john elkann

ADDIO CEDOLONE: ELKANN COSTRETTO A RIVEDERE L'ACCORDO DI FUSIONE FCA-PSA. AVEVA DETTO: ''I TERMINI SONO SCRITTI NELLA PIETRA'', POI GLI È CASCATO IN TESTA IL SASSOLONE DEL CORONAVIRUS E DA 5,5 MILIARDI DI EXTRA-DIVIDENDO SI È PASSATI A 2,9, CON I RESTANTI 2,6 CHE RESTERANNO NEL GRUPPO, CON LA DISTRIBUZIONE DELLA QUOTA IN FAURECIA, GRUPPO DI COMPONENTISTICA CONTROLLATO DAI FRANCESI - OGGI IN BORSA IL TITOLO VOLA A +7%

 

FCA: CORRE IN BORSA (+7%) DOPO REVISIONE FUSIONE PSA

 (ANSA) - Fortissima domanda per Fca in Piazza Affari dopo aver rivisto alcuni aspetti finanziari dell'accordo con Psa per la fusione e la modifica del maxi dividendo da 5,5 miliardi: il titolo del gruppo italiano per diversi minuti non è riuscito a fare un prezzo in apertura, per poi partire in aumento del 7% a 10,7 euro, mentre quello francese a Parigi segna una crescita dell'1% a 16,36 euro.

 

FCA-PSA: CEDOLA SPECIALE DA 2,9 MLD, SINERGIE A 5 MLD

 (ANSA) - Fca distribuirà ai suoi azionisti prima del closing dell'accordo con Psa 2,9 miliardi di euro. La quota in Faurecia di Groupe Psa sarà distribuita dopo la chiusura dell'operazione a tutti gli azionisti di Stellantis. Lo rendono noto in un comunicato le due società che hanno modificato alcuni termini del Combination Agreement- Le sinergie annuali stimate a regime aumentano a oltre 5 miliardi. annuali Il completamento dell'operazione dovrebbe avvenire entro la fine del primo trimestre del 2021.

john elkann

 

 

ELKANN DIXIT: ''I TERMINI DELL'ACCORDO SONO SCRITTI NELLA PIETRA''

Dal ''Corriere della Sera''

 

«I termini dell'accordo con Psa sono scritti nella pietra e vincolati», aveva detto John Elkann nella conference call con gli analisti del 2019. Così non è più, dato che l'intesa tra Fca e Psa per la creazione del quarto gruppo automotive mondiale - Stellantis - è stata rivista alla luce dell'emergenza Covid-19. In particolare a subire la modifica è il maxi dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro che Fiat Chrysler dovrà staccare ai propri azionisti. La cedola prima del closing è ora fissata a 2,9 miliardi, mentre la quota del 46% di Faurecia, il gruppo di componentistica auto controllato dai francesi, sarà distribuita a tutti gli azionisti di Stellantis a fusione avvenuta e dopo l'ok del nuovo cda. I rispettivi azionisti di Fca e Psa riceveranno una uguale partecipazione in Faurecia pari al 23% (capitalizzazione 5,867 miliardi) mentre la loro proprietà 50-50 di Stellantis - un gruppo che ora avrà a bilancio una liquidità di 2,6 miliardi di euro in più - rimarrà invariata

STELLANTIS - PSA FCA

 

 

FCA INVESTE SU E-MIRAFIORI, CAMBIA MAXICEDOLA PSA

di Amalia Angotti (ANSA) - Fca e Psa rivedono alcuni aspetti finanziari dell'accordo per la fusione. Sarà modificato il maxi dividendo da 5,5 miliardi previsto da Fca per i propri azionisti in vista dell'aggregazione con i francesi. La notizia rimbalza sul sito del Sole 24 Ore secondo il quale la parte cash potrebbe essere nell'ordine di 3 miliardi di euro, gli altri 2,5 miliardi sarebbero garantiti con la distribuzione di asset tra cui la società di componentistica Faurecia. L'annuncio arriva nel giorno del grande evento a Torino per la nascita a Mirafiori, storico stabilimento torinese di Fiat Chrysler Automobiles, della nuova frontiera dell'elettrico.

 

john elkann su un trattore case new holland

La piattaforma Vehicle to Grid, realizzata da Fca con Terna ed Engie, dà un nuovo passo di marcia allo sviluppo delle tecnologie legate alla e-mobility. Un progetto pilota, 100% made in Italy, per realizzare un impianto tra i più grandi al mondo e, insieme, l'opportunità per il sistema industriale italiano di assumere un ruolo da protagonista nello sviluppo del futuro della mobilità sostenibile. "Il governo accompagnerà la transizione. Lo faremo con le risorse europee che arriveranno dal 2021", assicura il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che annuncia 27 miliardi di investimenti nei prossimi 5 anni sul 4.0.

 

Massima attenzione anche sulla fusione tra Fca e Psa: "Qualsiasi cambiamento porta con sé incognite e quindi timori. L'importante è che il governo monitori gli effetti della fusione e che da Fca ci sia, e c'è in modo evidente, la volontà di continuare a investire in Italia.Se ci sono modifiche nella filiera siano bilanciate. Qualche produttore locale perderà una commessa, ma ne acquisterà altre. Occorre concentrarsi sul più e non sul meno", afferma. E' anche l'occasione per confermare l'impegno di Fca - a fare gli onori di casa c'è il presidente John Elkann - nel Paese.

lo stabilimento fca di mirafiori riapre dopo il lockdown 4

 

"Continua a sorprendermi che si metta in dubbio l'entità dei nostri investimenti per l'Italia e si sminuisca il valore di avere portato qui a Torino la 500 elettrica. Mirafiori e Torino saranno essenziali per il Gruppo, come ha ribadito anche il nostro amministratore delegato Manley presentando il piano Maserati. Investiamo nel polo torinese 2 miliardi su 5 di quelli previsti in Italia. La 500 elettrica è il punto di partenza del rinnovamento elettrico, andrà molto bene. La transizione elettrica non è in discussione", sottolinea Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee di Fca.

 

Gorlier spiega che il gruppo "crede fermamente nella mobilità elettrica e investirà 33 milioni per le infrastrutture di ricarica in Italia". L'impianto Vehicle to Grid permette di collegare in rete e sfruttare il parco batterie a bordo delle vetture elettriche. In pratica, i dispositivi che compongono la piattaforma fanno interagire in modo bidirezionale i veicoli full electric di Fca e la rete elettrica. Da un lato si ottimizzano i costi di esercizio delle auto, dall'altro si contribuisce a una maggiore sostenibilità del sistema elettrico. L'impianto sul piazzale logistico del Drosso - inaugurato alla presenza anche di rappresentanti di Commissioni parlamentari, della sindaca Chiara Appendino, di giornalisti nazionali e internazionali - è stato costruito in soli quattro mesi, nonostante il lockdown imposto dall'emergenza Covid-19. La prima fase ha previsto l'installazione di 32 colonnine V2G in grado di connettere 64 veicoli, con l'obiettivo di sperimentare la tecnologia e la gestione logistica del parcheggio.

lo stabilimento fca di mirafiori riapre dopo il lockdown 6

 

Entro il 2021 il V2G sarà esteso per consentire l'interconnessione fino a 700 veicoli elettrici. La gestione della seconda fase sarà dettata da logiche di economicità: gli obiettivi saranno fornire servizi alla rete elettrica di Terna e garantire un risultato positivo per Fca ed Engie Eps. "Le e-car rappresentano una potenziale fonte di energia molto rilevante e una grande opportunità per contribuire a realizzare un sistema elettrico più sostenibile e decarbonizzato. L'interazione intelligente e bidirezionale tra auto e rete, inoltre, consente a Terna di poter disporre di maggiori risorse di flessibilità e servizi innovativi", afferma Massimiliano Garri, direttore Innovazione e Soluzioni digitali Terna. "Il V2G - sottolinea Carlalberto Guglielminotti, amministratore delegato di Engie Eps - è la soluzione che permetterà il più grande cambio di paradigma all'interno del sistema della mobilità elettrica e dei sistemi elettrici mondiali".

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO