montepaschi

ANTONVENETA, LA MADRE DEI PROBLEMI – MPS SI E’ SVENATA PER PRENDERLA ED ORA PENSA DI CEDERLA PER ALLEGGERIRE IL BILANCIO. SI FA AVANTI UBI-BANCA – ANCHE RICUCCI BRIGO’ SU ANTONVENETA – GUAI GROSSI PER PADOAN: RIDICOLE LE OFFERTE PER LE 4 BANCHE FALLITE. IN ARRIVO NUOVA GARA?

Mario Sensini per il “Corriere della Sera

 

LOGO ANTONVENETALOGO ANTONVENETA

Il progetto è riemerso nelle ultime ore e sembra stia rapidamente prendendo consistenza. Per risolvere i problemi del Monte dei Paschi di Siena, invitato dalla Bce a definire entro il mese un piano per la cessione di 10 miliardi aggiuntivi di sofferenze, si profilerebbe un ritorno al passato, cioè la cessione di Antonveneta.

 

La costosissima acquisizione dalla quale sono originate le attuali disgrazie della banca senese, attesa sempre a fine mese ad altri due appuntamenti cruciali, gli stress test dell' Autorità bancaria europea, che potrebbero evidenziare un nuovo fabbisogno di capitale, e l' approvazione dei conti del semestre.

VINCINO SU BERSANI DALEMA E MONTEPASCHI VINCINO SU BERSANI DALEMA E MONTEPASCHI


Per l' acquisto del ramo d' azienda rappresentato dalla ex Banca Antonveneta, riferiscono fonti concordanti, sarebbero in corso da alcuni giorni contatti con Ubi Banca.
Restio a farsi carico di tutto il gruppo senese, l' amministratore delegato di Ubi, Victor Massiah, comunque rafforzerebbe le dimensioni del suo gruppo al quale è sfuggito l' acquisto della Popolare di Milano, finita al Banco Popolare.

 

renzi  scout renzi scout

La banca senese, a sua volta, riuscirebbe a fare cassa e a liberarsi di una parte delle sofferenze che appesantiscono i suoi conti. La dismissione del ramo Antonveneta, che assorbirebbe anche parte dei crediti deteriorati Mps, renderebbe meno dispendioso e più incisivo l' intervento di Atlante, con cui Siena ha già in corso le trattative per l' acquisto di un pacchetto consistente di sofferenze, e ridurrebbe anche le dimensioni di un eventuale conseguente aumento di capitale, sul quale non si esclude che il Tesoro possa offrire una garanzia.


Soprattutto, in uno scenario simile, il Monte dei Paschi, anche se un po' dimagrito, sarebbe in grado di mantenere la sua autonomia, il marchio e le radici in Toscana, evitando preoccupazioni e problemi al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che sta seguendo in prima persona il delicatissimo dossier sulle banche.

LA SEDE DI MEDIOBANCA LA SEDE DI MEDIOBANCA


Secondo Mediobanca, che è advisor di Monte Paschi, la cessione di 10 miliardi di sofferenze potrebbe comportare per Siena un aumento di capitale da 1 a 4 miliardi, a seconda del prezzo di vendita di quei crediti, iscritti a bilancio ad un valore del 36%.

 

Se andasse in porto la dismissione di Antonveneta, tuttavia, le esigenze di alleggerimento dei crediti difficili per il Monte si ridurrebbero a circa 5 miliardi. Dimezzando l' impegno di Atlante, che sembra faticare più del previsto a raccogliere nuovi fondi tra le banche, ed il susseguente fabbisogno di capitale ad un massimo di 2 miliardi di euro.

 

RENZI PADOANRENZI PADOAN

Lanciata da un istituto riposizionato sul territorio, con la gestione tornata in attivo e ripulito da parte dei crediti più difficili, la ricapitalizzazione del Monte avverrebbe «a condizioni di mercato», senza dunque precludere la possibilità di un eventuale sostegno pubblico, magari sotto forma di garanzia parziale sulle azioni di nuova emissione.

 

La stessa cessione delle sofferenze ad Atlante potrebbe essere agevolata dal Tesoro attraverso la Gacs, la garanzia pubblica sulla dismissione, per la quale sarebbe in arrivo il decreto ministeriale di attuazione.
 

rignano   funerale del risparmio   caos etruria        rignano funerale del risparmio caos etruria

Per Renzi e Padoan, però, i problemi non finiscono qui. Oggi dovrebbero arrivare le offerte vincolanti dei fondi di investimento americani rimasti in corsa per l' acquisto di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti (per la quale ieri il Tribunale civile di Chieti ha dichiarato lo stato di insolvenza) sgravate dai crediti in sofferenza e ricapitalizzate dal sistema bancario con 1,6 miliardi.

 

pier luigi   boschipier luigi boschi

Le offerte che si stanno delineando, però, sarebbero drammaticamente basse. Si parla di 400 milioni, cioè una perdita secca per il sistema bancario che ha sostenuto il salvataggio di 1,2 miliardi. Ai quali aggiungere altri 2-300 milioni per il rimborso delle obbligazioni subordinate delle quattro banche.

 

Un mezzo disastro. Tanto che negli ambienti di governo non si esclude una riapertura della gara, che la Bce ha imposto di chiudere entro settembre. Le stesse banche che hanno finanziato il salvataggio potrebbero trovare più conveniente un nuovo intervento, e quindi un credito in bilancio, che non registrare la perdita .

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)