RASSEGNATI STAMPA - MADRID, MECCA DEI GAY? A MONACO DI BAVIERA, MUTANDE DI LAMIERA - STILE LIBERO CON LA NONNA SBALESTRATA - BON TON IN VATICANO CON PATER, ALE & GLORIA - "FAMIGLIA CRISTIANA", LA PRIMA SANTIFICAZIONE POSTALE.


1 - MECCA DEI GAY?

Letterine di Alberto Arbasino a La Stampa

- Chissà se Madrid è davvero «la Mecca dei gay», come si dice spesso. (E la Mecca, sarà la Madrid di chi?). Piuttosto, fin da bambini (anni Trenta) si sentiva ripetere: «a Monaco di Baviera, mutande di lamiera». Niente paura?

- De Gaulle fu eletto grazie ai voti degli ultras francesi, e riconsegnò l'Algeria agli algerini. Zapatero fu eletto grazie agli attentati islamici, e poi approva i matrimoni gay certo non graditi ai musulmani. Certe nonne dicevano: la Mano del Signore. E certi nonni: un destino cinico e baro. Quanti imperscrutabili disegni, però. Ce ne saranno ancora degli altri?

2 - STILE LIBERO CON LA NONNA SBALESTRATA
Riccardo Chiaberge per "Domenicale" del Sole 24 Ore

Spesso, negli ultimi tempi, ci svegliavamo di soprassalto nel cuore della
notte domandandoci angosciati: che fine avranno fatto gli scrittori del Gruppo Under 25? I Culicchia, i Canobbio, i Demarchi? E soprattutto lei, la Silvia Ballestra? È da secoli che non ne abbiamo notizie. Ed ecco, finalmente, una sua intervista a piena pagina con tanto di gigantografia sul "Corriere della Sera" di venerdì ci svela l'arcano: gli Under 25 sono diventati Over 35 e stanno tutti bene. Compresa Silvia. A stare male, piuttosto, è l'editoria italiana, dove regna  "il deserto". Anzi, dice lei, una situazione "totalitaria". Nessuno  valorizza i giovani narratori, come si faceva una volta. C'è spazio solo per chi vende 500 mila copie come quel "monnezzone"di Dan Brown. "E basta, salvo i colpi di fortuna tipo i colpi di spazzola". A una come Ballestra, che non si spazzola mai i capelli prima di andare a dormire (e a volte neppure quando si alza), e sta alla larga dalla monnezza dei bestseller, non resta che rintanarsi nel focolare domestico.

Non a caso il suo nuovo libro, in uscita da Einaudi nella collana Stile Libero, si intitola, almodovarianamente, "Tutto su mia nonna". Sarà contento nonno Ratzinger: in barba a Zapatero, questi giovani trasgressivi stanno riscoprendo i valori della famiglia. A proposito di situazioni totalitarie, Silvia ricorda che nel 1994, con ammirevole coerenza e sprezzo del pericolo, lasciò la Mondadori: "era l'anno del governo Berlusconi". Adesso, con la crisi di governo e il varo del Berlusconi-bis, si fa pubblicare da Einaudi, che è sempre del Cavaliere, ma fa più chic. Ballestra come Follini: un piede dentro, uno fuori. Stile Libero, con la benedizione della nonna.



3 - BON TON IN VATICANO CON PATER, ALE & GLORIA
Fabrizio Rondolino per La Stampa


Le puntate papali di Porta a porta - peraltro affollate di ospiti di grande spessore intellettuale - hanno sostituito l'abituale soubrette in microgonna che cinguetta banalità, icona indiscussa del programma insieme al silenzioso maggiordomo, con il grazioso volto di Alessandra Borghese, cui di tanto in tanto veniva chiesto di sorridere. Peccato però che la principessa non abbia portato con sé, nel salotto di Bruno Vespa, l'amica più dolce, l'altrettanto graziosa Gloria von Thurm und Taxis.

A lei infatti si deve, tra le altre cose, la conversione della Borghese, che così scrive in Con occhi nuovi (Piemme 2004): «Mi trovavo ospite della principessa Gloria Thurm und Taxis, amica di vecchia data, ai tempi della dolce vita newyorkese. Mi trovavo nel castello di Tuzing con lei e con molti altri amici. Passammo le giornate andando a cavallo, facendo sci d'acqua, giocando a golf. Venne la domenica, e con semplicità Gloria ci propose di andare a messa. Io vi partecipai per educazione, perché non ero più praticante da tempo. Lì incominciai ad intuire che per la mia amica la fede era qualcosa che c'entrava con la vita di tutti i giorni, non era una formalità, una sorta di medaglia appesa al bavero da mettere per un'ora e poi da togliere e riporre nel cassetto. Mi parve invece di intuire che si trattasse di un abito da indossare sempre, nel quale muoversi con familiarità e confidenza».

Questo accadeva nell'agosto del 1998. Due anni dopo, le due principesse davano alle stampe Noblesse oblige. Le nostre buone maniere dalla A alla Z (Mondadori 2001). Così il risvolto di copertina: «Al ristorante deve entrare prima l'uomo o la donna? E, all'opera, quando si può applaudire? Eterni interrogativi ai quali tutti cerchiamo una soluzione». Ah, l'eternità!

E a proposito di eternità: come un tempo a Canzonissima, quando spedendo una cartolina si poteva votare il cantante preferito e insieme partecipare alla lotteria di Capodanno, oggi Famiglia Cristiana propone la prima santificazione postale. Così recita un'inserzione apparsa sui maggiori quotidiani: «Santo subito. Anche grazie a te». Sotto, una foto di papa Wojtyla sorridente. Sotto ancora, un testo più esteso: «Partecipa alla grande raccolta di firme per fare subito Santo Giovanni Paolo II. "Santo subito", la grande iniziativa di Famiglia Cristiana. Solo questa settimana».


Dagospia 25 Aprile 2005