CIAMPI IDEA: IN ATTESA DI PADOA SCHIOPPPA, INTERIM A DESARIO-FINOCCHIARO
IL SATIRO DANZANTE E IL MINISTRO GAUDENTE (SUSHI SCAJOLA) - PARISI IS FAST
ANNUZZA IN CARROZZA - GEOX FAZISTA - CISNETTO C'E' - PASTICCIO "BNL EVENTI"

1 - FAST PARISI
Nella biblioteca bianca dietro la scrivania c'è un pallone da baseball e nel '97 quando il sindaco di Milano gli affidò il compito di city-manager lo chiamavano il "Ronaldo dell'amministrazione". Stefano Parisi, il 49enne che è stato direttore generale di Confindustria e ha guidato il Dipartimento per gli affari economici di Palazzo Chigi, ieri ha ripreso a sorridere I risultati di Fastweb, la società di cui Parisi è amministratore delegato cominciano a vedere il sole. A fine agosto l'azienda ha superato i 7 milioni di famiglie e il primo trimestre si è chiuso con una crescita del 23%. Non manca però qualche ombra perché la perdita netta è salita al 48,1 milioni di euro contro i 37,6. Ma Parisi, che proviene da una famiglia numerosa e religiosa, ha molte speranze e non rimpiange la poltrona di Confindustria. L'obiettivo, confermato ieri a mezza bocca rimane quello di conquistare Atlanet, il gestore telefonico creato con la partecipazione di Acea, Ifil e Telefonica. Non sarà facile. Altre voci, invece, puntano il dito su Infostrada.

2 - RICORDARE A LUCHINO CHE E' PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA
Luchino di Montezemolo
si sta preparando alla kermesse di martedì per la presentazione della nuova Punto che, per usare le parole di Lapo-Lapo, dovrà rappresentare l'anima degli italiani (con la bandiera sul petto e la foto della fidanzata sulla portiera). Ma oltre alle modeste trovatine del marketing Fiat, Luca-Luca tiene d'occhio la sua immagine e oggi scrive una letterina a Paolino Mieli per precisare le ragioni che lo hanno indotto a uscire dalla società salvaimprese di Carletto De Benedetti. "I motivi di tale scelta - scrive il presidente di Confindustria - riguardano solo ed esclusivamente una valutazione di opportunità, tenuto conto dei ruoli che ricopro tanto in Fiat SpA quanto nel Fondo Charme". La precisazione è puntuale e sorprendente perché ancora una volta Luchino dimentica di essere presidente degli imprenditori che non hanno visto di buon occhio la decisione di entrare nel salottino-buono di "M&C".

3 - ANNUZZA IN CARROZZA
E' iniziato il toto-nomine per le Ferrovie dello Stato dove Silvio Sircana ha abbandonato con squilli di trombe le relazioni esterne lasciando il povero (si fa per dire) Elio Catania in balìa dei media. Tra i nomi che circolano salta fuori a sorpresa quello di Annuzza La Rosa, la conduttrice di Telecamere che oltre a studiare gli stoici e a moderare i dibattiti tra i manager, è sicuramente molto conosciuta dal capo delle Ferrovie. La notizia è del quotidiano "MF", che precisa l'esito non positivo del primo abboccamento tra i due. In alternativa salta fuori il nome di Giuseppe Sammartino, direttore delle relazioni esterne in Farmindustria che in passato è stato un fedelissimo di don Vito Gamberale. Ma la lista dei pretendenti è destinata ad allungarsi e sembra che Catania voglia affidarsi a una società romana di cacciatori di teste.

4 - OPUS GEOX SENZA FAZIO E NAVARRO-VALLS
Intorno al fantasma di Fazio si sta combattendo la guerra delle scarpe, anzi degli scarpari. Da una parte c'è Dieguito Della Valle che ha coniato per il pio Governatore il dispregiativo "stregone di Alvito". Dall'altra c'è un uomo di Treviso che porta gli occhiali alla Elton John, le giacche sfrangiate, adora il tango e in queste ore soffre da morire. Gli amici lo chiamano "Magic Geox", al secolo Mario Moretti Polegato, fondatore di un impero con 5mila addetti che opera in 68 Paesi. L'imprenditore vive la vicenda Fazio con grande dolore anche perché le notizie che gli arrivano da Roma su un altro amico del cuore dell'Opus Dei, Joaquin Navarro Valls non sono affatto buone. Tempo fa Polegato ha creato un Comitato etico e anche se l'università di Venezia lo ha accusato di far lavorare gli operai rumeni in modo quasi schiavistico, ha sempre trovato in Fazio e in Navarro i modelli di riferimento.

5 - GRASSO CI COVA SOTTO "BNL EVENTI"
Si alza un sipario curioso sullo strano caso sulla frettolosa vendita di "BNL Eventi", una società controllata dall'Istituto di Luigino Abete di lobby-continua. A parlarne oggi è "Il Tempo" con la prima puntata di un'inchiesta di Fosca Bincher (pseudonimo di Franco Bechis) che si preannuncia succulenta. Il 3 dicembre dell'anno scorso la società guidata da Paolo Glisenti, ex-assistente di Letizia Moratti, è stata ceduta a quattro srl: Movie Magic, Nuova Strategia, Camafin e Real Estate Services. Il prezzo della cessione è ignoto, la società ha cambiato nome e ragione sociale (adesso si chiama Caleida) ed è sparito il riferimento alla banca di Abete. La cessione è avvenuta di gran corsa alla vigilia dell'arrivo del plotone degli immobiliaristi, e le perdite rilevanti non sono state consolidate nel bilancio 2004 di BNL. L'aspetto curioso è che quattro nuovi azionisti hanno riconfermato alla presidenza Paolo Glisenti e l'amministratore delegato precedente. Tra i nuovi soci della ex-Eventi salta fuori il nome di un ex-manager pubblico, Massimo Masini, che è stato a fianco di Ernesto Pascale nella Stet ed è fratello di un esponente politico di Forza Italia. La Eventi di BNL gestiva vistosi contratti e sponsorizzazioni. Grasso ci cova.



6 - CIAMPI IDEA: IN ATTESA DI PADOA SCHIOPPPA, INTERIM A DESARIO-FINOCCHIARO
C'è Grillo e Grillo. Si chiamava Giacomo Grillo, il direttore della Banca Nazionale del Regno che si dimise nel 1894 per contrasti con il ministro del Tesoro Sidney Sonnino. E sono numerosi i Governatori che a differenza di Antonio Fazio, hanno sentito il bisogno-dovere di lasciare l'incarico. Così fecero per ragioni nobili Einaudi, Menichella e Carli. Paolo Baffi lasciò nel 1979 dopo l'ingiusta incriminazione del giudice Alibrandi, mentre Carlo Azeglio Ciampi nel 1993 è passato da via Nazionale a Palazzo Chigi. Adesso Ciampi si trova tra le mani la patata bollente del pio Governatore che ha il dono della parola sussurrata, ma è sordo di fronte alla valanga delle critiche. Dal Quirinale trapelano solo umori, irritazione per le resistenze e qualche voce. Una di queste indica le preferenze di Ciampi per una soluzione ad interim che vedrebbe Vincenzo Desario gestire la riforma dello Statuto. L'uomo è malconcio in salute, ma gli si chiederebbe (con l'aiuto di Antonio Finocchiaro, papabile per la direzione generale) di far fronte all'emergenza per 6-8 mesi. Il tempo di portare al soglio monetario il vero candidato di Ciampi, Tommaso Padoa Schioppa.

7 - IL SATIRO DANZANTE E IL MINISTRO GAUDENTE (SCAJOLA JAP)
Domenica prossima le migliaia di giapponesi che visiteranno l'Expo Universale di Aichi godranno come pazzi a fotografarli entrambi. Accompagnato dal Presidente dell'ICE, Umberto Vattani, il ministro Claudio Scajola visiterà il padiglione italiano in compagnia della moglie, Maria Teresa Verda, che da tempo desiderava visitare il Giappone. I due arriveranno con l'aereo di Stato e seguiranno un programma fitto di trasferimenti e di pranzi d'onore (domenica sera, ristorante "Il Nodo"; lunedì alle 12, ristorante "Dolce Vita"; martedì pranzo offerto dall'Ambasciatore Bova). Lo storico evento è stato curato nei minimi dettagli dal commissario italiano Umberto Donati, che al termine dell'Expo non rientrerà in Italia.

8 - PANORAMA PILOTI
I piloti italiani volano su Internet. Ieri è stato messo online il nuovo sito dell'Unione Piloti, l'associazione fondata nel 1999 per tutelare gli uomini del cielo. Il sito molto artigianale è curato dal comandante Roberto Spinazzola che dirige la comunicazione, e non contiene traccia delle polemiche sollevate nei giorni scorsi dall'Unione nei confronti della Compagnia aerea Blue Panorama. L'Unione ha indirizzato molti esposti all'ENAC su questa Compagnia e per due sere di seguito il "TG3" ha utilizzato immagini dei suoi vettori nei servizi televisivi che parlavano della black-list italiana. Blue Panorama è nata nel '99, ha sede a Roma in via Bissolati, ed è di proprietà di Franco Pecci, un imprenditore che nel novembre scorso era candidato, insieme a Giorgio Fossa, alla carica di commissario di "Volare", la compagnia fallita con un crac di 250 milioni. Di tutto questo i piloti che volano su internet con il nuovo sito della loro associazione, sembra che non abbiano più voglia di parlare.

9 - CISNETTO C'E'
Al Sole temono (alcuni, altri ne sarebbero contenti), che il loro prossimo direttore, in caso di de Bortoli candidato sindaco, sia Enrico Cisnetto.


Dagospia 01 Settembre 2005