valigie abbandonate a fiumicino

IL TERMOMETRO DI ALITALIA È FIUMICINO: UN CAOS - NELLE ORE IN CUI I SOCI DISCUTONO DELLA NUOVA COMPAGNIA, I LAVORATORI FANNO “ASSEMBLEE SPONTANEE”. RISULTATO? PASSEGGERI BLOCCATI A BORDO E BAGAGLI GETTATI SULLE PISTE

Antonio Castro per “Libero Quotidiano

 

alitaliaalitalia

Paradossi dell’Alitalia in versione emiratina. A pochi giorni dalla ratifica dell’accordo con Etihad - proprio nelle ore in cui al ministero dell’Economia gli azionisti sono riuniti per limare gli ultimi spigoli come la partecipazione di Poste in una società nuova - i lavoratori di terra di Alitalia (quelli che scaricano i bagagli, posizionano la scaletta e svolgono le operazioni di handling), pensano bene di lasciare a bordo dei voli della compagnia i passeggeri: manager, pendolari e intere famigliole con bambini.

 

Capita anche che, a meno di 24 ore dall’incontro tra azienda e sindacati proprio per discutere degli esuberi, un bambino di pochi anni (o meglio un disperato papà incappato nel blocco in pista), non riesca a ritirare il passeggino sotto carlinga «perché mancano i luggagisti», termine che un imbarazzato steward della compagnia adopera (italianizzandolo), per indicare l’addetto allo scarico dei bagagli che - prima del decollo - vengono riposti nel vano sotto la cabina.

AEROPORTO ROMA FIUMICINO AEROPORTO ROMA FIUMICINO

 

All’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino (gate nazionali), capita di arrivare persino in anticipo (ieri il volo Milano Lin-Roma Fco delle 13 circa), salvo restare bloccati a bordo perché le rappresentanze sindacali dei lavoratori Alitalia dello scalo romano, hanno pensato bene di convocare (dalle 11 alle 13, solitamente ora di grande traffico), una «prima assemblea spontanea dei lavoratori».

 

«Quello che arriva dai lavoratori», spiega Paolo Pagnotta, segretario locale della Cgil, «è un grido di disperazione ». Ma le assemblee esplicative rischiano adesso di mettere nei guai i viaggiatori, e certo non fluidificheranno la trattativa con gli emiri. E c’è dell’altro. Segnatevi sul calendario quando e come evitare Fiumicino: «Come Cgil continuiamo nel nostro percorso di informazione convocando a Fiumicino per mercoledì prossimo due assemblee informative ai lavoratori».

james hogan etihad 6james hogan etihad 6

 

Assemblee che probabilmente avranno ripercussioni anche su chi vorrebbe solo viaggiare. Le assemblee informative sono previste mercoledì dalle «10 alle 12 e poi dalle 16 alle 18», spiega la Cgil. Certo, i tagli annunciati per Fiumicino saranno pesanti. Si prevedono 430 esuberi proprio nell’handling e altri 388 nelle manutenzioni.

 

Tagli importanti e dolorosi che arrivano dopo anni di pesanti ristrutturazioni (a iniziare dal 2008), ma che, secondo Etihad, sono indispensabili per centrare il risanamento. In questo clima -che a definirlo esplosivo si rischia di essere riduttivi - prende il via proprio oggi il confronto azienda-sindacati proprio sulle procedure di mobilità per 2.171 lavoratori.

 

james hogan etihad 5james hogan etihad 5

Ma, vista l’aria che tira, è più che probabile che l’incontro di legge si concluda presto e con la firma «di un mancato accordo ». Poi la legge prevede - dopo il fallimento del tavolo aziendale - un confronto al ministero dello Sviluppo economico. Rispetto al numero iniziale di 2.251 esuberi, indicati dal piano industriale di Etihad bisogna tener conto che 80 dipendenti hanno già cessato il rapporto di lavoro. La procedura riguarda nel dettaglio 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo.

 

A questi bisogna però aggiungere i 35 dipendenti di terra di AirOne. Secondo indiscrezioni il personale di terra dichiarato in esubero, potrebbe essere assorbito da qualche altra società che offre servizi di handling. James Hogan, Ceo di Etihad, arriva, forse, oggi a Roma. Sperando non resti intrappolato.

james hogan etihad 1james hogan etihad 1

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...