CONSORTE: TELEFONATE TUTTE A MIO FAVORE - LATORRE: NON C'È MAI STATO COLLATERALISMO - GIORDANO: PRODI CI DEVE UN RISARCIMENTO - CACCIARI: QUESTIONE SETTENTRIONALE GRANDE COME UNA CASA - "AVVENIRE": UNIONE IN CRISI, EVITI RADICALISMO.

1 - SUE.
Jena per "La Stampa" - «Questa è spazzatura», disse indignato D'Alema leggendo il testo delle sue telefonate.

2 - CONSORTE: TELEFONATE TUTTE A MIO FAVORE.
(Asca) - ''In quelle telefonate non c'e' niente da capire. Comunque sono tutte a mio favore, e siamo appena agli inizi''. L'ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte, commenta cosi', su 'Repubblica', le intercettazioni telefoniche trapelate ieri sul caso Unipol. A chi gli chiede ulteriori chiarimenti, Consorte replica secco: ''Io non ho niente da aggiungere. Se vuole parliamo di come va la vita: di salute, di donne, o delle prossime vacanze - aggiunge -. Oppure del mio nuovo lavoro con Intermedia, che sta procedendo benissimo. Ma su queste vecchie vicende non ho altro da aggiungere''.

3 - LATORRE: AMICO DI CONSORTE, NO COLLATERALISMO.
(Agi) - "Da tempo lunghissimo mi lega a Consorte un rapporto di amicizia che non e' mai stato messo in discussione e questo spiega anche la confidenzialita' di alcune conversazioni. Ma non c'e' mai stato collateralismo, tantomeno con Consorte". Lo ha detto il senatore DS Nicola Latorre, intervenendo questa mattina al dibattito di 'Omnibus' su La7, a proposito delle indiscrezioni sulle telefonate intercorse tra esponenti Ds e Consorte nell'ambito delle scalate bancarie di due anni fa. Latorre ha spiegato poi di "non aver notato freddezza da parte della Margherita; apprezzo invece la solidarieta' umana che ho ricevuto in queste ore".

Riferendosi quindi all'editoriale di oggi di Ezio Mauro in cui il direttore de 'la Repubblica' scrive che 'Gramsci e Ricucci, anche in tempi di eccletismo, non possono stare insieme', Latorre ha detto: "rispetto molto le riflessioni di Ezio Mauro e credo che questo sia un vero tema su cui dobbiamo tornare a discutere. Ma la notizia non c'e', e non c'e' nulla di penalmente rilevante. Questa gogna mediatica mi dispiace e mi amareggia". Il senatore della Quercia ha infine sottolineato: "la politica non deve essere disinteressata a questioni di questo tipo ma non deve mai utilizzare in alcun modo, in maniera prepotente, strumenti per condizionare i processi di mercato. Guai se i politici utilizzassero la loro funzione o il loro ruolo per ottenere benefici personali - prosegue Latorre - ma la politica non deve nemmeno essere disattenta rispetto a questi processi. La linea di confine sta nel rispetto delle regole e in un atteggiamento etico dal punto di vista individuale".

4 - MANZIONE (DL): GIP FORLEO HA RAGIONE, LATORRE COME GUZZANTI.
(Asca) - ''Riscontro con soddisfazione la retromarcia di tutti quelli che avevano contestato la decisione del Gip Forleo del Tribunale di Milano sulla vicenda Latorre. Il Tribunale di Milano ha trattato il senatore Latorre cosi' come il Tribunale di Milano aveva trattato il senatore Guzzanti''. E' quanto dichiara il senatore Dl, Roberto Manzione. ''In entrambi i casi - spiega - e' stata applicata la legge 140 del 2003, nella quale e' previsto all'art.6 che, per decidere se utilizzare le intercettazioni indirette nelle quali siano rimasti coinvolti dei parlamentari, venga preliminarmente fissata una camera di consiglio nel contraddittorio delle parti. Ove il Gip, all'esito di tale udienza, ritenga le intercettazioni rilevanti per le indagini, e' necessaria l'autorizzazione della Camera competente''.

''E' chiaro - continua Manzione - che, nel momento in cui si fissa la camera di consiglio e si consente necessariamente il contraddittorio delle parti le intercettazioni vengono di fatto portate a conoscenza delle stesse e dei loro difensori. Anche per Guzzanti il Tribunale di Roma ha utilizzato questa procedura ed anche in quel caso si e' registrata una copiosa fuga di notizie''. ''Ecco perche' - conclude - a mio avviso, non serve una levata di scudi delle istituzioni nei confronti della magistratura, ma occorre che il parlamento corregga una norma scritta male. Detta norma, d'altronde, anche se relativamente ad altri profili, e' stata gia' portata all'attenzione della Corte Costituzionale che dovrebbe decidere il prossimo 27 settembre''.

5 - ROTONDI: NO ALLE GOGNE MEDIATICHE.
(Agi)
- "No alla gogna pubblica, si ad uno Stato di diritto. La vicenda delle intercettazioni come si sta sviluppando in questi giorni ha piu' un profilo da repubblica delle banane che da Stato civile. La pubblicazione sui giornali e la diffusione sui mass media e' un fatto gravissimo che mina le fondamenta istituzionali. E' necessaria una convocazione immediata di Camera e Senato, perche' e' sin troppo chiaro che continuare cosi' proprio non si puo'". Lo afferma il segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie, senatore Gianfranco Rotondi.

6 - STORACE: IN OPPOSIZIONE PREVALE AMOR DI CASTA.
(Adnkronos)
- "La cosiddetta opposizione sul caso Unipol e' stupefacente. Prevale l'amor di casta e rinuncia ad inchiodare una maggioranza senza vergogna. Si teme qualcosa?". Lo dice il senatore di An Francesco Storace.

7 - MASTELLA: SERVE OK A DDL SU INTERCETTAZIONI, ISPETTORI A MILANO SE SERVE.
(Asca)
- ''Bisogna riprendere subito l'esame'' del disegno di legge sulle intercettazioni al Senato. Ecco perche', ''per evitare che ritorni in Italia questo conflitto tra politica e magistratura, che ritorni una stagione velenosissima peggio delle vicende catilinarie, e' opportuno che si approvi subito questo provvedimento''. Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, torna sul 'Messaggero' a chiedere che sul ddl Palazzo Madama segua l'esempio di Montecitorio, dove si e' registrato un ampio consenso. ''Penso che quel che accade - sottolinea il Guardasigilli - sia conseguente anche alle inadempienze di una parte del Parlamento. E' ovvio che la procedura a rilento, i giochi parlamentari, non depone a favore della volonta' del Parlamento di dare una soluzione a problemi delicatissimi. Alla Camera c'e' stato un ampio consenso, un giudizio positivo sul ddl. Al Senato ci si e' un po' fermati. Secondo me questo provvedimento nella sua asciuttezza di termini poteva avere una sua velocita' in Senato. Invece questo non si e' verificato. Mentre poteva essere varato in meno di una settimana''.



''Capisco che al Senato la situazione e' complicata - spiega invece Mastella su 'Repubblica' - ma approvare quel provvedimnento e' un dovere. Ed e' corretto utilizzare quest'occasione, anche cercando di dare un di piu' sul piano parlamentare. Non sto difendendo l'interesse corporativo di 900 tra deputati e senatori, ma 60 milioni di cittadini italiani la cui dignita' costituzionale rischia di essere messa in pericolo''. Mastella, sempre su 'Repubblica', spiega che sull'operato della magistratura di Milano, in merito alle intercettazioni del caso Unipol, ''in questo momento non posso esprimere un compiuto giudizio di merito perche' non ho gli elementi tecnici sufficienti. Finora la collaborazione tra me, la Corte di Appello e il tribunale di Milano e' stata buona. Chiedero' un'ulteriore relazione ai presidenti Grechi e Pomodoro per verificare se la legge e' stata violata''. E a chi gli chiede se abbia intenzione di mandare gli ispettori', il ministro della Giustizia spiega che ''se dalle carte dovessero venire fuori addebiti specifici lo faro'''.

8 - GIORDANO: PRODI CI DEVE UN RISARCIMENTO.
(Apcom)
- Esulta per lo "splendido risultato" di Taranto dove la vittoria di Ippazio Stefano, dice, dimostra come sia "infondata la convinzione travestita da teorema, per cui per vincere serve il candidato di centro". Ma, in un'intervista al Messaggero, il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano torna anche sulla questione delle due piazze anti-Bush e sulla direzione di marcia del governo. La lezione di Taranto, a suo giudizio, è che "per battere le destre si deve opporre un disegno alternativo, chiaramente di sinistra" in grado di "aggregare anche forze distanti come l'Udeur".

Quanto allo 'smacco' di piazza del Popolo, Giordano ribadisce che "sceglieremo un processo di ricomposizione unitaria con i movimenti" e a Massimo D'Alema che aveva invitato Rifondazione a scegliere tra sinistra di lotta e di governo, risponde: "D'Alema e Cannavò dicono la stessa cosa, sembra incredibile. Noi dobbiamo dimostrare che si può stare con i movimenti e dare così più efficacia all'azione di governo e anche un'anima alla costruzione della sinistra". Quanto all'incontro di giovedì con Prodi sul Dpef, il segretario del Prc annuncia: "A Prodi dico che bisogna smettere con i tentennamenti e con impostazioni un po' elitarie e tecnocratiche. Oggi siamo determinati, e facciamo leva sul rapporto unitario della sinistra". Secondo Giordano "il problema non è la sofferenza di Rifondazione ma quella del Paese. Il sindacato è con noi, il lavoro dipendente pubblico e privato sta soffrendo. A Prodi diciamo che non si può stare in mezzo, altrimenti saremo travolti tutti. Perciò sul Dpef ci faremo sentire".

9 - CACCIARI: QUESTIONE SETTENTRIONALE GRANDE COME UNA CASA.
(Apcom)
- "C'è stata una vera e propria debacle al Nord e una sconfitta al Sud. Ormai la questione settentrionale è grande come una casa". Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha commentato così i risultati dei ballottaggi durante 'Omnibus' LA7.
"Manca l'immagine, manca la comunicazione, non c'è alcun progetto di cambiamento nei confronti del Lombardo Veneto - spiega Cacciari -. Il problema è che non c'è mai alcuna analisi del 'perché', e questo ci condanna alla sconfitta. Siamo nel nuovo millennio, chi crede di essere ancora nel '900, con tutte le sue ideologie, è un reazionario. Quanto vogliamo tenere in piedi ancora la baracca se non siamo più d'accordo su niente?". Cacciari ha poi concluso: "Il Partito Democratico è necessario e spero anche utile. Credo che nel giro di un anno si farà, a meno che all'interno del centrosinistra non succeda una catastrofe che sarebbe forse salutare".

10 - "AVVENIRE": PER UNIONE E' CRISI, EVITI RADICALISMO.
(Ansa)
- Nell'Unione il voto delle amministrative ''ha punito un po' tutti'' e siamo di fronte a una ''crisi vera''. Lo scrive Avvenire nell'editoriale di prima pagina, intitolato ''Cielo oscuro e veleni in arrivo'', dove si segnala il clima per il ''combinato tra voti e inchieste''. La ''crisi vera'' per il giornale dei vescovi e' ''frutto evidente delle scelte compiute nel primo anno di governo'', sia ''delle politiche attuate'', con la ''questione fiscale'' che ''pesa maledettamente'', ''ma anche delle intenzioni manifestate, dei messaggi lanciati e delle priorita' imposte senza tenere conto delle reali esigenze e delle emergenze vissute nel Paese reale''. Dalle ''politiche antifamiglia a quelle pro-eutanasia'', per Avvenire le ''divagazioni dirompenti hanno lasciato il segno in tanta parte dell'opinione pubblica e dell'elettorato''. ''Chi preme per un maggior tasso di 'radicalismo' - e' il suggerimento di Avvenire - ci pensi su''.

11 - "EUROPA": CI AFFIDIAMO AL REGISTA, SPERANDO SIA SOLUZIONE E NON PROBLEMA.
(Adnkronos)
- "Siamo davanti ad un nodo strategico: oltre che a battersi con la destra, questo centrosinistra puo' servire anche a governare l'Italia in maniera coerente, si' che chi ci sta dentro trovi una ragione per restarci, e i cittadini riescano a dare un senso compiuto allo spettacolo a cui assistono? Per saperlo non resta che affidarsi al regista, sperando che faccia parte della soluzione e non del problema".
Lo scrive 'Europa', in un editoriale pubblicato nel numero in edicola oggi. "Chiaro -si legge ancora nell'articolo- che qualcosa non funziona. Guardate quest'anno di governo dal punto di vista dei riformisti. Una continua insoddisfazione perche' alla fine ogni mediazione di Prodi pendeva a sinistra. Adesso scopriamo che per un anno in sofferenza ci sono stati loro, Rifondazione e dintorni".

12 - ILLECITI IN PARCO VESUVIO, ORDINANZA DI CUSTODIA PER SCARAMELLA.
(Adnkronos)
- Il Carabinieri del Noe di Roma, del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, su delega della Procura della Repubblica della Capitale (Pietro Saviotti e Claudia Terracina), ha svolto indagini sull'attivita' dell'Ecpp (Environmental Crime Prevention Program-organizzazione per la prevenzione del crimine ambientale) facente capo a Mario Scaramella.
Le investigazioni, durate circa sei mesi, hanno consentito di acquisire elementi probatori dell'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe ai danni dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con conseguimento di illeciti profitti per circa un milione di euro per la demolizione di opere abusive all'interno del Parco, in realta' eseguite solo parzialmente, oltreche' con la commissione di altri reati a tale scopo strumentali come le false certificazioni di Pubblico Ufficiale, abuso d'ufficio, turbativa d'asta ed illecita gestione di rifiuti. Complessivamente le persone indagate sono 9 e concordando con le richieste dei Pm, il Gip del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Scaramella. Il provvedimento e' stato notificato presso il carcere di Regina Coeli.

13 - "AVVENIRE" SU BAGNASCO: TACIAMO PER NON ECCITARE VIOLENTI E EMULI.
(Ansa)
- ''Far decantare l'errore dei violenti e accelerare il ritorno alla normalita'''. E' quanto propone Avvenire di fronte alle nuove minacce a mons. Bagnasco, invitando a evitare la ''incentivazione di questa perversa strategia , attraverso l'eccitamento indiretto di nuovi emuli''. Per questo, spiega, ''il nostro giornale che mille motivi avrebbe per partecipare alla drammaturgia, si limita invece al linguaggio secco e pur sempre puntuto della cronaca''.
E ''per questo, e solo per questo, - sottolinea il quotidiano dei vescovi - tace anche la Segreteria generale del nostro episcopato che pure avrebbe da ribadire a nome dei vescovi tutta la solidarieta' e amicizia al loro presidente, ma che reiterata condanna per simili indecenti bravate''.


Dagospia 12 Giugno 2007