CORTE SUPREMA USA - IN NOME DELLA LOTTA AL PORNO, DALLA RETE SI FINISCE AI MATERASSI (DI LIBERTA', C'E' RIMASTA LA STATUA.)

Da www.tgcom.it


Il sogno di una Rete libera, senza confini e censure è definitivamente svanito. L'ultimo baluardo dell'utopia Internet made in Usa è infatti crollato dopo che la Corte Suprema americana ha deciso per la prima volta nella storia del Web di accogliere una limitazione alla libertà di navigazione su Internet.
Secondo quanto stabilito dai giudici di Washington il Congresso può obbligare le biblioteche pubbliche nazionali a dotarsi di filtri antiporno per Internet, senza violare nessuna legge della Costituzione americana.



Salta così anche nel paese della Statua della libertà, la zona franca di Internet, sempre più sotto lo stretto controllo degli organi competenti, che, abbandonate le prime remore legate alla privazione della libertà, hanno deciso di cominciare la lotta al Web senza limiti.
Nonostante gli intenti positivi del provvedimento, dure le critiche e le prime reazioni dei cybernauti che, oltre a lamentare la limitazione della libertà personale, evidenziano come i filtri in realtà non solo blocchino l'accesso a siti pornografici, ma limitino la navigazione anche su siti legittimi.


Dagospia.com 24 Giugno 2003