FASSINO TAROCCATO - DOPO IL CASO CARRARO-VENIER, ANCORA POLEMICHE PER SANDRO "DIPIU'" MAYER: IL SEGRETARIO DS INFURIATO PER UN'INTERVISTA CHE NON HA MAI RILASCIATO.
Alessandra Longo per La Repubblica
Finalmente Piero Fassino si confessa e la dice tutta: «Noi, le tasse, non vogliamo ridurle». E fa pure lo spiritoso. La manovra di Berlusconi? Togli da una parte, aggiungi dall´altra, «costerà più la zuppa del pesce... Se il presidente del Consiglio va avanti così, l´Italia la raccoglieremo con il cucchiaino». Questo e altro si legge a pagina 13 del settimanale nazionalpopolare «Dipiù», diretto da Sandro Mayer, Cairo Editore.
Bell´intervista. Con un dettaglio: il leader dei Ds apprende di averla rilasciata solo ieri mattina quando gli portano una copia di «Dipiù». Cade dalle nuvole: «Mai parlato con questo Luigi Colmegna, autore dell´articolo, mai fatto un´intervista sulle tasse».
E allora che cos´è successo? Roberto Cuillo, portavoce di Fassino, si attacca al telefono alla ricerca, non facile, di . Sul tavolo del segretario rimane la pagina aperta del settimanale con una foto di Fassino molto severa, ha gli occhiali sul naso e l´indice della mano alzato, quasi a redarguire gli italiani. «Tasse, noi non vogliamo ridurle», sibila il titolo. Meno male che c´è, a fianco, Ignazio La Russa. Lui sì che è buono: «Tasse, perché vogliamo ridurle».
A via Nazionale, la caccia all´autore della falsa intervista procede. Cuillo riesce a parlare con Mayer. Apprende così che dietro le mentite spoglie di Luigi Colmegna, si cela il nome dell´inviato de «Il Giornale», Gabriele Villa. Cuillo parla anche con Villa che, dall´Ucraina, dove si trova per servizio, gli spiega di essersi limitato, su richiesta del settimanale, a preparare una scheda sulla posizione dei Ds in materia fiscale.
La scheda si è miracolosamente trasformata in un´intervista domanda e risposta, con Fassino che fa pure le battute sulla zuppa e il pesce. E con quel titolo che sembra sancire l´esistenza di due partiti, quello dei buoni, che vogliono togliere i balzelli, e quello dei cattivi che insistono nel prendere per la gola gli italiani.
Tentiamo anche noi di parlare con il direttore Mayer. Impossibile. In compenso, per e-mail, arriva «un comunicato di "Dipiù"». «Non si capisce per quale motivo - si legge nella nota del settimanale - avremmo dovuto inventarci delle dichiarazioni ma, qualora fosse stato travisato il pensiero dell´onorevole Fassino, ci scusiamo».
Sì, è chiaro che la faccenda nel suo complesso è sfuggita di mano: «Non sappiamo come possa essere nato tutto questo». Basterebbe chiederlo al giornalista che ha firmato l´intervista. Però quelli di «Dipiù» non ci riescono: «Non l´abbiamo ancora rintracciato, è in Ucraina... ». Villa, per la verità, risponde subito al cellulare: «Sì, so quel che è successo. E ho già dato la mia versione». Contento Fassino? Mica tanto. Da ieri sera, della vicenda, si occupa l´avvocato Luca Petrucci.
In compenso, La Russa «non ha avuto alcuna reazione negativa all´articolo», precisano soddisfatti quelli di «Dipiù». Visto che ci siamo: Onorevole La Russa, com´è andata la sua intervista? «Intervista? "Dipiù" me ne aveva chiesta una ma io non ricordo di averla rilasciata. Forse ha risposto per me il mio portavoce...».
Dagospia 01 Dicembre 2004
Finalmente Piero Fassino si confessa e la dice tutta: «Noi, le tasse, non vogliamo ridurle». E fa pure lo spiritoso. La manovra di Berlusconi? Togli da una parte, aggiungi dall´altra, «costerà più la zuppa del pesce... Se il presidente del Consiglio va avanti così, l´Italia la raccoglieremo con il cucchiaino». Questo e altro si legge a pagina 13 del settimanale nazionalpopolare «Dipiù», diretto da Sandro Mayer, Cairo Editore.
Bell´intervista. Con un dettaglio: il leader dei Ds apprende di averla rilasciata solo ieri mattina quando gli portano una copia di «Dipiù». Cade dalle nuvole: «Mai parlato con questo Luigi Colmegna, autore dell´articolo, mai fatto un´intervista sulle tasse».
E allora che cos´è successo? Roberto Cuillo, portavoce di Fassino, si attacca al telefono alla ricerca, non facile, di . Sul tavolo del segretario rimane la pagina aperta del settimanale con una foto di Fassino molto severa, ha gli occhiali sul naso e l´indice della mano alzato, quasi a redarguire gli italiani. «Tasse, noi non vogliamo ridurle», sibila il titolo. Meno male che c´è, a fianco, Ignazio La Russa. Lui sì che è buono: «Tasse, perché vogliamo ridurle».
A via Nazionale, la caccia all´autore della falsa intervista procede. Cuillo riesce a parlare con Mayer. Apprende così che dietro le mentite spoglie di Luigi Colmegna, si cela il nome dell´inviato de «Il Giornale», Gabriele Villa. Cuillo parla anche con Villa che, dall´Ucraina, dove si trova per servizio, gli spiega di essersi limitato, su richiesta del settimanale, a preparare una scheda sulla posizione dei Ds in materia fiscale.
La scheda si è miracolosamente trasformata in un´intervista domanda e risposta, con Fassino che fa pure le battute sulla zuppa e il pesce. E con quel titolo che sembra sancire l´esistenza di due partiti, quello dei buoni, che vogliono togliere i balzelli, e quello dei cattivi che insistono nel prendere per la gola gli italiani.
Tentiamo anche noi di parlare con il direttore Mayer. Impossibile. In compenso, per e-mail, arriva «un comunicato di "Dipiù"». «Non si capisce per quale motivo - si legge nella nota del settimanale - avremmo dovuto inventarci delle dichiarazioni ma, qualora fosse stato travisato il pensiero dell´onorevole Fassino, ci scusiamo».
Sì, è chiaro che la faccenda nel suo complesso è sfuggita di mano: «Non sappiamo come possa essere nato tutto questo». Basterebbe chiederlo al giornalista che ha firmato l´intervista. Però quelli di «Dipiù» non ci riescono: «Non l´abbiamo ancora rintracciato, è in Ucraina... ». Villa, per la verità, risponde subito al cellulare: «Sì, so quel che è successo. E ho già dato la mia versione». Contento Fassino? Mica tanto. Da ieri sera, della vicenda, si occupa l´avvocato Luca Petrucci.
In compenso, La Russa «non ha avuto alcuna reazione negativa all´articolo», precisano soddisfatti quelli di «Dipiù». Visto che ci siamo: Onorevole La Russa, com´è andata la sua intervista? «Intervista? "Dipiù" me ne aveva chiesta una ma io non ricordo di averla rilasciata. Forse ha risposto per me il mio portavoce...».
Dagospia 01 Dicembre 2004