GONG! INIZIA LO SCONTRO GERONZI-NAGEL, IN PALIO IL POTERE IN MEDIOBANCA (CHE VUOL DIRE RCS E GENERALI) - IN MEZZO L'UNICREDIT DI PROFUMO, PRIMA AZIONISTA - DOMANI RE CESARE A ROMA: VEDRÀ DRAGHI?...

Sara Bennewitz per La Repubblica

Rientrano dalle ferie e sono già al lavoro, Cesare Geronzi e Alberto Nagel, rispettivamente presidente del consiglio di sorveglianza (cds) e amministratore delegato del consiglio di gestione (cdg), che in vista del ritorno al sistema "monistico" sarebbero candidati a ricoprire le stesse cariche anche del futuro cda. I colloqui sulla bozza della nuova governance stilata dal notaio Pier Gaetano Marchetti inizieranno oggi, poi domani Geronzi sarà a Roma per affari, e chissà che con l´occasione non vada a incontrare anche il governatore di Bankitalia Mario Draghi, lo stesso che mesi fa aveva criticato l´adozione del sistema dualistico.

Fondere i 21 membri del cds e i 5 manager del cdg in un unico consiglio, sarà per Geronzi e Nagel una partita a scacchi delicata, per guadagnare ognuno a scapito dell´altro la maggiore rappresentazione possibile sia come numero di poltrone, sia come deleghe del futuro cda di Mediobanca. Un consiglio più folto di 21 membri sarebbe un unicum tra le società quotate in Italia (anzi si parla di un cda addirittura di 18 membri), per cui giocoforza qualcuno degli attuali consiglieri di Piazzetta Cuccia dovrà perdere la sua poltrona.



Nagel vorrebbe che tutto il quintetto, lui compreso, dei manager del cdg venisse traslato in blocco nel cda. Ma Geronzi non vuole perdere più di tre dei suoi uomini dato che anche nel cds si sta già piuttosto stretti. Il consiglio presieduto da Geronzi rappresenta infatti ben tre diversi gruppi di azionisti, tra cui le banche (Unicredit, Mediolanum, Commerzbank e Sal Oppenheim), i francesi (Groupama, Vincet Bolloré e una la quota della Santusa Holding di Emilio Botìn) e uno stuolo di imprenditori italiani che insieme hanno sindacato il 45,5% del capitale dell´istituto di Piazzetta Cuccia. E così per Nagel e Geronzi da un parte, e dall´altra tra i principali azionisti di Mediobanca a cominciare dalla Unicredit di Alessandro Profumo, inizieranno tre lunghe settimane di mediazione per arrivare al cds convocato per il 18 settembre con una soluzione difficile da trovare come la quadratura del cerchio.

Intanto in Borsa le azioni di Mediobanca sono sui minimi dal 2004, e valgono addirittura meno del giungo 2000 quando venne a mancare Enrico Cuccia, storico presidente e fondatore dell´istituto. Se parte de crollo dei titoli è dovuto alle turbolenze di mercato (che hanno colpito pure il suo primo asset, Generali), parte della debolezza di Mediobanca è invece dovuta all´incertezza creatasi dopo la decisione del ritorno al monistico e i contrasti sorti tra i vari soci di Piazzetta Cuccia. Un fattore, questo, che Profumo potrebbe utilizzare come grimaldello per risolvere la questione a suo favore, dato che il primo azionista di Mediobanca ha sempre ribadito che il suo primo interesse è valorizzare la partecipazione. Intanto Unicredit (che di Mediobanca ha l´8,67%) ha convocato il comitato strategico, che dovrebbe precedere il comitato governace di Piazzetta Cuccia.


Dagospia 25 Agosto 2008