MUTUI: A GIUGNO TASSI RECORD (5,85%) - EUROZONA, INFLAZIONE AL 4% - LA "ROSSA" MPS E LA VILLA DEL CAV - CDB, RISARCIMENTO FRANCESE - CIPRIANI VENDE I RISTORANTI? - COLOSSI WALL STREET NEL MIRINO SEC.

1 - INFLAZIONE, EUROSTAT CONFERMA: A GIUGNO EUROZONA AL 4%...
(Agi)
- A giugno il tasso di inflazione annuale ha raggiunto quota 4% nella zona euro e 4,3% nell'Ue a 27. Lo ha reso noto l'Ufficio statistico europeo Eurostat, confermando le stime diffuse a inizio mese.
A maggio l'indice dei prezzi al consumo e' stato del 3,7% nella zona euro e del 4% nell'Ue, mentre a giugno del 2007 l'inflazione era meno della meta' di quella attuale, con l'1,9% nella zona euro e il 2,1% nell'Ue. Su base mensile l'aumento dei prezzi e' stato dello 0,4% in entrambe le aree. A spingere in alto i prezzi sono sempre i carburanti e i prodotti alimentari, spiega Eurostat.

2 - MUTUI, A GIUGNO TASSI RECORD AL 5,85%...
(Agi) - Il tasso sui mutui per l'acquisto di abitazioni schizza a giugno al 5,85%, contro il 5,75% del mese precedente, e segna cosi' il valore piu' alto dal 2002. Il dato e' contenuto nel Monthly Outlook dell'Abi. Per quanto riguarda i tassi sui prestiti in euro alle societa' non finanziarie, il valore di giugno e' del 5,51%, contro il 5,55% del mese precedente.

Da record anche il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e societa' non finanziarie elaborato dall'Abi che, sempre a giugno, si colloca al 6,30%, 7 punti base al di sopra di quanto segnato il mese precedente e 62 punti base al di sopra del valore di giugno 2007. Anche in questo caso si tratta del valore piu' alto dal 2002. Per quanto riguarda i tassi sui mutui, l'Ufficio studi dell'associazione bancaria fa comunque notare che il tasso reale, al netto, cioe' dell'inflazione, segna il 2%, un valore inferiore al 2002, quando il tasso reale si collocava al 3%.

3 - BERLUSCONI E LE "GARANZIE" DELL'MPS.
M. Ger. per il "Corriere della Sera" - La notizia è nota, lo sono di meno alcuni dettagli. Silvio Berlusconi ha acquistato alla fine dello scorso anno per 34 milioni la splendida Villa Gernetto nel comune di Lesmo, vicino a Monza, 40 ettari di parco. Pare voglia dedicarla a sede dell'«Università del pensiero liberale», suo vecchio pallino. Difficile immaginare, quindi, che il pensiero «comunista» possa trovare grande accoglienza.

Tuttavia è stato il Monte dei Paschi, banca «rossa» secondo certe catalogazioni, ad affiancare la Fininvest Sviluppi Immobiliari, la società intestataria della villa, con una fideiussione da 30 milioni. In sostanza Mps ha garantito il venditore, cioè Pirelli & C. Real Estate Opportunities sgr, che Berlusconi avrebbe saldato il prezzo stabilito. La compravendita, conclusa in dicembre, in realtà è rimasta in sospeso per due mesi: infatti Villa Gernetto era soggetta a vincoli storici tali per cui il governo Prodi, tramite il ministero dei Beni Culturali e Ambientali, avrebbe potuto esercitare la prelazione d'acquisto. Non l'ha fatto, il rogito è diventato efficace, e ora fervono i lavori di ristrutturazione.

4 - MORETTI (FS): VOGLIAMO TRENI DI CISALPINO FINO A ROMA E TORINO.
(Adnkronos/ats) - Vogliamo che i convogli di Cisalpino circolino sulla nostra rete ad alta velocita' fino a Roma e Torino. Lo afferma in un'intervista al 'Tages-Anzeiger' Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato.
Moretti riconosce che vi sono state dilazioni nella fornitura del nuovo materiale rotabile: 'Speriamo che i nostri amici francesi della societa' Alstom siano in grado presto di consegnarci i nuovi Pendolini'. L'ad dice invece di ignorare i problemi cui deve far fronte la joint venture tra FFS e Trenitalia, i cui treni ad assetto variabile sono spesso in avaria, con conseguenti cancellazioni e ritardi. 'Cosa? Cisalpino ha problemi? Quali? Di cio' no so nulla', afferma Moretti.

5 - RISARCIMENTO FRANCESE PER DE BENEDETTI.
Dal "Corriere della Sera" - Il tribunale di Parigi ha condannato un gruppo di società finanziarie francesi, tra cui la Oleron participations, fondata dal noto finanziere transalpino Alain Minc, a versare un risarcimento di 13,9 milioni di euro alla Ciga Luxembourg, società del gruppo Cerus di proprietà di Carlo De Benedetti, nei cui confronti avrebbero compiuto manovre fraudolente. La vicenda risale al 1992, quando Final, una delle imprese condannate, in mano a un imprenditore amico di Minc, Patrick Gentil, aveva ottenuto dalla banca Dumenil Leblè, oggi incorporata da Ciga Luxembourg, un prestito di 65 milioni di franchi (19 milioni di euro circa).

6 - PETROLIO, RE ABDULLAH: PREZZO TROPPO ALTO; FERMARE SPECULATORI.
(Agi) - "Quando il prezzo del petrolio ha sfiorato i 100 dollari al barile eravamo gia' contrariati. Figuratevi adesso, che si parla di 200 dollari". Cosi' in un'intervista a La Repubblica, il re saudita Abdullah Bin Abdul Azizi Al-Saud sottolinea che il prezzo del petrolio e' diventato troppo caro e che bisogna combattere la speculazione. "Non volevamo e non vogliamo che il prezzo salga tanto in alto - ha spiegato il sovrano dell'Arabia Saudita, primo paese esportatore di petrolio al mondo - Non e' nel nostro interesse perche' non e' nell'interesse del resto del mondo. Il nostro interesse e quello mondiale sono strettamente legati".

Il petrolio, secondo il sovrano saudita, e' volato alle stelle perche' e' diventato una commodity, quasi al pari di una valuta. Qui entra in campo l'avidita' speculativa di certi personaggi, di certe imprese. Questi hanno sfruttato il rialzo nelle quotazioni del greggio per accumulare ricchezze, per avvantaggiarsene personalmente. Non si curano affatto dei danni inflitti all'umanita'".

Per re Abdullah "la stabilita' del mercato petrolifero mondiale e' un obiettivo condiviso sia dai produttori sia dai consumatori. E ci battiamo per raggiungerlo". Il sovrano saudita ha anche lanciato un monito all'Iran perche' non approfitti di un futuro disimpegno americano a Bagdad e ha espresso scetticismo sulle recenti dichiarazioni di apertura la negoziato da parte di Israele.

7 - DONNE E FINANZA, LA NATALE DI UNICREDIT.
Al.G. per "Il Sole 24 Ore" - Poco nota al grande pubblico, Marina Natale ha lavorato finora lontano dai fari delle cronache guidando, per conto dell'UniCredit di Profumo, la task force che negli ultimi dieci anni ha realizzato tutte le principali acquisizioni italiane e, soprattutto estere, della banca (da Pekao a Hvb). Malgrado l'ancor giovane età, la Natale fa parte dello "squadrone" iniziale che Profumo trovò al suo arrivo al Credito Italiano.

Da ieri il board ha deciso di valorizzarla ancora di più, cooptandola nel «management committee» e assegnandole la guida della divisione private banking di UniCredit Group. È la prima donna ad assumere un posto di prima fila nel top management di una grande banca. Ma nessuno, come sanno tutti quelli che l'hanno avuta come controparte in una trattativa, pensi a una concessione alle pari opportunità.



8 - PIÙ MUSICA PER GLI UTENTI DI 3 ITALIA.
Da "Italia Oggi" - Da oggi, fino al prossimo 14 agosto, i clienti dell'operatore di telefonia mobile 3, che acquisteranno un videofonino Nokia N82 con Scegli 3 New in comodato d'uso, potranno usufruire del servizio Full Music3: per i primi tre mesi potranno infatti scaricare musica gratis. Grazie a un accordo con alcune case discografiche, gli utenti potranno scegliere tra più di 300 mila canzoni cui si aggiungeranno 20 mila nuovi brani ogni mese. Scaduti i tre mesi di prova, gli utenti potranno continuare a usufruire di Full Music3 al prezzo di 3 euro a settimana.

9 - NEL MENU' DI CIPRIANI ARRIVA IL PIATTO FORTE.
C.Fe. per "Il Sole 24 Ore" - Cipriani vende i propri ristoranti nel mondo? La notizia rimbalza dagli Stati Uniti: secondo i rumors un incarico per la cessione o per l'individuazione di un socio sarebbe infatti stato affidato alla banca d'affari Goldman Sachs. Cipriani possiede ristoranti a New York, in Asia e in Italia. Un marchio conosciuto nel mondo tanto che negli Stati Uniti è stato coniato dalla stampa americana un aggettivo apposito: ciprianesque, come sinonimo di lusso.

E proprio per sfruttare questa popolarità i fondatori dell'Harry's Bar di Venezia (Giuseppe Cipriani e suo padre Arrigo) si sono lanciati anche nel business alberghiero aprendo degli hotel a Miami. Una popolarità che ultimamente è stata un po' scalfita prima dai guai col fisco americano (con la condanna a pagare 10 milioni di dollari) e poi dallo sfratto da Madison Square Park, dove aveva sede uno dei ristoranti simbolo della Grande Mela.

10 - USA, SEC INVIA MANDATI COMPARIZIONE A COLOSSI WALL STREET.
(Agi/Reuters) - Anche i big di Wall Street, dopo gli oltre 50 advisor degli hedge fund, finiscono nel mirino della Sec che ha emesso una serie di mandati di comparizione nei confronti di banche sospettate di aver manipolato i titoli di Lehman Brothers e Bear Stearns. Lo riferisce Bloomberg secondo cui nella lista figurerebbero nomi di spicco come quello di Deutsche Bank, Goldman Sachs e Merrill Lynch.

Ieri la Sec aveva inviato oltre 50 mandati di comparizione a societa' di consulenza di hedge fund, anche queste sospettate di aver manipolato i titoli di Lehman e Bear Stearns. E sempre ieri l'autorita' di controllo della borsa Usa ha annunciato provvedimenti di emergenza per limitare alcuni tipi di vendite allo scoperto sui titoli dei maggiori istituti finanziari, tra cui Fannie Mae e Freddie Mac.

11 - UBS VALUTA RIACQUISTO BOND ARS PER RIMBORSO CLIENTI USA.
(Agi/Reuters) - Ubs sta studiando la possibilita' di riacquistare titoli Ars (Auction Rate Securities) per un massimo di 3,5 miliardi di dollari da clienti Usa. In questo modo la banca vuole rimborsare gli investitori dopo essere stata accusata dallo stato del Massachussets di averli frodati convincendoli ad acquistare bond a lungo termine definendoli sicuri. Con il crollo del mercato degli Ars a febbraio i titoli sono stati congelati e nei confronti di Ubs sono state intentate diverse cause.

12 - SPAGNA, MARTINSA-FADESA NEL CICLONE: BANCHE CORRONO AI RIPARI.
(Agi/Reuters)
- Le banche spagnole corrono ai ripari dopo il ciclone abbattutosi sulla societa' immobiliare Martinsa-Fadesa che lunedi' sera ha presentato domanda di amministrazione controllata.
La banca spagnola Caixa Galicia ha annunciato l'accantonamento di 78 milioni di euro per far fronte alle perdite e la decisione segue quella di Caja Madrid che ha accantonato 250 milioni di euro e della Caixa, azionista di Abertis e Telefonica, che ha invece comunicato l'accantonamento di 192 milioni nei conti del primo semestre. Martinsa-Fadesa, che e' uno dei gruppi immobiliari piu' importanti del paese, e' stata duramente colpita dalla crisi dei subprime e deve far fronte a debiti per 5,2 miliardi di euro.

13 - CORDATA ARGENTINA PER L'AEROLINEAS.
G.Ve. per "Il Sole 24 Ore" - Una compagnia aerea sull'orlo del fallimento, lo Stato che apre il portafoglio per evitare che la soluzione precipiti, le trattative con un gruppo locale per salvare l'azienda. Insomma il tentativo di salvataggio di Aerolineas Argentinas ricorda inevitabilmente quello dell'Alitalia. Nei giorni scorsi il governo di Cristina Fernandez aveva annunciato uno stanziamento di 10 milioni di euro, per pagare gli stipendi dei lavoratori, continuando ad accusare la società di viaggi spagnola Marsans, proprietaria del 95% della compagnia, di voler far fallire Aerolineas.

Ma di fronte allo spettro del commissariamento non è apparso nessun cavaliere bianco disposto a salvare la compagnia, se non la mano pubblica: Marsans che ha accettato di cedere le sue azioni direttamente allo Stato. La nazionalizzazione sembra decisa, ora resta solo da fissare il prezzo.

14 - IL GESTO REALE DEL GOVERNATORE KING.
N.D.I. per "Il Sole 24 Ore" - Dare il buon esempio non è fuori moda, almeno alla Banca d'Inghilterra. Il governatore Mervyn King, che ha appena iniziato il suo secondo mandato quinquennale, ha rifiutato l'aumento di stipendio che gli spettava. King non ha voluto le previste 100mila sterline in più all'anno perché un incremento di un terzo della remunerazione non sarebbe stato coerente con il suo impegno nella lotta contro l'inflazione.

Una lotta decisamente impari in questa fase di lievitazione dei prezzi, che ieri ha portato l'indice dei prezzi al consumo al 3,8%. Gli economisti prevedono un calo nel 2009. La rinuncia di King però non è un beau geste temporaneo: il contratto è quinquennale e quindi lo stipendio del governatore non aumenterà di più del 2,5% fino alla scadenza del suo mandato. Così King si conquista il diritto di criticare i mega bonus dei big della City : predica bene e razzola meglio.


Dagospia 16 Luglio 2008