EPIFANI PONZIO PILOTA - COME FA HIRST A FARE DUE OPERE A SETTIMANA? - L'OPA TELECOM PORTA SFIGA - "STATI SOCIALISTI D'AMERICA" - "UNITÀ": TRAVAGLIO NELLO SPORT - ROMA: DALLA "MAGICA" ALLA "TRAGICA".

Riceviamo e pubblichiamo


Lettera 1

Caro Roberto, dalla «magica» siamo discesi alla «tragica» Roma. Anche alla «tragica» bisogna voler bene. Né piangere, né ridere, bensì capire - Spinoza docet - perché la signora in giallorosso sia caduta così in basso. Salta agli occhi che gli affossatori sono i responsabili della campagna acquisti. Non resta, per costoro, che un drammatico calcio di rigore nel culo. Che siano cacciati.
Giancarlo Lehner

Lettera 2

Caro Dago, è inutile che qualcuno cerchi di trovare problemi di doping in Bolt: lui, essendo nato in Giamaica, non ha bisogno di doparsi, è come Obelix, che da piccolo è caduto nella pozione magica...
Mario Orlando

Lettera 3

Caro Dago, puoi far sapere al sindaco Alemanno dello studio inglese, secondo il quale mandare sms mentre si è alla guida, è molto più pericoloso che guidare ubriachi e/o sotto l'effetto di alcol. Aggiungo, essendo uno scooterista, che anche parlare al telefono è fonte di pericolo per gli altri. Sarebbe forse più utile, invece di concentrarsi su campagne moralizzatrici contro i costumi discinti, di puntare l'attenzione dei vigili sul diffusissimo costume romano di utilizzare il cellulare alla guida ( sotto l'occhio indifferente dei vigili). Forse avrebbe qualche titoli di giornale in meno, ma eviterebbe sicuramente un sacco di incidenti
Gennarino Calderoli

Lettera 4

Caro Dago, Leoluca Orlando alla commissione di vigilanza sulla Rai? Orlando, ovvero il dipietrista che cacciò Sciascia dalla "società civile" di Palermo (testuale) per il suo garantismo, che accusò Falcone di nascondere le prove contro i politici e che in una trasmissione di Santoro mise alla gogna in diretta tv un povero maresciallo dei Carabinieri che, vistosi scagliare addosso l'infamia della contiguità con la mafia per il dispiacere si suicidò? (suicidio interpretato dai vari Travaglio come dallo stesso Orlando come prova della sua effettiva colpevolezza!). La destra è forse impazzita? La prossima mossa della maggioranza sarà quella di dare il placet per Santoro direttore del Tg1 e per Grillo al posto di Vespa?
Alessandro Spanu - Sardegna

Lettera 5

Riguardo alla crisi dei mutui americana: possibile che nessuno si ricordi che era stato proprio il nostro saggio ministro Tremonti, durante il primo governo Berlusconi, ad auspicare l'utilizzo dell'aumento di valore degli immobili per finanziare, tramite mutui addizionali, i consumi delle famiglie, "come in America"?
deboss

Lettera 6

Caro Dago fuori le palle e pubblica senza timore! Complimenti al signor Guglielmo Epifani signore della Cgil a spese dei lavoratori. I pasdaran e perfino Bin Laden gli fanno una pippa. Passera' alla storia quale il "Ponzio Pilota" del terzo millennio. L'artefice della piu' grande sconfitta sindacale e del raziocinio umano. Pero' un obiettivo lo ha raggiunto: 20 mila nuovi poveri cristi senza arte e ne parte (e soldi soprattutto) costretti ai semafori per sfamare le famiglie. Il tutto solo e rigorosamente per metterla nel culo a Silvio Berlusconi! Complimenti!
Macario di Macherio

Lettera 7

Beh, Dago, notizie ce ne sono. Gli USA da oggi sono gli Stati Uniti Socialisti d'America, visto che nazionalizzano il nazionalizzabile e Bush sembra Chavez. Tremonti ha detto che si deve tornare al pubblico e il pubblico deve finanziare grandi opere, come negli anni '50 quando gli operai edili aspettavano che qualcuno li chiamasse per la cosiddetta "giornata". Del resto agli anni '50 stiamo tornando anche con la scuola primaria, il maestro unico è, infatti, un ritorno al passato, solo che oggi non bastano più Garibaldi e la tabellina, i maestri elementari dovranno sapere di informatica, di scienze, di letteratura, di storia, d'inglese, insomma saranno degli onniscienti e il sapere dovrà essere trasmesso in sole 24 ore settimanali, perché la Gelmini è convinta che i nostri bambini stiano troppo a scuola!

Non è vero, naturalmente, perché i dati si possono riportare come meglio aggrada e in Italia l'informazione è totalmente scomparsa. Chi ha votato per questo governo, specie al sud, si accorgerà presto di cosa sia il federalismo della Lega e presto i travet milanesi protesteranno perché non sapranno dove tenere i figli e li dovranno collocare a pagamento nelle scuole private, cattoliche, naturalmente (così il Vaticano risolleverà le finanze e conquisterà altre pecorelle). Poi ci sono quelli che, solo fino a qualche mese fa, non sapendo di cosa parlassero, dicevano: "il mercato, il mercato, tutto dev'essere regolato dal mercato", e ora si accorgono che gli americani per salvare le capre e i cavoli ricorrono al tesoro di famiglia, mentre le aziende, quelle che facevano fortuna prestando soldi senza garanzie, elemosinano prestiti, come farebbe una qualunque mezza tacca sull'orlo del fallimento.
Franco Due

Lettera 8

Ho sempre pensato che la Sig.ra Mussolini avesse tutto il diritto e, da parte mia, tutta l'umana comprensione, di provare affetto e amore per un nonno che non ha mai conosciuto ma del quale ha sicuramente sentito molto parlare in famiglia. Credo anche che, in famiglia, i commenti e i pareri fossero altrettanto comprensibilmente affettuosi e che mettessero in luce gli aspetti belli e positivi dell'uomo Mussolini. Ma la nostra identità nazionale ha due fondamenti, altrettanto importanti e basilari: il Risorgimento e l'antifascismo. La Sig.ra Mussolini, e quanti come lei, appaiono come Lombardi dell'800 nostalgici dell'impero di Francesco Giuseppe o della polizia di Radetzky. Semplicemente non italiani, semmai collaborazionisti. Pur ribadendo l'umana comprensione.
angdeang



Lettera 9

Caro Dago, leggo sul tuo sito che Damien Hirst ha messo all'asta 220 opere d'arte da lui realizzate negli ultimi due anni. Ovvero, una media di 2 opere d'arte a settimana. Una simile produzione in serie dimostra ancora una volta che l'arte moderna è solo fuffa e illusione, che si regge sulla stupidità dei collezionisti e sull'avidità e la disonestà di artisti, galleristi, critici e curatori di mostre
Ermanno

Lettera 10

Caro D'Agostino, mi sto convincendo sempre di più che l'opa telecom è fonte di sfortuna per coloro che la hanno progettata e realizzata. Gnutti è quasi fallito, i suoi finanziatori "padani" hanno preso una bella botta, quell'arrogante di Arpe è stato cacciato da Capitalia - chissà che fine ha fatto il tappo dello champagne - , Lehman è fallita e Magnoni ha sbattuto ben bene il muso ( si consolerà con i vini prodotti dalla moglie - Frescobaldi -). Di contro, Bernabè ha ripreso il suo posto e Galateri, che rappresentava uno dei componenti del nocciolo duro, è diventato presidente TELECOM.
Vittorio Pietrosanti

Lettera 11

Il paese è sull'orlo della recessione, i prezzi vanno alle stelle,il grano è diminuito del 40% rispetto ad anni fa ma il pane è aumentato uno sproposito. Il petrolio continua a diminuire e la benzina invece aumenta...ed il resto si sa,ma non si fa nulla...
Bene cari speculatori che ve ne fregate altamente della gente che si fa un mazzo tanto per arrivare alla fine del mese e che cerca, con 4 soldi di dare dignità alla propria famiglia ed ai propri figli , bene cari signori vi auguro che il frutto delle vostre speculazioni fatte sulle spalle di chi con tanta fatica campa al giorno d'oggi,che quel frutto vada a finire in medicine e costosi medici per curarvi da malattie molto gravi .Non meritate altro.
Claudio Spagna Torino

Lettera 12

Caro dago, premetto che faccio meno share di Porta a Porta, quindi non so se posso permettermi di nominare Vespa, però credo che per un banale disguido tecnico, una parte dell'ottima intervista riportata suo tuo sito sia stata tagliata. Ti aggiungo in corsivo la parte mancante: "Credo che nessuno possa pensare seriamente che Berlusconi vinca le elezioni perchè ha tre televisioni. Berlusconi vince le elezioni perchè ha tre televisioni e perchè anche nelle televisioni non sue, trova gente come me che si comporta esattamente come se il padrone fosse comunque lui."
Mic

Lettera 13

Quando Concita De Gregorio arrivò alla direzione dell'Unità, in molti ci chiedemmo se avrebbero trovato spazio le firme più libere che il giornale ospitava. La Concita rassicurò tutti, e proclamò che Marco Travaglio avrebbe continuato a scrivere tranquillamente sul giornale. La Concita omise però un piccolo particolare: sarebbe stata ripensata la collocazione degli articoli di Travaglio.

Ieri, a leggerlo nelle pagine dello sport solo perché in qualche riga dava conto dell'agghiacciante performance della schermitrice Vezzali al cospetto del Cavaliere, avevo pensato ad una censura strisciante. L'articolo di oggi in prima pagina mi rassicura: non è censura, è solo un'abile scelta editoriale per costringere i lettori del quotidiano a vincere la noia e sfogliarne tutte le pagine! Ora, non c'è che da aspettarsi di leggere Travaglio in cronaca nera se nell'articolo compare qualche riferimento alle puntate di Vespa su Cogne, o magari infilato tra i programmi televisivi quando parla delle telefonate Berlusconi-Saccà, o nelle pagine dedicate alla nautica quando scrive di Massimo D'Alema.
Alberto A.

Lettera 14

Caro Dago, per puro sfizio personale ho provato a capire come sono strutturati alcuni prodotti finanziarii derivati. La loro complessità è sconcertante, davvero lascia stupefatti. Adesso capisco perché le italiche banche ed istituzioni finanziarie saranno interessate solo poco piu' che marginalmente dalla tempesta sollevata oltreoceano: i funzionari che si occupano di finanza infatti sono troppo caproni ed ignoranti per poter capire e maneggiare questo tipo di prodotto, avrebbero paura di fare grame figure.
Lele

Lettera 15

Caro Roberto, ho letto che nei giorni scorsi sono entrati nel penitenziario di Vicenza Giulia Buongiorno e Niccolò Ghedini, entrambi avvocati ed entrambi parlamentari, per ascoltare un imprenditore del Nord Est, in carcere perché avrebbe frodato il fisco.
Ebbene i due avvocati-parlamentari dovrebbero difendere un imprenditore che anziché dare, come fa la maggior parte degli italiani, quella percentuale dei guadagni che va allo Stato, se li metteva in tasca e con quei soldi comperava barche, ville e auto di lusso. Ora mi chiedo: è legittimo ed onesto che due rappresentanti del popolo sovrano, vale a dire due parlamentari della Repubblica, che devono fare e osservare le leggi, difendere uno che é in galera perché ha evaso il fisco? Non sarebbe meglio che, anche per una questione di opportunità, fossero altri avvocati a difendere l'imprenditore accusato di aver frodato il fisco?
Rosa D'Addosio - Bari

Lettera 16

Caro Dago, leggo che oggi, alla commemorazione di Bruno Trentin, l'integerrimo Epifani ha detto: "Bruno Trentin non ha mai scambiato migliorie economiche, salariali con peggioramenti contrattuali o dei diritti dei lavoratori. Lui e' stato un uomo fermissimo nei principi, gradualista e disponibile sui tempi e sui modi della battaglia sindacale"... Evidentemente il povero Epifani ha ormai la memoria corta, e non ricorda l'accordo confederale siglato il 23 luglio 1993 da CGIL, CISL, UIL, Confindustria e Governo chiamato anche, con sottile ironia, concertazione... Grazie a quell'accordo, firmato dal fermissimo Trentin, molti lavoratori salariati non riescono ad arrivare alla quarta settimana...
Marco Aurelio


Dagospia 19 Settembre 2008