ARCHEO - COME SONO "VENDICATTIVI" I RICCHI E FAMOSI

Magari è la rivincità della vita sul virtuale della realtà, sul buonismo e sulla compassione che sono due alterazioni ipocrite della realtà. E' quello che devono aver pensato i personaggi dello spettacolo. Che sognano la vendetta come i bambini l'ovetto Kinder. Ad esempio: come mai Francesco De Gregori, per decisione del giudice, non potrà più eseguire la canzone "Prendi questa mano, zingara"? Per via di quell'innocente, nostalgica citazione dalla vecchia "Zingara" di Iva Zanicchi? Macché. Dietro la vicenda, spunta la vendetta al cianuro - via casa discografica che ha le edizioni - di Gianni Morandi: anni fa, fu proprio lo schizzinoso De Gregori a chiedere (e ottenere) dal giudice il sequestro dell'album di Morandi che conteneva la citazione di un suo brano, "Buonanotte fiorellino".

(Le 'belle chiappe' di Eva Grimaldi)


Quando si mettono a fare a cazzotti le nostre pin-up non sono seconde a nessun Mike Tyson. Colpo di gong, e sale sul ring la statuaria Eva Grimaldi, che con una gragnuola di colpi mandò al tappeto Antonella Elia. Infatti la vispa soubrette, durante una puntata del "Costanzo Show", aveva preso a lanciare sulla faccia della Grimaldi pesci di questa portata: "Quella si concede alla grande... fa carriera a suon di chiappe". Risultato: la Elia fu rinviata a giudizio per diffamazione aggravata.

(La Colomba senza piume)


Più interessanti ancora sono le vendette sentimentali, come quando la vedova Mastroianni, Flora Carabella, liquidò la sua rivale Anna Maria Tatò, che per vent'anni ha segnato la vita dell'attore, con un micidiale "E' stato solo un'infermiera". Per Alberto Tomba, invece, la sua ex Martina Colombari, che ha avuto l'illuminazione di abbandonarlo sul cocuzzolo della montagna, è solo "un'arrampicatrice". La vendetta di Francesco Guccini per essere stato scaricato dalla moglie si traduce in canzone avvelenata ("Quattro stracci"), nella quale la signora viene definita "casta che sogna d'esser puttana".


Dagospia.com 11 Gennaio 2002