LUNEDI', ALLE 20, PARTE IL NUOVO TG DE LA7 CONDOTTO DA UNA SOSIA DELLA FERILLI
Appena tre settimane fa l'avevano spostato dalle 20 alle 20 e 30 per non infrangersi contro gli iceberg del tg1 e del tg5. Ma a La7, di sicuro, non c'è nemmeno il segnale orario. Tutto cambia, come la cifra della liquidazione di Gad Lerner: 3, 7, 10 miliardi, tutto il cucuzzaro.
Così Nino Rizzo Nervo, il nuovo direttore del Tg dopo la dipartita del Gad, ha deciso di cambiare orario e di partire all'attacco, che l'unica paura è aver paura, e poi come anchor-woman, cribbio!, abbiamo Tiziana Panella. Ex di Santoro, già a "Chi l'ha visto?", viene dipinta e raccontata come una bomba erotica, labbra profondo rosso, camicette attillate e aperte sul microfono. La redazione, piuttosto negativa all'immagine della neo-conduttrice, se l'è cavata con una battutina: "E' l'unica cosa buona del Tg; anzi "bòna": diranno che è la Sabrina Ferilli de La7".
Intanto, anche senza il titolo di "Stanlio e Olio", continuano le comiche di Giuliano Ferrara e Gad Lerner. Intorno alle 23 parte "Diario di guerra". Per problemi contrattuali non ancora risolti, leggi contratto di collaborazione, Lerner non conduce ma fa l'ospite insieme all'Elefantino. Ci pensa a dare la buonasera il giornalista Andrea Molino. E poi tace o si limita a fare il vigile urbano catodico smistando servizi e ospiti. I veri conducator sono il gattone Giuliano e il volpino Gad.
I due sono talmenti consapevoli del loro peso e della loro intelligenza che sparacchiano nel mucchio come bambini viziati dall'insuccesso. C'è un collegamento con la marcia della pace di Assisi gestito da una giornalista proveniente dalla defunta Videomusic, Flavia Fratello. La fanciulla armata di microfono griffato si schiera con i pacifisti e dice all'incirca. "I morti sono tutti uguali". S'incazza il bush-etta Ferrara, rivolto a Lerner: "Ma questa è de La7?!". E Gad, vicino alla gag: "No, non l'ho mai vista prima.".
Naturalmente il CdR de La7 è saltato su come un risotto al salto: ci sono gli estremi del maltrattamento (lo chiamano mobbing). Intanto il Barbiere della Sera mette in rete lo sfogo di un antillerneriano. Non fa nomi né cognomi ma spiffera parecchie cosine sulla rete giornalistica messa su da Lerner: "Gad, per chi non lo ricordasse, e' quello del bigliettino sventolato davanti alla telecamera il giorno dell'addio - ci dicono da quelle parti mai rimpianto- al TG1, dopo la storiaccia dei video-pedofili", scrive l'anonimo. "Ebbene, la scenetta riscosse anche dalle vostre parti enorme successo. E lo ammetto, piacque anche a me: vade retro raccomandati.....Roba da non credere. Infatti non dovete crederci. I raccomandati, per di piu' da AN -giustamente- non vanno bene. I vecchi militanti ora "voltagabbanisti e inFogliati", gli amici degli amici, e se capita le fidanzate dei sodali, invece sì. Nel ristretto gruppo dei neo-assunti a La7 vi assicuro che ci sono iniziazioni professionali, salti di carriere ( fin qui assolutamente anonime) e stipendi che meriteranno al Patriarca imperitura gratitudine (degli interessati)".
L'anonimo termina così lo shampoo. "Alla luce dell'outing di Mentana, ci dica Gad qual e' il prezzo della sua umiliazione. Lui che all'inizio di agosto, ebbe a dire in assemblea:" Dovete imparare ad essere professionisti capaci di produrre profitti e non dovete venir qua solo per rubare lo stipendio". Disse stipendio, non buonuscita. Perche' da Lotta Continua a Prodi, passando per Agnelli, anche i Pinocchi in fondo mantengono la loro coerenza".
Copyright dagospia.com 16 Ottobre 2001
Così Nino Rizzo Nervo, il nuovo direttore del Tg dopo la dipartita del Gad, ha deciso di cambiare orario e di partire all'attacco, che l'unica paura è aver paura, e poi come anchor-woman, cribbio!, abbiamo Tiziana Panella. Ex di Santoro, già a "Chi l'ha visto?", viene dipinta e raccontata come una bomba erotica, labbra profondo rosso, camicette attillate e aperte sul microfono. La redazione, piuttosto negativa all'immagine della neo-conduttrice, se l'è cavata con una battutina: "E' l'unica cosa buona del Tg; anzi "bòna": diranno che è la Sabrina Ferilli de La7".
Intanto, anche senza il titolo di "Stanlio e Olio", continuano le comiche di Giuliano Ferrara e Gad Lerner. Intorno alle 23 parte "Diario di guerra". Per problemi contrattuali non ancora risolti, leggi contratto di collaborazione, Lerner non conduce ma fa l'ospite insieme all'Elefantino. Ci pensa a dare la buonasera il giornalista Andrea Molino. E poi tace o si limita a fare il vigile urbano catodico smistando servizi e ospiti. I veri conducator sono il gattone Giuliano e il volpino Gad.
I due sono talmenti consapevoli del loro peso e della loro intelligenza che sparacchiano nel mucchio come bambini viziati dall'insuccesso. C'è un collegamento con la marcia della pace di Assisi gestito da una giornalista proveniente dalla defunta Videomusic, Flavia Fratello. La fanciulla armata di microfono griffato si schiera con i pacifisti e dice all'incirca. "I morti sono tutti uguali". S'incazza il bush-etta Ferrara, rivolto a Lerner: "Ma questa è de La7?!". E Gad, vicino alla gag: "No, non l'ho mai vista prima.".
Naturalmente il CdR de La7 è saltato su come un risotto al salto: ci sono gli estremi del maltrattamento (lo chiamano mobbing). Intanto il Barbiere della Sera mette in rete lo sfogo di un antillerneriano. Non fa nomi né cognomi ma spiffera parecchie cosine sulla rete giornalistica messa su da Lerner: "Gad, per chi non lo ricordasse, e' quello del bigliettino sventolato davanti alla telecamera il giorno dell'addio - ci dicono da quelle parti mai rimpianto- al TG1, dopo la storiaccia dei video-pedofili", scrive l'anonimo. "Ebbene, la scenetta riscosse anche dalle vostre parti enorme successo. E lo ammetto, piacque anche a me: vade retro raccomandati.....Roba da non credere. Infatti non dovete crederci. I raccomandati, per di piu' da AN -giustamente- non vanno bene. I vecchi militanti ora "voltagabbanisti e inFogliati", gli amici degli amici, e se capita le fidanzate dei sodali, invece sì. Nel ristretto gruppo dei neo-assunti a La7 vi assicuro che ci sono iniziazioni professionali, salti di carriere ( fin qui assolutamente anonime) e stipendi che meriteranno al Patriarca imperitura gratitudine (degli interessati)".
L'anonimo termina così lo shampoo. "Alla luce dell'outing di Mentana, ci dica Gad qual e' il prezzo della sua umiliazione. Lui che all'inizio di agosto, ebbe a dire in assemblea:" Dovete imparare ad essere professionisti capaci di produrre profitti e non dovete venir qua solo per rubare lo stipendio". Disse stipendio, non buonuscita. Perche' da Lotta Continua a Prodi, passando per Agnelli, anche i Pinocchi in fondo mantengono la loro coerenza".
Copyright dagospia.com 16 Ottobre 2001