DAGO & FILO - A MILANO SFILA UNA GRIFFE PIU' IMPORTANTE DI ARMANI E PRADA E GUCCI. SI CHIAMA "ORARIO ASSEGNATO".
Daniela Fedi per Il Giornale, edizione di Milano
Il sospetto è legittimo: alle prossime sfilate di Milano Moda Donna verrà lanciata una griffe più importante di Armani, Prada, Gucci e Saint Laurent. "Si chiama "Orario assegnato" e sul mercato potrebbe fare sfracelli" dicono ridendo a denti stretti gli addetti ai lavori che dallo scorso luglio parlano del calendario provvisorio delle sfilate diramato da Camera Nazionale della Moda come di un disastro.
Su 110 firme in passerella dal 27 settembre al 5 ottobre, 29 vengono definite "Orario Assegnato", sibillina espressione dietro cui si nascondono nomi del calibro di Alberta Ferretti, Trussardi oppure Antonio Berardi. Mancano all'appello anche emergenti di talento come Guerriero, Rohka, Seta Ichiro o Nicola Del Verme. Insomma una follia soprattutto se si pensa che i francesi hanno messo in linea su www.modeaparis.com un elenco di fatto definitivo perché delle 91 griffe che sfilano a Parigi dal 7 al 15 ottobre si sa praticamente tutto: 27 non hanno ancora deciso il luogo in cui faranno vedere le nuove collezioni, 3 non l'hanno comunicato, ma pazienza perché per vedere cosa diavolo propone Tom Ford con Saint Laurent i forzati dello stile sarebbero disposti anche a tuffarsi nella Senna.
Inutile chiedersi di chi sia la colpa: succede sempre così. Tra l'altro Carla Ling, insostituibile estensore del calendario italiano (se lascia come si mormora siamo alla catastrofe), stavolta ha dovuto fare i conti anche con Yom Kippur, la più importante solennità religiosa ebraica che quest'anno cade il 6 ottobre. Dal tramonto di sabato 4 a quello di lunedì 6 i molti ebrei tra giornalisti e compratori stranieri di primissimo piano vanno in sinagoga, non alle sfilate. E fanno bene.
Dagospia.com 16 Settembre 2003
Il sospetto è legittimo: alle prossime sfilate di Milano Moda Donna verrà lanciata una griffe più importante di Armani, Prada, Gucci e Saint Laurent. "Si chiama "Orario assegnato" e sul mercato potrebbe fare sfracelli" dicono ridendo a denti stretti gli addetti ai lavori che dallo scorso luglio parlano del calendario provvisorio delle sfilate diramato da Camera Nazionale della Moda come di un disastro.
Su 110 firme in passerella dal 27 settembre al 5 ottobre, 29 vengono definite "Orario Assegnato", sibillina espressione dietro cui si nascondono nomi del calibro di Alberta Ferretti, Trussardi oppure Antonio Berardi. Mancano all'appello anche emergenti di talento come Guerriero, Rohka, Seta Ichiro o Nicola Del Verme. Insomma una follia soprattutto se si pensa che i francesi hanno messo in linea su www.modeaparis.com un elenco di fatto definitivo perché delle 91 griffe che sfilano a Parigi dal 7 al 15 ottobre si sa praticamente tutto: 27 non hanno ancora deciso il luogo in cui faranno vedere le nuove collezioni, 3 non l'hanno comunicato, ma pazienza perché per vedere cosa diavolo propone Tom Ford con Saint Laurent i forzati dello stile sarebbero disposti anche a tuffarsi nella Senna.
Inutile chiedersi di chi sia la colpa: succede sempre così. Tra l'altro Carla Ling, insostituibile estensore del calendario italiano (se lascia come si mormora siamo alla catastrofe), stavolta ha dovuto fare i conti anche con Yom Kippur, la più importante solennità religiosa ebraica che quest'anno cade il 6 ottobre. Dal tramonto di sabato 4 a quello di lunedì 6 i molti ebrei tra giornalisti e compratori stranieri di primissimo piano vanno in sinagoga, non alle sfilate. E fanno bene.
Dagospia.com 16 Settembre 2003