LA CONDANNA DI DAGOSPIA. SU, OSTELLINO, SI MOSTRI MAGNANIMO - MARCO DE BENEDETTI TELEFONA CON SUA MOGLIE - SALVAROLEX NAPOLETANI - CL DEL TRASVERSALISMO (CONFERMATO L'AGENTE BETULLA) - GLI OUTSIDER DI PRODI AGITANO LA FARNESINA - PEPPINO FOR PRESIDENT.



Da Panorama, in edicola domani


1 - LA CONDANNA DI DAGOSPIA. SU, OSTELLINO, SI MOSTRI MAGNANIMO
Una diffamazione da pagar cara. Così ha stabilito il tribunale di Roma condannando Dagospia, alias Roberto D'Agostino, a versare 150 mila euro a Piero Ostellino. Motivo? Un articolo in cui accusava l'editorialista del Corsera di avere «tramato» per succedere a Ferruccio de Bortoli alla guida del quotidiano. Insomma, una speculazione come se ne scrivono tante nell'era del gossip, che poteva essere tranquillamente rettificata da una smentita. Invece no, Ostellino è passato alle vie legali deciso a non recedere. Francamente, considerando anche il ruolo che Dagospia ha assunto nel panorama informativo italiano, ci sembra una punizione, oltre che ingiusta, immeritata. Confidiamo in un ripensamento.

2 - UN NICOLINI DOC
Questa volta non scenderà nell'arena cinematografica di Massenzio, ma frequenterà i più austeri saloni di Palazzo Venezia. Proprio lì l'ex assessore Renato Nicolini, superstar della cultura dell'effimero (con un quarto di secolo di anticipo sull'era veltroniana), riapparirà dal 10 settembre nella giuria che sceglierà i vincitori del Doc Fest 2006, il festival internazionale dei documentari ideato da Carlo Fuscagni e Rubino Rubini (quest'anno alla terza edizione) ospitato a Palazzo Venezia dal sovrintendente al Polo museale romano, Claudio Strinati. La manifestazione, in attesa della grande Festa del cinema che si inaugura il 13 ottobre all'Auditorium, prevede in giuria con Nicolini anche l'artista Elisa Montessori e l'attore Franco Nero. Li affiancherà, per giudicare il meglio tra i documentari specificamente dedicati alla musica, un trio davvero «doc»: Renzo Arbore, Caterina Caselli e Katia Ricciarelli. (L.D.C.)

3 - SALVAROLEX NAPOLETANI
Prima ancora di essere distribuiti, erano già diventati un oggetto cult. Complice il tam-tam dei blogger, adesso vengono già valutati intorno ai 150 euro. Sono i primi 1.500 orologi antiscippo, di plastica trasparente, della collezione Nel tempo di Napoli, già ribattezzati «salvaRolex». Spiega Marco Di Lello, assessore al Turismo della giunta campana guidata da Antonio Bassolino (foto): «Chi viene in vacanza in città può consegnare i propri gioielli alla concierge dell'hotel e ottenere in cambio il nostro orologio». Per ottobre, intanto, è prevista una nuova serie d'autore, firmata da artisti partenopei come Lello Esposito, Lino Fiorito e Sergio Fermariello. Domanda: ma i «salvaRolex» non diventeranno mica più preziosi (e quindi più appetiti dai ladri) dei Rolex veri? (C.P.)



4 - PASSIONI QUIRINALIZIE: PEPPINO FOR PRESIDENT
Parola di Giorgio Napolitano: «Peppino De Filippo in scena era straordinario. Sullo stesso piano di Totò, più grande perfino di Eduardo». Davanti a una tazzina di caffè, il capo dello Stato e Maurizio Costanzo, salito in visita informale al Quirinale, si sono ritrovati a parlare di cinema, e soprattutto di «spalle» e di caratteristi sottovalutati come Dolores Palumbo, Enzo Turco e tante altre facce come le loro, note soprattutto agli spettatori del cinema in bianco e nero. Nel colloquio è venuto fuori anche che Napolitano conosce a memoria intere scene di Natale in casa Cupiello. «Ho avuto la fortuna di vederne a teatro una memorabile edizione con tutti e tre i De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina» ha confidato a Costanzo. E Peppino, a parere di entrambi, era davvero il più bravo. (L.D.C.)

5 - CL DEL TRASVERSALISMO (CONFERMATO L'AGENTE BETULLA)
Il «partito di Ruini» sembra andare in pezzi, complice l'approvazione in Senato della mozione dell'Unione sulle cellule staminali. E Comunione e liberazione sceglie il Meeting di Rimini (dal 20 al 26 agosto) per lanciare la nuova parola d'ordine: trasversalità. Al partito di Ruini Cl contrappone il partito dei «riformisti» che si ritrova nell'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà e che, benedetto dall'omonima Fondazione guidata da Giorgio Vittadini, vede parlamentari di Forza Italia accanto a quelli di Ds e Margherita. Sul palco del Meeting si alterneranno il presidente del Senato Franco Marini (chiamato alla sessione inaugurale) e l'ex presidente Marcello Pera, Francesco Rutelli insieme con Beppe Pisanu, Guglielmo Epifani con Giulio Tremonti. Finale a sorpresa con Bersani che presenta una raccolta di discorsi di don Luigi Giussani, fondatore di Cl. A guidare il riposizionamento del movimento è Vittadini, divenuto firma abituale del Riformista, non senza qualche malumore della costola più berlusconiana di Cl. «Confermato» anche l'agente Betulla, alias Renato Farina, che parlerà con Giulio Andreotti della rivoluzione di Ungheria del 1956. (Ignazio Ingrao)

6 - NESSUNO TV RIFORMATA
Almeno in tv, il Partito democratico è una realtà. La sera di martedì 18 luglio, alla «Città del Gusto» di Roma (dove si esibiscono gli chef del Gambero rosso) si sono ritrovati i margheritini Luigi Zanda e Giannicola Sinisi, i ds Giorgio Tonini e Franco Debenedetti, i direttori Paolo Franchi (il Riformista), Stefano Menichini (Europa), Claudio Caprara (Nessuno Tv) e Mario Adinolfi
, che dell'emittente è il volto più noto. Alla fine del simposio la linea appariva definita: sarà Nessuno Tv, visibile nel bouquet Sky al canale 890, il laboratorio cultural-mediatico del Partito democratico. In attesa che anche Piero Fassino e Francesco Rutelli accelerino i tempi.

7 - GLI OUTSIDER DI PRODI AGITANO LA FARNESINA
Terremoto al ministero degli Affari esteri. La nomina dei due consiglieri diplomatici di Palazzo Chigi ha fatto storcere il naso ai diplomatici di palazzo: in controtendenza rispetto a passati governi di ogni colore, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha scelto due outsider. Preferendo non solo due gradi medi nella gerarchia della Farnesina (ambedue sono consiglieri d'ambasciata), ma soprattutto due «distaccati». Il capo dell'ufficio diplomatico della presidenza Stefano Sannino (prima responsabile Osce a Belgrado, poi alla Commissione europea) e il suo vice Fernando Gentilini (a lungo braccio destro di Javier Solana per i Balcani), da anni fuori ruolo, sono lontani dal cliché dei diplomatici a proprio agio nei palazzi romani su cui i governi hanno finora puntato.
Una mossa che consentirà a Prodi di aprirsi un canale privilegiato con le istituzioni comunitarie, ma anche un duro colpo per quanti al ministero degli Esteri credevano che per fare carriera occorresse gravitare attorno ai centri del potere. (E.B.)

8 - MARCO DE BENEDETTI TELEFONA CON SUA MOGLIE
Ha lasciato la Tim, ma non la telefonia. Così Marco De Benedetti ha deciso di puntare sul Wi-fi con la moglie Paola Ferrari, giornalista Rai, socia al 49,99 per cento della neocostituita Mdb Consulting (come il marito, l'altro 0,02 per cento è di Massimo Segre). E il primo investimento di Mdb è una partecipazione nella Aft impegnata nell'acquisto e nella gestione di ex centraline telefoniche. Che serviranno per l'espansione della banda larga con l'acquisto, da parte di Aft, del service provider Megabeam: De Benedetti nel 2003 voleva acquistarlo come Telecom-Tim, ma rinunciò per ragioni di antitrust.


Dagospia 27 Luglio 2006