ALLARME SOROS: BOLLA SPECULATIVA SUL PETROLIO (ROMA? NO GRAZIE) - SPIA ANCHE DT - RYANAIR: FATE FALLIRE ALITALIA - LA CARICA DI MONDELLO - TISCALI: NESSUNA DECISIONE - DIVORZIO ENTRECANALES.
1 - ANCHE I TEDESCHI SPIANO.
Da "Plus" de "Il Sole 24 Ore" - Der Spiegel denuncia una spy story in Deutsche Telekom. Proprio come in Telecom Italia. È il mercato unico, bellezza!
2 - SOROS LANCIA ALLARME BOLLA SPECULATIVA AL SENATO USA.
(Apcom) - Oggi il superfinanziere George Soros lancerà un allarme su una bolla che sta crescendo nei mercati di petrolio e altre materie prime, da cui gli investitori istituzionali dovrebbero tenersi alla larga. E a enfatizzare i suoi moniti sarà anche la cornice in cui verranno lanciati: il Senato Usa, secondo una bozza del previsto intervento di Soros alla Commissione commercio, anticipata dal Financial Times nell'edizione online.
Soros vede una situazione simile a quella che nel 1987 si creò con acquisti dissennati sui settori assicurativi, e che si concluse con tracolli delle Borse. Oggi, le impennate dei prezzi petroliferi sono legate a diversi fattori fondamentali e finanziari, ma negli ultimi tempi si sono aggiunte nuove possibilità di scambio da parte degli investitori istituzionali che secondo il guru - americano ma di origini ungheresi - hanno esacerbato i rialzi e ingenerato una bolla speculativa.
Soros dirige un hedge fund da 17 miliardi di dollari e secondo l'Ft il suo intervento dovrebbe riaccendere il dibattito sul ruolo della speculazione nei recenti rincari del greggio. Nei giorni scorsi la Commissione di vigilanza americana sui futures sulle materie prime ha comunicato che da sei mesi sta indagando per possibili manipolazioni sul mercato.
3 - SOROS: NON INTERESSATO ALL'ACQUISTO DELLA ROMA.
(Asca) - George Soros non e' interessato all'acquisto della Roma. Dopo voci e smentite, a mettere definitivamente la parola fine all'interessamento del magnate americano di origini ungheresi all'acquisto del club giallorosso e' un portavoce di Soros. Il quale, interpellato da MF Dow Jones, ha spiegato che il finanziere 'non intende partecipare ne' direttamente ne' attraverso sue controllate ad un finanziamento finalizzato all'acquisizione della squadra di calcio capitolina'.
4 - DEMPSEY (RYANAIR): PRESTITO ALITALIA OLTRAGGIOSO, FATELA FALLIRE.
(Apcom) - Il prestito ponte concesso dal Governo italiano ad Alitalia, ora iscritto al patrimonio netto della compagnia "è oltraggioso". Questo il commento sulla concessione fatta ad Alitalia da parte del Cfo di Ryanair, Jimmy Dempsey, questa mattina a Milano per presentare i conti del gruppo. "I prestiti fatti dal Governo - ha detto - hanno mantenuto operativa Alitalia negli ultimi dieci anni. Alitalia deve avere il permesso di fallire". A suo giudizio, sebbene la trattativa con Air France a detta degli stessi francesi sia definitivamente chiusa, la compagnia d'oltralpe continua "a monitorare la situazione di Alitalia. Pensiamo che forse ci possa essere ancora una possibilità".
Nessuna novità, invece, a proposito del ricorso fatto dalla stessa Ryanair presso la Commissione europea contro la concessione del prestito ponte alla compagnia della Magliana.
"Non ci sono segnalazioni su questo fronte - ha detto Dempsey - noi continuiamo a segnalare queste cose ingiuste che stanno accadendo ma per ora non ci sono novità". Quanto invece al capitolo Malpensa, per la quale Ryanair aveva offerto 840 milioni di dollari posizionando 12 aeromobili, il Cfo ritiene che "sia possibile che Sea cambi idea perchè è l'unico modo per salvare Malpensa", visto che, ha concluso con una battuta "Air One è destinata a fallire con questi prezzi del carburante".
5 - TISCALI: SU CESSIONE NON E' STATA PRESA ALCUNA DECISIONE.
(Apcom) - Tiscali non ha ancora preso "alcuna decisione" nell'ambito del processo di valorizzazione delle proprie attività. Come è noto, ricorda il gruppo in una nota, "le trattative sono in corso con diversi operatori e il prezzo fa parte delle trattative". Secondo quanto riportato oggi dalla stampa, Vodafone sarebbe in pole position per aggiudicarsi l'Isp sardo con una offerta da 2,8 euro per azione.
6 - ECOFIN: STOP PROCEDURA ITALIA MA DEFICIT 2008 PEGGIORA.
(Adnkronos/Aki) - "La situazione di deficit eccessivo in Italia e' stata corretta" dunque la procedura aperta nel 2005 va abrogata. E' quanto si legge nella 'Decisione del Consiglio Ecofin sull'abrogazione della procedura per deficit eccessivo dell'Italia'. Il 2007 si e' chiuso con un deficit all'1,9% e, in base alle previsioni della Commissione Ue, nel 2008 sara' al 2,3% e nel 2009 al 2,4%. "Questo implica - si legge nel documento - che il deficit e' stato riportato al di sotto del tetto del 3% in modo credibile e sostenibile" affermano i ministri nel testo.
Ma l'Italia non potra' abbassare la guardia. Per quest'anno e il prossimo vi sara' un "peggioramento" che "deve essere visto come contrario al bisogno di progredire verso gli obiettivi di medio termine, che per l'Italia e' una posizione equilibrata in termini strutturali". L'aggiustamento e' stato guidato da un aumento delle entrate fiscali permanenti sul periodo 2006-07, "che e' stato di gran lunga superiore alle attese - aggiunge l'Ecofin - questo e' avvenuto soprattuto grazie all'efficacia superiore alle attese delle misure adottate e in qualche modo ad una crescita economica piu' elevata delle previsioni". Per il 2008, "il previsto peggioramento di bilancio sara' guidato sia da un aumento della spesa corrente primaria che da piu' basse entrate fiscali".
7 - LA CARICA DI MONDELLO.
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera - Roma" - Andrea Mondello rischia davvero di perdere la presidenza della Camera di commercio di Roma, come si sussurra nei salotti capitolini? Di sicuro ci sono diversi pretendenti alla carica, da Cesare Pambianchi (Confcommercio), a Massimo Tabacchiera (Federlazio) e a Francesco Saponaro (ex assessore della giunta regionale di Francesco Storace). La battaglia è ormai aperta, anche perché il cambio della guardia al Campidoglio ha dato uno scossone all'attuale equilibrio nella Camera di commercio, che era in qualche maniera garantito da Walter Veltroni. E' normale che il nuovo sindaco Gianni Alemanno voglia dire la sua, su questa partita. Vedremo.
Andrea Mondello nel frattempo non è rimasto con le mani in mano. E ha appena incassato un'altra carica: è stato nominato alla guida del comitato territoriale di Unicredit, al posto dell'uscente Andrea Monorchio.
Si tratta di un organismo che formula proposte per lo sviluppo del territorio. Al di là di un possibile conflitto di interessi per questa doppia carica, c'è un altro aspetto rilevante secondo gli insider della finanza capitolina: la nomina sarebbe un segnale preciso. E cioè che le banche, almeno Unicredit- Capitalia, sono ancora dalla parte di Mondello. Basterà a sventatre l'assalto alla presidenza della Camera di Commercio?
8 - LA GERMANIA E LE LEGGI CONTRO I FONDI SOVRANI.
B.R. per "Il Sole 24 Ore" - Dopo mesi di trattative in seno alla Grande Coalizione, la Germania ha messo a punto un progetto di legge per limitare in qualche modo gli investimenti dei fondi sovrani nell'economia tedesca. Secondo il quotidiano «Handelsblatt», il testo, che deve ancora essere discusso dal Governo, prevede che le autorità federali debbano dare il loro benestare per una partecipazione di almeno il 25% del capitale in una qualsiasi società tedesca. Se l'investimento minaccia l'ordine pubblico e la sicurezza, il Governo potrà bloccarlo.
La nuova legge rappresenterebbe un cambio netto rispetto al passato. Finora, le autorità tedesche hanno potuto impedire investimenti stranieri nelle loro aziende soltanto nell'industria degli armamenti. Apparentemente il progetto di legge, ancora in discussione, è un compromesso tra ministri. Addirittura c'è chi voleva che tra i criteri per bloccare un'eventuale acquisizione ci fossero anche gli interessi dei lavoratori.
9 - CONDANNA INDIVIDUALE AL RE DELLE CLASS ACTION.
D.Ro per "Il Sole 24 Ore" - La trionfale carriera di uno degli avvocati più astuti e creativi d'America, Melvyn Weiss, si è conclusa ieri con una condanna a 30 mesi di prigione per corruzione. Weiss è considerato un pioniere nel campo delle cosiddette class actions, cause inoltrate contro grosse società a nome di gruppi di azionisti, ed è considerato un eroe da parte di molti suoi clienti. Weiss tuttavia è stato condannato per avere distribuito bustarelle a individui per convincerli a prender parte nelle cause collettive. Melvyn Weiss ha ammesso la sua colpevolezza e prima della lettura della sentenza ha chiesto perdono al giudice, alla sua famiglia e all'intera categoria degli avvocati. Ma la corte ha optato ugualmente per la pena più severa, sottolineando la gravità di un reato commesso impunemente per decenni. L'unica consolazione per Wessi è stata la valanga di lettere inviate al giudice per chiedere, invano, clemenza.
10 - ENTRECANALES STUDIA LE PRATICHE DI DIVORZIO.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore" - «Ho chiesto l'impossibile all'Enel e me lo ha accordato. Per questo sono rimasto socio in Endesa». Sarebbe questo il tenore di una confidenza che il presidente del gruppo energetico spagnolo, José Manuel Entrecanales, avrebbe recentemente fatto nel corso di una cena con alcuni conoscenti. A dimostrazione del fatto che Entrecanales si sente più che mai il vero dueño di Endesa, come del resto ha ribadito ancora giovedì scorso, quando ha detto che le nomine del management spettano a lui e soltanto a lui. Ci limitiamo ad osservare che questo non è certo il migliore dei modi per mantenere dei buoni rapporti con l'alleato Enel.
Divorzio in vista? Al momento è sicuramente prematuro anche se le pratiche potrebbero essere avviate prima della scadenza prevista. Specie se Entrecanales ritarderà ancora l'esame in consiglio del piano strategico triennale di Endesa e se non acconsentirà alla nomina di due manager in quota Enel: per migliorare le sinergie tra i due gruppi e nel settore della distribuzione.
11 - SERRA, WASSERSTEIN E «LA RESA DEI CONTI».
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - La pandemia è diffusa, il pianeta contagiato e, secondo il Tredicesimo rapporto sull'economia globale e l'Italia, per mandarla via la crisi dei subprime serve «una ridefinizione delle regole» e «dei poteri». Così, stando al titolo dello studio curato di Mario Deaglio, nella finanza si prepara «La resa dei conti». Il rapporto verrà presentato dalla Lazard, insieme ad Assolombarda e al centro di ricerca Luigi Einaudi in un convegno che si terrà a Milano il 3 giugno.
L'attenzione del mercato, al di là del tema, è la lista degli interventi: oltre a Diana Bracco, che introdurrà i lavori, il rapporto verrà infatti discusso da Bruce Wasserstein, Claudio Sposito, Marco Tronchetti Provera e Davide Serra. Insomma, Wasserstein, numero della Lazard, banca in cui fino al 2005 Antoine Bernheim è stato «associé», discuterà di «resa dei conti» con Davide Serra, fondatore del fondo Algebris nonché noto critico del presidente delle Generali Antoine Bernheim. In platea non dormirà nessuno.
12 - SCALATE IMMAGINARIE..
Andrea Greco per "la Repubblica" - A piazza Cordusio ora lo chiamano stock trading. A Francoforte (pur se per poco) l´hanno definito shock trading. La scampagnata di Unicredit nel capitale di Commerzbank, un´intrusione al 5,16% dal 16 al 21 maggio, ha stordito i funzionari della Boerse che ricevevano la comunicazione obbligatoria. A tre anni dalla presa di Hvb un altro affondo di Alessandro Profumo sulla più fragile delle banche di Germania, mentre tenta di darsi un futuro strategico con Postbank?
Per nulla; lo prova il fatto che Unicredit ha venduto in breve ogni sua azione Commerz. Solo un blitz per farci qualche milione di euro a cavallo del dividendo. Ottimizzazione fiscale e arbitraggio tra titoli cum e titoli ex cedola. I desk bancari fanno cose simili. Come quando Intesa Sanpaolo salì per «l´abituale attività di negoziazione» al 4% proprio di Unicredit, salvo poi uscirne. Un anno fa, nei giorni della fusione con Capitalia.
Dagospia 03 Giugno 2008
Da "Plus" de "Il Sole 24 Ore" - Der Spiegel denuncia una spy story in Deutsche Telekom. Proprio come in Telecom Italia. È il mercato unico, bellezza!
2 - SOROS LANCIA ALLARME BOLLA SPECULATIVA AL SENATO USA.
(Apcom) - Oggi il superfinanziere George Soros lancerà un allarme su una bolla che sta crescendo nei mercati di petrolio e altre materie prime, da cui gli investitori istituzionali dovrebbero tenersi alla larga. E a enfatizzare i suoi moniti sarà anche la cornice in cui verranno lanciati: il Senato Usa, secondo una bozza del previsto intervento di Soros alla Commissione commercio, anticipata dal Financial Times nell'edizione online.
Soros vede una situazione simile a quella che nel 1987 si creò con acquisti dissennati sui settori assicurativi, e che si concluse con tracolli delle Borse. Oggi, le impennate dei prezzi petroliferi sono legate a diversi fattori fondamentali e finanziari, ma negli ultimi tempi si sono aggiunte nuove possibilità di scambio da parte degli investitori istituzionali che secondo il guru - americano ma di origini ungheresi - hanno esacerbato i rialzi e ingenerato una bolla speculativa.
Soros dirige un hedge fund da 17 miliardi di dollari e secondo l'Ft il suo intervento dovrebbe riaccendere il dibattito sul ruolo della speculazione nei recenti rincari del greggio. Nei giorni scorsi la Commissione di vigilanza americana sui futures sulle materie prime ha comunicato che da sei mesi sta indagando per possibili manipolazioni sul mercato.
3 - SOROS: NON INTERESSATO ALL'ACQUISTO DELLA ROMA.
(Asca) - George Soros non e' interessato all'acquisto della Roma. Dopo voci e smentite, a mettere definitivamente la parola fine all'interessamento del magnate americano di origini ungheresi all'acquisto del club giallorosso e' un portavoce di Soros. Il quale, interpellato da MF Dow Jones, ha spiegato che il finanziere 'non intende partecipare ne' direttamente ne' attraverso sue controllate ad un finanziamento finalizzato all'acquisizione della squadra di calcio capitolina'.
4 - DEMPSEY (RYANAIR): PRESTITO ALITALIA OLTRAGGIOSO, FATELA FALLIRE.
(Apcom) - Il prestito ponte concesso dal Governo italiano ad Alitalia, ora iscritto al patrimonio netto della compagnia "è oltraggioso". Questo il commento sulla concessione fatta ad Alitalia da parte del Cfo di Ryanair, Jimmy Dempsey, questa mattina a Milano per presentare i conti del gruppo. "I prestiti fatti dal Governo - ha detto - hanno mantenuto operativa Alitalia negli ultimi dieci anni. Alitalia deve avere il permesso di fallire". A suo giudizio, sebbene la trattativa con Air France a detta degli stessi francesi sia definitivamente chiusa, la compagnia d'oltralpe continua "a monitorare la situazione di Alitalia. Pensiamo che forse ci possa essere ancora una possibilità".
Nessuna novità, invece, a proposito del ricorso fatto dalla stessa Ryanair presso la Commissione europea contro la concessione del prestito ponte alla compagnia della Magliana.
"Non ci sono segnalazioni su questo fronte - ha detto Dempsey - noi continuiamo a segnalare queste cose ingiuste che stanno accadendo ma per ora non ci sono novità". Quanto invece al capitolo Malpensa, per la quale Ryanair aveva offerto 840 milioni di dollari posizionando 12 aeromobili, il Cfo ritiene che "sia possibile che Sea cambi idea perchè è l'unico modo per salvare Malpensa", visto che, ha concluso con una battuta "Air One è destinata a fallire con questi prezzi del carburante".
5 - TISCALI: SU CESSIONE NON E' STATA PRESA ALCUNA DECISIONE.
(Apcom) - Tiscali non ha ancora preso "alcuna decisione" nell'ambito del processo di valorizzazione delle proprie attività. Come è noto, ricorda il gruppo in una nota, "le trattative sono in corso con diversi operatori e il prezzo fa parte delle trattative". Secondo quanto riportato oggi dalla stampa, Vodafone sarebbe in pole position per aggiudicarsi l'Isp sardo con una offerta da 2,8 euro per azione.
6 - ECOFIN: STOP PROCEDURA ITALIA MA DEFICIT 2008 PEGGIORA.
(Adnkronos/Aki) - "La situazione di deficit eccessivo in Italia e' stata corretta" dunque la procedura aperta nel 2005 va abrogata. E' quanto si legge nella 'Decisione del Consiglio Ecofin sull'abrogazione della procedura per deficit eccessivo dell'Italia'. Il 2007 si e' chiuso con un deficit all'1,9% e, in base alle previsioni della Commissione Ue, nel 2008 sara' al 2,3% e nel 2009 al 2,4%. "Questo implica - si legge nel documento - che il deficit e' stato riportato al di sotto del tetto del 3% in modo credibile e sostenibile" affermano i ministri nel testo.
Ma l'Italia non potra' abbassare la guardia. Per quest'anno e il prossimo vi sara' un "peggioramento" che "deve essere visto come contrario al bisogno di progredire verso gli obiettivi di medio termine, che per l'Italia e' una posizione equilibrata in termini strutturali". L'aggiustamento e' stato guidato da un aumento delle entrate fiscali permanenti sul periodo 2006-07, "che e' stato di gran lunga superiore alle attese - aggiunge l'Ecofin - questo e' avvenuto soprattuto grazie all'efficacia superiore alle attese delle misure adottate e in qualche modo ad una crescita economica piu' elevata delle previsioni". Per il 2008, "il previsto peggioramento di bilancio sara' guidato sia da un aumento della spesa corrente primaria che da piu' basse entrate fiscali".
7 - LA CARICA DI MONDELLO.
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera - Roma" - Andrea Mondello rischia davvero di perdere la presidenza della Camera di commercio di Roma, come si sussurra nei salotti capitolini? Di sicuro ci sono diversi pretendenti alla carica, da Cesare Pambianchi (Confcommercio), a Massimo Tabacchiera (Federlazio) e a Francesco Saponaro (ex assessore della giunta regionale di Francesco Storace). La battaglia è ormai aperta, anche perché il cambio della guardia al Campidoglio ha dato uno scossone all'attuale equilibrio nella Camera di commercio, che era in qualche maniera garantito da Walter Veltroni. E' normale che il nuovo sindaco Gianni Alemanno voglia dire la sua, su questa partita. Vedremo.
Andrea Mondello nel frattempo non è rimasto con le mani in mano. E ha appena incassato un'altra carica: è stato nominato alla guida del comitato territoriale di Unicredit, al posto dell'uscente Andrea Monorchio.
Si tratta di un organismo che formula proposte per lo sviluppo del territorio. Al di là di un possibile conflitto di interessi per questa doppia carica, c'è un altro aspetto rilevante secondo gli insider della finanza capitolina: la nomina sarebbe un segnale preciso. E cioè che le banche, almeno Unicredit- Capitalia, sono ancora dalla parte di Mondello. Basterà a sventatre l'assalto alla presidenza della Camera di Commercio?
8 - LA GERMANIA E LE LEGGI CONTRO I FONDI SOVRANI.
B.R. per "Il Sole 24 Ore" - Dopo mesi di trattative in seno alla Grande Coalizione, la Germania ha messo a punto un progetto di legge per limitare in qualche modo gli investimenti dei fondi sovrani nell'economia tedesca. Secondo il quotidiano «Handelsblatt», il testo, che deve ancora essere discusso dal Governo, prevede che le autorità federali debbano dare il loro benestare per una partecipazione di almeno il 25% del capitale in una qualsiasi società tedesca. Se l'investimento minaccia l'ordine pubblico e la sicurezza, il Governo potrà bloccarlo.
La nuova legge rappresenterebbe un cambio netto rispetto al passato. Finora, le autorità tedesche hanno potuto impedire investimenti stranieri nelle loro aziende soltanto nell'industria degli armamenti. Apparentemente il progetto di legge, ancora in discussione, è un compromesso tra ministri. Addirittura c'è chi voleva che tra i criteri per bloccare un'eventuale acquisizione ci fossero anche gli interessi dei lavoratori.
9 - CONDANNA INDIVIDUALE AL RE DELLE CLASS ACTION.
D.Ro per "Il Sole 24 Ore" - La trionfale carriera di uno degli avvocati più astuti e creativi d'America, Melvyn Weiss, si è conclusa ieri con una condanna a 30 mesi di prigione per corruzione. Weiss è considerato un pioniere nel campo delle cosiddette class actions, cause inoltrate contro grosse società a nome di gruppi di azionisti, ed è considerato un eroe da parte di molti suoi clienti. Weiss tuttavia è stato condannato per avere distribuito bustarelle a individui per convincerli a prender parte nelle cause collettive. Melvyn Weiss ha ammesso la sua colpevolezza e prima della lettura della sentenza ha chiesto perdono al giudice, alla sua famiglia e all'intera categoria degli avvocati. Ma la corte ha optato ugualmente per la pena più severa, sottolineando la gravità di un reato commesso impunemente per decenni. L'unica consolazione per Wessi è stata la valanga di lettere inviate al giudice per chiedere, invano, clemenza.
10 - ENTRECANALES STUDIA LE PRATICHE DI DIVORZIO.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore" - «Ho chiesto l'impossibile all'Enel e me lo ha accordato. Per questo sono rimasto socio in Endesa». Sarebbe questo il tenore di una confidenza che il presidente del gruppo energetico spagnolo, José Manuel Entrecanales, avrebbe recentemente fatto nel corso di una cena con alcuni conoscenti. A dimostrazione del fatto che Entrecanales si sente più che mai il vero dueño di Endesa, come del resto ha ribadito ancora giovedì scorso, quando ha detto che le nomine del management spettano a lui e soltanto a lui. Ci limitiamo ad osservare che questo non è certo il migliore dei modi per mantenere dei buoni rapporti con l'alleato Enel.
Divorzio in vista? Al momento è sicuramente prematuro anche se le pratiche potrebbero essere avviate prima della scadenza prevista. Specie se Entrecanales ritarderà ancora l'esame in consiglio del piano strategico triennale di Endesa e se non acconsentirà alla nomina di due manager in quota Enel: per migliorare le sinergie tra i due gruppi e nel settore della distribuzione.
11 - SERRA, WASSERSTEIN E «LA RESA DEI CONTI».
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - La pandemia è diffusa, il pianeta contagiato e, secondo il Tredicesimo rapporto sull'economia globale e l'Italia, per mandarla via la crisi dei subprime serve «una ridefinizione delle regole» e «dei poteri». Così, stando al titolo dello studio curato di Mario Deaglio, nella finanza si prepara «La resa dei conti». Il rapporto verrà presentato dalla Lazard, insieme ad Assolombarda e al centro di ricerca Luigi Einaudi in un convegno che si terrà a Milano il 3 giugno.
L'attenzione del mercato, al di là del tema, è la lista degli interventi: oltre a Diana Bracco, che introdurrà i lavori, il rapporto verrà infatti discusso da Bruce Wasserstein, Claudio Sposito, Marco Tronchetti Provera e Davide Serra. Insomma, Wasserstein, numero della Lazard, banca in cui fino al 2005 Antoine Bernheim è stato «associé», discuterà di «resa dei conti» con Davide Serra, fondatore del fondo Algebris nonché noto critico del presidente delle Generali Antoine Bernheim. In platea non dormirà nessuno.
12 - SCALATE IMMAGINARIE..
Andrea Greco per "la Repubblica" - A piazza Cordusio ora lo chiamano stock trading. A Francoforte (pur se per poco) l´hanno definito shock trading. La scampagnata di Unicredit nel capitale di Commerzbank, un´intrusione al 5,16% dal 16 al 21 maggio, ha stordito i funzionari della Boerse che ricevevano la comunicazione obbligatoria. A tre anni dalla presa di Hvb un altro affondo di Alessandro Profumo sulla più fragile delle banche di Germania, mentre tenta di darsi un futuro strategico con Postbank?
Per nulla; lo prova il fatto che Unicredit ha venduto in breve ogni sua azione Commerz. Solo un blitz per farci qualche milione di euro a cavallo del dividendo. Ottimizzazione fiscale e arbitraggio tra titoli cum e titoli ex cedola. I desk bancari fanno cose simili. Come quando Intesa Sanpaolo salì per «l´abituale attività di negoziazione» al 4% proprio di Unicredit, salvo poi uscirne. Un anno fa, nei giorni della fusione con Capitalia.
Dagospia 03 Giugno 2008