
SVEGLIA: LA GRANDE SOSTITUZIONE DEGLI ESSERI UMANI È GIA INIZIATA! – AMAZON È ARRIVATA AD AVERE NEI SUOI MAGAZZINI OLTRE UN MILIONE DI ROBOT. E IL SORPASSO SUI DIPENDENTI IN CARNE E OSSA È SOLO QUESTIONE DI MESI – LE BRACCIA MECCANICHE AFFERRANO PRODOTTI DAGLI SCAFFALI E I DRONI SU RUOTE LI SPOSTANO NEI VARI REPARTI. UNO DEGLI AUTOMI PIÙ RECENTI, “VULCAN”, HA UN SENSO DEL TATTO SIMILE A QUELLO DEGLI UMANI – ORMAI IL 75% DELLE CONSEGNE GLOBALI DEL COLOSSO DI BEZOS È REALIZZATO CON L'ASSISTENZA DI ROBOT, CHE PRODUCONO DI PIU’, NON SI STANCANO E NON PRETENDONO DIRITTI…
Estratto dell’articolo di Sebastian Herrera per “The Wall Street Journal” – ripubblicato da “La Stampa”
Amazon ha schierato nelle sue strutture più di un milione di robot, automatizzando il lavoro e migliorando la produttività. Presto ne lavoreranno tanti quanti sono i dipendenti.
Il colosso dell'e-commerce, che ha impiegato anni ad automatizzare nelle sue strutture compiti precedentemente svolti dai suoi lavoratori in carne e ossa, adesso ha fatto sapere di aver schierato in quei posti di lavoro oltre un milione di robot. Si tratta del numero più alto di sempre e di quello che più si avvicina al totale dei suoi dipendenti nelle sue varie strutture.
I depositi dell'azienda ronzano per le braccia meccaniche che afferrano prodotti dagli scaffali e i droni su ruote che li spostano in vari locali dei reparti, avviando le merci all'imballaggio. […]
Uno degli automi più recenti di Amazon, denominato Vulcan, ha un senso del tatto sviluppato che gli permette di afferrare con accuratezza gli articoli da numerosi scaffali diversi. Da qualche tempo l'azienda sta cercando di collegare i robot ai suoi processi di evasione degli ordini, così che le macchine possano lavorare in sintonia tra loro e con il personale umano.
«Siamo un po' più vicini a concretizzare la piena integrazione dei robot» ha detto Rueben Scriven, research manager presso Interact Analysis, una società di consulenze di robotica. L'azienda ha fatto sapere che ormai il 75 % delle consegne globali è realizzata in talune fasi con l'assistenza di robot.
Secondo alcuni dipendenti di Amazon la maggiore automazione ha voluto dire sostituire lavori pesanti e ripetitivi – come sollevare, spingere e suddividere gli articoli – con incarichi più accurati come controllare le macchine. «Pensavo che avrei dovuto sollevare pesi e camminare tutto il giorno» ha detto Neisha Cruz, che ha trascorso cinque anni a dividere i prodotti nel deposito Amazon di Windsor, in Connecticut, prima di intraprendere la formazione per il controllo dei sistemi robotici.
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I robot stanno anche sostituendo alcuni dipendenti, aiutando l'azienda a frenare le assunzioni. Complessivamente, Amazon impiega 1,56 milioni di persone, la stragrande maggioranza delle quali lavora nei suoi magazzini.
Ogni struttura l'anno scorso aveva una media di circa 670 dipendenti, il numero più basso degli ultimi 16 anni, secondo un'analisi del Wall Street Journal che lo ha confrontato con la forza lavoro dichiarata dall'azienda che riporta cifre e stime relative alle sue varie strutture.
jeff bezos fondatore di amazon
Il numero dei pacchi per lavoratore che Amazon ha spedito l'anno scorso è aumentato notevolmente, passando da circa 175 nel 2015 a 3870, si legge nell'analisi. Da questo solo dato si evincono i guadagni dell'azienda in termini di produttività.
Amazon sta lanciando nelle sue strutture anche l'intelligenza artificiale, ha detto Andy Jassy, chief executive, «per migliorare la disposizione degli articoli, fare previsioni sulle richieste e aumentare l'efficienza dei nostri robot».
L'azienda iniziò a introdurre la robotica avanzata nei suoi magazzini dopo aver pagato 775 milioni di dollari nel 2012 per acquistare Kiva Systems, che produce robot che trasportano interi scaffali di prodotti.
All'inizio, i robot spostavano enormi quantità di articoli non imballati, una mansione pesante sul piano fisico per un essere umano. Con il passare del tempo, le macchine hanno iniziato a svolgere mansioni ancora più complesse, come imballare, dividere i prodotti e sollevare oggetti pesanti.
Amazon ha formato nel mondo oltre 700mila lavoratori per incarichi di lavoro ad alta retribuzione, tra cui la collaborazione con i robot, ha fatto sapere l'azienda. «Si sono create mansioni lavorative completamente nuove» come tecnici di robot, ha detto Yesh Dattatreya, senior applied scientist presso Amazon Robotics.
Dattatreya guida un team Amazon di recente formazione con personale proveniente dal laboratorio innovazione della Bay Area in California dell'azienda per introdurre nei suoi sistemi robotici sistemi più avanzati di intelligenza artificiale.
L'obiettivo, ha detto, è trasformare i robot magazzinieri del futuro in assistenti in grado di reagire a comandi verbali, per esempio scaricare un rimorchio.
Amazon sta sperimentando anche un robot umanoide, ha dichiarato il produttore Agility Robotics. I robot hanno braccia, gambe e testa, sono stati sperimentati per mansioni quali la gestione di contenitori per il riciclo presso Amazon e sono tuttora in fase di ricerca e di sviluppo.
Sheheryar Kaoosji, executive director presso il Warehouse Worker Resource Center, un'associazione no-profit che promuove i diritti dei lavoratori dei magazzini, ha detto che finora la robotica non ha cambiato tanto il lavoro nei piccoli centri Amazon, ma lo ha cambiato molto nei grandi centri di smistamento e distribuzione.
Kaoosji, tuttavia, si dice preoccupato per l'impatto a lungo termine sull'occupazione. Il sogno dell'azienda «è di ridurre in modo significativo la forza lavoro nei suoi stabilimenti ad alta densità» ha detto.
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(Traduzione di Anna Bissanti)
JEFF BEZOS ALLA PARTENZA DEI LAVORI PER L AEROPORTO DI AMAZON