UNA POLTRONA PER MASI AL WIPO DI GINEVRA (O DUE A ROMA?) - DOPO LA CRESCITA AZIONARIA DI BEN AMMAR, NOVITÀ ALLA LUX VIDE DI BERNABEI: LA GENERALESSA MATILDE (FIGLIA DI ETTORE) NUOVO PRESIDENTE AL POSTO DI CAPORALE.
1 - UNA POLTRONA PER MASI A GINEVRA (O DUE A ROMA?).
A.D. per "Il Mondo" - A candidarlo per quel posto è stato il ministro degli Esteri uscente Massimo D'Alema. Ragion per cui il prossimo mese di giugno Mauro Masi, capo di gabinetto di D'Alema a palazzo Chigi, ex portavoce del governo con Lamberto Dini ed ex segretario generale di Palazzo Chigi con Silvio Berlusconi, affronterà il primo step della campagna che lo vede in corsa per la direzione generale dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (World intellectual property organization, Wipo).
Una volta effettuata una prima scrematura in giugno, i delegati dell'agenzia si riuniranno ancora in ottobre per stabilire tra una terna di nomi il nuovo direttore generale. Masi dovrà vedersela con candidature autorevoli come quella del francese Philippe Petit, del russo Boris Simonov, del filippino Enrique Manalo, attuale viceministro degli esteri di Manila. In attesa di novità da Ginevra, il suo nome è tra quelli che, in caso di vittoria del Pdl, circolano per un incarico in Rai o per tornare a fare il segretario generale di Palazzo Chigi a fianco di Berlusconi e Gianni Letta.
2 - BERNABEI FICTION, IL POTERE A MATILDE.
Gianfrancesco Turano per "Il Mondo" - Successi in televisione con la fiction "Don Matteo" e rimpasti in società. Luxvide, la casa di produzione fondata da Ettore Bernabei, si organizza dopo la crescita nell'azionariato di Tarak ben Ammar. La novità più siginificativa sta nelle dimissioni dalla carica di presidente di Vittorio Caporale, tuttora azionista con il 4% attraverso Video delta. Al suo posto è subentrata Matilde Bernabei, figlia del fondatore che rimane presidente onorario.
Anche il figlio di Caporale, Federico, si è dimesso dalla carica di consigliere. Video delta era entrata in Luxvide a metà del 2006 in aggiunta ai partner storici: Movie invest, la limited inglese dei Bernabei che ha il 59,6% delle quote attraverso l'italiana Rml comunicazione, la francese Quinta communication di Ben Ammar (23,7), Ricerche e consulenze aziendali di Pellegrino Capaldo (10,9%) e Impresat, una società controllata dalla fondazione ecclesiastica Comunicazione e cultura con l'1,8%.
Il riassetto del cda è di poco successivo alla costituzione di una newco, International entertainment, che dovrebbe assumere il ruolo di società di produzione operativa mentre al socio unico Luxvide rimarrebbe il ruolo di holding finanziaria.
Le acquisizioni del finanziere franco-tunisino Ben Ammar, che alla fine del 2007 si è assicurato il controllo della Eagle pictures inserendola nella sua Alliance film Europe, hanno allargato gli orizzonti della partnership con i Bernabei. «L'obiettivo», dice Ben Ammar, «è di presentare i programmi di Alliance al prossimo festival di Cannes all'inizio di maggio».
Dagospia 11 Aprile 2008
A.D. per "Il Mondo" - A candidarlo per quel posto è stato il ministro degli Esteri uscente Massimo D'Alema. Ragion per cui il prossimo mese di giugno Mauro Masi, capo di gabinetto di D'Alema a palazzo Chigi, ex portavoce del governo con Lamberto Dini ed ex segretario generale di Palazzo Chigi con Silvio Berlusconi, affronterà il primo step della campagna che lo vede in corsa per la direzione generale dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (World intellectual property organization, Wipo).
Una volta effettuata una prima scrematura in giugno, i delegati dell'agenzia si riuniranno ancora in ottobre per stabilire tra una terna di nomi il nuovo direttore generale. Masi dovrà vedersela con candidature autorevoli come quella del francese Philippe Petit, del russo Boris Simonov, del filippino Enrique Manalo, attuale viceministro degli esteri di Manila. In attesa di novità da Ginevra, il suo nome è tra quelli che, in caso di vittoria del Pdl, circolano per un incarico in Rai o per tornare a fare il segretario generale di Palazzo Chigi a fianco di Berlusconi e Gianni Letta.
2 - BERNABEI FICTION, IL POTERE A MATILDE.
Gianfrancesco Turano per "Il Mondo" - Successi in televisione con la fiction "Don Matteo" e rimpasti in società. Luxvide, la casa di produzione fondata da Ettore Bernabei, si organizza dopo la crescita nell'azionariato di Tarak ben Ammar. La novità più siginificativa sta nelle dimissioni dalla carica di presidente di Vittorio Caporale, tuttora azionista con il 4% attraverso Video delta. Al suo posto è subentrata Matilde Bernabei, figlia del fondatore che rimane presidente onorario.
Anche il figlio di Caporale, Federico, si è dimesso dalla carica di consigliere. Video delta era entrata in Luxvide a metà del 2006 in aggiunta ai partner storici: Movie invest, la limited inglese dei Bernabei che ha il 59,6% delle quote attraverso l'italiana Rml comunicazione, la francese Quinta communication di Ben Ammar (23,7), Ricerche e consulenze aziendali di Pellegrino Capaldo (10,9%) e Impresat, una società controllata dalla fondazione ecclesiastica Comunicazione e cultura con l'1,8%.
Il riassetto del cda è di poco successivo alla costituzione di una newco, International entertainment, che dovrebbe assumere il ruolo di società di produzione operativa mentre al socio unico Luxvide rimarrebbe il ruolo di holding finanziaria.
Le acquisizioni del finanziere franco-tunisino Ben Ammar, che alla fine del 2007 si è assicurato il controllo della Eagle pictures inserendola nella sua Alliance film Europe, hanno allargato gli orizzonti della partnership con i Bernabei. «L'obiettivo», dice Ben Ammar, «è di presentare i programmi di Alliance al prossimo festival di Cannes all'inizio di maggio».
Dagospia 11 Aprile 2008