giancarlo giorgetti alitalia

SIETE CONTENTI? SPENDEREMO ALTRI 60 MILIONI PER ALITALIA! - IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO GIORGETTI HA FIRMATO IERI IL DECRETO CHE STANZIA LA SECONDA TRANCHE DELLA QUOTA PREVISTA PER “ITA”, LA NEWCO CHE DAL 15 OTTOBRE PRENDERÀ IL POSTO DELLA DISGRAZIATA COMPAGNIA AEREA. SARÀ LA VOLTA BUONA? LA MAGGIORE INCOGNITA AL MOMENTO RIGUARDA IL FUTURO DEI DIPENDENTI: ATTUALMENTE SONO 10.500, E ALMENO 5MILA SONO IN ESUBERO…

Luigi Grassia per “la Stampa”

 

ITA ALITALIA - NUOVO MARCHIO

I timbri ci sono tutti, l'Enac ha rilasciato i permessi necessari, e adesso la compagnia aerea Ita, erede dell'Alitalia - anche se è proibito definirla così - può cominciare a vendere biglietti in vista del decollo il 15 ottobre; resta da capire che fine faranno i 255 mila biglietti di Alitalia in circolazione e che non potranno essere usati sui voli di Ita (in nome della discontinuità aziendale richiesta dall'Europa; c'è un fondo di indennizzo, ma gli operatori turistici lamentano di non aver ancora ricevuto indicazioni) e la maggiore incognita riguarda il destino delle migliaia di lavoratori di Alitalia che non troveranno posto nella futura Ita: i dipendenti attuali sono 10.500, in data 15 ottobre potranno continuare a lavorare solo 2900, quindi risulteranno di troppo 7600; la promessa del piano industriale di Ita è di risalire a 5700 dipendenti nel 2025, perciò il numero dei lavoratori in eccesso scenderà a 4800, comunque tantissimi, anche se si realizzasse questo scenario favorevole.

 

MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI AIR ITALY E ALITALIA

L'ultima notizia è che l'Enac, ente di controllo del settore aereo in Italia, ha rilasciato a Ita due documenti indispensabili, cioè il certificato di operatore aereo e la licenza di esercizio. Il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, dice che la nuova compagnia «può e deve diventare il vettore di riferimento nazionale», ma dovrà farlo «nell'ambito di una strategia di alleanze, perché nasce troppo grande per essere piccola e troppo piccola per essere grande».

 

ITA - ITALIA TRASPORTO AEREO

Non è un gioco di parole. In effetti sono in tanti a dubitare che la nuova Ita possa stare da sola sul mercato con una flotta di soli 52 aerei, anche se già si prevede di aumentarne il numero a 78 già nel 2022 e poi di crescere gradualmente fino a 105 velivoli nel 2025. I commenti dei sindacati sono misti: bene le novità dall'Enac, ma c'è preoccupazione per i posti di lavoro. Per Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil, «il rilascio dei documenti dell'Enac è un fatto positivo, ma è solo un primo passo. Ad oggi l'azienda non c'è, è solo un'ipotesi.

giancarlo giorgetti

 

Con lo "spezzatino" di Alitalia e una flotta ridotta a 52 aerei, a causa della sconfitta del governo nella trattativa con l'Ue, siamo molto preoccupati, sia per quanto riguarda il progetto industriale di Ita, che ancora manca, sia per la tenuta dell'occupazione». Un altro sindacalista, Claudio Tarlazzi, segretario nazionale della Uiltrasporti, dice che «la nuova compagnia dovrà essere in grado di garantire piena occupazione per i dipendenti di Alitalia.

 

Bisogna pianificare la crescita della flotta, perché una Ita "piccola" non ce la farà a stare sul mercato, neanche col sostegno pubblico. Siamo poi contro la decisione della Ue di imporre alla nuova compagnia di non possedere la maggioranza nella manutenzione». Ieri il ministro dello sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che stanzia 60 milioni per l'Alitalia, come seconda tranche dei 100 milioni totali previsti dal decreto Sostegni bis. -

protesta dei lavoratori alitalia a fiumicinoalitalia 2alitalia. protesta dei lavoratori alitalia a fiumicino 2alitalia protesta dei lavoratori alitalia a fiumicino aereo alitaliaALITALIA

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…