JAGGER IN CALORE A MILANO - CASSAZIONE: 'PROFESSORUCOLO' A VISCO È OFFENSIVO, VA RISARCITO - ROMITI GODE SE IL GOL E' ALL'ULTIMO MINUTO -LE TANGENTI DEL FESTIVAL NON C'ERANO - NOZZE TRONCHETTI: L'ANTENNA E' VODAFONE - NAPOLITANO IN CONCORSO.
1 - Mick Jagger non si smentisce neanche a Milano. Ospite dell'Hotel Principe di Savoia insieme ai Rolling Stones in vista dell'unica data italiana del tour il prossimo 11 luglio a San Siro, si sarebbe dato da fare nel corteggiare la bellissima attrice Kate Walsh.
Quest'ultima, interprete della serie medica di Italia 1 "Grey's Anatomy" (candidata a ben 11 Emmy Awards), era ieri in città ospite dello stesso albergo extralusso per una serata di beneficenza per raccogliere fondi per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Ma sembra che oltre a raccogliere le donazioni, abbia ricevuto anche le attenzioni di Sir Mick, che davanti al suo fascino non è rimastro affatto indifferente.
2 - Marco Molendini per Il Messaggero - «Nulla fa godere di più di un gol all'ultimo minuto, soprattutto se dubbio». Cesare Romiti ricorda il lungo e affettuoso rapporto con Gianni Agnelli che, dice «quando era tifoso era tifoso sul serio, ma senza pensare alla corruzione».
3 - Ricordate ad Alessandro Profumo che oggi è il compleanno di Carlo Salvatori (65).
4 - da La Stampa - Sorpresa per gli organizzatori del premio letterario Acqui Storia: fra le 75 opere pervenute quest'anno c'è anche "Dal Pci al Socialismo Europeo. Un'autobiografia politica" di Giorgio Napolitano. L'editore Laterza l'aveva inviata prima dell'elezione a Capo dello Stato. La questione è ora delicata: appare inusuale assegnare eventualmente un premio letterario al Presidente della Repubblica. "Deciderà la giuria", si limita a dire il sindaco.
5 - Carla Maria Orsi Carboni ha fatto una "toccata e fuga" a Parigi per la sfilata di Dior ed è rientrata subito a Milano. Da Gabriele Galateri di Genola.
6 - (Adnkronos) - Il viceministro dell'Ecomomia Vincenzo Visco dovrà essere risarcito per le espressioni 'professorucolo' e 'dottorucolo' con le quali venne definito in un articolo pubblicato nel settembre del '98 quando era ministro delle Finanze. Lo ha disposto la Quinta sezione penale della Cassazione che ha accolto, ai soli effetti civili, il ricorso presentato dalla difesa dell'attuale viceministro contro l'assoluzione accordata dalla Corte d'appello di Milano, nel marzo 2005, a Mario Giordano, e a Franco Garnero, in qualità di direttore de 'Il Borghese', in relazione ad un articolo dal titolo 'Ritratto di Visco' in cui l'allora ministro veniva definito 'dottorucolo' e 'professorucolo'.
Per la Suprema Corte, fermo restando che la "satira politica" ha conquistato "larghissimi spazi d'irrisione e di dileggio", non deve comunque trasmodare nell'"insulto puro". Infatti, osservano gli 'ermellini' nella sentenza 23712 depositata oggi, "nè la passione politica, nè la satira consentono che l'attacco al personaggio politico trasmodi in un insulto gratuito all'individuo" per cui "non può ritenersi scriminata qualla parte dell'articolo che, denigrando l'intera vita professionale del personaggio Visco, si traduce in un attacco 'ad hominem', senza che della denunziata incapacità o inettitudine accademica siano forniti ricoscontri fattuali o quantomeno argomentati giudizi".
Nell'articolo incriminato, il giornalista definiva Visco "dottorucolo, di matrice moscovita, divenuto ministro per mera volontà politica". In primo grado il Tribunale di Milano aveva condannato l'autore dell'articolo per diffamazione e il direttore per omesso controllo, condannandoli a mille euro di multa, e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 25 mila euro in favore di Vincenzo Visco. Il viceministro, ora, potrà ottenere il risarcimento in sede civile.
6 - Da "Il Giornale" - Scusate, ci siamo sbagliati. A Sanremo non ci furono mazzette, lo scandalo del Festival non è mai esistito, i magistrati si sono sbagliati. E pazienza se si è dimesso il sindaco Giovenale Bottini e l'assessore al turismo Antonio Bissolotti (per la cronaca entrambi di Forza Italia), se avvisi di garanzia erano stati consegnati all'ex capostruttura Rai, Mario Maffucci, alla condirettrice di «Tv Sorrisi e canzoni», Rosanna Mani, al direttore artistico dell'Accademia della canzone e batterista dei Matia Bazar, Giancarlo Golzi. Loro, come gli altri 13 imputati, erano innocenti, «il fatto non sussiste», scrive il giudice per l'udienza preliminare Paolo Luppi.
Il fatto, quello che non sussiste, ma che era stato ipotizzato dai pm, era tutto un giro di «tangenti» legati agli appalti comunali sul Festival di Sanremo e sulle manifestazioni collaterali, e persino connesso alla partecipazione di giovani cantanti agli eventi dell'Accademia della Canzone. Per questo erano stati addirittura arrestati Angelo Esposito, patron della Publimod che gestiva l'Accademia, e sua moglie Lola Marini. Ma ieri i gup ha risolto tutto. Gli indagati sono innocenti e non serve neppure un processo per stabilirlo. Un sospiro di sollievo per l'ex sindaco Giovenale Bottini e per l'ex assessore Antonio Bissolotti che avevano lasciato l'incarico costringendo Sanremo a elezioni anticipate poi vinte dal centrosinistra. A tre anni di distanza dallo scandalo sollevato dall'azione della magistratura un giudice mette nero su bianco che era tutto regolare. Che il fatto non sussiste. Scusate, ci siamo sbagliati.
7 - M.F. per la Repubblica - Spunta anche un'antenna, a Capalbio, per il matrimonio della figlia del presidente di Telecom Marco Tronchetti Provera. La città del grossetano vedrà convolare a nozze domani Ilaria Tronchetti Provera e il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga. Cerimonia nella piccola chiesa di San Nicola. E poi un ricevimento descritto, dal tam tam del paese, come una favola: un chilometro di spiaggia chiusa e protetta da 180 guardie del corpo, 50 cuochi, 130 camerieri, pure un concerto di Shakira. E, nel Palazzo Collacchioni nel centro della città, è comparsa anche una nuova antenna per cellulari. Un impianto per l'arrivo dei 1.500 vip previsti, dice il gossip di Capalbio. Nessun concerto, solo 600 invitati e pochi bodyguard, minimizza un portavoce della famiglia. «Non abbiamo installato alcuna antenna» aggiunge Telecom. Infatti: l'antenna è Vodafone. Ma ne è nata ugualmente una polemica: il grossetano è in parte non coperto dal segnale per i cellulari, l'attenzione per i 1.500 invitati ha fatto arrabbiare il presidente della provincia di Grosseto Lio Scheggi, che ritenendo comunque legittima l'installazione di un'antenna, sostiene di non aver trovato una risposta analoga quando a chiedere nuove antenne erano i cittadini.
Dagospia 07 Luglio 2006
Quest'ultima, interprete della serie medica di Italia 1 "Grey's Anatomy" (candidata a ben 11 Emmy Awards), era ieri in città ospite dello stesso albergo extralusso per una serata di beneficenza per raccogliere fondi per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Ma sembra che oltre a raccogliere le donazioni, abbia ricevuto anche le attenzioni di Sir Mick, che davanti al suo fascino non è rimastro affatto indifferente.
2 - Marco Molendini per Il Messaggero - «Nulla fa godere di più di un gol all'ultimo minuto, soprattutto se dubbio». Cesare Romiti ricorda il lungo e affettuoso rapporto con Gianni Agnelli che, dice «quando era tifoso era tifoso sul serio, ma senza pensare alla corruzione».
3 - Ricordate ad Alessandro Profumo che oggi è il compleanno di Carlo Salvatori (65).
4 - da La Stampa - Sorpresa per gli organizzatori del premio letterario Acqui Storia: fra le 75 opere pervenute quest'anno c'è anche "Dal Pci al Socialismo Europeo. Un'autobiografia politica" di Giorgio Napolitano. L'editore Laterza l'aveva inviata prima dell'elezione a Capo dello Stato. La questione è ora delicata: appare inusuale assegnare eventualmente un premio letterario al Presidente della Repubblica. "Deciderà la giuria", si limita a dire il sindaco.
5 - Carla Maria Orsi Carboni ha fatto una "toccata e fuga" a Parigi per la sfilata di Dior ed è rientrata subito a Milano. Da Gabriele Galateri di Genola.
6 - (Adnkronos) - Il viceministro dell'Ecomomia Vincenzo Visco dovrà essere risarcito per le espressioni 'professorucolo' e 'dottorucolo' con le quali venne definito in un articolo pubblicato nel settembre del '98 quando era ministro delle Finanze. Lo ha disposto la Quinta sezione penale della Cassazione che ha accolto, ai soli effetti civili, il ricorso presentato dalla difesa dell'attuale viceministro contro l'assoluzione accordata dalla Corte d'appello di Milano, nel marzo 2005, a Mario Giordano, e a Franco Garnero, in qualità di direttore de 'Il Borghese', in relazione ad un articolo dal titolo 'Ritratto di Visco' in cui l'allora ministro veniva definito 'dottorucolo' e 'professorucolo'.
Per la Suprema Corte, fermo restando che la "satira politica" ha conquistato "larghissimi spazi d'irrisione e di dileggio", non deve comunque trasmodare nell'"insulto puro". Infatti, osservano gli 'ermellini' nella sentenza 23712 depositata oggi, "nè la passione politica, nè la satira consentono che l'attacco al personaggio politico trasmodi in un insulto gratuito all'individuo" per cui "non può ritenersi scriminata qualla parte dell'articolo che, denigrando l'intera vita professionale del personaggio Visco, si traduce in un attacco 'ad hominem', senza che della denunziata incapacità o inettitudine accademica siano forniti ricoscontri fattuali o quantomeno argomentati giudizi".
Nell'articolo incriminato, il giornalista definiva Visco "dottorucolo, di matrice moscovita, divenuto ministro per mera volontà politica". In primo grado il Tribunale di Milano aveva condannato l'autore dell'articolo per diffamazione e il direttore per omesso controllo, condannandoli a mille euro di multa, e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 25 mila euro in favore di Vincenzo Visco. Il viceministro, ora, potrà ottenere il risarcimento in sede civile.
6 - Da "Il Giornale" - Scusate, ci siamo sbagliati. A Sanremo non ci furono mazzette, lo scandalo del Festival non è mai esistito, i magistrati si sono sbagliati. E pazienza se si è dimesso il sindaco Giovenale Bottini e l'assessore al turismo Antonio Bissolotti (per la cronaca entrambi di Forza Italia), se avvisi di garanzia erano stati consegnati all'ex capostruttura Rai, Mario Maffucci, alla condirettrice di «Tv Sorrisi e canzoni», Rosanna Mani, al direttore artistico dell'Accademia della canzone e batterista dei Matia Bazar, Giancarlo Golzi. Loro, come gli altri 13 imputati, erano innocenti, «il fatto non sussiste», scrive il giudice per l'udienza preliminare Paolo Luppi.
Il fatto, quello che non sussiste, ma che era stato ipotizzato dai pm, era tutto un giro di «tangenti» legati agli appalti comunali sul Festival di Sanremo e sulle manifestazioni collaterali, e persino connesso alla partecipazione di giovani cantanti agli eventi dell'Accademia della Canzone. Per questo erano stati addirittura arrestati Angelo Esposito, patron della Publimod che gestiva l'Accademia, e sua moglie Lola Marini. Ma ieri i gup ha risolto tutto. Gli indagati sono innocenti e non serve neppure un processo per stabilirlo. Un sospiro di sollievo per l'ex sindaco Giovenale Bottini e per l'ex assessore Antonio Bissolotti che avevano lasciato l'incarico costringendo Sanremo a elezioni anticipate poi vinte dal centrosinistra. A tre anni di distanza dallo scandalo sollevato dall'azione della magistratura un giudice mette nero su bianco che era tutto regolare. Che il fatto non sussiste. Scusate, ci siamo sbagliati.
7 - M.F. per la Repubblica - Spunta anche un'antenna, a Capalbio, per il matrimonio della figlia del presidente di Telecom Marco Tronchetti Provera. La città del grossetano vedrà convolare a nozze domani Ilaria Tronchetti Provera e il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga. Cerimonia nella piccola chiesa di San Nicola. E poi un ricevimento descritto, dal tam tam del paese, come una favola: un chilometro di spiaggia chiusa e protetta da 180 guardie del corpo, 50 cuochi, 130 camerieri, pure un concerto di Shakira. E, nel Palazzo Collacchioni nel centro della città, è comparsa anche una nuova antenna per cellulari. Un impianto per l'arrivo dei 1.500 vip previsti, dice il gossip di Capalbio. Nessun concerto, solo 600 invitati e pochi bodyguard, minimizza un portavoce della famiglia. «Non abbiamo installato alcuna antenna» aggiunge Telecom. Infatti: l'antenna è Vodafone. Ma ne è nata ugualmente una polemica: il grossetano è in parte non coperto dal segnale per i cellulari, l'attenzione per i 1.500 invitati ha fatto arrabbiare il presidente della provincia di Grosseto Lio Scheggi, che ritenendo comunque legittima l'installazione di un'antenna, sostiene di non aver trovato una risposta analoga quando a chiedere nuove antenne erano i cittadini.
Dagospia 07 Luglio 2006