LA MEJO BATTUTA DI D'ALEMA - DE GREGORIO: AFFARI DI FAMIGLIA DIETRO APPOGGIO FOLLINI - BERLUSCONI VS AN E UDC - BRAMBILLA, SONO RINATI I MORTI - LATORRE: FORZA ITALIA SI FACCIA AVANTI, DISCUTIAMO - TABACCI, FOLLINI 'STAMPELLA' DI PRODI SCELTA SBAGLIATA.
1 - D'ALEMA: UNA BATTUTA MAI FATTA.
Lettera di Massimo D'Alema, Vicepresidente del Consiglio dei ministri, al "Corriere della Sera"
Leggo con sorpresa l'articolo pubblicato sul Corriere di ieri a pagina 8 e intitolato «Allarme dei leader dell'Ulivo "Partito democratico subito"». Maria Teresa Meli mi attribuisce una battuta che non ho mai fatto né pensato.
Trovo sconcertante il continuo utilizzo di ricostruzioni tanto fantasiose quanto false, che hanno il solo obiettivo di rappresentare la politica italiana e, in particolare, il centrosinistra, come ostaggio di personalismi o in preda ad oscure manovre. Naturalmente, sono certo che, come sempre, ci si richiamerà a fonti degne di fede, che, in nome del principio di omertà, non vengono mai citate e quindi non sono controllabili. A questo punto, mi permetto di suggerire almeno una più attenta selezione degli interlocutori.
Risponde Maria Teresa Meli - Prendo atto della smentita del ministro D'Alema. Peccato, era una delle sue migliori battute.
2 - DE GREGORIO: AFFARI DI FAMIGLIA DIETRO APPOGGIO FOLLINI
(DIRE) - "L'appoggio esterno di Follini a questo Governo nasconde dietrologie che bisogna interpretare. Probabilmente sara' relativo alla conferma, avvenuta poche settimane fa, dell'incarico di direttore generale dell'Agenzia del demanio per altri cinque anni a Elisabetta Spitz, la moglie del leader dell'Italia di Mezzo". L'accusa e' del senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato e leader nazionale del movimento politico Italiani nel Mondo, nel corso di un'intervista a Radio Popolare Network. "Si tratta di un incarico dal quale transitano migliaia di milioni di euro di immobili dello Stato, essendone il centro di dismissione e spesso anche di svendita. E su quella centrale di svendita del patrimonio dello Stato- conclude De Gregorio- ho presentato piu' di un'interrogazione cui pero' non ho ancora avuto risposta".
3 - BERLUSCONI, VOTEREMO IL RIFINANZIAMENTO
(ANSA) - ''Voteremo per il rifinanziamento della missione in Afghanistan''. Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ai microfoni di 'Radio anch'io'.
4 - BERLUSCONI: DURANTE CRISI AN E UDC HANNO SCELTO LA 'POLITICA POLITICANTE'
(ASCA) - Se la crisi di governo si e' conclusa con il rinvio alle Camere del governo Prodi lo si deve anche alla ''politica politicante'' dei An e Udc. Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo questa mattina a 'Radio anch'io'. Il centrodestra - ha affermato il leader di Fi -, durante la crisi ''non ha trovato unita' di visione e, quindi, di intenti, in quanto Fi e Lega volevano la soluzione piu' trasparente e limpida della crisi, cioe' le elezioni, mentre altri partiti (An e Udc - ndr) temevano che, chiedendo le elezioni ed essendo certi che non sarebbero state concesse, si potevano dissuadere certi presunti aiuti che, secondo loro, dovevano venire dalla sinistra, da parte di senatori che avrebbero dovuto non votare la fiducia a Prodi''. Cio' - ha sottolineato Berlusconi - non si e' verificato, ma con ''questa operazione di politica politicante si e' data l'impressione di un atteggiamento non decio nella direzione unica che era ed e' quella ancora oggi di ritornare dagli elettori''.
5 - LA STAMPA FRANCESE SOTTOLINEA FRAGILITA' COALIZIONE
(ANSA) - ''Al Senato, Romano Prodi salva il suo governo'' scrive LE FIGARO in una corrispondenza da Roma nella quale riferisce di ''una vittoria sul filo'' e sottolinea che ''il capo del governo italiano, messo in minoranza la settimana scorsa sulla sua politica estera ha ottenuto ieri la fiducia al Senato ma la fragilita' della sua coalizione resta intera''. Il giornale rileva anche che il discorso programmatico fatto da Prodi era destinato ''a fare il pieno dei consensi''. LIBERATION dedica una pagina alla fiducia al governo italiano e riporta in un box l'esito del voto. ''Italia: nuovo rientro del professore'' titola il quotidiano, che nell'occhiello scrive:'' Romano Prodi e' stato confermato al suo posto ieri; ma la coalizione resta instabile''. Su LE MONDE online un titolo ricorda che ''Romano Prodi ha avuto la fiducia del Senato italiano'' e , nell'occhiello, che Prodi e' stato confermato alla guida dell'esecutivo italiano ma che deve ancora ottenere la fiducia della camera dei deputati.
6 - BERLUSCONI, DA FOLLINI POLITICA SENZA MORALITA'
(Adnkronos) - La scelta compiuta da Marco Follini di appoggiare il governo di Romano Prodi e' espressione della "vecchia politica senza moralita'", mentre il presidente della Commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio eletto nel centrosinistra e ora passato all'opposizione "e' tornato a casa". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, ospite di 'Radio anch'io'."Follini -ha sottolineato l'ex premier- veniva dalla nostra parte, era stato un protagonista anche del governo, era stato vice presidente del Consiglio e segretario di un partito fondamentale del centrodestra. Questo episodio fa parte degli aspetti deteriori che esistono ancora nella politica, e' la vecchia politica senza moralita' che e' ancora viva e che ancora determina l'agire dei vecchi arnesi del mestiere politico". "De Gregorio -ha detto ancora Berlusconi- era di Forza Italia, veniva da Forza Italia, ha una sua formazione politica che e' incentrata su di lui ed e' soprattutto territorialmente ubicata nelle regioni del Sud specie in Campania, adesso e' ritornato a casa e' venuto di nuovo dalla nostra parte. Non si puo' assolutamente paragonare il ruolo che ha avuto Follini e il ruolo che ha avuto De Gregorio".
7 - ANDREOTTI, CONDIZIONI PRECISE NO A COPPIE OMOSSESUALI
(Adnkronos) - "Pongo condizioni precise e ho molte critiche da fare a Prodi. Comunque, o mi asterro', o non partecipero' alla votazione, non vado contro il governo". Lo ha dichiarato Giulio Andreotti, senatore a vita, in un'intervista la quotidiano 'Il Messaggero', aggiungendo di aspettare la replica di Prodi". "Dovra' riconoscere - ha continuato Andreotti - che e' stato un errore occuparsi delle coppie di fatto. E non mi venga a dire che il governo non c'entra perche' quel disegno di legge l'hanno firmato cinque ministri, mica uno. Comunque, deve essere chiarissimo che su questa legge non verra' mai messa la fiducia". "Il fatto e' che ip sono all'antica - ha spiegato il sentaore a vita - Le unione le vedo solo tra un uomo e una donna. Invece, qui vanno di moda altre cose. E dire che noi abbiamo sudato lacrime e sangue per fare la riforma agraria e per dare la terra ai contadini. Invece, oggi vogliono dare il contadino al contadino. Il mondo adesso e' pieno di omosessuali, ma io continuo a preferire la tradizione, un uomo e una donna. E solo oggi capisco perche' mia madre da ragazzino non voleva mandarmi al cinema da solo. Temeva facessi brutti incontri". "Bisogna essere chiari. Anche in politica estera c'e' molta confusione. Anch'io sono contro l'intervento militare in Iraq, attaccato senza motivo dagli USa,ma ora il conflitto rischia di esplodere. Al club di Monaco - ha proseguito Andreotti - di cui faccio parte, siparla di un possibile attacco degli Stati Uniti all'Iran. Noi che faremo? Certo non si puo' aiutare quel pazzo di Ahmadinejad, cosi' folle, cosi' feroce con Israele, che sembra quasi una quinta colonna. Ma l'Italia deve aiutare i moderati itaniani. Ecco, anche qui si sta sbagliando tutto
8 - BRAMBILLA, SONO RINATI I MORTI
(Adnkronos) - Berlusconi "e' l'unico che rappresenta la gente, non e' un politico politicante, e' in sintonia con il Paese e con il mondo dell'impresa, oltre ad essere il piu' grande imprenditore che io abbia mai conosciuto. Crede molto nei Circoli e nel loro ruolo per dare voce ad un'Italia che non ha voce". Lo afferma a "Il Mattino" la responsabile di Fi dei Circoli della Liberta' e presidente dei giovani imprenditori della Confcommercio, Michela Brambilla. "Non sono un leader politico -spiega- sono una che si e' fatta le ossa nell'impresa e che ora si sta dedicando con passione ad una nuova battaglia". "Considero comprensibile, giustificabile e corretto -prosegue Brambilla- l'atteggiamento del presidente Napolitano, ma considero inqualificabile il comportamento di certa politica che si incolla alla sedia e non ascolta il messaggio che arriva dal Paese reale. Il governo Prodi e' rinato gia' morto: non e' stato capace di fare il Prodi A figuriamoci il Prodi B: cadranno alla prossima questione importante, dalla Tav alla riforma delle pensioni, ai Dico, questa e' una certezza".
9 - LATORRE (ULIVO), FORZA ITALIA SI FACCIA AVANTI DISCUTIAMO
(Adnkronos) - "Dobbiamo superare questa fase e dialogare nel supremo interesse del Paese. Nella drammaticita' del momento e' bene che tutti mettano da parte le reciproche diffidenze". Lo dichiara in un'intervista al quotidiano 'Il Tempo' Nicola Latorre, vicepresidente dell'Ulivo al Senato aggiungendo, "Discutiamo. senza pregiudizi. Alla luce del sole. Non possono esserci inciuci". "Ci aspettiamo che Forza Italia voglia giocare un ruolo da protagonista in questo dibattito. Che non rimanga in silenzio. Si tratta di una forza politica di primaria importanza nello scenario politico che non puo' essere relegata al silenzio. Si faccia avanti. Ci attendiamo che avanzi una proposta". "Forza Italia per ora si e' espressa solo in negazioni -commenta- No al modello tedesco perche' senno' si fa un piacere a Casini. No al modello francese altrimenti vince la sinistra. Quindi, meglio piccole modifiche. No, Forza italia non puo' chiamarsi fuori. Faccia una proposta e ne discutiamo". "Naturalmente -spiega Latorre- l'elemento di novita' e' che la legge elettorale si impone come una priorita' nell'agenda politica. Prima era soltanto una necessita' che rimaneva sullo sfondo, oggi e' in primo piano. Si discuta". "Il presidente del Consiglio ha spiegato che l'obiettivo di questa riforma deve essere quello di assicurare da un lato la stabilita' e dall'altra la rappresentanza. Pur essendo il sistema politico italiano molto variegato, e' necessario assicurare -conclude- che tutti si sentano rappresentati e allo stesso tempo che il governo sia Stabile".
10 - MASTELLA, LA MIA LEALTA' A PRODI E' FORTE
(Adnkronos) - ''Questo governo e' come la torre di Pisa. Pende, pende, ma non cade mai''. Lo ha detto in una intervista al 'Corriere della Sera' il ministro della Giustizia Clemente Mastella, commentando l'attuale stato di salute del governo. ''Io lavoro perche' Prodi abbia lunga vita, ma nel frattempo devi costruire all'interno, al di sotto e accanto una modalita' nuova sul piano politico - ha aggiunto - Non voglio darmi arie, ma se Prodi non e' caduto sulla fiducia e' anche perche' io ho fatto tanto. La mia lealta' e' forte. Altri si mostrano leali, ma gia' guardano al domani''. ''Questa crisi - ha precisato ancora - ha sventato il tentativo di realizzare, oggi e subito, un governo di larghe intese. Casini deve capire che bisogna realizzare un centro autentico e la tappa finale sono le Europee. E' un principio biblico della nuova stagione politica. La nostra spinta e' ritrovarsi tutti insieme in un partito del 10 per cento con Follini. Senza un centro vitale non c'e' governabilita' per una maggioranza che in nove mesi ha visto il suo blocco sociale decomporsi''. ''La svolta al centro c'e' di fatto - ha sottolineato Mastella - Nell'opinione pubblica e' stata la frana a sinistra a determinare l'ingovernabilita'. Il rischio e' che la sinistra ricominci''. Mastella ha confessato di sentirsi preoccupato per la riforma elettorale. ''Lo siamo noi dell'Udeur e lo e' la Lega - ha detto - Una legge elettorale che mortificasse i piccoli porterebbe in crisi il governo.
11 - TABACCI, FOLLINI 'STAMPELLA' DI PRODI SCELTA SBAGLIATA
(Adnkronos) - ''Con il sostegno a questo governo credo che Follini abbia il torto di dare copertura a uno schema bilideristico in agonia. Cosi' si sposta soltanto un po' piu' avanti la crisi. Fare la stampella a Prodi non e' fare una scelta chiarificatrice''. Lo ha detto in un'intervista a 'Il Tempo' l'esponente dell'Udc Bruno Tabacci commentando la fiducia data a Prodi di Marco Follini. ''Follini e' una persona perbene e intellettualmente onesta - ha aggiunto - Il mio dispiacere e' legato al fatto che la sua scelta e'politicamente sbagliata perche' lascia intravedere ancora una prospettiva all'interno di un assetto politico ormai degenerato''. ''Ci vogliono delle maggioranze ampie, in grado di veicolare una politica del buon senso - ha aggiunto Tabacci -Incontrando Prodi, prima della crisi, gli ho detto che non avrebbe potuto realizzare le riforme con una maggioranza cosi' contraddittoria. Prodi ha fatto sin dall'inizio una scelta di chiusura''. Sulla possibilita' della nascita di un 'centro', di una concreta possibilita' di un'ampia alleanza tra moderati, ha aggiunto Tabacci: ''C'e' nel paese un orientamento di questo tipo che va interpretato. Dal momento in cui Ds e Margherita daranno vita al partito democratico, sara' inevitabile che si liberino altre risorse''. ''Anche Casini si e' convinto che questa e' la strada giusta e il suo pensiero si e' evoluto da un'ottica bipolare a una piu' simile al modello tedesco - ha precisato Tabacci - Cio' non significa pero' scegliere la scorciatoia del presenzialismo. La soluzione non e' quella di eleggere una sorta di sindaco d'Italia come vorrebbero Veltroni e Fini. Questo e' un paese che a forza di essere non governato, un giorno o l'altro potrebbe decidere di ribellarsi''. Del centrosinistra Tabacci ha confessato di non amare i nostalgici. ''La nostalgia del comunismo mi sembra inconcepibile, oggi'', ha detto. Mentre al centrodestra ha contestato ''La rincorsa degli interessi particolari''. ''La politica deve riappropriarsi del suo ruolo fissando le regole del gioco - ha precisato ancora l'esponente dell'Udc - Alla fine della Prima Repubblica c'erano undici o dodici partiti, sembrano troppi. Alle ultime elezioni credo siano stati quarantaquattro. La mancanza delle buona politica si sente'', ha concluso Tabacci.
Dagospia 01 Marzo 2007
Lettera di Massimo D'Alema, Vicepresidente del Consiglio dei ministri, al "Corriere della Sera"
Leggo con sorpresa l'articolo pubblicato sul Corriere di ieri a pagina 8 e intitolato «Allarme dei leader dell'Ulivo "Partito democratico subito"». Maria Teresa Meli mi attribuisce una battuta che non ho mai fatto né pensato.
Trovo sconcertante il continuo utilizzo di ricostruzioni tanto fantasiose quanto false, che hanno il solo obiettivo di rappresentare la politica italiana e, in particolare, il centrosinistra, come ostaggio di personalismi o in preda ad oscure manovre. Naturalmente, sono certo che, come sempre, ci si richiamerà a fonti degne di fede, che, in nome del principio di omertà, non vengono mai citate e quindi non sono controllabili. A questo punto, mi permetto di suggerire almeno una più attenta selezione degli interlocutori.
Risponde Maria Teresa Meli - Prendo atto della smentita del ministro D'Alema. Peccato, era una delle sue migliori battute.
2 - DE GREGORIO: AFFARI DI FAMIGLIA DIETRO APPOGGIO FOLLINI
(DIRE) - "L'appoggio esterno di Follini a questo Governo nasconde dietrologie che bisogna interpretare. Probabilmente sara' relativo alla conferma, avvenuta poche settimane fa, dell'incarico di direttore generale dell'Agenzia del demanio per altri cinque anni a Elisabetta Spitz, la moglie del leader dell'Italia di Mezzo". L'accusa e' del senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato e leader nazionale del movimento politico Italiani nel Mondo, nel corso di un'intervista a Radio Popolare Network. "Si tratta di un incarico dal quale transitano migliaia di milioni di euro di immobili dello Stato, essendone il centro di dismissione e spesso anche di svendita. E su quella centrale di svendita del patrimonio dello Stato- conclude De Gregorio- ho presentato piu' di un'interrogazione cui pero' non ho ancora avuto risposta".
3 - BERLUSCONI, VOTEREMO IL RIFINANZIAMENTO
(ANSA) - ''Voteremo per il rifinanziamento della missione in Afghanistan''. Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ai microfoni di 'Radio anch'io'.
4 - BERLUSCONI: DURANTE CRISI AN E UDC HANNO SCELTO LA 'POLITICA POLITICANTE'
(ASCA) - Se la crisi di governo si e' conclusa con il rinvio alle Camere del governo Prodi lo si deve anche alla ''politica politicante'' dei An e Udc. Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo questa mattina a 'Radio anch'io'. Il centrodestra - ha affermato il leader di Fi -, durante la crisi ''non ha trovato unita' di visione e, quindi, di intenti, in quanto Fi e Lega volevano la soluzione piu' trasparente e limpida della crisi, cioe' le elezioni, mentre altri partiti (An e Udc - ndr) temevano che, chiedendo le elezioni ed essendo certi che non sarebbero state concesse, si potevano dissuadere certi presunti aiuti che, secondo loro, dovevano venire dalla sinistra, da parte di senatori che avrebbero dovuto non votare la fiducia a Prodi''. Cio' - ha sottolineato Berlusconi - non si e' verificato, ma con ''questa operazione di politica politicante si e' data l'impressione di un atteggiamento non decio nella direzione unica che era ed e' quella ancora oggi di ritornare dagli elettori''.
5 - LA STAMPA FRANCESE SOTTOLINEA FRAGILITA' COALIZIONE
(ANSA) - ''Al Senato, Romano Prodi salva il suo governo'' scrive LE FIGARO in una corrispondenza da Roma nella quale riferisce di ''una vittoria sul filo'' e sottolinea che ''il capo del governo italiano, messo in minoranza la settimana scorsa sulla sua politica estera ha ottenuto ieri la fiducia al Senato ma la fragilita' della sua coalizione resta intera''. Il giornale rileva anche che il discorso programmatico fatto da Prodi era destinato ''a fare il pieno dei consensi''. LIBERATION dedica una pagina alla fiducia al governo italiano e riporta in un box l'esito del voto. ''Italia: nuovo rientro del professore'' titola il quotidiano, che nell'occhiello scrive:'' Romano Prodi e' stato confermato al suo posto ieri; ma la coalizione resta instabile''. Su LE MONDE online un titolo ricorda che ''Romano Prodi ha avuto la fiducia del Senato italiano'' e , nell'occhiello, che Prodi e' stato confermato alla guida dell'esecutivo italiano ma che deve ancora ottenere la fiducia della camera dei deputati.
6 - BERLUSCONI, DA FOLLINI POLITICA SENZA MORALITA'
(Adnkronos) - La scelta compiuta da Marco Follini di appoggiare il governo di Romano Prodi e' espressione della "vecchia politica senza moralita'", mentre il presidente della Commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio eletto nel centrosinistra e ora passato all'opposizione "e' tornato a casa". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, ospite di 'Radio anch'io'."Follini -ha sottolineato l'ex premier- veniva dalla nostra parte, era stato un protagonista anche del governo, era stato vice presidente del Consiglio e segretario di un partito fondamentale del centrodestra. Questo episodio fa parte degli aspetti deteriori che esistono ancora nella politica, e' la vecchia politica senza moralita' che e' ancora viva e che ancora determina l'agire dei vecchi arnesi del mestiere politico". "De Gregorio -ha detto ancora Berlusconi- era di Forza Italia, veniva da Forza Italia, ha una sua formazione politica che e' incentrata su di lui ed e' soprattutto territorialmente ubicata nelle regioni del Sud specie in Campania, adesso e' ritornato a casa e' venuto di nuovo dalla nostra parte. Non si puo' assolutamente paragonare il ruolo che ha avuto Follini e il ruolo che ha avuto De Gregorio".
7 - ANDREOTTI, CONDIZIONI PRECISE NO A COPPIE OMOSSESUALI
(Adnkronos) - "Pongo condizioni precise e ho molte critiche da fare a Prodi. Comunque, o mi asterro', o non partecipero' alla votazione, non vado contro il governo". Lo ha dichiarato Giulio Andreotti, senatore a vita, in un'intervista la quotidiano 'Il Messaggero', aggiungendo di aspettare la replica di Prodi". "Dovra' riconoscere - ha continuato Andreotti - che e' stato un errore occuparsi delle coppie di fatto. E non mi venga a dire che il governo non c'entra perche' quel disegno di legge l'hanno firmato cinque ministri, mica uno. Comunque, deve essere chiarissimo che su questa legge non verra' mai messa la fiducia". "Il fatto e' che ip sono all'antica - ha spiegato il sentaore a vita - Le unione le vedo solo tra un uomo e una donna. Invece, qui vanno di moda altre cose. E dire che noi abbiamo sudato lacrime e sangue per fare la riforma agraria e per dare la terra ai contadini. Invece, oggi vogliono dare il contadino al contadino. Il mondo adesso e' pieno di omosessuali, ma io continuo a preferire la tradizione, un uomo e una donna. E solo oggi capisco perche' mia madre da ragazzino non voleva mandarmi al cinema da solo. Temeva facessi brutti incontri". "Bisogna essere chiari. Anche in politica estera c'e' molta confusione. Anch'io sono contro l'intervento militare in Iraq, attaccato senza motivo dagli USa,ma ora il conflitto rischia di esplodere. Al club di Monaco - ha proseguito Andreotti - di cui faccio parte, siparla di un possibile attacco degli Stati Uniti all'Iran. Noi che faremo? Certo non si puo' aiutare quel pazzo di Ahmadinejad, cosi' folle, cosi' feroce con Israele, che sembra quasi una quinta colonna. Ma l'Italia deve aiutare i moderati itaniani. Ecco, anche qui si sta sbagliando tutto
8 - BRAMBILLA, SONO RINATI I MORTI
(Adnkronos) - Berlusconi "e' l'unico che rappresenta la gente, non e' un politico politicante, e' in sintonia con il Paese e con il mondo dell'impresa, oltre ad essere il piu' grande imprenditore che io abbia mai conosciuto. Crede molto nei Circoli e nel loro ruolo per dare voce ad un'Italia che non ha voce". Lo afferma a "Il Mattino" la responsabile di Fi dei Circoli della Liberta' e presidente dei giovani imprenditori della Confcommercio, Michela Brambilla. "Non sono un leader politico -spiega- sono una che si e' fatta le ossa nell'impresa e che ora si sta dedicando con passione ad una nuova battaglia". "Considero comprensibile, giustificabile e corretto -prosegue Brambilla- l'atteggiamento del presidente Napolitano, ma considero inqualificabile il comportamento di certa politica che si incolla alla sedia e non ascolta il messaggio che arriva dal Paese reale. Il governo Prodi e' rinato gia' morto: non e' stato capace di fare il Prodi A figuriamoci il Prodi B: cadranno alla prossima questione importante, dalla Tav alla riforma delle pensioni, ai Dico, questa e' una certezza".
9 - LATORRE (ULIVO), FORZA ITALIA SI FACCIA AVANTI DISCUTIAMO
(Adnkronos) - "Dobbiamo superare questa fase e dialogare nel supremo interesse del Paese. Nella drammaticita' del momento e' bene che tutti mettano da parte le reciproche diffidenze". Lo dichiara in un'intervista al quotidiano 'Il Tempo' Nicola Latorre, vicepresidente dell'Ulivo al Senato aggiungendo, "Discutiamo. senza pregiudizi. Alla luce del sole. Non possono esserci inciuci". "Ci aspettiamo che Forza Italia voglia giocare un ruolo da protagonista in questo dibattito. Che non rimanga in silenzio. Si tratta di una forza politica di primaria importanza nello scenario politico che non puo' essere relegata al silenzio. Si faccia avanti. Ci attendiamo che avanzi una proposta". "Forza Italia per ora si e' espressa solo in negazioni -commenta- No al modello tedesco perche' senno' si fa un piacere a Casini. No al modello francese altrimenti vince la sinistra. Quindi, meglio piccole modifiche. No, Forza italia non puo' chiamarsi fuori. Faccia una proposta e ne discutiamo". "Naturalmente -spiega Latorre- l'elemento di novita' e' che la legge elettorale si impone come una priorita' nell'agenda politica. Prima era soltanto una necessita' che rimaneva sullo sfondo, oggi e' in primo piano. Si discuta". "Il presidente del Consiglio ha spiegato che l'obiettivo di questa riforma deve essere quello di assicurare da un lato la stabilita' e dall'altra la rappresentanza. Pur essendo il sistema politico italiano molto variegato, e' necessario assicurare -conclude- che tutti si sentano rappresentati e allo stesso tempo che il governo sia Stabile".
10 - MASTELLA, LA MIA LEALTA' A PRODI E' FORTE
(Adnkronos) - ''Questo governo e' come la torre di Pisa. Pende, pende, ma non cade mai''. Lo ha detto in una intervista al 'Corriere della Sera' il ministro della Giustizia Clemente Mastella, commentando l'attuale stato di salute del governo. ''Io lavoro perche' Prodi abbia lunga vita, ma nel frattempo devi costruire all'interno, al di sotto e accanto una modalita' nuova sul piano politico - ha aggiunto - Non voglio darmi arie, ma se Prodi non e' caduto sulla fiducia e' anche perche' io ho fatto tanto. La mia lealta' e' forte. Altri si mostrano leali, ma gia' guardano al domani''. ''Questa crisi - ha precisato ancora - ha sventato il tentativo di realizzare, oggi e subito, un governo di larghe intese. Casini deve capire che bisogna realizzare un centro autentico e la tappa finale sono le Europee. E' un principio biblico della nuova stagione politica. La nostra spinta e' ritrovarsi tutti insieme in un partito del 10 per cento con Follini. Senza un centro vitale non c'e' governabilita' per una maggioranza che in nove mesi ha visto il suo blocco sociale decomporsi''. ''La svolta al centro c'e' di fatto - ha sottolineato Mastella - Nell'opinione pubblica e' stata la frana a sinistra a determinare l'ingovernabilita'. Il rischio e' che la sinistra ricominci''. Mastella ha confessato di sentirsi preoccupato per la riforma elettorale. ''Lo siamo noi dell'Udeur e lo e' la Lega - ha detto - Una legge elettorale che mortificasse i piccoli porterebbe in crisi il governo.
11 - TABACCI, FOLLINI 'STAMPELLA' DI PRODI SCELTA SBAGLIATA
(Adnkronos) - ''Con il sostegno a questo governo credo che Follini abbia il torto di dare copertura a uno schema bilideristico in agonia. Cosi' si sposta soltanto un po' piu' avanti la crisi. Fare la stampella a Prodi non e' fare una scelta chiarificatrice''. Lo ha detto in un'intervista a 'Il Tempo' l'esponente dell'Udc Bruno Tabacci commentando la fiducia data a Prodi di Marco Follini. ''Follini e' una persona perbene e intellettualmente onesta - ha aggiunto - Il mio dispiacere e' legato al fatto che la sua scelta e'politicamente sbagliata perche' lascia intravedere ancora una prospettiva all'interno di un assetto politico ormai degenerato''. ''Ci vogliono delle maggioranze ampie, in grado di veicolare una politica del buon senso - ha aggiunto Tabacci -Incontrando Prodi, prima della crisi, gli ho detto che non avrebbe potuto realizzare le riforme con una maggioranza cosi' contraddittoria. Prodi ha fatto sin dall'inizio una scelta di chiusura''. Sulla possibilita' della nascita di un 'centro', di una concreta possibilita' di un'ampia alleanza tra moderati, ha aggiunto Tabacci: ''C'e' nel paese un orientamento di questo tipo che va interpretato. Dal momento in cui Ds e Margherita daranno vita al partito democratico, sara' inevitabile che si liberino altre risorse''. ''Anche Casini si e' convinto che questa e' la strada giusta e il suo pensiero si e' evoluto da un'ottica bipolare a una piu' simile al modello tedesco - ha precisato Tabacci - Cio' non significa pero' scegliere la scorciatoia del presenzialismo. La soluzione non e' quella di eleggere una sorta di sindaco d'Italia come vorrebbero Veltroni e Fini. Questo e' un paese che a forza di essere non governato, un giorno o l'altro potrebbe decidere di ribellarsi''. Del centrosinistra Tabacci ha confessato di non amare i nostalgici. ''La nostalgia del comunismo mi sembra inconcepibile, oggi'', ha detto. Mentre al centrodestra ha contestato ''La rincorsa degli interessi particolari''. ''La politica deve riappropriarsi del suo ruolo fissando le regole del gioco - ha precisato ancora l'esponente dell'Udc - Alla fine della Prima Repubblica c'erano undici o dodici partiti, sembrano troppi. Alle ultime elezioni credo siano stati quarantaquattro. La mancanza delle buona politica si sente'', ha concluso Tabacci.
Dagospia 01 Marzo 2007