POLITIKOM - PRODI: SE FOSSE STATO PER FAZIO NON SAREMMO NELL'EURO - MONTECITORIO, CONTI POCO ONOREVOLI - "LA REPUBBLICA" SENZA BERLUSCONI - SINISTRA CONTRO FINANZA ROSSA - COSSIGA, PERCHE' NON CHIEDERE AIUTO EX AGENTI KGB?...

1 - Ricordate a Silvio Berlusconi che stasera, a Fregene, Tony Renis ritirerà il "premio Federico Fellini alla carriera".

2 - Oggi, nel Consiglio dei Ministri, su proposta di Gianfranco Fini è stato approvato un accordo tra Italia e Namibia sulla promozione e protezione degli investimenti.

3 - Dite a Papa Benedetto XVI che oggi Silvio Berlusconi, nella sua infinità bontà, ha dichiarato "grande evento" la XX Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà nel prossimo mese di agosto a Colonia, "al fine di organizzare l'afflusso, che si prevede eccezionale, dei giovani italiani".

4 - Incredibile: stasera Luca D'Alessandro presenterà il libro mondadoriano "Berlusconi ti odio" a Milano Marittima, per colpa del Circolo di Ravenna, caro a Marcello Dell'Utri.

5 - Paola Pelino, la regina dei confetti di Sulmona, è da poco coordinatrice regionale di Forza Italia in Abruzzo. Ieri si è piazzata addirittura accanto a Gabriella Carlucci, alla riunione al Capranica.

6 - (AGI) - "Non gareggiamo per Fazio o contro Fazio ma per il bene della Repubblica". Il leader in pectore dell'Unione Romano Prodi continua a non voler esprimere giudizi sul 'caso Fazio' ma ribadisce che c'e' un problema di cambiamenti a cominciare dalla durata della carica di Governatore. Cambiamenti che il centrosinistra si impegna a realizzare nel caso di torni al governo del Paese. "Non ci saranno ne' vendette ne' punizioni quando governera' il centrosinistra - annuncia dai microfoni di Repubblica Radio - ma una regolamentazione vera. Non entro nel lavoro dei giudici e nell'affare in quanto tale, pero', la mancanza della legge sul risparmio e' uno degli elementi fondamentali per i quali la cosa e' diventata estremamente grave. Ho posto piu' volte il problema dell'incarico a vita del governatore ma non riguarda una sola persona, questa questione e il controllo sulle banche e' un problema generale che dovevamo affrontare prima, sono tensioni che si erano gia' caricate da tempo". E per dar forza alle sue affermazioni Prodi sottolinea che "se fosse stato per la Banca d'Italia non saremmo mai entrati nell'euro".

7 - Da Panorama - Alla Camera stanno per cominciare le vacanze: dalla fine di luglio al 14 settembre. E per quanto il presidente Pier Ferdinando Casini abbia già preparato il fisico e la mente ai ritmi estivi, prima di «staccare la spina» è costretto a incassare l'accusa di sprechi piovuta non appena è stato reso pubblico il bilancio di Montecitorio previsto per il 2005.
Ma dalla Camera respingono seccamente le accuse. Le spese ammontano a 979,2 milioni di euro l'anno, che arrivano a 1 miliardo e 450 milioni con 210 milioni di oneri previdenziali e fiscali da versare ai 1.897 dipendenti e ai 630 deputati, 150 milioni di contributi elettorali ai partiti (una partita di giro, provenendo dal ministero dell'Economia) e un centinaio di milioni di avanzo di gestione. I parlamenti di Germania e Francia hanno spese molto inferiori: rispettivamente 517 e 488 milioni di euro.



La gestione del presidente Casini rispetta comunque il 2 per cento di aumento fissato dalla Finanziaria, anche se gli organi istituzionali ne sarebbero esenti. E qualche risparmio rispetto al 2004 c'è: «Meno 8 per cento per informatica, attrezzature, attività interparlamentari e internazionali; meno 15 per cento per fabbricati e impianti» spiega l'ufficio stampa di Montecitorio. Minori uscite anche per acqua, luce e gas (meno 4,2 per cento), telefono (meno 7,1), posta (meno 9). Restano altissimi i costi per affitti: 32,8 milioni di euro. Da un'inchiesta del Sole 24 Ore emerge che i 630 deputati costano 169 milioni, e 122 milioni l'anno sono destinati alle loro pensioni.

8 - Da Mario Adinolfi per www.mediaquotidiano.it (blog: www.marioadinolfi.ilcannocchiale.it)
Il dramma del giornalismo italiano è di essere schiavo. La notizia di ieri è lo strano accordo tra Carlo De Benedetti e Silvio Berlusconi, che sono diventati soci in un fondo salva-imprese nato dopo un lungo confronto tra l'Ingegnere e il Cavaliere. Il Giornale, dando il giusto rilievo alla notizia, parla di una "Yalta della finanza".

Repubblica invece, il quotidiano di Carlo De Benedetti, riesce a scrivere un articolo (nascosto nelle pagine interne) senza nominare mai la parola Berlusconi. Persino la stringa del link della notizia del sito sul quotidiano parla subliminalmente di un fondo "di Carlo De Benedetti": http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/economia/fondocbd/
fondocbd/fondocbd.html
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Eppure l'annuncio arriva nel giorno in cui il Cavaliere conferma la sua candidatura a premier. Quanto viene da ridere...
(hanno messo duecento miliardi delle vecchie lire in due, non proprio una cifra irrisoria per un patto matrimoniale che cambia completamente gli equilibri politici e imprenditoriali del paese...ma Repubblica finge di non accorgersene)

9 - (AGI) - "E' urgente sapere se la Banca d'Italia abbia rilevato connessioni o analogie tra le modalita' di svolgimento dell'Opa che sta interessando la Banca Antonveneta e che sono state censurate dalla Consob e dall'autorita' giudiziaria, con quelle che hanno caratterizzato l'Opa della Banca Nazionale del Lavoro. E inoltre, se il ministro dell'economia e delle finanze non ritenga indispensabile che la Banca d'Italia confermi l'effettivo possesso da parte del signor Ricucci, nel tempo in cui compariva tra i piu' rilevanti azionisti della Bnl, dei requisiti d'onorabilita' richiesti dalla legislazione bancaria per i partecipanti al capitale delle banche in modo da poter confermare il regolare svolgimento dell'Opa sulle azioni della Bnl'" Lo chiedono, in un'interrogazione urgente rivolta ai ministri dell'economia, dell'interno e della giustizia i senatori dell'Unione Luigi Zanda, Paolo Giaretta, (Margherita), Enrico Morando (Ds), Giovanni Crema (Sdi), Luigi Malabarba (Rifondazione Comunista), Sandro Battisti(Margherita), Roberto Biscardini (Sdi), Daria Bonfietti, Paolo Brutti (Ds), Pierluigi Castellani, Mario Cavallaro, Nando Dalla Chiesa(Margherita), Massimo Donadi (Idv), Anna Donati (Verdi), Antonello Falomi (Il Cantiere), Aniello Formisano (Idv), Tommaso Sodano (rifondazione Comunista, Tiziano Treu (Margherita), Antonio Vicini (Ds).

Nell'interrogazione Zanda ricostruisce la vicenda: "La Procura di Milano ha disposto il sequestro preventivo di un consistente quantitativo di azioni della Banca Antonveneta, avendo accertato comportamenti della Banca Popolare di Lodi e di Stefano Ricucci volti ad eludere le autorizzazioni della Banca d'Italia e a fornire false informazioni alla Consob. In particolare la Consob, anche sulla base dei risultati delle indagini dell'Autorita' giudiziaria, ha dimostrato l'esistenza di un patto parasociale occulto tra il signor Ricucci, la Banca Popolare di Lodi ed altri azionisti della Banca Antonveneta, finalizzato all'acquisto concertato di azioni ordinarie dell'Antonveneta e all'esercizio di un'influenza dominante sulla Banca stessa. La Consob - si legge ancora nell'interrogazione - ha anche rilevato che la Banca Popolare di Lodi, con l'obiettivo di finanziare un operazione immobiliare, ha trasferito 100 milioni di euro alla societa' Garlsson, di cui era stato celato il rapporto di controllo da parte del signor Ricucci. I 100 milioni di euro, in realta', sono stati poi utilizzati per l'acquisto di azioni dell'Antonveneta".
Zanda ricorda anche come "Ricucci sia la stessa persona che nei mesi scorsi aveva avviato con altri immobiliaristi la scalata della Bnl. Ora, le anomalie e le irregolarita' contestate dalla Consob a Ricucci nella vicenda dell'Antonveneta avrebbero dovuto porre agli organi di vigilanza e particolarmente alla Banca d'Italia il problema di accertare l'effettiva sussistenza, al momento in cui le operazioni di Ricucci sulla Bnl venivano poste in atto, dei necessari requisiti di trasparenza, affidabilita' e onorabilita' richiesti dalla normativa bancaria non solo agli azionisti di Antonveneta, ma anche i partecipanti di quello che a suo tempo e' stato definito 'contropatto' della Bnl ed in particolare al signor Ricucci". "Pertanto - conclude Zanda - 19 senatori dell'Unione hanno chiesto di sapere se al governo risulti che la Banca d'Italia, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza, abbia rilevato connessioni personali, ovvero analogie operative nelle modalita' di svolgimento dell'Opa che sta interessando Antonveneta con quelle che hanno caratterizzato l'Opa della Bnl".

10 - (ANSA) - Francesco Cossiga e' tornato sui temi della lotta contro il terrorismo, rilanciando le critiche al ministro della Difesa (''il nostro ineffabile, nel senso letterale del termine''), al Capo di Stato maggiore (quel ''furbone'') e alla magistratura milanese, e proponendo, provocatoriamente, al Premier e al ministro dell'Interno di chiedere la collaborazione degli ex agenti del KGB. ''E' cosi' ieri i magistrati di Milano - ha sottolineato Cossiga, di passaggio a Cagliari - hanno dato un ultimo, forte contributo alla lotta contro il terrorismo islamico. E questo dopo l'esemplare sentenza della prima corte d'assise di quella citta' che ha condannato i carabinieri, i fanti e i civili aggregati delle unita' militari in Iraq non morti 'ammazzati' dal terrorismo ma equamente uccisi, come forza di invasione e occupazione, dalla resistenza irachena. Tutto cio' senza che il nostro ineffabile (nel senso letterale del termine) ministro della Difesa e quel 'furbone' di Capo di Stato maggiore della Difesa, che gia' si appresta a continuare a comandare anche col possibile futuro governo di centrosinistra, elevassero neanche una parola di protesta. Ecco ora - ha proseguito l'ex Capo dello Stato - la Procura della Repubblica di Milano, quella in cui i magistrati banchettavano allegramente con il console generale degli Stati Uniti a Milano, allora capo della stessa CIA nella capitale lombarda, ottenere altri sei ordini di custodia cautelare per altrettanti agenti della stessa centrale di intelligence''.

Il presidente emerito della Repubblica da', quindi, alcuni ''consigli'' agli amici Usa, al governo e anche all'opposizione: ''Perche' gli amici statunitensi non continuano a combattere il terrorismo in tutte le parti del mondo, ottenendo collaborazione vera solo dai paesi anglosassoni e dell'Est, e se ne fregano dell'Italia? E allo stesso tempo del ministro Martino, dell'ammiraglio Di Paola, di Violante, Caselli e dei loro alleati e amici. Ma perche' Silvio Berlusconi e Beppe Pisanu non chiedono l'aiuto delle agenzie di informazione e sicurezza ex KGB della Federazione Russa? Gli ex compagni non potrebbero certo protestare per i metodi sbrigativi, come in Cecenia e nel teatro di Mosca, dei valorosi ex compagni che per 50 anni hanno difeso la causa del comunismo internazionale, anche essendo strumento di finanziamento del Pci. E perche' Fassino e compagni non pensano addirittura di affittare - conclude Cossiga - a una rappresentanza in Italia della russa FSB, ex KGB sovietica, il palazzone di via delle Botteghe Oscure? Il fatto, oltre che simbolico, sarebbe, credo, altamente remunerativo. E poi, come contributo locale alla stessa struttura, si potrebbe affiancare qualche ex appartenente all'efficace servizio di vigilanza dell'ex Pci. Intanto vi sarebbe dietro un lungo periodo di collaborazione...''


Dagospia 29 Luglio 2005