? Si tratta di tre anelli uniti in modo peculiare: se uno dei tre viene tagliato gli altri due risultano separati. Insomma, per Lavinia e John un regalo di buon auspicio uscito a sorpresa dall'alambicco del prof. Stoddart. (Tom A. Celli)
Dagospia 24 Settembre 2004