MAI DIRE RAI - TREMONTI SILURA L'ANNUNZIATA; LA MARGHERITA SILURA TREMONTI; E TUTTI CHIEDONO SCUSA AD ANNA LA ROSA.
1 - Prorogare Saccà
Fonte Ansa
Nel colloquio avuto oggi dal presidente della Rai Lucia Annunziata al ministero del tesoro, a quanto si apprende, l'azionista di riferimento dell'azienda di viale Mazzini avrebbe espresso il suo favore per una conferma di Agostino Sacca'. Sempre a quanto si apprende, al ministero si sarebbero valutati positivamente i conti economici del preconsuntivo 2002 e quindi l'ipotesi della continuazione del lavoro su budget e bilancio dell'attuale direttore generale uscente.
A quanto si apprende, il presidente Annunziata avrebbe proposto tre nomi per la direzione generale: Mauro Masi, Antonio Catricala' e Maurizio Beretta (che e' stato direttore di Raiuno). Nessuno di questi avrebbe ricevuto il gradimento del Tesoro. Nell' incontro al ministero sarebbe stato chiesto alla Annunziata di proporre, come alternativa alla conferma di Sacca', una rosa di nomi condivisa dall'intero cda.
2 - Anna La Rosa, una donna che lotta da sola contro tutti
Mentre ieri la titanica direttora dei Servi Parlamentari, con l'ausilio della sociologia, cercava di tranquillizzare i bambini scioccati dalla guerra, l'opposizione indifferente e incurante della cruciale missione, le lanciava contro i suo fendenti avvelenati. Eh, sì, perché quegli insensibili dell'opposizione hanno notato che per dare voce allo sconcerto dei bambini le TSP hanno omesso di trasmettere servizi sui tre argomenti che infuocavano le agenzie di stampa, uno dei quali, le dichiarazioni di Chieppa, presidente della Corte Costituzionale, sulle prime pagine di tutti i giornali di oggi.
Un colpo davvero basso al ruolo di eroina sociale della La Rosa. Un ingiusto ed inopportuno promemoria quello dell'opposizione, quando le ricorda che essere direttore delle TSP implica un altro tipo di dovere: informare i cittadini sull'attività parlamentare, andare oltre l'informazione dei Telegiornali. Una situazione, si sappia, troppo stretta per la poliedrica direttora, meglio autoaffidarsi la missione di arrivare ai bambini dove un genitore non può, non importa se a scapito dell'informazione che la testata da lei diretta avrebbe dovuto fornire. Non importa se ripagata di tanta pedagogica sensibilità con una convocazione in Commissione di Vigilanza.
Evidentemente però la notte deve averle portato consiglio dato che questa mattina due dei parlamentari che avevano osato criticare l'operato della direttora hanno fatto marcia indietro, aggiungendo addirittura imbarazzate scuse per l'errore commesso. Da Ap-Biscom: "La polemica di ieri sulla Rai-Tsp è stata francamente un errore: non dei giornalisti parlamentari, ma di noi deputati". Con queste parole, le parlamentari Laura Zanella e Maura Cossutta fanno marcia indietro rispetto alla dura critica espressa ieri nei confronti della Tribuna Stampa Parlamentare che, avevano detto, era rimasta muta sui temi del giorno (devolution, Chieppa e Rai). "Diciamo quindiì solo una cosa - concludono - ci spiace e scusate".
Ecco la giusta ricompensa per una donna che lotta da sola contro tutti. Tutte quelle malelingue che continuamente e come se ce ne fosse bisogno, le ricordano i suoi doveri, il rispetto del pluralismo informativo e della par condicio e a cui la direttora risponde con sensazionali colpi di bacchetta magica, da fatina buona quale è.
3 - Dichiarazione Renzo Lusetti
La Margherita, dopo la scoppola presa su Mieli, è molto attenta a ciò che succede in Rai. Ecco il comunicato che il deputato Renzo Lusetti ha vergato versus Giulietto Tremonti
"A che titolo il ministro Tremonti discute con il presidente della Rai la scelta del direttore generale?". Lo dichiara l'on. Renzo Lusetti della Margherita.
"Nel paese del conflitto di interessi e della violazione di qualsiasi regola formale vale la pena di ricordare:
1.l'azionista della Rai non è il Governo ma una società autonoma, Rai Holding. Questa società è nata proprio per impedire dirette interferenze del Governo sulla Rai, interferenze escluse dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale.
2.Negli anni passati non è mai accaduto che il ministro del Tesoro si sia formalmente occupato della nomina del vertice Rai.
"L'incontro in corso a Via XX Settembre rappresenta dunque una formale violazione delle norme e della prassi in questa materia".
"Se l'azionista di Rai Holding vuole dare indicazioni agli amministratori di questa società ha tutti gli strumenti per farlo, così come fa nei confronti dell'Enel o dell'Alitalia, senza surrogarne impropriamente le funzioni", conclude Lusetti.
Dagopsia.com 26 Marzo 2003
Fonte Ansa
Nel colloquio avuto oggi dal presidente della Rai Lucia Annunziata al ministero del tesoro, a quanto si apprende, l'azionista di riferimento dell'azienda di viale Mazzini avrebbe espresso il suo favore per una conferma di Agostino Sacca'. Sempre a quanto si apprende, al ministero si sarebbero valutati positivamente i conti economici del preconsuntivo 2002 e quindi l'ipotesi della continuazione del lavoro su budget e bilancio dell'attuale direttore generale uscente.
A quanto si apprende, il presidente Annunziata avrebbe proposto tre nomi per la direzione generale: Mauro Masi, Antonio Catricala' e Maurizio Beretta (che e' stato direttore di Raiuno). Nessuno di questi avrebbe ricevuto il gradimento del Tesoro. Nell' incontro al ministero sarebbe stato chiesto alla Annunziata di proporre, come alternativa alla conferma di Sacca', una rosa di nomi condivisa dall'intero cda.
2 - Anna La Rosa, una donna che lotta da sola contro tutti
Mentre ieri la titanica direttora dei Servi Parlamentari, con l'ausilio della sociologia, cercava di tranquillizzare i bambini scioccati dalla guerra, l'opposizione indifferente e incurante della cruciale missione, le lanciava contro i suo fendenti avvelenati. Eh, sì, perché quegli insensibili dell'opposizione hanno notato che per dare voce allo sconcerto dei bambini le TSP hanno omesso di trasmettere servizi sui tre argomenti che infuocavano le agenzie di stampa, uno dei quali, le dichiarazioni di Chieppa, presidente della Corte Costituzionale, sulle prime pagine di tutti i giornali di oggi.
Un colpo davvero basso al ruolo di eroina sociale della La Rosa. Un ingiusto ed inopportuno promemoria quello dell'opposizione, quando le ricorda che essere direttore delle TSP implica un altro tipo di dovere: informare i cittadini sull'attività parlamentare, andare oltre l'informazione dei Telegiornali. Una situazione, si sappia, troppo stretta per la poliedrica direttora, meglio autoaffidarsi la missione di arrivare ai bambini dove un genitore non può, non importa se a scapito dell'informazione che la testata da lei diretta avrebbe dovuto fornire. Non importa se ripagata di tanta pedagogica sensibilità con una convocazione in Commissione di Vigilanza.
Evidentemente però la notte deve averle portato consiglio dato che questa mattina due dei parlamentari che avevano osato criticare l'operato della direttora hanno fatto marcia indietro, aggiungendo addirittura imbarazzate scuse per l'errore commesso. Da Ap-Biscom: "La polemica di ieri sulla Rai-Tsp è stata francamente un errore: non dei giornalisti parlamentari, ma di noi deputati". Con queste parole, le parlamentari Laura Zanella e Maura Cossutta fanno marcia indietro rispetto alla dura critica espressa ieri nei confronti della Tribuna Stampa Parlamentare che, avevano detto, era rimasta muta sui temi del giorno (devolution, Chieppa e Rai). "Diciamo quindiì solo una cosa - concludono - ci spiace e scusate".
Ecco la giusta ricompensa per una donna che lotta da sola contro tutti. Tutte quelle malelingue che continuamente e come se ce ne fosse bisogno, le ricordano i suoi doveri, il rispetto del pluralismo informativo e della par condicio e a cui la direttora risponde con sensazionali colpi di bacchetta magica, da fatina buona quale è.
3 - Dichiarazione Renzo Lusetti
La Margherita, dopo la scoppola presa su Mieli, è molto attenta a ciò che succede in Rai. Ecco il comunicato che il deputato Renzo Lusetti ha vergato versus Giulietto Tremonti
"A che titolo il ministro Tremonti discute con il presidente della Rai la scelta del direttore generale?". Lo dichiara l'on. Renzo Lusetti della Margherita.
"Nel paese del conflitto di interessi e della violazione di qualsiasi regola formale vale la pena di ricordare:
1.l'azionista della Rai non è il Governo ma una società autonoma, Rai Holding. Questa società è nata proprio per impedire dirette interferenze del Governo sulla Rai, interferenze escluse dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale.
2.Negli anni passati non è mai accaduto che il ministro del Tesoro si sia formalmente occupato della nomina del vertice Rai.
"L'incontro in corso a Via XX Settembre rappresenta dunque una formale violazione delle norme e della prassi in questa materia".
"Se l'azionista di Rai Holding vuole dare indicazioni agli amministratori di questa società ha tutti gli strumenti per farlo, così come fa nei confronti dell'Enel o dell'Alitalia, senza surrogarne impropriamente le funzioni", conclude Lusetti.
Dagopsia.com 26 Marzo 2003