PERICOLO MARGHERITA, CAMBIANO I MANAGER IFIL IN SVIZZERA E LUSSEMBURGO
TOLTI DI MEZZO GABETTI E IL "MISTERIOSO" MARON, DENTRO BRANDOLINI E POTESTA'
LA CAUSA INTENTATA DALLA MADRE DI JAKI E LAPO SI AVVICINA E TORINO SI BLINDA

Gennaro Sangiuliano per "L'indipendente"

La piccola rivoluzione è condensata in due atti che sono stati sbrigati nei loro passaggi formali tra la fine di luglio e i primi di agosto. Siegfried Maron e Gianluigi Gabetti non sono più amministratori dell'Ifil Investissements Société Anonyme, al loro posto sono stati nominati Tiberio Brandolini d'Adda e Alessandro Potestà. Tutto scritto nel verbale numero 070075865 del registro delle società del Lussemburgo, controfirmato dal dirigente Gil Reuland.

Per il secondo atto bisogna spostarsi in Svizzera, esattamente a Ginevra, per apprendere al numero 7880 del Registro di commercio che Sigfried Maron non è neanche più a capo della succursale di Lugano dell'Ifil, dove è stato sostituito da Alessandro Boccardo. Tiberio Brandolini, figlio di Cristiana Agnelli e Brando Brandolini d'Adda (la famiglia ha origini nobilissime che risalgono ai longobardi), è amministratore delegato dell'Exor Group a Parigi e di altre società della galassia Fiat.

Alessandro Potestà è un altro nome ricorrente nella rete degli Agnelli, qualche mese fa è entrato anche nel board della società immobiliare Cushman& Wakefield di cui Ifil ha acquistato il 67,5 per cento, il terzo, Alessandro Boccardo guida la Società Anonima Fiduciaria Boccardo & Associati con sede a Lugano.

Siegfried Maron è balzato all'attenzione delle cronache per essere stato citato in giudizio, insieme a Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti, «in qualità di mandatari e gestori del patrimonio personale dell'Avvocato» da Margherita Agnelli, come scrisse il Wall Street Journal nel dare la notizia. «Maron, uomo misterioso tra Lussemburgo e Isole Vergini» titolò il Corriere della Sera ricostruendo la scarna biografia del proconsole della «periferia dell'Impero Agnelli».



Tornando agli aggiustamenti societari di questi giorni non è difficile comprendere un nesso con la causa intentata dalla figlia dell'Avvocato e madre di John e Lapo Elkann che ha trascinato in tribunale coloro (proprio Maron e Gabetti) che furono i mandatari del padre contestando il rendiconto e la consistenza dell'asse ereditario che le fu presentato dopo la morte di Gianni Agnelli. Nel marzo scorso davanti al notaio lussemburghese Paul Decker, fu dichiarata la liquidazione della società anonima Fiat Finance Luxembourg, con sede nel Principato in rue Aldringen.

A chiederlo, la società olandese Intermap (Metropolitan Automotive Promotion) che possedeva il controllo totale della Fiat Finance Luxembourg, con un capitale sociale di centomila dollari. Allo stesso indirizzo di rue Aldringen, stando agli atti ufficiali del registro delle imprese del Principato, ci sono la società anonima Fiat Finance and Trade Ldt e la Ferrari International. La Fiat Finance and Trade Ldt fu costituita alle isole Cayman nel maggio 1985 e poi trasferita in Lussemburgo.

Mentre davanti alla Corte d'Appello civile di Torino sta per entrare nel vivo la causa intentata da Ifil a seguito dei provvedimenti emessi della Consob contro Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone. Il Tribunale ha sospeso la validità del provvedimento con cui la Consob, il 13 febbraio, aveva dichiarato l'incapacità temporanea ad assumere cariche in società quotate per i tre manager. Ora, però la causa entra nel merito, il 25 settembre dovranno essere depositate in cancelleria le memorie dei ricorrenti, il 30 ottobre quelle della Consob, mentre la prima seduta per affrontare nel merito il ricorso è fissata per il 7 novembre.



Dagospia 29 Agosto 2007