GEA, CHE MAREA: ANCHE TREZEGUET. E MATARRESE ATTACCA: "CHI C'E' DIETRO?"

Fulvio Bianchi per la Repubblica


FIRENZE - Prima Capello, poi la Lega Nord, con ben tre interrogazioni parlamentari e adesso arriva anche Antonio Matarrese, vicepresidente vicario della Lega Calcio: tutti addosso alla Gea World, la società dei figli di papà (Alessandro Moggi, Riccardo Calleri, Giuseppe De Mita, Chiara Geronzi, Davide Lippi e forse presto anche Massimo Cragnotti) che gestisce addirittura duecento tra calciatori (ultimo in arrivo, Trezeguet) e allenatori e ha inaugurato ieri alla Fortezza da Basso, Expogoal, fiera del business, ovviamente, del pallone.

Matarrese è andato giù duro («problema antipatico quello della Gea, anche per chi c´è dietro. Gli interessati sanno di chi parlo, quindi prima si chiarisce e meglio è...») proprio la mattina che Galliani ha partecipato in veste ufficiale a un dibattito alla fiera della Gea. «Io non ci vedo niente di anomalo in questa società - ha ribattuto il numero uno della Lega al suo vice - e poi iniziative come questa di Firenze fanno bene al calcio». Dalla Gea silenzio, ieri, ma pochi giorni fa, Calleri junior aveva detto: «Siamo in piena regola, nessun problema». Ma per sapere se davvero la società dei figli illustri è diventata o sta diventando la nuova 'piovra´ del calcio, come pensano ormai in molti, basterà aspettare un paio di giorni: giovedì finalmente si conclude la maxi inchiesta ordinata sei mesi fa da Carraro, la commissione agenti dei calciatori della Figc ha concluso la sua complicatissima istruttoria.



Ma, come ci ha spiegato Petricca, presidente dell´Asso Agenti, le norme sono state cambiate proprio lo scorso anno, non prevedono limiti e non è facilissimo quindi stabilire se esiste davvero una 'posizione dominante´: quello che è certo, comunque, che in molti, soprattutto fra i procuratori, depredati dei loro assistiti, vogliono mettere un freno allo strapotere della Gea. Quindi si pensa già di cambiare le regole appena varate, stabilendo un massimo di tre-quattro giocatori per squadra.

Litigando si è aperto così Expogoal che punta a diventare, se non fermano prima la Gea, il Motor Show del pallone. Ieri dibattito con Galliani e Giraudo sullo stato di salute del calcio. Un calcio sempre più vicino al crac: da gennaio la B non pagherà più gli stipendi, fra calciatori e club c´è un braccio di ferro con rischio paralisi. «Molte società potrebbero non iscriversi alla prossima stagione - ha spiegato Galliani - Campana sa che in Lega sono depositati i contratti per i prossimi tre anni di 6mila miliardi di vecchie lire. E i club non possono più pagare. La mia proposta è questa: gli stessi soldi ma con un anno di contratto in più, vale a dire con un risparmio del 30 per cento per i club». Giovedì riunione della commissione tecnica che cerca una disperata via d´uscita, il 16 assemblea dei calciatori: sciopero? Tira aria soprattutto di bancarotta. E Giraudo, l´unico col bilancio in attivo, ha chiesto un aiuto allo Stato. «Paghiamo troppe tasse sul calcio». Tremonti che ne dice?


Dagospia.com 3 Dicembre 2002