LA LOBBY DI PRODI CAPOSTAZIONE, TUTTI INSIEME A BORDO DEL ROMA-BOLOGNA - LOBBY DEI SENZAGIACCA AL TG1, DOPO RIOTTA ANCHE SASSOLI. MA "SEMPRESVEGLIO" HA UNA ZIA CAMICIAIA?...
Denise Pardo per "Panorama"
1 - ROTAIA POLITICAMENTE CORRETTA CAPOSTAZIONE PRODI.
Lobby Prodi ciuff ciuff. È la lobby ferroviaria capeggiata dal premier, simbolo dei potenti antiaerei di stato, scelta dai parvenu dell'establishment. Ben più anticasta una poltrona del treno, lato corridoio, dove il presidente del Consiglio (e del popolo) è a disposizione dei cittadini passeggeri. Il convoglio con il prestigioso carico è l'Eurostar Roma-Bologna e viceversa che parte venerdì, tardo pomeriggio e lunedì, prima mattinata. Oltre al Prof, salgono la moglie Flavia (quando è nella capitale), Stefano Freni, l'autista factotum, Ricardo Franco Levi, sottosegretario a Palazzo Chigi, Angelo Rovati, Richelieu della compagine.
Poi, Giulio Santagata, ministro per l'Attuazione del programma, Sandra Zampa, capo ufficio stampa, i deputati Andrea Papini e Antonio La Forgia, ex presidente dell'Emilia- Romagna. Seguiti da un'allegra parata di imprenditori e manager alla ricerca di un incontro casuale, di editorialisti e giornalisti bolognesi che tornano a casa e (quando tira aria di crisi) da un plotone di giornalisti avidi di dichiarazioni scoop.
Dopo il giro di vite sui viaggi di stato, aderisce alla brigata Arturo Parisi, ministro della Difesa. Parisi, spartanissimo, adora il treno. Ma a sua insaputa il suo ministero, per ragioni di sicurezza, chiese a Enrico Micheli, sottosegretario ai Servizi, l'ok per un vagone blindato. Micheli, allibito, disse no.
La lobby del treno ha proseliti in altre tratte. Molto ben frequentata la Brescia-Milano: ogni tanto appare il banchiere Giovanni Bazoli, in seconda classe, e una volta il governatore Mario Draghi, in prima. Lobby di governo e di rotaie.
2 - GIACCA CERCASI.
L'invasione degli ultra Riotta: l'epidemia continua. Dopo il direttore, contagiato anche David Sassoli. All'ultimo Speciale Tg1 il conduttore è andato in onda come Riotta, senza giacca, in maniche di camicia bianca. Una pandemia di Saxa Rubra? No, il vibrione è salito al Nord: nello splendore dell'off white anche l'ospite, il descamisado Gian Antonio Stella. Emulazione o imposizione? Arilobby della camicia o Riotta ha una zia camiciaia?
Dagospia 20 Dicembre 2007
1 - ROTAIA POLITICAMENTE CORRETTA CAPOSTAZIONE PRODI.
Lobby Prodi ciuff ciuff. È la lobby ferroviaria capeggiata dal premier, simbolo dei potenti antiaerei di stato, scelta dai parvenu dell'establishment. Ben più anticasta una poltrona del treno, lato corridoio, dove il presidente del Consiglio (e del popolo) è a disposizione dei cittadini passeggeri. Il convoglio con il prestigioso carico è l'Eurostar Roma-Bologna e viceversa che parte venerdì, tardo pomeriggio e lunedì, prima mattinata. Oltre al Prof, salgono la moglie Flavia (quando è nella capitale), Stefano Freni, l'autista factotum, Ricardo Franco Levi, sottosegretario a Palazzo Chigi, Angelo Rovati, Richelieu della compagine.
Poi, Giulio Santagata, ministro per l'Attuazione del programma, Sandra Zampa, capo ufficio stampa, i deputati Andrea Papini e Antonio La Forgia, ex presidente dell'Emilia- Romagna. Seguiti da un'allegra parata di imprenditori e manager alla ricerca di un incontro casuale, di editorialisti e giornalisti bolognesi che tornano a casa e (quando tira aria di crisi) da un plotone di giornalisti avidi di dichiarazioni scoop.
Dopo il giro di vite sui viaggi di stato, aderisce alla brigata Arturo Parisi, ministro della Difesa. Parisi, spartanissimo, adora il treno. Ma a sua insaputa il suo ministero, per ragioni di sicurezza, chiese a Enrico Micheli, sottosegretario ai Servizi, l'ok per un vagone blindato. Micheli, allibito, disse no.
La lobby del treno ha proseliti in altre tratte. Molto ben frequentata la Brescia-Milano: ogni tanto appare il banchiere Giovanni Bazoli, in seconda classe, e una volta il governatore Mario Draghi, in prima. Lobby di governo e di rotaie.
2 - GIACCA CERCASI.
L'invasione degli ultra Riotta: l'epidemia continua. Dopo il direttore, contagiato anche David Sassoli. All'ultimo Speciale Tg1 il conduttore è andato in onda come Riotta, senza giacca, in maniche di camicia bianca. Una pandemia di Saxa Rubra? No, il vibrione è salito al Nord: nello splendore dell'off white anche l'ospite, il descamisado Gian Antonio Stella. Emulazione o imposizione? Arilobby della camicia o Riotta ha una zia camiciaia?
Dagospia 20 Dicembre 2007