LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO
LE LACRIME AMARE DI MARIA LUISA BUSI

Non siamo d'accordo con i "mezzi-fusti" del Tg-uno che giudicano Gad Lerner uno che "farnetica" e che "ha perso il lume della ragione", nomignolandolo altresì "Vermer" o "Monsignor Lerner". Pensiamo anzi il contrario e tanto più lo pensiamo dopo la sua crociata - di sicuro più santificante delle "Crociate" di cui è autore letterario - intrapresa, lancia in resta, contro il tran-tran assenteista dei conduttori del primo notiziario televisivo.

GIORNALISTE O SPEAKERINE?
Una volta ficcato il nasino apriscatole nelle abitudini di Saxa Rubra, Gaddino (così lo vezzeggia Giulianone Ferrara) scopre che i suoi celebrati anchor-men, una volta conclusa la settimana di conduzione in video, si ritirano stremati per 15 giorni in un angolo della redazione (o nell'angolo-cucina di casa propria) a pettinare le bambole, per recuperare le immense energie spese a leggere il "gobbo".

GRUBER IDRO-REPELLENTE
Dove sta scritto? si chiede Gad, vibrante come un vibratore a quattro marce. E dal suo petto, sale un sol grido: "Tutti alla catena!". Chiama quella shutzen di Lilli Gruber e la spedisce come un sacco postale a Sidney a seguire le Olimpiadi - davvero stupendo il servizio di Lilli che si presenta con un idro-repellente over-coat ai bordi della piscina olimpica.

GAD ATTACK!
Il Gad-terrore acquista gusto e ritmo quando va a colpire a tarda sera o al mattino presto la vita tranquilla di altri redattori. Tocca il climax quando alle sette del mattino prende il telefono e lascia alla segrteria della bella addormentata del Tg-Uno, Maria Luisa Busi, un messaggino di questo tenore: "Preparati al volo e raggiungi Verona: voglio un servizio sul professore picchiato dai naziskin".


La svenente Busi - chissà, forse abituata alla dolce Rai del passato - non pensa proprio, una volta stropicciati i dentini, di richiamare il suo direttore e tranquillamente - molto tranquillamente: arriva a mezzogiorno - svolazza a Saxa Rubra. Convocata da Lerner nella sua stanza, scoppiano i dolori: dalla porta scivolano sospiri balbuzienti e lacrime amare. Tra i colleghi, la poverina pigola della sua "professionalità", del suo "passato", del suo "lavoro" in un cortile di compassione. Ma l'aria è cambiata e il terrore si propaga: "Tutti alla catena!", "La pacchia è finita!", "Giro di vite".

GAD AFTER-HOURS
Dobbiamo onestamente riconoscere che il Gad privé, after-hours, by-night, è un'altra cosa dal burbero schiacciasassi di Saxa Rubra. Anzi. Diventa uno schiacciasessi... Dopo lo struggente servizio dedicato all'indimenticabile (per lui) Carmen Llera Moravia per l'uscita del suo nuovo libretto ("Finalmento ti scrivo"), tra immagini fondenti e pianoforti al latte, Moravia che cammina tra le dune di Sabaudia e Carmen che declama al vuoto: "La letteratura è una forma di espressione come il sesso". Ebbene, per riprendersi da quell'assemblea di Mollica e molliconi, Lerner ha imboccato via Borgognona ed è entrato trionfalmente con una giunonica Dark Lady al ristorante Nino (vedere foto).

FERRARA: CINISMO SENZA LIMITISMO
Qui ha trovato riunita la famiglia del suo amico Ferrara: Giuliano, la mamma, il fratello Giorgio e Adriana Asti. Quando il direttore de "Il Foglio" ha alzato i tacchi e si è trovato davanti il fotografo Umberto Pizzi si è espresso così, sogghignante: "Ma chi state aspettando? Lerner?!? Ma quello lì è una meteora, finirà presto...". Adesso avete compreso perché Ferrara è il più grande di tutti i capoluoghi del giornalismo italiano.

(Copyright Dagospia.com 27-09-2000)