UN SARKÒ BELLO - ITALIANI, BRAVI A NIENTE. MEGLIO: BRAVI A SALIRE SUL CARRO DEL VINCITORE - FINO A IERI SARKO' ERA UN FASCIO PERICOLOSO, UN LE PEN IN DOPPIOPETTO CHE PICCHIAVA LA FECCIA DELLE BANLIEUS, OGGI E' LA SOLUZIONE DELLA POLITICA IN CRISI.

1 - DA MALTA SARKO' FA ROTTA VERSO LA SICILIA.
(Agi/Reuters)
- Giunto ieri a sorpresa a Malta per una breve pausa post-elettorale, quando tutti lo davano a riposarsi in Corsica, Nicolas Sarkozy ha trascorso la prima notte della sua breve vacanza a bordo dello yacht 'La Poleta', sul quale si era imbarcato subito dopo l'arrivo alla Valletta, in compagnia della moglie Cecilia e del figlio Louis, 10 anni. In mattinata non ha perso tempo e ha fatto rotta verso la Sicilia, scortato da un'unita' della Guardia Costiera maltese. Non e' chiaro se il neo-presidente eletto francese approdera' sulle coste italiane, una traversata dalla durata di circa quattro ore, oppure se si limitera' a un'escursione in mare aperto per poi rientrare alla base.

Alcuni paparazzi piazzati lungo i moli hanno raccontato di aver scorto a poppa, grazie ai tele-obiettivi, un uomo che assomigliava in tutto e per tutto a Sarko': indossava una maglietta in tipico stile marinaresco, a fasce bianche e blu. Avvistato anche il bambino, prima da solo sul ponte e poi accanto al padre. In serata il panfilo, che batte bandiera britannica, aveva calato le ancore nella baia di Delimara, all'estremita' meridionale di Malta: le acque della stessa insenatura nel dicembre '89 furono teatro dello storico vertice 'navale' tra l'allora presidente americano, George Bush Senior, e l'ultimo leader della disciolta Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov.

2 - BONDI: FA RIDERE PRODI CHE TIFAVA SEGOLENE E FESTEGGIA SARKOZY.
(Adnkronos) - "C'e' da morir dal ridere! Vedere la sinistra italiana, a partire dall'ineffabile Romano Prodi, che in tutti i modi ha voluto prendere parte direttamente a favore del candidato della sinistra francese contro l'attuale Presidente della Repubblica, partecipare con entusiasmo al successo della 'destra moderna', e rivolgere nello stesso tempo ogni genere di critiche agli errori della sinistra francese. Che spettacolo deprimente". Lo afferma il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi.

3 - BERTINOTTI: IN EUROPA LA SINISTRA E' IN CRISI VA RIFONDATA.
(Adnkronos)
- "Siamo di fronte ad una crisi profonda che investe tutta l'Europa, non se ne esce con le alleanze o muovendosi in direzioni moderate o estreme". Cosi' il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, interviene, in un'intervista a "Il Mattino" sul dopo elezioni in Francia e sulla crisi della sinistra. "Il neopresidente della Francia -dice- ha dimostrato di possedere una forza propria, ma la sinistra ha perduto soprattutto perche' e' debole".
"Adesso -prosegue Bertinotti- deve sciogliere il nodo di fondo. E' chiaro che non e' adeguata alle sfide del ventesimo secolo".

Per il Presidente della Camera "c'e' un problema per la sinistra riformista e per quella alternativa. Non e' sufficiente l'innovazione introdotta da Segolene Royale. Bisogna dire quale idea si ha della societa'. Occorre chiarire il progetto economico e sociale che si vuole esprimere".
"Occorre una soggettivita' plurale della sinistra di alternativa che sia in grado di condizionare l'ala riformista e di impegnarsi con essa in un corpo a corpo tra conflitto e convergenza" afferma ancora Bertinotti.

4 - CACCIARI: VORREI UN SARKOZY ANCHE IN ITALIA.
(Ansa)
- ''Spero che emerga un Sarkozy anche in Italia. Mi auguro un Sarkozy per la destra, cosi' come mi auguro una leader come Blair per il Partito democratico'': in un'intervista al ''Gazzettino'' sul risultato delle presidenziali francesi, Massimo Cacciari auspica per l'Italia quello che definisce ''uno scontro fra grandi leader in un grande Paese normale''. 'Mica voglio vincere solo perche' c'e' Berlusconi come avversario'', spiega il sindaco di Venezia, che avrebbe votato Segolene Royal, ma per il quale ''e' evidente la difficolta' in cui versa in Europa il modello socialdemocratico classico, laddove non sia stato favorito come in Spagna da eventi eccezionali''.

''Se si pensa al centrosinistra come a un'alleanza elettorale, certamente ha chiuso i conti con la storia - afferma Cacciari - Il centrosinistra andra' incontro a una decadenza che potra' durare 10-15 anni se il centrodestra sara' cosi' gentile da continuare a proporre come leader Berlusconi. In quel caso il centrosinistra vincera' anche con le pezze al culo: ma alla fine sparira'''. Per il sindaco di Venezia, il centrosinistra invece vince ''se riesce a immettere nella corrente liberale obiettivi sociali'' , mentre al Partito Democratico ''serve una proposta politica fortemente innovatrice che faccia come Blair - afferma Cacciari - che ha recuperato alcuni elementi positivi della destra inglese, ad esempio in tema di vere liberalizzazioni, ma le ha coniugate ai valori del welfare''.



5 - CARDINALE POUPARD: ORA LA FRANCIA RESTI UNITA SUI VALORI UMANI.
(Adnkronos) - "Un futuro di pace tra tutte le componenti della nazione, sperando che tra gli uni e gli altri vi sia una serena contrapposizione su certe scelte ma consenso sui valori fondamentali". E' quanto si augura per la Francia di Nicolas Sarkozy il cardinale Paul Poupard, ministro vaticano della Cultura, che al 'Messaggero' spiega: "sono felice di constatare che la Cancelliera tedesca si sia gia' congratulata con il nuovo eletto, augurandosi di lavorare assieme a lui per un rinnovo europeo necessario". "Mi riferisco -precisa Poupard- ad una Europa piu' cosciente di se stessa, conscia delle sue responsabilita' verso il mondo, a cominciare dall'Africa. Come ha anche chiesto Benedetto XVI nello scambio epistolare con la signora merkel. Serve piu' impegno -aggiunge il cardinale- nei confronti dei popoli che stanno soffrendo".

6 - FITOUSSI: ORA CON ITALIA CONVERGENZA DI INTERESSI ECONOMICI.
(Adnkronos) - "Fra Italia e Francia c'e' adesso una convergenza oggettiva di interessi economici da non sprecare". Lo dice ad 'Avvenire' Jean-Paul Fitoussi, presidente dell'Osservatorio delle congiunture economiche di Parigi, dicendosi fiducioso di un rilancio della cooperazione tra i due Paesi con l'elezione all'Eliseo di Nicolas Sarkozy. Secondo l'economista, i partner europei devono aspettarsi "una rottura in termini di ritorno della Francia come fonte di proposte su scala europea", mentre riguardo al 'patriottismo economico' di Parigi, "credo che Sarkozy -dice Fitoussi- non fosse davvero contrario all'offerta di Enel su Suez. L'opposizione proveniva piu' a livello del governo di cui era membro -considera- In ogni caso lui non auspicava la fusione Gdf-Suez. Su questo punto credo -aggiunge Fitoussi- che ci sara' certamente una vigilanza dell'Eliseo sulle ristrutturazioni industriali, ma non ci sara' piu' dogmatismo".

7 - DINI SUL PD: SI ASCOLTI LA LEZIONE FRANCESE.
(Adnkronos) - "La lezione che viene dalla Francia, ma che riguarda anche l'Italia e' che la sinistra da sola non puo' essere autosuffficiente per vincere e governare". Lo afferma a "L'Unita'" il presidente della Commissione Esteri del Senato, Lamberto Dini, che aggiunge: "Se vuole conquistare la maggioranza dei consensi deve guardare al centro, abbandonando velleita' egemoniche o pregiudizi ideologici". Leggendola politicamente, per Dini la vittoria di Nikolas Sarkozy "e' un risultato che ha premiato una persona di maggiore esperienza politica rispetto alla sua antagonista. Questa esperienza ha reso Sarkozy piu' convincente".

"La lezione e' -sottolinea- che la sinistra non puo' essere autosufficiente ne' in Francia ne' in Italia, e che quindi c'e' bisogno di conquistare anche l'elettorato moderato, per vincere le elezioni e governare. Cosa che non e' stata possibile in Francia perche' nel partito socialista, non solo ai vertici, c'e' sempre stato un antagonismo molto forte verso Bayrou e il suo partito".

8 - RUTELLI: IL VOTO FRANCESE HA RISOLTO IL NODO DEL PSE.
(Adnkronos) - Sarkozy "e' un uomo del centrodestra che spero abbia coraggio nello svecchiare la politica francese", Se'gole'ne ha "fatto la miglior campagna possibile nelle condizioni date" e se fosse arrivata la vittoria di Bayrou "sarebbe stata una rivoluzione", ma la sinistra "ha perso perche' non ha piu' la maggioranza dei consensi. E non ce l'ha piu' in tutta l'Europa". Cosi' il leader della Margherita e Vicepremier, Francesco Rutelli, interviene, in un'intervista a "La Repubblica", sugli scenari politici che si aprono all'indomani del voto delle presidenziali francesi.

"Vogliamo dire -continua Rutelli- che il dibattito che ci ha incalzati per settimane, sull'adesione al Partido Democratico al Pse, e' stato risolto proprio con il voto francese? Vogliamo dire che l'intuizione dell'Ulivo di oltre dieci anni fa, che fu schernita in mezza Europa e considerata la ricerca in chiave difensiva di una soluzione bizzarra per costruire una maggioranza in Italia, oggi si dimostra vincente?"."Ovvero: l'alleanza -spiega Rutelli- tra la sinistra democratica e gli altri riformismi: cattolico, liberale, ambientalista. Oggi in Italia questo diventa un partito, il Partito democratico".

Rutelli, inoltre, affronta anche il tema della leadership del Pd e sostiene che "oggi sarebbe ridicolo parlarne. La competizione deve nascere al momento giusto e quando le regole sono definite". Riguardo, inoltre l'Ici ed il tesoretto, il Vicepremier afferma ancora: "Si devono fare provvedimenti sociali. Qualcuno pensa che l'82 per cento degli italiani che hanno casa siano ricchi? E' una visione arcaica". "La difficolta' del nostro riformismo sta nel fatto che serve coraggio, evitando che risulti elitario, perche' la destra sceglie il populismo" dice ancora Rutelli nell'intervista.


Dagospia 08 Maggio 2007