LA CENA DI CRETINOLOGY

La presentazione romana del film di Roger Christian, "Battaglia per la terra", protagonista John Travolta, può essere un prezioso evento mondano, avendo voglia di rivivere l'epoca d'oro di Cretinetti. Malgrado le piroette de "La febbre del sabato sera" e le pistolettate di "Pulp Fiction", Travolta è stato illuminato fino al rimbambimento di tutte le cellule cerebrali da una di quelle strane religione americane, a metà tra la fiction e la fantasy, chiamata Scientology. Anche questo film ha origine da un libro di fanta-deficienza del fondatore di Scientology, Ron Hubbard. Una volta lanciato negli Usa, è risultato un flop, un autentico veleno per il botteghino. Anche alla presentazione ad inviti al cinema Adriano, metà dell'illustre platea si è slogata le mascelle ed ha alzato i tacchi. Un film allo sbadiglio costato 200 miliardi.

Però, sussurravano le babbione romane, osservando Travolta che balbettava "I love Roma", guarda quanto è buono, è un po' inquartato, è vero, però ha una luce negli occhi... E lui, con il faccione da orsacchiotto, conferma alla stampa: "Son un uomo buono nella vita". Sarà Scientology? No, è Cretinology, ha replicato un cameriere del Grand Hotel di Roma. Succede che il Travoltone decide di pranzare nella reale suite di 350 mq. (con annessa cantina). Mangia che ti rimangia, il piatto è ben spazzolato, ma il cameriere non è così pronto a ritirarlo dalla tavola. Nessun problema per il discepolo di Scientology: afferra il piatto e lo lancia in direzione del disattento cameriere. Più Cretinology di così.


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