RONALDO IN GINOCCHIO - COME NEL 2000: È ENTRATO IN CAMPO, E POCO DOPO GLI È "ESPLOSO" IL TENDINE ROTULEO - IL PORTIERE DEL LIVORNO: HO SENTITO UN BRUTTO RUMORE, SECCO - LA SUA ULTIMA NOTTE DA FENOMENO.
1 - INFERNO RONALDO, IL GINOCCHIO FA CRAC.
Andrea Sorrentino per "la Repubblica"
Già visto, povero Fenomeno, questo Ronaldo che esce in barella, che piange disperato, che accarezza senza speranza un ginocchio e piange e urla di dolore, adesso chissà cosa diranno i medici, no, un´altra operazione no. Già visto quella sera all´Olimpico, il 12 aprile 2000, quando in Lazio-Inter, finale di Coppa Italia, il Fenomeno rientrava sei mesi dopo un´operazione al tendine rotuleo del ginocchio destro ma gli bastò uno scatto potente dei suoi per sfasciarsela di nuovo, quell´articolazione maledetta, che gli ha sempre procurato problemi, forse perché la sua massa muscolare è troppo imponente per essere sopportata da un ginocchio normale.
Ieri sera l´incubo si è ripetuto ed è stato come rivivere il 12 aprile 2000, perché dopo una corsa all´ospedale in ambulanza, il primo responso della risonanza magnetica è stato lo stesso di quasi otto anni fa: rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Tradotto: ci vorrà un´operazione di ricostruzione del tendine e una lunga rieducazione prima di poter tornare in campo. Ma per un Ronaldo già fiaccato da mille infortuni e millanta recuperi, atleticamente anziano, irrimediabilmente appesantito dalla sua idiosincrasia per qualsiasi forma di dieta, questo infortunio può essere la pietra tombale su una carriera inimitabile.
L´ultima (probabile) notte da giocatore di Ronaldo inizia al 12´ della ripresa di questo Milan-Livorno funesto, quando il Fenomeno entra al posto di Gilardino mentre il Milan sta perdendo 1-0. Ha un cerchietto tra i capelli crespi e lunghi, accenna a un sorriso mentre inizia la sua partita al fianco di Inzaghi e va a fronteggiare i difensori del Livorno. Passano due minuti, arriva un cross da destra e nessuno immagina che il dramma sia in agguato.
A centro area Ronaldo vuole raccogliere il cross ma davanti ha Galante, un amico di campo e di vita dei vecchi tempi dell´Inter, che è in anticipo. Allora il brasiliano spinge l´avversario alle spalle ed è questo il movimento fatale: perché nel piantarsi a terra per effettuare lo sforzo di spostare Galante, il piede sinistro di Ronaldo rimane conficcato nel terreno e lì c´è una torsione innaturale, infatti il Fenomeno inizia a scivolare a terra un istante prima che su di lui frani Vidigal, che tra l´altro toccherà il pallone con un braccio al punto che l´arbitro Brighi fischierà un rigore a favore del Milan.
Ma subito dopo nessuno pensa al rigore: c´è Ronaldo a terra, che urla di dolore. Si è fatto male da solo, piantandosi con un piede sul terreno: proprio come quella notte dell´Olimpico, quasi otto anni fa. Il portiere del Livorno, Amelia, racconterà: «Ero lì a pochi metri e ho sentito un brutto rumore, secco, mai sentito, che arrivava dal ginocchio di Ronaldo».
Lo staff medico accorre, Ronie piange e urla, si capisce in un attimo che non è un infortunio come gli altri. Lo caricano su una barella e le telecamere inquadrano l´orribile scena del campione ferito che piange, le fitte lancinanti che salgono dalla gamba sinistra. Piange anche negli spogliatoi, Ronie, mentre la partita prosegue, e gli stessi giocatori del Livorno, preoccupati e scossi, chiedono notizie del brasiliano a bordo campo. Mentre la gara finisce, un´ambulanza parte da S.Siro in direzione dell´ospedale "Galeazzi".
La risonanza magnetica dà il responso più temuto, rottura totale del tendine. Carriera probabilmente finita. Mentre al "Galeazzi" accorrono i compagni di squadra e alcuni tifosi, allo stadio ci si chiede se un Ronaldo così, che da mesi accusava problemi muscolari d´ogni tipo alla gamba sinistra, fosse in condizione di scendere in campo: «Certo che era in grado di giocare, mica siamo pazzi», risponde Ancelotti a chi adombra sospetti, poi aggiunge: «Ronaldo era sereno, lavorava con noi, aveva voglia di dare il suo contributo, stavolta l´avevo portato in panchina perché l´avevo visto in buone condizioni. Tutto qui. Adesso saltano fuori tante storie sul fatto che lui si autogestiva, ma non è vero niente: si è sempre comportato con grande serietà».
Qualcuno accusa il campo: «E´ indecente», commenta Ambrosini. Il campo, sì, ma anche i suoi muscoli fragili e un corpo non più da atleta: per questo ieri Ronaldo ha vissuto probabilmente la sua ultima notte da Fenomeno.
2 - BERLUSCONI: RONALDO TORNERA' AD ESSERE UN CAMPIONE.
(Agi) - Ronaldo "ha le potenzialita' fisiche" per recuperare, "penso che tornera' ad essere un campione", con i progressi della scienza ormai "a 31 anni si e' ancora giovani". Silvio Berlusconi, intervenendo a 'Uno mattina', rivolge questo augurio al brasiliano che sara' operato oggi a Parigi al tendine rotuleo del ginocchio sinistro.
Dagospia 14 Febbraio 2008
Andrea Sorrentino per "la Repubblica"
Già visto, povero Fenomeno, questo Ronaldo che esce in barella, che piange disperato, che accarezza senza speranza un ginocchio e piange e urla di dolore, adesso chissà cosa diranno i medici, no, un´altra operazione no. Già visto quella sera all´Olimpico, il 12 aprile 2000, quando in Lazio-Inter, finale di Coppa Italia, il Fenomeno rientrava sei mesi dopo un´operazione al tendine rotuleo del ginocchio destro ma gli bastò uno scatto potente dei suoi per sfasciarsela di nuovo, quell´articolazione maledetta, che gli ha sempre procurato problemi, forse perché la sua massa muscolare è troppo imponente per essere sopportata da un ginocchio normale.
Ieri sera l´incubo si è ripetuto ed è stato come rivivere il 12 aprile 2000, perché dopo una corsa all´ospedale in ambulanza, il primo responso della risonanza magnetica è stato lo stesso di quasi otto anni fa: rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Tradotto: ci vorrà un´operazione di ricostruzione del tendine e una lunga rieducazione prima di poter tornare in campo. Ma per un Ronaldo già fiaccato da mille infortuni e millanta recuperi, atleticamente anziano, irrimediabilmente appesantito dalla sua idiosincrasia per qualsiasi forma di dieta, questo infortunio può essere la pietra tombale su una carriera inimitabile.
L´ultima (probabile) notte da giocatore di Ronaldo inizia al 12´ della ripresa di questo Milan-Livorno funesto, quando il Fenomeno entra al posto di Gilardino mentre il Milan sta perdendo 1-0. Ha un cerchietto tra i capelli crespi e lunghi, accenna a un sorriso mentre inizia la sua partita al fianco di Inzaghi e va a fronteggiare i difensori del Livorno. Passano due minuti, arriva un cross da destra e nessuno immagina che il dramma sia in agguato.
A centro area Ronaldo vuole raccogliere il cross ma davanti ha Galante, un amico di campo e di vita dei vecchi tempi dell´Inter, che è in anticipo. Allora il brasiliano spinge l´avversario alle spalle ed è questo il movimento fatale: perché nel piantarsi a terra per effettuare lo sforzo di spostare Galante, il piede sinistro di Ronaldo rimane conficcato nel terreno e lì c´è una torsione innaturale, infatti il Fenomeno inizia a scivolare a terra un istante prima che su di lui frani Vidigal, che tra l´altro toccherà il pallone con un braccio al punto che l´arbitro Brighi fischierà un rigore a favore del Milan.
Ma subito dopo nessuno pensa al rigore: c´è Ronaldo a terra, che urla di dolore. Si è fatto male da solo, piantandosi con un piede sul terreno: proprio come quella notte dell´Olimpico, quasi otto anni fa. Il portiere del Livorno, Amelia, racconterà: «Ero lì a pochi metri e ho sentito un brutto rumore, secco, mai sentito, che arrivava dal ginocchio di Ronaldo».
Lo staff medico accorre, Ronie piange e urla, si capisce in un attimo che non è un infortunio come gli altri. Lo caricano su una barella e le telecamere inquadrano l´orribile scena del campione ferito che piange, le fitte lancinanti che salgono dalla gamba sinistra. Piange anche negli spogliatoi, Ronie, mentre la partita prosegue, e gli stessi giocatori del Livorno, preoccupati e scossi, chiedono notizie del brasiliano a bordo campo. Mentre la gara finisce, un´ambulanza parte da S.Siro in direzione dell´ospedale "Galeazzi".
La risonanza magnetica dà il responso più temuto, rottura totale del tendine. Carriera probabilmente finita. Mentre al "Galeazzi" accorrono i compagni di squadra e alcuni tifosi, allo stadio ci si chiede se un Ronaldo così, che da mesi accusava problemi muscolari d´ogni tipo alla gamba sinistra, fosse in condizione di scendere in campo: «Certo che era in grado di giocare, mica siamo pazzi», risponde Ancelotti a chi adombra sospetti, poi aggiunge: «Ronaldo era sereno, lavorava con noi, aveva voglia di dare il suo contributo, stavolta l´avevo portato in panchina perché l´avevo visto in buone condizioni. Tutto qui. Adesso saltano fuori tante storie sul fatto che lui si autogestiva, ma non è vero niente: si è sempre comportato con grande serietà».
Qualcuno accusa il campo: «E´ indecente», commenta Ambrosini. Il campo, sì, ma anche i suoi muscoli fragili e un corpo non più da atleta: per questo ieri Ronaldo ha vissuto probabilmente la sua ultima notte da Fenomeno.
2 - BERLUSCONI: RONALDO TORNERA' AD ESSERE UN CAMPIONE.
(Agi) - Ronaldo "ha le potenzialita' fisiche" per recuperare, "penso che tornera' ad essere un campione", con i progressi della scienza ormai "a 31 anni si e' ancora giovani". Silvio Berlusconi, intervenendo a 'Uno mattina', rivolge questo augurio al brasiliano che sara' operato oggi a Parigi al tendine rotuleo del ginocchio sinistro.
Dagospia 14 Febbraio 2008