PRODI: SULL'ENERGIA NIENTE "TESTATE" TRA FRANCIA E ITALIA - BERSANI: SVILUPPI SU ALITALIA - EUROFLY, ADDIO O ARRIVEDERCI - HACHETTE, GIRO DI POLTRONE - TELEFONICA NON VUOLE TIM BRASIL - CHI TIRA LA GIACCA A PROFUMO.

1 - PRODI: "FRANCIA E ITALIA EVITINO LE 'TESTATE'" SULL'ENERGIA.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- "Bisognerebbe evitare le testate nel petto tra Francia e Italia" nel settore dell'energia. E' ricorrendo a una metafora calcistica che il presidente del Consiglio Romano Prodi, in un'intervista a 'Le Figaro', riassume il punto di vista italiano sulle relazioni energetiche tra i due versanti delle Alpi, partendo dal caso Suez-Gdf. "Enel non ha lanciato alcuna Opa" su Suez e "comunque ci sono state moltissime reazioni negative in Francia per un'Opa mai fatta. Questo pone un problema molto pi- generale. Edf (tramite Edison, ndr) ha il 28% del mercato italiano dell'energia e il 30% del mercato del nord dell'Italia. Abbiamo aperto il nostro mercato come nessun altro Paese europeo", ha sottolineato Prodi, aggiungendo che servono "discussioni amechevoli", tanto piu' che in molti settori, quali l'aerospaziale, i semi-conduttori, oltre all'energia, la collaborazione tra i due Paesi e forte e la penetrazione francese in Italia e' significativa anche nella chimica e nei trasporti ferroviari. "Per questo tra la Francia e l'Italia, ci sono delle 'testate' che andrebbero evitate", ha concluso Prodi. Domani si terra' a Lucca il vertice italo-francese.

2 - BERSANI: SU ALITALIA CI SARANNO SVILUPPI ABBASTANZA PRESTO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Sull'Alitalia c'e' l'esigenza di intervenire, ci saranno sviluppi abbastanza presto". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani a margine del consiglio Ue Energia. Bersani non ha voluto specificare di quali novita' si trattera', ne ha voluto parlare dell'ipotesi di un'ulteriore discesa dell'azionista pubblico nel capitale Alitalia. Quanto alle relazioni con la Francia per una intesa Alitalia-Air France, Bersani ha detto: "La discussione in corso deve essere condotta sulla base di una vera amicizia, dobbiamo trovare insieme, noi italiani e i francesi la strada da percorrere; e' evidente che occorrono alcuni elementi di disponibilita' reciproca che vanno calibrati e approfonditi".

3 - SPINETTA (AIR FRANCE): APERTI COLLOQUI ESPLORATIVI SU ALITALIA. NO COMMENT SU PRODI.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - A chi gli chiedeva di precisare maggiormente le intenzioni di Air France su Alitalia, facendo notare la netta flessione del titolo Af-Klm dopo le dichiarazioni sul gruppo italiano, Spinetta ha risposto che Air France ha "lo stesso punto di vista dal 2001: solo quando le condizioni preliminari saranno soddisfatte, apriremo trattative". Il numero uno di Af-Klm non ha voluto commentare le dichiarazioni del presidente del Consiglio Romano Prodi a 'Le Figaro' sul dossier Alitalia-Air France.

4 - ADDIO O ARRIVEDERCI.
Da "la Repubblica" - Due consiglieri si dimettono e il titolo in Borsa guadagna il 10%. L´autogestione societaria fa bene alla causa di Eurofly. Da quando il cda della compagnia aerea ha iniziato a perdere i pezzi (gli ultimi due, appunto, ieri), le azioni hanno invertito il loro inesorabile declino (dai 6 euro del collocamento di un anno fa erano scese fino a 2,11 euro) per riprendere a salire la china. Prima a piccoli passi. Poi - da quando pochi giorni fa è stato chiaro che il presidente Giuseppe Bonomi avrebbe lasciato il gruppo - al galoppo, con un guadagno del 30% in una settimana. A voler essere cattivi c´è da dubitare della stoffa imprenditoriale dei consiglieri in uscita. Ma forse è solo un´illusione ottica. Bonomi ha fatto le valigie per passare alla cloche degli aeroporti milanesi. Scali da cui qualcuno prevede un graduale distacco di Alitalia. Chi potrebbe sostituirla? «Un´Alitalia del Nord», ha detto il Governatore Roberto Formigoni. Concetto che molti hanno tradotto con Eurofly, la società presieduta fino a poco fa dall´ex deputato leghista. Certi addii sono meno amari per Piazza Affari se poi, in fondo, sono solo degli arrivederci.

5 - SPINNAKER: IN CORSO CONTATTI INFORMALI PER IPOTESI INTEGRAZIONE EUROFLY.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "In relazione alle indiscrezioni apparse sulla stampa relativamente alla compagnia aerea Eurofly, di cui Profilo Spinnaker Investment Fund detiene, per il tramite di Spinnaker Luxembourg S.A., una partecipazione pari al 44,167%, Profilo Management Company S.A. rende noto che - nell'ambito dell'ordinaria attivita' di gestione del suddetto fondo - sono in corso contatti a livello informale con controparti interessate a valutare ipotesi di operazioni anche di integrazione industriale riguardanti Eurofly". Il Sole 24 Ore di oggi scrive che Spinnaker sarebbe pronto a cedere una quota della propria partecipazione nella compagnia aerea. Il quotidiano aggiunge che sarebbe in via di definizione una cordata di imprenditori e industriali italiani e stranieri pronta a entrare nell'azionariato del vettore italiano, di cui farebbe parte anche Giuseppe Statuto.

6 - FT: RISCHIOSO INVESTIMENTO BLACKSTONE IN TELECOM.
(Agi) - Il Financia Times definisce molto rischioso l'interesse del fondo di private equity Blackstone per Telecom Italia. "Prendere una quota di minoranza in Germania - si legge in un commento di Paul Betts - era gia' abbastanza rischioso. Ma farlo in Italia, conoscendo le pratiche arcane del capitalismo italiano e le inevitabili interferenze politiche, e' ancora piu' rischioso". "Considerando poi - continua il commento - le recenti agitazioni in Telecom Italia, ne concludiamo che i fondi di private equity sono pronti a tollerare anche ulteriori livelli di rischio". Il FT ricorda che ieri un esponente di Blackstone ha detto che, se gli azionisti di Telecom fossero disposti a vendere, "noi siamo interessati". "E tutto mostra - scrive Betts - che gli azionisti core potrebbero essere pronti a vendere". In particolare Marco Tronchetti Provera e i Benetton. Per cui, c'e' spazio per i fondi di private equity per farsi avanti, "a loro rischio e pericolo".



7 - TELEFONICA: NON SIAMO INTERESSATI A TIM BRASIL.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Telefonica non e' interessata a rilevare Tim Brasil, la divisione di telefonia mobile brasiliana di Telecom Italia. Lo ha detto Antonio Viana-Baptista, numero uno di Telefonica Moviles, in un appuntamento con la stampa a Londra. Smentendo le indiscrezioni secondo le quali Telefonica sarebbe una delle due societa' candidate ad acquisire Tim Brasil, Viana-Baptista ha affermato: "al momento siamo molto impegnati con l'integrazione di O2", la societa' di telefonia mobile acquisita in Gran Bretagna all'inizio del 2006 per quasi 18 miliardi di sterline. Secondo Viana-Baptista, la priorita' di Telefonica sul mercato brasiliano e' l'acquisizione del 100% di Vivo, il primo gestore di telefonia mobile del Paese, controllata al momento in joint venture paritetica con Portugal Telecom. Telecom Italia aveva detto all'inizio di novembre di aver ricevuto due offerte non sollecitate per Tim Brasil e voci di mercato davano tra le societa' interessate Telefonica, Deutsche Telekom e la messicana America Movil.

8 - TRIPI (ATESIA): DECISIONE TAR NON MI SORPRENDE, RISPETTATO SEMPRE LEGGE.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- "La decisione del Tar non mi sorprende poiche', come abbiamo sempre affermato, l'azienda ha sempre operato nel pieno rispetto della legge". Cosi' il presidente del gruppo Almaviva, a cui fa capo Atesia, Alberto Tripi, commenta la decisione del Tar Lazio che ha sospeso l'efficacia dei verbali degli ispettori del Lavoro del 21 e 24 agosto con i quali si qualificavano come rapporti di lavoro subordinato i contratti di lavoro a progetto. "E' certamente motivo di soddisfazione apprendere che le conclusioni dell'indagine degli Ispettori del Lavoro, sono state respinte dalla giustizia amministrativa - aggiunge Tripi, oggi in Brasile per l'inaugurazione della societa' del gruppo "Almaviva do Brasil" - e ritengo che questa decisione debba essere considerata positiva soprattutto per riprendere il dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali. Dopo questa ordinanza sara' possibile attuare il programma che prevede la stabilizzazione di tutti i collaboratori a progetto del gruppo, compresi quelli della societa' Atesia che altrimenti sarebbero rimasti in una condizione di incertezza. Il mio apprezzamento - conclude Tripi - va soprattutto nei confronti di quei lavoratori che hanno continuato a operare con composta fermezza in un clima difficile e di crescente confusione."

9 - MEDIASET RIBADISCE CHE PROSPETTO QUOTAZIONE E' VERITIERO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Mediaset, in merito alle indiscrezioni che definiscono come 'inaccurato' il prospetto informativo della quotazione in Borsa nel 1996, ribadisce in una nota che il prospetto della societa' "e' pienamente veritiero come verificato da tutte le autorita' competenti". Il gruppo del Biscione aggiunge inoltre che "nessuno dei soci, amministratori e dirigenti di Mediadet ha coordinato alcuna attivita' delle societa' del signor Agrama" l'uomo d'affari di origine egiziana che, sempre secondo indiscrezioni emerse, possedeva societa' off-shore. Le indiscrezioni fanno riferimento a un mandato di perquisizione firmato da un giudice di Los Angeles a carico di Agrama il cui contenuto e' trapelato oggi presso la Procura milanese.

10 - HACHETTE, GIRO DI POLTRONE.
Da "Milano Finanza"
- Giro di poltrone in arrivo nel gruppo Hachette Rusconi. Secondo quanto risulta a MF, l'amministratore delegato della pubblicità Piero Mez¬zanzanica starebbe per lascia¬re il posto a Giorgio Grassi. Quest'ultimo, sempre secon¬do le indiscrezioni raccolte, unificherebbe le responsabi¬lità attualmente ricoperte da Mezzanzanica anche con quelle relative alla raccolta pubblicitaria per le edizioni internazionali di Hachette Fi¬lipacchi.

11 - CHI TIRA LA GIACCA A PROFUMO.
Al.G. per "Il Sole 24 Ore" - «Stiamo bene come stiamo. Se poi si presentano opportunità di crescita, andiamo a guardare. Ma non corriamo dietro a nessuno». Ai tanti banchieri d'affari che nelle ultime settimane si sono fatti avanti per proporre questo o quel dossier,i vertici di UniCredit hanno risposto più o meno così. Di banche che hanno «problemi di crescita», in questa fase, ce ne sono almeno tre: Capitalia, Mps,Popolare Milano. E molti,soprattutto nel mondo della politica (ma non solo), sembrano tirare la giacca all'amministratore delegato di UniCredit Alessandro Profumo perché il suo gruppo si aggreghi con questo o con quello, risolvendo problemi o intrecci di «sistema».

Una fusione con Capitalia,per esempio, risolverebbe il nodo degli assetti di Mediobanca e Generali. Ma si può star sicuri che, se questa è la motivazione, UniCredit non prenderebbe neanche in esame l'operazione. Tanto più dopo la sua trasformazione, postfusione con Hvb, in un gruppo paneuropeo. Con 70 miliardi di capitalizzazione e 4,4 miliardi di utili in nove mesi, il riferimento non può che essere il mercato. Con buona pace di chi tira la giacca auspicando operazioni di Palazzo.


Dagospia 23 Novembre 2006