DAGO & FILO - RAFFA TAGLIA LE SEDIE, VALENTINO CLONA I PIATTI. AGNELLI RICICLA I REGALI, TOM FORD A CUCCIA DI GUCCI, MILA SCHON GRIFFA I BASSOTTI.
Gianluca Lo Vetro per l'Unità
LE SEDUTE DEMOCRATICHE DI RAFFA. Benvenuti a casa Carrà! All'ingresso della residenza romana di nostra Raffa dei miracoli, profumano sempre 300 rose rosse. L'equivalente in termini di spazio di una vetrinetta a due ante. Ma il bello viene quando si va a tavola, dove su tovaglia e tovagliati campeggiano le cifre della star. In base alla statura dei suoi ospiti, Raffa sceglie le proporzioni della seggiola. Affinché, intorno al desco siano tutti uguali. Alti come la padrona di casa nelle o meglio, "sulle" sue sedute democratiche.
VALENTINO CLONA I PIATTI. Nella sua casa newyorchese, Valentino ha pure i cerini per gli ospiti confezionati in speciali scatolette con le iniziali dello stilista. Ma sono quisquilie. Le pietanze, infatti, si consumano in preziosissimi stoviglie d'epoca da museo. Uno di essi è stato riprodotto in quella che si potrebbe definire la prima clonazione dei piatti. I multipli dell'originale sono stati incastonati, come diamanti in una corona, nei legni della sala da pranzo. Probabilmente, per ottenere un effetto proiezione dell'apparecchiatura. Se malauguratamente si rompe una di queste rarissime stoviglie, «non c'è problema», per Valentino . «Si fanno restaurare in Italia a Firenze». Resta da capire se all'Opifìcio delle pietre dure o nei laboratori della Galleria degli Uffìzi. Di certo, secondo l'irremovibile couturier, a tavola il tovagliato deve essere minimo di mezzo metro. Come quello dei corredi di casa Rotschild ancora a misura delle donne che portavano le crinoline. Ora questo genere di gonna non c'è più. Ma «l'importante» è mantenere lo spirito del tempo.
IL REGALODROMO DI AGNELLI. E' inutile chiedersi, quanti locali possa avere casa Agnelli. «Tutti quelli che vuole l'Avvocato», è la risposta plausibile e verosimile. Proprio per questo fa ancor più notizia che nella dimora di questo signore ci sia una sorta di regaladromo. Un locale dove si stipano tutti gli omaggi fatti alla famiglia, nella probabile attesa di essere riciclati ad altri. Lo diceva anche Forattini in una celebre pubblicità: la Fiat è risparmiosa.
FIDO LOGO. In un quadretto domestico che si rispetti non possono mancare un paio di animaletti. II cane di Tom Ford, direttore artistico di Gucci, è fortunato. Perché, il suo padrone fa lo stilista. Quindi, può creare per il suo Fido, lutto ciò che gli passa per la mente. Salvo poi metterlo in produzione e commercializzarlo nei negozi. Così, oltre alla cuccia e al collare, ora c'è anche il freesbee per cani di Gucci, con tanto di effigie dell'osso stampata sul disco. Ma non è tutto. Griska, il bassotto di Daniela Fedi, giornalista di costume del quotidiano il Giornale, è forse il primo cagnolino al quale lo storico atelier di Mila Schon, che vestiva Mina, ha realizzato su misura un cappottino di cachemire doublé face. E dire che fra la Tigre di Cremano e il bassotto della Fedi non vi è alcun nesso: una canta con la più bella voce d'Italia, l'altro abbaia.
PS. L'ottimo Lo Vetro ha ragione quando afferma che il cane gucciniano di Tom Ford è "fortunato". Infatti è morto.
Dagospia.com 19 Febbraio 2002
LE SEDUTE DEMOCRATICHE DI RAFFA. Benvenuti a casa Carrà! All'ingresso della residenza romana di nostra Raffa dei miracoli, profumano sempre 300 rose rosse. L'equivalente in termini di spazio di una vetrinetta a due ante. Ma il bello viene quando si va a tavola, dove su tovaglia e tovagliati campeggiano le cifre della star. In base alla statura dei suoi ospiti, Raffa sceglie le proporzioni della seggiola. Affinché, intorno al desco siano tutti uguali. Alti come la padrona di casa nelle o meglio, "sulle" sue sedute democratiche.
VALENTINO CLONA I PIATTI. Nella sua casa newyorchese, Valentino ha pure i cerini per gli ospiti confezionati in speciali scatolette con le iniziali dello stilista. Ma sono quisquilie. Le pietanze, infatti, si consumano in preziosissimi stoviglie d'epoca da museo. Uno di essi è stato riprodotto in quella che si potrebbe definire la prima clonazione dei piatti. I multipli dell'originale sono stati incastonati, come diamanti in una corona, nei legni della sala da pranzo. Probabilmente, per ottenere un effetto proiezione dell'apparecchiatura. Se malauguratamente si rompe una di queste rarissime stoviglie, «non c'è problema», per Valentino . «Si fanno restaurare in Italia a Firenze». Resta da capire se all'Opifìcio delle pietre dure o nei laboratori della Galleria degli Uffìzi. Di certo, secondo l'irremovibile couturier, a tavola il tovagliato deve essere minimo di mezzo metro. Come quello dei corredi di casa Rotschild ancora a misura delle donne che portavano le crinoline. Ora questo genere di gonna non c'è più. Ma «l'importante» è mantenere lo spirito del tempo.
IL REGALODROMO DI AGNELLI. E' inutile chiedersi, quanti locali possa avere casa Agnelli. «Tutti quelli che vuole l'Avvocato», è la risposta plausibile e verosimile. Proprio per questo fa ancor più notizia che nella dimora di questo signore ci sia una sorta di regaladromo. Un locale dove si stipano tutti gli omaggi fatti alla famiglia, nella probabile attesa di essere riciclati ad altri. Lo diceva anche Forattini in una celebre pubblicità: la Fiat è risparmiosa.
FIDO LOGO. In un quadretto domestico che si rispetti non possono mancare un paio di animaletti. II cane di Tom Ford, direttore artistico di Gucci, è fortunato. Perché, il suo padrone fa lo stilista. Quindi, può creare per il suo Fido, lutto ciò che gli passa per la mente. Salvo poi metterlo in produzione e commercializzarlo nei negozi. Così, oltre alla cuccia e al collare, ora c'è anche il freesbee per cani di Gucci, con tanto di effigie dell'osso stampata sul disco. Ma non è tutto. Griska, il bassotto di Daniela Fedi, giornalista di costume del quotidiano il Giornale, è forse il primo cagnolino al quale lo storico atelier di Mila Schon, che vestiva Mina, ha realizzato su misura un cappottino di cachemire doublé face. E dire che fra la Tigre di Cremano e il bassotto della Fedi non vi è alcun nesso: una canta con la più bella voce d'Italia, l'altro abbaia.
PS. L'ottimo Lo Vetro ha ragione quando afferma che il cane gucciniano di Tom Ford è "fortunato". Infatti è morto.
Dagospia.com 19 Febbraio 2002