VITE BRUCIACCHIATE - QUANDO A ELIO E LE STORIE TESE SCIPPARONO IL FESTIVAL DEL SANREMO 1996 - A PIPPO BAUDO NON ANDAVA GIÙ CHE UN GRUPPETTO DI SCALMANATI VESTITI DA ROCKETS POTESSE VINCERE LA "SUA" KERMESSE (MEGLIO RON E TOSCA).

Luca Dondoni per "La Stampa"


Gli Elii, o meglio i ragazzi del gruppo demenzial-milanese-intellettual Elio e le Storie Tese, sono di quelli che o li ami o li odi. In carriera hanno mischiato le peggiori incontinenze verbali a canzoni degne di un Grammy Awards. A un certo punto sono anche sbarcati al Festival di Sanremo e lo hanno vinto. Peccato che quell'anno il dittator cortese fosse Pippo Baudo I e al direttore artistico, mente, present'attore del Festival non andava giù che un gruppetto di scalmanati vestiti da Rockets potesse vincere la «sua» kermesse.

Così, i sodali di Pippo sbianchettarono schede su cui c'era scritto Elio e le Storie Tese in su e in giù per la Penisola. Il risultato fu che il Festival del 1996 andò a Ron e Tosca con Vorrei incontrarti fra cent'anni mentre gli Elii arrabbiati ma sorridenti dovettero abbozzare. Vi abbiamo raccontato questa breve particella della biografia del gruppo milanese perché da oggi in tutte le librerie arriva Vite Bruciacchiate (ricordi confusi di una carriera discutibile) (Bompiani, 331 pag., 14 euro).



Un libro dove un po' tutte le persone che hanno segnato momenti importanti della carriera del gruppo ha scritto rammentando date, concerti, apparizioni, gioie e tragedie (come la scomparsa di Feiez, sassofonista e cantante alla vigilia di Natale di qualche anno fa). Così troviamo capitoli firmati Gino & Michele, Aldo Giovanni e Giacomo, Demo Morselli, Giorgia, Lella Costa, Gianni Morandi ma anche Enrico Ruggeri, Claudio Bisio, Marco Travaglio ed Elisabetta Sgarbi hanno detto la loro. «Siamo il gruppo dei "potrei ma non voglio" - dice Elio - e non dei "voglio ma non posso".

Un gruppo di ragazzi con un lavoro normale, amici normali, vite normali che a un certo punto ha pensato bene di entrare in un mercato musicale che non registrava band come quella che avevamo in mente. Il demenzial-comico ma ben suonato non esisteva quando cominciavamo ad esibirci in locali come il Magia di Milano». Ecco, leggendo tra le pagine di questa biografia raccontata vien proprio da chiedersi chi siano gli Elii. Il tempo passa, loro sono sempre uguali e tra un concerto e l'altro, un tour con Claudio Bisio che diventa presto un dvd (peraltro vendutissimo) e altro ancora la storia continua. «Stiamo lavorando al nuovo disco - hanno detto ieri Elio e i ragazzi - è già nata una canzone che quando uscirà farà tornare indietro di parecchi anni talmente è delirante. Avete in mente i nostri esordi?»


Dagospia 08 Novembre 2006