IL MASCHIO MASTELLA: IO E MIA MOGLIE SIAMO COME I CLINTON - AFEF: STRUMENTALIZZATE LE PAROLE BENEDETTO XVI - L'ADDIO DI DESARIO (SENZA BENEFIT) - SANTANCHE': PRODI SA DEL PIANO FUSIONE AGENZIE DI STAMPA? - DOMANI MOGGI AL CONSIGLIO DI STATO.
1 - L'ADDIO DI DESARIO (SENZA BENEFIT)
Ricordate a TPS e al suo Prodi che venerdì è l'ultimo giorno di lavoro di Vincenzo Desario. Il direttore generale di Bankitalia, 73 anni, ha già traslocato libri e documenti nella sua casa di Ostia. A differenza del Pio tutto Fazio ha già restituito cellulare e benefit dell'Istituto. Piangono uscieri, dipendenti e funzionari. Non piange Saccomanni che da lunedì occuperà la sua scrivania.
2 - FINANZIARIA: BONANNI, ANCORA PRESTO PER DIRE SCIOPERO
(ASCA) - ''E' ancora presto per dire se faremo sciopero. E' come mettere il carro davanti ai buoi''. Cosi', uscendo da Palazzo Chigi, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, risponde ai giornalisti che gli chiedevano della possibilita' di uno sciopero generale per l'esiguita' dei
fondi previsti per il pubblico impiego. ''Spero ci siano piu' soldi in finanziaria - ha detto
Bonanni - rispetto al miliardo prospettato, spero ce ne siano quanto bastano per la certezza del rinnovo. La trattativa non e' ancora chiusa''.
3 - SANTANCHE': PRODI SA DEL PIANO FUSIONE AGENZIE DI STAMPA?
(Ansa) - 'Prodi e' stato messo al corrente che il suo sottosegretario all'editoria Ricardo Levi, sta mettendo a punto un piano dirigista per accorpare le agenzie di stampa creando una rivolta tra gli editori e nelle redazioni?': lo chiede - in una dichiarazione diffusa oggi - l'on. Daniela Santanche', componente di Alleanza Nazionale nella commissione Bilancio della Camera. 'Quale mandato - si legge ancora nella dichiarazione - ha avuto dal presidente Prodi il sottosegretario Levi per convocare gli editori delle agenzie di stampa, sollecitando loro incorporazioni e fusioni che porterebbero ad una drastica riduzione del personale oltre che un'incredibile interferenza sulla liberta' di stampa?' L'esponente di AN, infine, chiede inoltre se 'il presidente Prodi e' al corrente di questo inquietante progetto dirigista' e se alla sua elaborazione 'ha contribuito anche la gloriosa e valorosa banca d'affari Goldman Sachs'.
4 - IL MASCHIO MASTELLA: IO E MIA MOGLIE SIAMO COME I CLINTON
(Adnkronos) - 'Mia moglie si sente un po' come Hilary Clinton. Ma io non saro' come Bill: non smettero' di fare politica per fare il pensionato'. Clemente Mastella e la moglie Sandra Leonardo si confessano sul settimanale 'A' in edicola domani. Il ministro dice che prima di sposarsi ha avuto molte altre storie, 'ma tutte platoniche', ma la sua consorte non ci crede: 'Lui sta dicendo una bugia, per me invece e' vero...'.
La coppia col tasso istituzionale piu' elevato della politica italiana, lei e' presidente del Consiglio regionale della Campania, lui Guardasigilli, racconta che la loro intesa regge dalla festa di San Valentino del 1970: quel 14 febbraio si misero insieme per poi convolare a nozze cinque anni dopo. 'Siamo arrivati vergini al matrimonio', rivela il segretario dell'Udeur, che sottolinea orgoglioso: 'Noi due siamo una coppia da Guiness dei primati, in Italia sul piano istituzionale non c'e' nessuno come noi: io Guardasigilli, lei presidente del Consiglio regionale in Campania'.
Il leader del partito del Campanile non disdegna l'idea di una donna a capo di un ipotetico 'Grande Centro':' Perche' no? Del resto, mica deve essere necessariamente Sandra. In ogni caso, per mettere tutti insieme i leader post-democristiani ci vorra' una sorta di amministratore delegato che venga dall'esterno, tipo Marchionne alla Fiat tanto per intenderci. Non so se possa essere Monti o Montezemolo, solo che deve sporcarsi le mani con la politica. E non e' facile'.
In passato si e' parlato di tensioni con inevitabile crisi di coppia. Ma la signora Sandra ci mette una pietra sopra: 'Basta con questa storia: e' vero, una volta sono andata da sola a Roma convinta di beccarlo in flagrante, ma arrivata davanti alla porta di ingresso ci ho ripensato, non ho aperto e sono tornata indietro. Le diro' di piu': al punto dove siamo arrivati, dopo trent'anni di matrimonio, ho maturato l'idea che prenderei il tradimento come un'esperienza di vita. Si', sono diventata perdonista', assicura. Di avviso contrario il ministro: 'No, per carita'. In questo, sono un maschio'.
5 - AFEF: STRUMENTALIZZATE LE PAROLE BENEDETTO XVI.
(Ansa) - In un intervista apparsa oggi sul settimanale Tempi, Afef critica le proteste islamiche contro il Papa, e afferma che 'quelle parole sono state strumentalizzate'. 'Non tutti nei Paesi arabi hanno reagito allo stesso modo - osserva l'ex modella tunisina, moglie di Marco Tronchetti Provera -. Quello che trovo incomprensibile sono le reazioni esagerate e in alcuni casi violente. I non moderati hanno usato le parole del Papa come pretesto per distogliere l'attenzione dai problemi dei loro paesi. C'e' un uso politico della religione davvero vergognoso'.
Come bisognerebbe agire in questo momento? 'I media - afferma Afef - dovrebbero gonfiare meno il caso, perche' indirettamente aiutano chi vuole usare le parole del Papa per alimentare l'odio. Purtroppo alla fine sono i moderati a pagare'. Cosa pensa, e' stato chiesto, di chi scende in strada a bruciare simboli cristiani? 'Trovo che siano reazioni ridicole, da persone ignoranti, per cosi' dire. In Egitto ci sono state proteste pacifiche e questo e' legittimo, ma tutto il resto no, assolutamente'. Ottimista o pessimista per il futuro? 'Spero che questa situazione andra' placandosi - dice Afef - perche' altrimenti non so cosa potrebbe succedere. Comunque non avranno il potere di dividere il mondo in due, se non altro perche' ci sono troppi interessi anche economici, da una parte e dall'altra'.
6 - SACCONI: MANOVRA TUTTA SU ENTRATE LE CATEGORIE NON POTRANNO ACCETTARLA.
(Ansa) - 'L'inesistenza di concreti interventi sulla spesa corrente nelle bozze di Finanziaria circolate, conferma una manovra tutta sull'entrata, tanto che l'elenco delle misure direttamente o indirettamente fiscali e' ormai interminabili': lo afferma Maurizio Sacconi, di Forza Italia. 'Questo risultato - prosegue - e' conseguente di una cattiva impostazione del dialogo sociale e della subalternita' alla sinistra statalista. Sara' interessante vedere il giudizio di Confindustria e di Confartigianato che tanto generosamente hanno gia' dato fiducia al processo di elaborazione della Finanziaria. Appare infatti ormai certa la penalizzazione dell'impresa sotto molti profili, dall'aumento dei contributi agli autonomi alle nuove disposizioni sul Tfr. Tutto cio' non bastera' a compensare questo impianto negativo una limitata riduzione del cuneo fiscale che oltre a tutto consolida una struttura della retribuzione e della contrattazione che andrebbero radicalmente riformate'.
7 - BERSANI: FINANZIARIA REDISTRIBUTIVA MA SENZA FAR PIANGERE.
(Agi) - La manovra finanziaria sara' redistributiva ma non fara' piangere nessuno. Lo hasottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, commentando lo slogan di Rifondazione Comunista, che dice: 'anche i ricchi piangano'. "Mi sento uno di sinistra e quindi redistributivo - ha sottolineato ironicamente Bersani - ma togliere il sorriso e' una cosa che non riesco a concepire. Non lo farei a nessuno, ma certo se uno e' un po' meno ricco e ha una barca un po' meno lunga puo' sorridere lo stesso". Bersani ha ribadito che il concetto di fondo della Finanziaria, attraverso il taglio del cuneo fiscale e il fisco, e' quello della redistribuzione. Poiche' per anni abbiamo avuto una redistribuzione a rovescio - ha evidenziato - dobbiamo cominciare a fare politiche redistributive. Questa e' una esigenza sociale e fa bene anche all'economica". Per il ministro, e' indispensabile che alcune fasce recuperino potere di acquisto e questa Finanziaria vedra' l'intenzione di muoversi in questo senso - ha proseguito - dentro i limiti che conosciamo. Dobbiamo prendere i soldi risparmiando. Ci sara' un aggiustamento e una rifinitura nelle ultime ore". La Finanziaria sara' varata domani dal Consiglio dei ministri.
8 - CICCHITTO: GOVERNO DA' SPETTACOLO DA CIRCO BARNUM.
(Apcom) - "Lo spettacolo che sta dando il governo di centrosinistra nella elaborazione della Finanziaria assomiglia a quello di un circo Barnum". Lo afferma in una nota il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto. "Il nocciolo duro della sinistra - prosegue - vorrebbe una Finanziaria lacrime e sangue per il ceto medio e i redditi medio alti, una sorta di grande punizione per il lavoro autonomo, gli imprenditori, chi ha reddito superiore a 70 mila euro, una sorta di podrom sociale. A sua volta il Ministro Padoa Schioppa vorrebbe una finanziaria di lacrime e sangue per tutti. Invece il Ministro Mastella, che ß buono di natura, vorrebbe una finanziaria di lacrime e sangue per nessuno". "In questa confusione - conclude Cicchitto - ß evidente che abbiamo un governo ed una maggioranza che non hanno nulla di omogeneo al proprio interno ná sul terreno della politica economica ná su quello della politica estera. L'unico punto in comune ß quello di 'passare la nottata' ad ogni seduta del Senato con il voto di qualche senatore a vita. Poi chi vivrà vedrà".
9 - MARGHERITA: SULLA FINANZIARIA DECIDE CDM; NO A TONI ULTIMATIVI.
(Agi) - Niente "toni ultimativi" sulla Finanziaria. Il coordinatore della Margherita, Antonello Soro, interviene cosi' sulle polemiche all'interno della maggioranza in vista dell'approvazione della manovra. "Tutti - ha detto Soro - siamo interessati a coniugare rigore ed equita' in Finanziaria. Ma mai - ha aggiunto - devono essere usati toni ultimativi". Sulla manovra - ha concluso - "decide il Consiglio dei ministri, dove sono rappresentati tutti i leader".
10 - CHITI: DANNOSE PAROLE SOPRA RIGHE DI ALCUNI MINISTRI.
(Adnkronos) - ''La finanziaria e' un passaggio importante per il governo, per la maggioranza e per il Paese, e c'e' bisogno di coesione''. Lo afferma Vannino Chiti, ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. ''Gli italiani -prosegue il ministro- devono sapere che, per il fallimento della destra e della finanza creativa di Berlusconi e Tremonti, adesso servono 15 miliardi di euro solo per avviare il risanamento dei conti''. ''Detto questo, la finanziaria del centrosinistra conterra' misure forti di sostegno al reddito dei ceti medio-bassi, interventi per il rilancio dello sviluppo e norme che consentiranno il passaggio dalla precarieta' a lavori stabili, soprattutto per giovani e donne. E' una manovra che investe su scuola, formazione, ricerca e innovazione, costruita con un confronto vero con le parti sociali e il sistema delle regioni e delle autonomie locali''.
''Per questo, certe dichiarazioni, a mio parere un po' sopra le righe, di alcuni membri del governo sono dannose e creano solo sconcerto nell'opinione pubblica. Questa - conclude Chiti - e' l'ora della coesione e dell'assunzione di responsabilita'''.
11 - DOMANI MOGGI AL CONSIGLIO DI STATO.
(Agi/Ds) - La VI sezione del Consiglio di Stato discutera' domani il ricorso di Luciano Moggi contro il Tar del Lazio. L'ex direttore generale della Juventus si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale per contestare la squalifica ricevuta dalla Giustizia sportiva, sostenendo che avendo rassegnato le dimissioni dalla Figc stessa non poteva essere inibito. La sentenza gli e' stata avversa (ordinanza 4666/2006) e Moggi ha deciso di presentare il ricorso. Le controparti davanti al Consiglio per il ricorso 7442 sono il Coni, la Federcalcio, il Ministero per i Giovani e lo Sport. Controinteressati nel dibattimento l'Inter, il Milan, il Messina, il Codacons (associazione dei consumatori), Adriano Galliani, Leonardo Meani, la stessa Juventus e l'ex ad bianconero Antonio Giraudo. La VI sezione sara' presieduta da Claudio Varrone, il relatore e' Giuseppe Minicone e i componenti del Consiglio sono Gian Paolo Cirillo, Giuseppe Romeo e Domenico Cafini.
12 - RADIO PADANIA LANCIA OPA TELECOM.
(Ansa) - L'hanno chiamata scherzosamente Opa, ma in questo caso significa Offerta Padana di Acquisto, ed e' l'idea di una cordata popolare per l'acquisto di Telecom: idea che e' stata lanciata da Radio Padania Libera, emittente della Lega Nord, per bocca del suo direttore Giulio Cainarca. Questa mattina la radio ha aperto un filo diretto sulla questione Telecom, e dopo che Cainarca aveva lanciato la sua proposta ci sono state decine di telefonate di ascoltatori che si sono detti favorevoli. 'L'idea - spiega il direttore dell'emittente - e' quella di una scalata Telecom fatta dal popolo, dai cittadini. Erano infatti i cittadini i padroni di Telecom quando era pubblica, poi ci sono stati i giri di valzer delle privatizzazioni fatti da capitalisti senza capitale. L'idea e' che Telecom torni al pubblico: facciamo come i Colaninno e gli Gnutti, andiamo in banca a farci dare i soldi che le banche dettero ai capitalisti senza capitali per acquistare Telecom'. Tra le tante chiamate arrivate in radio, quella di Sergio, che ha telefonato da Sesto San Giovanni: 'Io ho eliminato il telefono da casa dopo che ero rimasto vittima delle bollette gonfiate. Giuro che se la Telecom torna pubblica ne compero quattro di telefoni'. Alberto, da Crema: 'le banche hanno dato i soldi ai capitalisti per comperare Telecom e io sono convinto che dovrebbero darli anche a noi cittadini se ci presentiamo in un numero sufficiente a chiederli'. Per Serena, di Como 'noi cittadini Telecom l'avevamo gia' pagata nel corso degli anni e adesso credo che sarebbe giusto che l'azienda torni pubblica'. 'Hanno chiamato molte piu' persone di quante ce ne attendessimo - dice il direttore -, e anche dopo i 50 minuti di telefono aperto le chiamate stanno continuando. Adesso vedremo che seguito dare all'idea che abbiamo lanciato, e che sta suscitando tanta curiosita' e interesse tra i cittadini padani'.
13 - DOMANI INTERROGATORIO DI GIULIANO TAVAROLI.
(Agi) - Giuliano Tavaroli, l'ex manager di Telecom arrestato mercoledi' scorso nell'ambito dell'inchiesta milanese sull'acquisizione illecita di dati riservati, verra' interrogato domani dai Pm, Nicola Piacente e Stefano Civardi nel carcere di Voghera. I legali di Tavaroli dovrebbero presentare domani al Gip Paola Belsito una richiesta di scarcerazione.
Dagospia 28 Settembre 2006
Ricordate a TPS e al suo Prodi che venerdì è l'ultimo giorno di lavoro di Vincenzo Desario. Il direttore generale di Bankitalia, 73 anni, ha già traslocato libri e documenti nella sua casa di Ostia. A differenza del Pio tutto Fazio ha già restituito cellulare e benefit dell'Istituto. Piangono uscieri, dipendenti e funzionari. Non piange Saccomanni che da lunedì occuperà la sua scrivania.
2 - FINANZIARIA: BONANNI, ANCORA PRESTO PER DIRE SCIOPERO
(ASCA) - ''E' ancora presto per dire se faremo sciopero. E' come mettere il carro davanti ai buoi''. Cosi', uscendo da Palazzo Chigi, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, risponde ai giornalisti che gli chiedevano della possibilita' di uno sciopero generale per l'esiguita' dei
fondi previsti per il pubblico impiego. ''Spero ci siano piu' soldi in finanziaria - ha detto
Bonanni - rispetto al miliardo prospettato, spero ce ne siano quanto bastano per la certezza del rinnovo. La trattativa non e' ancora chiusa''.
3 - SANTANCHE': PRODI SA DEL PIANO FUSIONE AGENZIE DI STAMPA?
(Ansa) - 'Prodi e' stato messo al corrente che il suo sottosegretario all'editoria Ricardo Levi, sta mettendo a punto un piano dirigista per accorpare le agenzie di stampa creando una rivolta tra gli editori e nelle redazioni?': lo chiede - in una dichiarazione diffusa oggi - l'on. Daniela Santanche', componente di Alleanza Nazionale nella commissione Bilancio della Camera. 'Quale mandato - si legge ancora nella dichiarazione - ha avuto dal presidente Prodi il sottosegretario Levi per convocare gli editori delle agenzie di stampa, sollecitando loro incorporazioni e fusioni che porterebbero ad una drastica riduzione del personale oltre che un'incredibile interferenza sulla liberta' di stampa?' L'esponente di AN, infine, chiede inoltre se 'il presidente Prodi e' al corrente di questo inquietante progetto dirigista' e se alla sua elaborazione 'ha contribuito anche la gloriosa e valorosa banca d'affari Goldman Sachs'.
4 - IL MASCHIO MASTELLA: IO E MIA MOGLIE SIAMO COME I CLINTON
(Adnkronos) - 'Mia moglie si sente un po' come Hilary Clinton. Ma io non saro' come Bill: non smettero' di fare politica per fare il pensionato'. Clemente Mastella e la moglie Sandra Leonardo si confessano sul settimanale 'A' in edicola domani. Il ministro dice che prima di sposarsi ha avuto molte altre storie, 'ma tutte platoniche', ma la sua consorte non ci crede: 'Lui sta dicendo una bugia, per me invece e' vero...'.
La coppia col tasso istituzionale piu' elevato della politica italiana, lei e' presidente del Consiglio regionale della Campania, lui Guardasigilli, racconta che la loro intesa regge dalla festa di San Valentino del 1970: quel 14 febbraio si misero insieme per poi convolare a nozze cinque anni dopo. 'Siamo arrivati vergini al matrimonio', rivela il segretario dell'Udeur, che sottolinea orgoglioso: 'Noi due siamo una coppia da Guiness dei primati, in Italia sul piano istituzionale non c'e' nessuno come noi: io Guardasigilli, lei presidente del Consiglio regionale in Campania'.
Il leader del partito del Campanile non disdegna l'idea di una donna a capo di un ipotetico 'Grande Centro':' Perche' no? Del resto, mica deve essere necessariamente Sandra. In ogni caso, per mettere tutti insieme i leader post-democristiani ci vorra' una sorta di amministratore delegato che venga dall'esterno, tipo Marchionne alla Fiat tanto per intenderci. Non so se possa essere Monti o Montezemolo, solo che deve sporcarsi le mani con la politica. E non e' facile'.
In passato si e' parlato di tensioni con inevitabile crisi di coppia. Ma la signora Sandra ci mette una pietra sopra: 'Basta con questa storia: e' vero, una volta sono andata da sola a Roma convinta di beccarlo in flagrante, ma arrivata davanti alla porta di ingresso ci ho ripensato, non ho aperto e sono tornata indietro. Le diro' di piu': al punto dove siamo arrivati, dopo trent'anni di matrimonio, ho maturato l'idea che prenderei il tradimento come un'esperienza di vita. Si', sono diventata perdonista', assicura. Di avviso contrario il ministro: 'No, per carita'. In questo, sono un maschio'.
5 - AFEF: STRUMENTALIZZATE LE PAROLE BENEDETTO XVI.
(Ansa) - In un intervista apparsa oggi sul settimanale Tempi, Afef critica le proteste islamiche contro il Papa, e afferma che 'quelle parole sono state strumentalizzate'. 'Non tutti nei Paesi arabi hanno reagito allo stesso modo - osserva l'ex modella tunisina, moglie di Marco Tronchetti Provera -. Quello che trovo incomprensibile sono le reazioni esagerate e in alcuni casi violente. I non moderati hanno usato le parole del Papa come pretesto per distogliere l'attenzione dai problemi dei loro paesi. C'e' un uso politico della religione davvero vergognoso'.
Come bisognerebbe agire in questo momento? 'I media - afferma Afef - dovrebbero gonfiare meno il caso, perche' indirettamente aiutano chi vuole usare le parole del Papa per alimentare l'odio. Purtroppo alla fine sono i moderati a pagare'. Cosa pensa, e' stato chiesto, di chi scende in strada a bruciare simboli cristiani? 'Trovo che siano reazioni ridicole, da persone ignoranti, per cosi' dire. In Egitto ci sono state proteste pacifiche e questo e' legittimo, ma tutto il resto no, assolutamente'. Ottimista o pessimista per il futuro? 'Spero che questa situazione andra' placandosi - dice Afef - perche' altrimenti non so cosa potrebbe succedere. Comunque non avranno il potere di dividere il mondo in due, se non altro perche' ci sono troppi interessi anche economici, da una parte e dall'altra'.
6 - SACCONI: MANOVRA TUTTA SU ENTRATE LE CATEGORIE NON POTRANNO ACCETTARLA.
(Ansa) - 'L'inesistenza di concreti interventi sulla spesa corrente nelle bozze di Finanziaria circolate, conferma una manovra tutta sull'entrata, tanto che l'elenco delle misure direttamente o indirettamente fiscali e' ormai interminabili': lo afferma Maurizio Sacconi, di Forza Italia. 'Questo risultato - prosegue - e' conseguente di una cattiva impostazione del dialogo sociale e della subalternita' alla sinistra statalista. Sara' interessante vedere il giudizio di Confindustria e di Confartigianato che tanto generosamente hanno gia' dato fiducia al processo di elaborazione della Finanziaria. Appare infatti ormai certa la penalizzazione dell'impresa sotto molti profili, dall'aumento dei contributi agli autonomi alle nuove disposizioni sul Tfr. Tutto cio' non bastera' a compensare questo impianto negativo una limitata riduzione del cuneo fiscale che oltre a tutto consolida una struttura della retribuzione e della contrattazione che andrebbero radicalmente riformate'.
7 - BERSANI: FINANZIARIA REDISTRIBUTIVA MA SENZA FAR PIANGERE.
(Agi) - La manovra finanziaria sara' redistributiva ma non fara' piangere nessuno. Lo hasottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, commentando lo slogan di Rifondazione Comunista, che dice: 'anche i ricchi piangano'. "Mi sento uno di sinistra e quindi redistributivo - ha sottolineato ironicamente Bersani - ma togliere il sorriso e' una cosa che non riesco a concepire. Non lo farei a nessuno, ma certo se uno e' un po' meno ricco e ha una barca un po' meno lunga puo' sorridere lo stesso". Bersani ha ribadito che il concetto di fondo della Finanziaria, attraverso il taglio del cuneo fiscale e il fisco, e' quello della redistribuzione. Poiche' per anni abbiamo avuto una redistribuzione a rovescio - ha evidenziato - dobbiamo cominciare a fare politiche redistributive. Questa e' una esigenza sociale e fa bene anche all'economica". Per il ministro, e' indispensabile che alcune fasce recuperino potere di acquisto e questa Finanziaria vedra' l'intenzione di muoversi in questo senso - ha proseguito - dentro i limiti che conosciamo. Dobbiamo prendere i soldi risparmiando. Ci sara' un aggiustamento e una rifinitura nelle ultime ore". La Finanziaria sara' varata domani dal Consiglio dei ministri.
8 - CICCHITTO: GOVERNO DA' SPETTACOLO DA CIRCO BARNUM.
(Apcom) - "Lo spettacolo che sta dando il governo di centrosinistra nella elaborazione della Finanziaria assomiglia a quello di un circo Barnum". Lo afferma in una nota il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto. "Il nocciolo duro della sinistra - prosegue - vorrebbe una Finanziaria lacrime e sangue per il ceto medio e i redditi medio alti, una sorta di grande punizione per il lavoro autonomo, gli imprenditori, chi ha reddito superiore a 70 mila euro, una sorta di podrom sociale. A sua volta il Ministro Padoa Schioppa vorrebbe una finanziaria di lacrime e sangue per tutti. Invece il Ministro Mastella, che ß buono di natura, vorrebbe una finanziaria di lacrime e sangue per nessuno". "In questa confusione - conclude Cicchitto - ß evidente che abbiamo un governo ed una maggioranza che non hanno nulla di omogeneo al proprio interno ná sul terreno della politica economica ná su quello della politica estera. L'unico punto in comune ß quello di 'passare la nottata' ad ogni seduta del Senato con il voto di qualche senatore a vita. Poi chi vivrà vedrà".
9 - MARGHERITA: SULLA FINANZIARIA DECIDE CDM; NO A TONI ULTIMATIVI.
(Agi) - Niente "toni ultimativi" sulla Finanziaria. Il coordinatore della Margherita, Antonello Soro, interviene cosi' sulle polemiche all'interno della maggioranza in vista dell'approvazione della manovra. "Tutti - ha detto Soro - siamo interessati a coniugare rigore ed equita' in Finanziaria. Ma mai - ha aggiunto - devono essere usati toni ultimativi". Sulla manovra - ha concluso - "decide il Consiglio dei ministri, dove sono rappresentati tutti i leader".
10 - CHITI: DANNOSE PAROLE SOPRA RIGHE DI ALCUNI MINISTRI.
(Adnkronos) - ''La finanziaria e' un passaggio importante per il governo, per la maggioranza e per il Paese, e c'e' bisogno di coesione''. Lo afferma Vannino Chiti, ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. ''Gli italiani -prosegue il ministro- devono sapere che, per il fallimento della destra e della finanza creativa di Berlusconi e Tremonti, adesso servono 15 miliardi di euro solo per avviare il risanamento dei conti''. ''Detto questo, la finanziaria del centrosinistra conterra' misure forti di sostegno al reddito dei ceti medio-bassi, interventi per il rilancio dello sviluppo e norme che consentiranno il passaggio dalla precarieta' a lavori stabili, soprattutto per giovani e donne. E' una manovra che investe su scuola, formazione, ricerca e innovazione, costruita con un confronto vero con le parti sociali e il sistema delle regioni e delle autonomie locali''.
''Per questo, certe dichiarazioni, a mio parere un po' sopra le righe, di alcuni membri del governo sono dannose e creano solo sconcerto nell'opinione pubblica. Questa - conclude Chiti - e' l'ora della coesione e dell'assunzione di responsabilita'''.
11 - DOMANI MOGGI AL CONSIGLIO DI STATO.
(Agi/Ds) - La VI sezione del Consiglio di Stato discutera' domani il ricorso di Luciano Moggi contro il Tar del Lazio. L'ex direttore generale della Juventus si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale per contestare la squalifica ricevuta dalla Giustizia sportiva, sostenendo che avendo rassegnato le dimissioni dalla Figc stessa non poteva essere inibito. La sentenza gli e' stata avversa (ordinanza 4666/2006) e Moggi ha deciso di presentare il ricorso. Le controparti davanti al Consiglio per il ricorso 7442 sono il Coni, la Federcalcio, il Ministero per i Giovani e lo Sport. Controinteressati nel dibattimento l'Inter, il Milan, il Messina, il Codacons (associazione dei consumatori), Adriano Galliani, Leonardo Meani, la stessa Juventus e l'ex ad bianconero Antonio Giraudo. La VI sezione sara' presieduta da Claudio Varrone, il relatore e' Giuseppe Minicone e i componenti del Consiglio sono Gian Paolo Cirillo, Giuseppe Romeo e Domenico Cafini.
12 - RADIO PADANIA LANCIA OPA TELECOM.
(Ansa) - L'hanno chiamata scherzosamente Opa, ma in questo caso significa Offerta Padana di Acquisto, ed e' l'idea di una cordata popolare per l'acquisto di Telecom: idea che e' stata lanciata da Radio Padania Libera, emittente della Lega Nord, per bocca del suo direttore Giulio Cainarca. Questa mattina la radio ha aperto un filo diretto sulla questione Telecom, e dopo che Cainarca aveva lanciato la sua proposta ci sono state decine di telefonate di ascoltatori che si sono detti favorevoli. 'L'idea - spiega il direttore dell'emittente - e' quella di una scalata Telecom fatta dal popolo, dai cittadini. Erano infatti i cittadini i padroni di Telecom quando era pubblica, poi ci sono stati i giri di valzer delle privatizzazioni fatti da capitalisti senza capitale. L'idea e' che Telecom torni al pubblico: facciamo come i Colaninno e gli Gnutti, andiamo in banca a farci dare i soldi che le banche dettero ai capitalisti senza capitali per acquistare Telecom'. Tra le tante chiamate arrivate in radio, quella di Sergio, che ha telefonato da Sesto San Giovanni: 'Io ho eliminato il telefono da casa dopo che ero rimasto vittima delle bollette gonfiate. Giuro che se la Telecom torna pubblica ne compero quattro di telefoni'. Alberto, da Crema: 'le banche hanno dato i soldi ai capitalisti per comperare Telecom e io sono convinto che dovrebbero darli anche a noi cittadini se ci presentiamo in un numero sufficiente a chiederli'. Per Serena, di Como 'noi cittadini Telecom l'avevamo gia' pagata nel corso degli anni e adesso credo che sarebbe giusto che l'azienda torni pubblica'. 'Hanno chiamato molte piu' persone di quante ce ne attendessimo - dice il direttore -, e anche dopo i 50 minuti di telefono aperto le chiamate stanno continuando. Adesso vedremo che seguito dare all'idea che abbiamo lanciato, e che sta suscitando tanta curiosita' e interesse tra i cittadini padani'.
13 - DOMANI INTERROGATORIO DI GIULIANO TAVAROLI.
(Agi) - Giuliano Tavaroli, l'ex manager di Telecom arrestato mercoledi' scorso nell'ambito dell'inchiesta milanese sull'acquisizione illecita di dati riservati, verra' interrogato domani dai Pm, Nicola Piacente e Stefano Civardi nel carcere di Voghera. I legali di Tavaroli dovrebbero presentare domani al Gip Paola Belsito una richiesta di scarcerazione.
Dagospia 28 Settembre 2006