SILVIO E L'ONDATA DI MODERATI - BONDI RIVOLTOSO - I PETROLIERI: DOV'È LA CONCERTAZIONE? (FISCO COLPEVOLE) - SENATO, INDAGINE SULL'ALTA VELOCITÀ - COSSIGA, BBC MALEVOLA - FINOCCHIARO E IL DISSENSO LIMITATO - SU VICENZA CARUSO AVVISA PRODI.

1 - ROSSO RELATIVO.
Jena per "La Stampa" - Il prossimo congresso dei Ds adotterà come nuovo inno l'ultima canzone di Tiziano Ferro: «Rosso relativo».

2 - BERLUSCONI, CI SARA' UNA SECONDA ONDATA DI MODERATI.
(Adnkronos)
- ''Occorre una seconda ondata. Bisogna chiamare all'azione politica forze nuove e rafforzare il fronte liberale. I Circoli della liberta' possono essere lo strumento di questo rinnovamento''. Lo afferma Silvio Berlusconi, che in una lunga intervista rilasciata a ''il Giornale'', da un lato spiega la necessita' di uno scatto all'interno di Forza italia e, dall'altro, propone un rilancio della Cdl attraverso la creazione di un partito unico del centrodestra. Quanto ai Circoli della liberta', Berlusconi si aspetta che ''facciano penetrare le nostre idee nella societa'. Che aumentino il radicamento sul territorio. Che facciano aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Che organizzino incontri, serate, conferenze in cui si fornisca alla gente una controinformazione rispetto a quella dominante''. ''Mi aspetto - continua l'ex premier - che da questa esperienza escano anche protagonisti nuovi per la politica. Persone entusiaste e appassionate da candidare ai consigli comunali, provinciali, regionali. Mi aspetto professionisti che controllino e difendano i nostri voti nei seggi elettorali. Persone preparate da un punto di vista tecnico e legale, e anche capaci di farsi valere dialetticamente di fronte a certe sopraffazioni. Se la diffusione dei circoli sara' forte e capillare, potra' divenire una forza democratica diffusa e popolare''.

Il presidente di Forza italia si sofferma anche sull'idea di un partito unico del centrodestra affermando che occorre ''passare da una coalizione fra i partiti, che e' la Casa delle liberta', a una 'federazione'. In una coalizione se anche uno solo, anche il piu' piccolo dei partiti non e' d'accordo su una decisione, il progetto si ferma, la decisione non viene presa. In una federazione invece vige la regola della democrazia''. ''Ma anche la Federazione delle liberta', come i Circoli - precisa - e' solo un passaggio. L'obiettivo finale e' un grande, unico Partito delle liberta''' che, ribadisce Berlusconi, ''se nascera' dalla base grazie a una forte partecipazione popolare, costituira' un passo avanti importante della nostra democrazia verso una democrazia piu' compiuta e piu' matura. Dobbiamo assolutamente uscire dall'attuale frazionamento dei partiti che non consente una vera governabilita' del Paese''.

3 - BONDI BUM!, C'E' IL RISCHIO DI UNA RIVOLTA.
(Adnkronos) - ''Prodi e gli altri non devono scherzare col fuoco. Esiste un limite oltre il quale un equilibrio democratico si puo' rompere. E al punto di rottura noi ci siamo arrivati quasi. Allora sono guai per tutti''. Lo afferma a ''La Stampa'' il coordinatore nazionale di Forze Italia, Sandro Bondi, che spiega: ''Nel senso che con Forza Italia al 32 per cento, come dicono tutti i sondaggi, non solo i nostri ma pure quelli commissionati dal centrosinistra, sarebbe pericoloso tirare troppo la corda. Potrebbero provocare reazioni nel paese, sommovimenti...''. Bondi, quindi, sottolinea di riferirsi anche alle dichiarazioni del ministro Vannino Chiti che ha fatto intendere che Prodi non si dimetterebbe neppure se la sinistra radicale lo abbandonasse sull'Afghanistan: ''Certo, -dice il coordinatore nazionale di Fi- mi riferisco a quelle. Per quanto non ci fosse nemmeno bisogno che Chiti lo mettesse in chiaro: a capirlo eravamo gia' arrivati da soli. Questi non se ne vanno nemmeno le cannonate''. Problemi di stabilita' di governo, secondo Bondi, non ci saranno nemmeno se la maggioranza perdesse all'elezioni amministrative: ''Ma figuriamoci... Certo, se fossero sconfitti in modo rovinoso qualcosa dovrebbe succedere per forza''.

4 - DE VITA(UNIONE PETROLIFERA): NON SAPPIAMO NULLA, NON C'E' CONCERTAZIONE.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Non sappiamo nulla, malgrado annunci di politica di concertazione. Quando l'abbiamo chiesto, c'e' stato detto che non c'era nulla. Non c'e' stata nessuna concertazione, anche se abbiamo chiesto incontri". Cosi' il presidente dell'Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, risponde, a margine di una tavola rotonda organizzata da Confcommercio, a chi gli chiede delle ipotesi di nuove liberalizzazioni sul fronte della rete di distribuzione dei carburanti.

5 - DE VITA: SU PREZZI AZIENDE DIMOSTRERANNO LORO ESTRANEITA'.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "In questo momento particolarmente delicato, siamo all'avvio di un'indagine, lascerei lavorare tranquillamente l'Autorita' e le aziende che devono preparare la loro difesa". Lo ha detto il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita, interpellato sull'istruttoria dell'Antitrust, su nove compagnie per la determinazione dei prezzi dei carburanti. "Sono convinto - ha precisato - che le aziende riusciranno a dimostrare la loro estraneita' a qualsiasi attivita' non consentita, come in passato".

6 - ISTITUTO 'BRUNO LEONI', SULLA BENZINA ALTRO CHE CARTELLO COLPEVOLE E' IL FISCO.
(Adnkronos)
- L'Istituto Bruno Leoni giudica ''populista e usurata'' l'accusa dell'Antitrust a nove compagnie petrolifere di aver posto in essere meccanismi collusivi tesi a mantenere alti i prezzi e a trasferire il maggior margine lordo dalla benzina al gasolio, parallelamente allo spostamento dei consumi nella stessa direzione. Per Carlo Stagnaro, direttore Ecologia di mercato dell'IBL, ''l'Antitrust sta ancora una volta recitando il copione del 1999, quando rivolse ai petrolieri la stessa accusa, comminando multe record. Tutto fini' in nulla, perche' il Consiglio di Stato accetto' il ricorso delle compagnie, criticando duramente l'Authority per aver imbastito sul nulla il suo procedimento. ''Anziche' continuare ad accanirsi contro le compagnie, che sono responsabili di una fetta minoritaria del prezzo alla pompa, l'Antitrust -osserva Stagnaro- dovrebbe indagare sulla struttura dell'accisa e chiederne una riduzione. E' assurdo pagare un'imposta che colloca il prezzo italiano dei carburanti tra i piu' alti in Europa, e che e' stata utilizzata per finanziare un numero di attivita' che nulla hanno a che vedere coi trasporti. Ed e' l'ora che i consumatori abbiano il diritto di smetterla di pagare, tra l'altro, per la guerra in Abissinia (1,90 lire, dal 1935), la crisi di Suez (14 lire, dal 1956), il terremoto del Belice (10 lire, dal 1968) e il contratto degli autoferrotranvieri (39 lire, dal 2004)''. Infine, conclude Stagnaro,''visto che i petrolieri sono accusati di aver trasferito i profitti dalla benzina al diesel, che dire dell'aumento del carico fiscale, che tra il 1996 e il 2006 e' cresciuto del 14 per cento sulla benzina, del 53 per cento sul diesel?''.



7 - LIBERALIZZAZIONI: FORSE DOMANI DDL CHE RIVOLUZIONA AUTHORITY.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Potrebbe approdare gia' domani in Consiglio dei ministri un disegno di legge che di fatto rivoluzione l'assetto delle Authority. Lo scrive "Il Sole 24 Ore", secondo cui il progetto contrenuto in un disegno di legge in 20 articoli, messo a punto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, prevede la soppressione del Cicr, dell'Uic, dell'Isvap e della Covip, nuove competenze all'Autorita' dell'Energia (i servizi idrici) e delle Comunicazioni (i servizi postali), ma soprattutto la creazione di una nuova Authority per i servizi e le infrastrutture di Trasporto. In arrivo anche nuove regole sulle nomine, con la designazione da parte del Governo solo di candidati che abbiano risposto a un bando pubblico, e l'istituzione di una commissione parlamentare sulle Autorita'.

8 - COMMISSIONE LLPP SENATO AVVIA INDAGINE SU BILANCIO E ALTA VELOCITA'.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La difficile situazione economica e finanziaria delle Ferrovie, lo stato di avanzamento dei cantieri ed i costi effettivi dell'Alta Velocita' nel nostro Paese. Sono questi i temi al centro dell'indagine conoscitiva approvata oggi all'unanimita' dalla commissione Lavori Pubblici del Senato, su proposta della presidente Anna Donati (Verdi). "In particolare - spiega la presidente - l'indagine si concentrera' su due aspetti specifici che interessano le Ferrovie dello Stato. Il primo, ricostruire il quadro della pesante situazione economica dell'Azienda che si e' andata delineando negli ultimi anni, come hanno riferito i nuovi vertici di Ferrovie, Mauro Moretti e Innocenzo Cipolletta, in questa Commissione. In questo ambito - aggiunge - saranno anche analizzati gli aspetti gestionali e decisori dell'azienda Ferrovie rispetto agli azionisti ed ai ministri vigilanti, nonche' valutato l'impatto nel contesto italiano dei processi di liberalizzazione in atto a livello europeo". "Il secondo aspetto - continua Donati - sara' dedicato a ricostruire l'analisi dei costi e del progetto di Alta Velocita' ferroviaria, con particolare attenzione sugli investimenti in corso per le tratte Torino-Milano-Napoli che, rispetto alle previsioni iniziali, hanno visto crescere in modo esponenziale i costi di costruzione. L'indagine si allarghera' anche ad una valutazione piu' complessiva degli altri progetti AV-AC come il corridoio V (Torino-Lione e Milano-Venezia-Trieste), Milano-Genova, Tunnel del Brennero, Salerno-Reggio Calabria, Napoli-Bari". Una specifica attenzione, sottolinea la Donati, "sara' dedicata al sistema di affidamento delle opere confrontando il sistema italiano con analoghi interventi in altri paesi Europei (Francia, Germania, Spagna) per verificarne i costi e le diverse forme di finanziamento pubblico e/o privato. I costi altissimi dell'AV in Italia destano forti preoccupazioni anche in seno al governo, piu' volte manifestate dallo stesso presidente Romano Prodi e dal ministro Di Pietro. Un tema, gia' oggetto di autorevoli inchieste giornalistiche, che la Commissione intende chiarire e ricostruirne le ragioni. L'obiettivo dell'indagine conoscitiva - conclude la presidente Donati - e' di esaminare accuratamente lo stato economico finanziario dell'azienda Ferrovie, ed i costi effettivi dell'Alta Velocita', al fine di formulare atti di indirizzo e controllo, proposte di modifica normativa, utili al risanamento ed al rilancio del trasporto ferroviario".

9 - COSSIGA: NOTIZIE TV INGLESI SU PRODI ENFATIZZAZIONE MALEVOLA.
(Adnkronos) - ''Un'enfatizzazione malevola passata dal noto Mario Scaramella alla Special Branch della Metropolitan Police, informazione su un fatto vero ma del tutto innocente''. Cosi' il Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, definisce le notizie diffuse dalle televisioni britanniche relative alle dichiarazioni dell'ex agente russo Litivinenko su un presunto rapporto tra Romano Prodi e l'ex Kgb. ''A quanto personalmente mi consta - afferma Cossiga in una lettera indirizzata a 'Il Giornale'- e' vero che la societa' di ricerche economico e sociali Nomisma, allora presieduta dal prof. Romano Prodi, che oggi ne e' del tutto estraneo, collaboro' con una societa' di ricerche economiche-sociali sull'Occidente che poi si seppe essere una ''longa manus'' del Kgb. E che dire dei grandi affari che le imprese pubbliche e private, la Togliattigrad della Fiat di Gianni Agnelli, ai cui funerali (e giustamente: io lo nominai senatore a vita, anche se lui se lo dimentico' assai presto), erano presenti destra, centro sinistra e tutte le massime autorita' dello Stato, a cominciare dal presidente della Repubblica?), fecero con l'Urss in piena guerra fredda e che spinsero i Governi anche centristi -conclude il Presidente emerito della Repubblica- a far finta di nulla sulle attivita' di spionaggio dei servizi dell'Est in Italia e sui finanziamenti illeciti sovietici ai partiti di sinistra... per non disturbare i lucrosi affari anche dell'onnipotente Iri?''

10 - FINOCCHIARO: SULL'AFGHANISTAN UN DISSENSO LIMITATO NON E' UN DRAMMA.
(Adnkronos) - ''Io francamente non ne farei un dramma. Nei sistemi di coalizione, in tutto il mondo, sui 'temi di frontiera' vi possono essere, e vi sono, posizioni differenziate all'interno della maggioranza''. Lo afferma a ''La Repubblica'' la capogruppo dell'Ulivo al Senato, Anna Finocchiaro, che, intervenendo sulle polemiche all'interno della maggioranza riguardo la missione italiana in Afghanistan, sottolinea: ''Un dissenso limitato, molto limitato, e' fisiologico''. ''Sarebbe inconcepibile, allora, -prosegue- mettere in discussione le sorti del governo per il voto contrario di una decina di senatori. Naturalmente, faremo di tutto per arrivare ad una posizione comune di tutta l'Unione''. ''Ma -dice ancora- se appunto una piccola pattuglia, trasversale ai partiti del centrosinistra, alla fine dovesse restare inchiodata alle proprie posizioni, Prodi non deve andarci di mezzo''.

11 - CONSOLO (AN): A MASTELLA DICO 5 ANNI TRAGUARDO IMPOSSIBILE PER PROCESSI.
(Adnkronos) - ''Un fallimento. Il problema non e' quello che non ha fatto ma quel poco che ha fatto. Il colpo di spugna sull'ordinamento giudiziario e' un esempio della direzione in cui si sta andando''. Lo afferma a ''Il Mattino'' il deputato di An Giuseppe Consolo, dopo aver ascoltato ieri mattina in aula il ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Consolo, inoltre, nel rimarcare l'esigenza di separare le carriere perche' ''pm e giudici debbono avere percorsi diversi'', interviene anche sul traguardo di durata di 5 anni per i processi sollecitato dal Guardasigilli. ''Penso che sia una boutade'' dice, spiegando che ''nel settore civile ci sono cinque milioni di processi arretrati. Chi li fa? Ogni processo richiede soldi, fatica, impegno''. ''Mastella -aggiunge ancora- dovrebbe partire dalle piccole cose. Lo conosco da tanti anni, siamo amici ma mentre io sono molto concreto lui parla senza concludere nulla. Lo sa Mastella che nel civile una parte delle sentenze e' scritta a mano e non con il computer che molte correzioni non si possono fare perche' non si capisce la grafia?''.

12 - CARUSO: SULLA BASE USA DI VICENZA PRODI DOVRA' PASSARE SUI NOSTRI CORPI.
(Adnkronos) - ''Se vogliono allargare la base Usa di Vicenza dovranno passare sui nostri corpi''. Lo dichiara in un'intervista a 'Il Giornale' Francesco Caruso, deputato indipendente del Partito di Rifondazione Comunista e leader dei no global del Sud. ''Sono rimasto allibito dal metodo scelto, perche' c'erano tutte le condizioni per un confronto democratico e per una consultazione popolare - continua - A differenza di molti esponenti della maggioranza, penso che comunque la partita non sia chiusa''. ''Non si tratta di una metafora o di un eufemismo - spiega - Intendo dire che tra le forme di mobilitazione porteremo anche la disobbedienza civile. Ma questo lo decideremo tutti insieme''. ''Credo che bisogna fare in modo che la protesta di Vicenza debordi e che da una vicenda locale si riesca a portare in luce il no al tentativo di fare del nostro pianeta uno scenario di guerra globale permanente - continua - Da Vicenza puo' ripartire il rilancio del movimento per la pace''. ''La volta scorsa ho votato no - commenta - ma non e' servito a molto, se non a mettermi a posto con la mia coscienza. Invece credo che una posizione da parte di tutto il gruppo possa essere un segnale molto chiaro. Vogliamo leggere il decreto sull'Afghanistan, ma se sara' una fotocopia di quello della scorsa estate, se non ci saranno elementi di rottura , e' evidente - conclude - che all'interno del gruppo, ci sara' una discussione approfondita e chiedero' al partito di votare no''.


Dagospia 24 Gennaio 2007