PICCOLA POSTA - FESTA DI MONA, TALPA SOTTOTERRA - CONTRO GLI SMS DI BERTOLASO - BERLUSCONI NON USA LE TV - CICCIO BAFFO E IL WRESTLING - IL PARCHEGGIO DI MARRAZZO - NON PELLEGRINI, TURISTI DELLA WOODSTOCK CATTOLICA.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Sublime gaffe sulla rivista 'Dipiù' datata 11 aprile, or ora letta dal mio coiffeur di fiducia. Nella rubrica della Talpa c'era la cronaca della mitica festa dei conclamati 40 di Simona Ventura con descrizione di partecipanti, regali (compreso il telegramma dolce amaro dell'ex Bettarini) e la citazione della succulenta torta con 'facciona della Simo' in vetta a deliziare i felici partecipanti.
Peccato che la festa sia stata rimandata al 17 aprile in forma di rispetto per il Papa. Ma per noi lettori il rispetto chi ce l'ha??
Silvia

Lettera 2

Caro Dago, la Protezione Civile assicura che a Roma non c'è emergenza. Bene, sono contento. Ma non era l'emergenza il motivo che autorizzava un'azienda di telefonia mobile a fornire il numero di cellulare di privati cittadini in deroga alle normative sulla privacy? Mi si dirà che proprio grazie a quegli sms non c'è stata l'emergenza. Bene, sono contento. Vorrei chiedere se c'è prova contraria, se può esserci, ma mi astengo: sono contento. Ma allora perché non ne ho ricevuto neppure uno, quando il 23 marzo del 2002 a Roma c'erano tre milioni di persone per la manifestazione organizzata dalla Cgil?

Dico: tre milioni, come se fosse morto un Papa e mezzo. Eppoi: chi gliela dà, alla Protezione Civile, tutta 'sta confidenza di darmi del tu? Sì, leggo "se vai a Roma x omaggio Papa...". Lasciamo stare la sciattezza di quel "x", ma cosa assicura la Protezione Civile ch'io non voglia andare a Roma, se voglio andarci, per godere della morte di Wojtyla (che sarebbe cosa abominevole, ma non reato, e dunque virtualmente - se non virtuosamente - lecita) invece che per prestargli omaggio? Ma soprattutto: perché mi faccio queste domande in un Paese dove l'omaggio alla Prestigiosa Salma pare un obbligo, come portare la barba lunga in Afghanistan ai tempi dei talebani?
Luigi Castaldi

Lettera 3

Che grande attore il D'Alema quando a Ballarò si è messo le mani nei capelli nel preciso istante in cui Berlusconi menzionava le televisioni quali armi improprie in mano alla sinistra per denigrarlo e screditarlo presso l'opinione pubblica. A parte che il regista ha colto l'attimo fuggente con sospetta puntualità, forse il D'Alema pensa di avere ragione?

Se l''assioma televisione uguale potere di convincimento fosse vero, a quest'ora F.I. non avrebbe perso le ultime quattro consultazioni elettorali . Per cui le cose sono due: o la televisione è. loffia come mezzo mediatico capace di incidere sulle menti o Berlusconi non le usa pro domo sua. Io propenderei per questa seconda ipotesi, anche perché il Presidente ha spiegato bene che in Fininvest certe prese di posizione verso l'una o l'altra parte politica sarebbero deleterie per la raccolta pubblicitaria, linfa vitale per le televisioni commerciali.
FRA. ZOP

Lettera 4

Caro Dago, passi che si lamenti del wrestling in tv e dei gadget un giornalista sportivo e serio come Gianni Mura. Ma che se ne lamenti Ciccio Baffo protagonista di vette televisive come Buona Domenica o di fiction (copiate ) come quella di italia1 la domenica è veramente troppo! Sinceramente sarei molto più preoccupato se un adolescente guardasse qualsiasi prodotto della premiata ditta Ciccio Baffo-De Filippi piuttosto che il wrestling (che peraltro mi fa schifo).
thundermarc

Lettera 5

Siamo tutti un po' Masaniello o gli effetti collaterale delle cariche istituzionali.
Ieri alle 12:30 è stato avvistato tra Piazza Mastai e via della Luce, in Roma zona Trastevere, il neo presidente della regione Lazio nonchè ex paladino dei poveri e tartassati cittadini/consumatori italiani.
Il Nostro dopo esser sceso dall'automobile di servizio si è recato presso la GMC adnkronos, fin qui nulla da eccepire. Senonchè eccolo suggerire al proprio autista di parcheggiare l'automobile all'interno di piazza Mastai.
Orbene la piazza è pedonale inoltre recentemente ne è stata ricostruita la pavimentazione con delle belle lastre di pietra nera che aimè hanno urlato e poi si sono tristemente rotte sotto il peso della vettura blu.
Ci troviamo di fronte al primo scontro istituzionale tra Comune e Regione o solamente all'ennesima manifestazione di superficialità e "spocchia" sulla gestione della cosa pubblica e quindi su come sono spesi i soldi delle nostre tasse?
Max

Lettera 6
Caro Dago, mi stavo domandando se in questi tempi di piattume i funerali del Papa non siano visti dai molti giovani che vi hanno partecipato come una sorta di bisogno di stringersi ed identificarsi in qualcosa di forte, una sorta - mi si passi il paragone - di moderna Woodstock.
Presto vedremo circolare le immancabili magliette celebrative.
Robinson

Lettera 7
Sì, al signor Andrea noi gay facciamo contorcere le budella dallo schifo, ma non è un insulto: è la constatazione di uno stato fisiologico "naturale" del suo corpo... Quindi se gli rispondessi che a me verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi per questi insulti che rivolge a me e a tantissime altre persone assolutamente degne di rispetto, mi crederebbe se gli spiegassi che non si deve offendere, perché si tratta di un semplice riflesso del mio sistema nervoso? Riguardo alle sue banali considerazioni sulle Sacre Scritture, sulla Bibbia ci sono infiniti passi che non vanno presi letteralmente, ma interpretati, lo sanno anche i bambini di 5 anni... Ad esempio, mangiare crostacei è considerato un abominio (Lev. 11:10), è vietato rasarsi i capelli vicino alle tempie (Lev 19:27), chi lavora il sabato dovrebbe essere messo a morte (Esodo 35:2)... Ma a voi eccitano solo le frasi contro gli omosessuali.
Fabio - Roma



Lettera 8

I funerali del Papa? L'esigenza di lasciare le strade libere e sgombre per qualsiasi evenienza di sicurezza e soccorso? A Caltanet non gliene può frega' de meno. Hanno inviato un'e-mail a tutti i dipendenti dicendogli di andare ugualmente a lavorare. Anche in macchina (l'unico mezzo possibile per raggiungere la sede di Torre Spaccata, ai confini della realtà): "Se vi arriverà la multa la pagheremo noi" ha scritto l'azienda. Ma Caltagirone lo sa?
Tapioca

Lettera 9
Questo e' un appello disperato affinché internet, la grande conquista del nostro secolo, possa gridare con tutto il suo fiato al servizio del significato della morte e della vita di una grande figura del nostro secolo: papa Giovanni Paolo II. Perché vengano trasmessi e non bruciati i suoi scritti e gli appunti frutto del suo percorso. Non si tratta di non rispettare delle ultime volontà, ma di salvare delle autentiche opere d'arte frutto di un troppo importante cammino spirituale esattamente come da sempre lo fu fatto di scritti ed opere d'artisti divenuti eterni. Papa Wojtyla avrebbe potuto egli stesso far sì che fossero bruciati in vita e ad ogni modo non avrebbe mai negato questo desiderio di conoscenza, se da parte dell'umanità stessa.
Thecreeps.it

Lettera 10
Orgogliosamente laica, sono su posizioni diametralmente opposte a quelle del defunto pontefice e della chiesa ma gli anni di sofferenza e la morte dell'uomo mi hanno commosso. Provo ammirazione per un uomo che ha comunque lottato per le sue idee e ha saputo usare tutti i mezzi a sua disposizione per trasmettere al mondo il suo messaggio, anche la malattia e la morte.

Non è una mancanza di rispetto quella fila di turisti, e sottolineo turisti non fedeli, che sono lì solo come ennesimo atto di presenzialismo, per dire "io c'ero, ho visto il papa morto" e invece di mormorare una preghiera cercano l'inquadratura migliore con il telefonino?
Non è un offesa invece che un omaggio al pontefice? Si rendono conto di essere davanti ad un uomo e non a una cosa?
Ilaria

Lettera 11
Mi piacerebbe sapere dagli italiani quanti di loro avrebbero voluto vivere da Papa e quanti da Principe Ranieri di Monaco.
Giovanni Aloisio

Lettera 12

Caro Sergio Sciancalepore, Varese, purtroppo la mia religione mi vieta di rivelare nome-e-cognome; ci presenteremo personalmente in altre occasioni meno virtuali.
E' ovvio che non c'è essere a questo mondo che non scopi per puro piacere animalesco, ed è proprio per questo motivo che non ha senso la battaglia della Chiesa contro gli anticoncezionali, ma forse era intento a capire più quale fosse il mio vero nome, piuttosto che l'argomento della lettera.

E' vero che il Papa ha messo in pratica tutto ciò che è riportato sulla Bibbia (anche i talebani in fondo prendono alla lettera il loro testo sacro), ma in tutto il suo lungo e rivoluzionario pontificato non è comunque riuscito ad andare oltre quello stantìo conservatorismo tipico della Chiesa, ma anzi proseguendolo fino ai suoi ultimi anni di vecchiaia. Invece non è propriamente vero che non si sia preso "a cuore" la questione dell'omosessualità, se persino durante un Angelus ha avuto parole di sdegno per il Gay Pride che si teneva in quei giorni, a dimostrazione che l'opposizione della Chiesa contro l'omosessualità va oltre la semplice questione delle unioni tra gay e coppie di fatto in genere. Anzi ad essere precisi, l'unica volta in cui si è preferito sorvolare sull'argomento stendendo un velo pietoso è stato durante lo scandalo pedofilia della Chiesa americana, ma lasciamo stare...
Se come dice Andrea, al giorno d'oggi c'è piena libertà d'essere e di esprimersi, purtroppo non si può dire che ci sia altrettanta coerenza al mondo, ed era questo tutto il nocciolo della mia critica contro l'intoccabile figura del Papa e contro il bigottismo incalzante, ma anche qui ovviamente si è travisato tutto quanto il senso della lettera e non appena si è letto la parola infimo, o intollerante, ecco svettare "code di paglia" a destra e a manca.
Italo

Lettera 13
Incredibbbile! una metro ogni 2 minuti! mai visto prima!
Dar Campidojo guarda er viavai
de metro, taccsi, busse e tranvai,
p'i pellegrini, scaut e i loro stracazzi:
"e popo vero, ch'a Roma li mezzi
- je fà, dice, ai Gemelli la Lupa -
passeno solo a ogni morta de papa!"

Semper voster,
Emanuele Mastrangelo in vena di Pasquinate


Dagospia 08 Aprile 2005