UNA COSA È DIMETTERSI E RESTARE A SPASSO, UN'ALTRA È TORNARE ALLE POSTE - E SE ASCOLTATO MAZZA QUALCUNO SPARASSE A GRILLO? - CHI PAGA IL "SOLE" IN BORSA - WALTER-EGO SI SCORDA DI PORTA PIA - VISCO "ILLEGITTIMO" - MA CHI RUBA LE MUTANDE A MARZULLO?...
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Leggo sui giornali commenti fra l'incredulo e l'estasiato per le dimissioni di Capecchi (a proposito, complimenti per lo scoop). C'è però un punto che viene trascurato. Un conto è dimettersi da un posto e restare a spasso senza alcuna prospettiva concreta a breve termine. Un altro è essere un dirigente delle Poste in aspettativa, condizione che ti consente di avere le spalle coperte e di ricollocarti subito dopo l'incidente senza alcun disagio, quanto meno economico.
Aldo
Lettera 2
Molto bene Capecchi stop
Dimissioni sproporzionate al peccato stop
Primo effetto della rivoluzione dei grilli stop. Non è un caso che sia un quarantenne doppio stop
basta coi marpioni e coi mazzabubù che confondono grilli e grilletti stop
largo ai giovani ora, non tra vent'anni (sennò diventano vecchi) stop
Gc il vecchio
Lettera 3
"Cosa accadrebbe se un mattino qualcuno ascoltati quegli insulti contro tizio e contro caio premesse il grilletto?" si chiede Mazza. "E cosa accadrebbe se un mattino qualcuno ascoltato Mazza sparasse a Grillo?" mi chiedo io. E cosa accadrebbe se qualcuno ascoltando il tg di Mazza e scoprendo che hanno sparato a Grillo sparasse a Mazza? E cosa accadrebbe se qualcuno leggendo il mio intervento sparasse a te? Ma siamo seri! Perche' nessuno parla del merito delle proposte di Grillo e tutti ne contestano il metodo? Io sono convinto che molte delle proposte contenute nella legge di iniziativa popolare non servono allo scopo dichiarati e sono perfino controproducenti, ma sono il solo?
A leggere i giornali e a sentire i TG, sembrerebbe di si'...
Tullio Andreatta
Lettera 4
Cari amici. In 41 anni di vita mai ho pensato di sparare a qualcuno. Ho ascoltato attentamente Grillo e devo dire che non ho cambiato idea. Poi un bel giorno sento e vedo un direttore di TG fare un discorso arguto, circostanziato ed intelligente. Devo dire che mi ha illuminato...Domani vado a comparmi una pistola!
Riccardo
Lettera 5
E' un dato di fatto che a Dagospia vengono svelati tutti quegli altarini che i personaggi e le aziende non vogliono rendere noti per salvare la faccia.
Forse quello che non si sa è che Il Sole 24 Ore non è solo editrice, non è solo a Milano sede centrale, ma nel gruppo Sole 24 ore ci sono anche le divisioni system, pirola, web, radio ect. Ci sono filiali in diverse città dell'Italia con un congruo numero di dipendenti, quasi dimenticate da Milano.
Tutto ciò porterà Il Sole 24 Ore (gruppo e non editrice) il 15 novembre in borsa, ma forse pochi o pochissimi sanno che il prezzo per l'entrata in borsa pagato dai dipendenti è alto perché il piano industriale oltre alle varie acquisizioni deve recuperare circa 20.000.000 di euro e come in tutte le grosse aziende si tagliano i posti di lavoro per ridurre i costi, quindi ci sono divisioni cedute (diffusione-libreria-ect) c'è l'amministrazione con 12 persone a rischio licenziamento e la cosa ovviamente non è fattibile pertanto stanno cercando di farla passare come un'ulteriore cessione di ramo d'azienda?
Dipendenti ceduti , filiali abbandonate, direttori latitanti con un ufficio del personale non a disposizione dei dipendenti stessi e con le RSU che praticamente vengono prese per i fondelli dalla direzione e non proteggono i lavoratori.
Bisogna ridurre i costi questa è la parola d'ordine dell'azienda, ma chissà perché vengono assunti nuovi (dico nuovi) dirigenti, ma se licenziano o cedono la manovalanza chi manderà avanti l'azienda, le ditte esterne?
Ma la cosa più triste è che fra le varie Rsu non c'è sintonia perché se così fosse probabilmente anche da noi si sarebbe potuto programmare uno sciopero epocale come in Repubblica per farci valere e rispettare dai vertici che hanno l'ordine di entrare in borsa con i conti Ok e con la facciata pulita e linda.
R.
Lettera 6
Dago oggi è il 20 settembre, sai se Uolter ha detto o fatto qualcosa? A Porta Pia chi c'ha mandato? Un impiegato con un mazzo di fiori? E lui do sta?
Enzo
Lettera 7
Buongiorno. Talvolta credo sia bene ricordare ai nostri politici trasvolatori, ovviamente con mogli figli e magari anche cani al seguito che il giorno dopo la elezione a Presidente della Repubblica, Sandro Pertini andò ad acquistare un biglietto aereo Roma Genova per andare a portare un saluto alle tombe dei suoi genitori. E ancora non dimenticare che sempre Sandro Pertini continuò ad abitare a casa sua in Piazza Fontana di Trevi senza sfruttare lo sfarzo e i costi del Quirinale. Ma si sa sono putroppo solo ricordi che però talvolta dovrebbero far arrossire i nostri politici. Grazie e a presto.
Claudio Lav
Lettera 8
Come mai appena il dollaro era leggermente in rialzo il prezzo dei carburanti aumentava nel giro di pochi giorni, quasi in tempo reale, mentre negli ultimi tempi in cui l'euro è fortissimo il prezzo ci mette mesi a scendere di pochissimo?
Il Paro
Lettera 9
È una cosa inaudita, da quando il cervello ha sviluppato le sue sinapsi cavillose, non s'era ancora sentita un'enormità simile.
Un'enormità perché stiamo parlando di richiesta espressa dal pm che indagava sul tentato abuso di Visco su Speciale: nulla quaestio, ha detto il pm. "Il suo comportamento è stato illegittimo ma non illecito" (contrario alle norme giuridiche).
Illegittimo, un atto illegittimo, che è contrario o non conforme alla legge, non è legalmente valido. Un tempo anche i figli potevano essere illegittimi.
Un ministro, quindi, può commettere atti illegittimi.
Ma quale sarebbe, allora, l'abuso di potere?
Mi adeguo però, il diritto è scienza giuridica di difficilissima interpretazione, va soggetto sempre a sviste madornali: "Quot homines, tot sententiae".
In un frammento del comico Filemone (comico greco della commedia nuova - 361 a.C. - rivale di Menandro), una specie del Beppe Grillo "vaffanculo", si dice che Prometeo, mentre agli animali fornì una natura univoca, con gli uomini si comportò diversamente, infatti "quanti sono i corpi, tanti sono i modi di vedere".
Celestino Ferraro
Lettera 10
Ciao Dago, volevo correggere un paio di imprecisioni contenute, a mio parere, nel trafiletto in oggetto:
1) Il telefono è SIM LOCKED, il che significa che funziona (in teoria, esistono contromisure...) solamente con la SIM abbinata e NON che la SIM è incastrata all'interno dell'apparecchio e che quindi non è rimuovibile: tale affermazione è assolutamente falsa, poichè il telefono, una volta eliminato il blocco sulla SIM (in realtà sul carrier) può essere utilizzato con qualsiasi SIM GSM di altro operatore.
2) E' bizzarro ritenere che Jobs abbia chiesto il 30% dei proventi (sul traffico) prodotti dall'iPhone: in USA (e in UK/Germania, dove iPhone è stato annunciato ieri) tale percentuale si aggira intorno al 10%. Che Jobs consideri particolarmente fessi quelli di TIM?
Alberto Mognoni
Lettera 11
Caro Dago, ancora per la serie Fioroni, la matematica ed i pensieri deboli. Sembra che la statistica presentata dal Financial Time e definita orrenda per l'Italia, in quanto siamo quasi ultimi nel rapporto tra spese per l'istruzione ed i risultati dell'istruzione stessa, non abbia per nulla turbato il mite Dario Franceschini, intervistato dalla giornalista Latella su Sky. In genere le statistiche vanno prese con cautela ma questa si è rivelata assolutamente convincente. Ha esibito il famoso "campione rappresentativo".
Max
Lettera 12
Si faccia una domanda e si dia una risposta per spiegarci che ladri erano quelli che, nell'elegante appartamento del non elegante Gigi Marzullo, hanno rubato quanto segue: alcune penne di una marca tedesca ormai da macellai, venti camicie regalate dallo sponsor come specificato nel rullo finale della trasmissione, alcune paia di scarpe, una montagna di orologi in plastica al quarzo con il logo RAI, e venti paia di mutande sporche, con le iniziali. Che poi uno si domanda: ma non è meglio lavarle più spesso le mutande? Allora da dove la cominciamo l'indagine? Dalle iniziali GM sulle mutande? Potremmo sospettare di Gianni Minà, Giovanni Minoli, Giampiero Mughini, Giancarlo Magalli. Ma soprattutto i ladri si sono chiesti dove trovar un ricettatore disposto ad acquistare le mutande sporche di Marzullo? Fossero quelle della Marini potremmo anche capire.
Gino Roca
Dagospia 20 Settembre 2007
Lettera 1
Leggo sui giornali commenti fra l'incredulo e l'estasiato per le dimissioni di Capecchi (a proposito, complimenti per lo scoop). C'è però un punto che viene trascurato. Un conto è dimettersi da un posto e restare a spasso senza alcuna prospettiva concreta a breve termine. Un altro è essere un dirigente delle Poste in aspettativa, condizione che ti consente di avere le spalle coperte e di ricollocarti subito dopo l'incidente senza alcun disagio, quanto meno economico.
Aldo
Lettera 2
Molto bene Capecchi stop
Dimissioni sproporzionate al peccato stop
Primo effetto della rivoluzione dei grilli stop. Non è un caso che sia un quarantenne doppio stop
basta coi marpioni e coi mazzabubù che confondono grilli e grilletti stop
largo ai giovani ora, non tra vent'anni (sennò diventano vecchi) stop
Gc il vecchio
Lettera 3
"Cosa accadrebbe se un mattino qualcuno ascoltati quegli insulti contro tizio e contro caio premesse il grilletto?" si chiede Mazza. "E cosa accadrebbe se un mattino qualcuno ascoltato Mazza sparasse a Grillo?" mi chiedo io. E cosa accadrebbe se qualcuno ascoltando il tg di Mazza e scoprendo che hanno sparato a Grillo sparasse a Mazza? E cosa accadrebbe se qualcuno leggendo il mio intervento sparasse a te? Ma siamo seri! Perche' nessuno parla del merito delle proposte di Grillo e tutti ne contestano il metodo? Io sono convinto che molte delle proposte contenute nella legge di iniziativa popolare non servono allo scopo dichiarati e sono perfino controproducenti, ma sono il solo?
A leggere i giornali e a sentire i TG, sembrerebbe di si'...
Tullio Andreatta
Lettera 4
Cari amici. In 41 anni di vita mai ho pensato di sparare a qualcuno. Ho ascoltato attentamente Grillo e devo dire che non ho cambiato idea. Poi un bel giorno sento e vedo un direttore di TG fare un discorso arguto, circostanziato ed intelligente. Devo dire che mi ha illuminato...Domani vado a comparmi una pistola!
Riccardo
Lettera 5
E' un dato di fatto che a Dagospia vengono svelati tutti quegli altarini che i personaggi e le aziende non vogliono rendere noti per salvare la faccia.
Forse quello che non si sa è che Il Sole 24 Ore non è solo editrice, non è solo a Milano sede centrale, ma nel gruppo Sole 24 ore ci sono anche le divisioni system, pirola, web, radio ect. Ci sono filiali in diverse città dell'Italia con un congruo numero di dipendenti, quasi dimenticate da Milano.
Tutto ciò porterà Il Sole 24 Ore (gruppo e non editrice) il 15 novembre in borsa, ma forse pochi o pochissimi sanno che il prezzo per l'entrata in borsa pagato dai dipendenti è alto perché il piano industriale oltre alle varie acquisizioni deve recuperare circa 20.000.000 di euro e come in tutte le grosse aziende si tagliano i posti di lavoro per ridurre i costi, quindi ci sono divisioni cedute (diffusione-libreria-ect) c'è l'amministrazione con 12 persone a rischio licenziamento e la cosa ovviamente non è fattibile pertanto stanno cercando di farla passare come un'ulteriore cessione di ramo d'azienda?
Dipendenti ceduti , filiali abbandonate, direttori latitanti con un ufficio del personale non a disposizione dei dipendenti stessi e con le RSU che praticamente vengono prese per i fondelli dalla direzione e non proteggono i lavoratori.
Bisogna ridurre i costi questa è la parola d'ordine dell'azienda, ma chissà perché vengono assunti nuovi (dico nuovi) dirigenti, ma se licenziano o cedono la manovalanza chi manderà avanti l'azienda, le ditte esterne?
Ma la cosa più triste è che fra le varie Rsu non c'è sintonia perché se così fosse probabilmente anche da noi si sarebbe potuto programmare uno sciopero epocale come in Repubblica per farci valere e rispettare dai vertici che hanno l'ordine di entrare in borsa con i conti Ok e con la facciata pulita e linda.
R.
Lettera 6
Dago oggi è il 20 settembre, sai se Uolter ha detto o fatto qualcosa? A Porta Pia chi c'ha mandato? Un impiegato con un mazzo di fiori? E lui do sta?
Enzo
Lettera 7
Buongiorno. Talvolta credo sia bene ricordare ai nostri politici trasvolatori, ovviamente con mogli figli e magari anche cani al seguito che il giorno dopo la elezione a Presidente della Repubblica, Sandro Pertini andò ad acquistare un biglietto aereo Roma Genova per andare a portare un saluto alle tombe dei suoi genitori. E ancora non dimenticare che sempre Sandro Pertini continuò ad abitare a casa sua in Piazza Fontana di Trevi senza sfruttare lo sfarzo e i costi del Quirinale. Ma si sa sono putroppo solo ricordi che però talvolta dovrebbero far arrossire i nostri politici. Grazie e a presto.
Claudio Lav
Lettera 8
Come mai appena il dollaro era leggermente in rialzo il prezzo dei carburanti aumentava nel giro di pochi giorni, quasi in tempo reale, mentre negli ultimi tempi in cui l'euro è fortissimo il prezzo ci mette mesi a scendere di pochissimo?
Il Paro
Lettera 9
È una cosa inaudita, da quando il cervello ha sviluppato le sue sinapsi cavillose, non s'era ancora sentita un'enormità simile.
Un'enormità perché stiamo parlando di richiesta espressa dal pm che indagava sul tentato abuso di Visco su Speciale: nulla quaestio, ha detto il pm. "Il suo comportamento è stato illegittimo ma non illecito" (contrario alle norme giuridiche).
Illegittimo, un atto illegittimo, che è contrario o non conforme alla legge, non è legalmente valido. Un tempo anche i figli potevano essere illegittimi.
Un ministro, quindi, può commettere atti illegittimi.
Ma quale sarebbe, allora, l'abuso di potere?
Mi adeguo però, il diritto è scienza giuridica di difficilissima interpretazione, va soggetto sempre a sviste madornali: "Quot homines, tot sententiae".
In un frammento del comico Filemone (comico greco della commedia nuova - 361 a.C. - rivale di Menandro), una specie del Beppe Grillo "vaffanculo", si dice che Prometeo, mentre agli animali fornì una natura univoca, con gli uomini si comportò diversamente, infatti "quanti sono i corpi, tanti sono i modi di vedere".
Celestino Ferraro
Lettera 10
Ciao Dago, volevo correggere un paio di imprecisioni contenute, a mio parere, nel trafiletto in oggetto:
1) Il telefono è SIM LOCKED, il che significa che funziona (in teoria, esistono contromisure...) solamente con la SIM abbinata e NON che la SIM è incastrata all'interno dell'apparecchio e che quindi non è rimuovibile: tale affermazione è assolutamente falsa, poichè il telefono, una volta eliminato il blocco sulla SIM (in realtà sul carrier) può essere utilizzato con qualsiasi SIM GSM di altro operatore.
2) E' bizzarro ritenere che Jobs abbia chiesto il 30% dei proventi (sul traffico) prodotti dall'iPhone: in USA (e in UK/Germania, dove iPhone è stato annunciato ieri) tale percentuale si aggira intorno al 10%. Che Jobs consideri particolarmente fessi quelli di TIM?
Alberto Mognoni
Lettera 11
Caro Dago, ancora per la serie Fioroni, la matematica ed i pensieri deboli. Sembra che la statistica presentata dal Financial Time e definita orrenda per l'Italia, in quanto siamo quasi ultimi nel rapporto tra spese per l'istruzione ed i risultati dell'istruzione stessa, non abbia per nulla turbato il mite Dario Franceschini, intervistato dalla giornalista Latella su Sky. In genere le statistiche vanno prese con cautela ma questa si è rivelata assolutamente convincente. Ha esibito il famoso "campione rappresentativo".
Max
Lettera 12
Si faccia una domanda e si dia una risposta per spiegarci che ladri erano quelli che, nell'elegante appartamento del non elegante Gigi Marzullo, hanno rubato quanto segue: alcune penne di una marca tedesca ormai da macellai, venti camicie regalate dallo sponsor come specificato nel rullo finale della trasmissione, alcune paia di scarpe, una montagna di orologi in plastica al quarzo con il logo RAI, e venti paia di mutande sporche, con le iniziali. Che poi uno si domanda: ma non è meglio lavarle più spesso le mutande? Allora da dove la cominciamo l'indagine? Dalle iniziali GM sulle mutande? Potremmo sospettare di Gianni Minà, Giovanni Minoli, Giampiero Mughini, Giancarlo Magalli. Ma soprattutto i ladri si sono chiesti dove trovar un ricettatore disposto ad acquistare le mutande sporche di Marzullo? Fossero quelle della Marini potremmo anche capire.
Gino Roca
Dagospia 20 Settembre 2007