ATTACCO AI LIGRESTOS - PER LA PROCURA DI MILANO, LA GALASSIA PREMAFIN-FONSAI “È ALLARMANTE, PEGGIO DEL SAN RAFFAELE” - I PM INDAGANO PER OSTACOLO ALLA VIGILANZA, AGGIOTAGGIO, FALSO IN BILANCIO - L’ISVAP “PREME” PER PORTARE A TERMINE LA FUSIONE CON UNIPOL - LA CONSOB “IN PRESSING” SUL BILANCIO: 1 MILIARDO DI PERDITE, DI CUI 150 MLN PER AFFARI IMMOBILIARI DEI LIGRESTI - ANNI DI “ALLARMI” E “PRESSIONI”, MA TANTO LA FAMIGLIA DI TOTÒ SARÀ SALVATA DALLE COOP E MEDIOBANCA…

1 - FONSAI: PM ORSI SENTE DG PREMAFIN ANDREA NOVARESE
(ANSA) - Il pm di Milano, Luigi Orsi, ha sentito questa mattina, come persona informata sui fatti, Andrea Novarese, direttore generale di Premafin. La procura di Milano aveva aperto lo scorso anno una inchiesta con l'ipotesi di reato di ostacolo all'autorità di vigilanza.

2 - PREMAFIN-FONSAI: INQUIRENTI, QUADRO PIU' COMPLICATO DEL SAN RAFFAELE
Radiocor - Gli accertamenti della procura di Milano sulla galassia Ligresti stanno facendo emergere, secondo quanto appreso, uno scenario 'allarmante', definito 'piu' complicato del San Raffaele'. Gli inquirenti stanno tenendo sotto controllo i livelli del debito di Fondiaria-Sai (1,2 miliardi di euro) e della controllante Premafin (circa 400 milioni), oltre che della cassaforte della famiglia Ligresti, Sinergia (anch'essa con un debito che si aggira sui 400 milioni).

In attesa che si definisca l'operazione con Unipol, da ambienti giudiziari emerge la volonta' di monitorare la situazione da vicino, in quanto le condizioni perche' vada a buon fine sono considerate talmente tante da non poter non esaminare il quadro. Le ipotesi di reato che la procura sta valutando sono falso in bilancio, perche' alcune operazioni (come le consulenze da 40 milioni a Salvatore Ligresti) non sono state ascritte a bilancio, aggiotaggio, per le anomalie registrate nell'andamento dei titoli Premafin e Fondiaria-Sai, insider trading, in quanto prima dell'ufficializzazione dell'interesse di Unipol (12 gennaio 2012) era dal 31 dicembre che i titoli del gruppo salivano, e false comunicazioni.

3 - PRESSING ISVAP SULL'AUMENTO FONSAI
S. Bo. per il "Corriere della Sera" - L'Isvap in pressing su Premafin perché il consiglio del 30 marzo convochi «celeremente» l'assemblea per l'aumento di capitale. Ieri Giulia Ligresti e Andrea Novarese, presidente e direttore generale della holding che controlla con il 35% Fonsai, si sono recati all'Isvap (Novarese anche in Consob). L'incontro è stato chiesto da Premafin dopo che l'authority ha inviato una lettera alla società «sollecitando» il rispetto del calendario e l'avvio dell'iter che deve portare alla ricapitalizzazione, grazie alla quale Premafin può partecipare al rafforzamento di Fonsai.

L'Isvap «preme» perché la holding dei Ligresti proceda sul binario dell'unico piano sul tavolo da autorizzare, quello presentato dall'Unipol e che prevede l'aggregazione. L'authority, anche dopo l'intervento della magistratura (il pm Luigi Orsi, che nei giorni scorsi ha sentito i sindaci di Fonsai sulla relazione prodotta in seguito alla denuncia del fondo Amber, ieri ha convocato i revisori del gruppo) sembra in sostanza esercitare una «moral suasion» perché si realizzi al più presto un cambio proprietario che metta in sicurezza la compagnia.

Ieri intanto Palladio e Sator hanno inviato una lettera a Fonsai (e alle authority) nella quale esprimono insoddisfazione per le risposte date in assemblea dal vertice della società assicurativa alle loro domande. I due investitori ritengono in sostanza il progetto Unipol non coerente con il fatto che la ricapitalizzazione sia in grado di «salvare» la compagnia «stand alone». Sempre ieri infine Fonsai, che ha già dato l'ok ai conti 2011, ha approvato il fascicolo di bilancio con le note integrative messe a punto come chiesto da Consob. Oggi verrà diffuso il comunicato.

4 - PRESSING CONSOB SU FONSAI, PER POPOLARE VITA PERDITA DI 101 MLN
Milano Finanza - Il Cda di Fondiaria-Sai ha esaminato e approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato della capogruppo per l'esercizio 2011, con dati numerici invariati rispetto a quelli già resi noti il 15 marzo scorso che evidenziavano una perdita di 1,03 miliardi.

Su richiesta della Consob, la compagnia ha spiegato la determinazione del fair value di strumenti finanziari, l'impairment su avviamenti, con particolare riferimento alla controllata Popolare Vita, la svalutazione degli immobili, le riserve sinistri del ramo Rc auto, lo shadow accountig, cioè la cosiddetta "contabilità ombra".

Gli impairment su strumenti finanziari sono stati pari a 373 milioni fra cui 156 milioni su titoli greci. I test di impairment condotto sugli avviamenti iscritti a bilancio consolidato hanno confermato la recuperabilità dei valori con la sola eccezione della Popolare Vita per la quale è stata rilevata una perdita durevole di 101 milioni.

FonSai ha anche precisato che la joint venture con il Banco Popolare ha avviato attività finalizzate all'elaborazione di un piano industriale triennale che dia impulso all'iniziativa. Sugli immobili le svalutazioni sono state pari a 342 milioni a livello consolidato, compresi ammortamenti per 76 milioni.

Le strutture turistiche, fra cui Marina di Loano, hanno subito un deprezzamento per 101 milioni, gli acquisti di cosa futura sono stati svalutati per 54 milioni, i terreni per 60 milioni (fra cui l'area Castello di Firenze), gli uffici per 34 milioni e altre tipologie per 17 milioni.

Il Cda di Fonsai ha inoltre preso atto della relazione del collegio sindacale relativa alla denuncia ex art. 2408 del codice civile (fatti censurabili) presentata da un socio (il fondo Amber che in assemblea ha sollevato diverse quesiti sulla gestione della società) e ha deliberato di procedere agli approfondimenti opportuni, anche secondo le conclusioni formulate dal collegio sindacale.

A tal fine è stato affidato a un comitato di amministratori indipendenti il compito di procedere all'individuazione di esperti indipendenti che, sotto il profilo economico, immobiliare e legale, possano assistere la società nelle opportune analisi. Stamani a piazza Affari il titolo FonSai sale dello 0,47% a 1,28 euro in compagnia della holding dei Ligresti Premafin (+0,55% a 0,364 euro) e di Milano Assicurazioni (+0,11% a 0,2789 euro). Unipol invece segna un +0,07% a 0,2676 euro.


5- FONSAI: ANCHE OPERAZIONI CON LIGRESTI PESANO SU CONTI 2011
(ANSA) - Anche le operazioni immobiliari concluse tra la famiglia Ligresti e Fonsai pesano sui conti della compagnia assicurativa, chiusi nel 2011 con una perdita di oltre 1 miliardo di euro. Una parte importante dei 342 milioni di svalutazioni del portafoglio immobiliare sono infatti riferibili a immobili e operazioni di sviluppo che vedono come controparte gli azionisti di controllo di Fonsai.

Dai chiarimenti forniti dalla compagnia alla Consob emerge infatti che il gruppo ha svalutato per 101 milioni di euro le strutture "turistiche - ricettive", categoria che comprende sia Atahotels che il porto di Marina di Loano, entrambi oggetto di transazioni con i Ligresti, e per 54 milioni gli 'acquisti di cosa futura', cioé attività di sviluppo immobiliare che hanno come controparti società della famiglia siciliana in qualità di costruttori di immobili che vengono rivenduti assieme all'area su cui sorgono alla compagnia. Le operazioni tra parti correlate sono oggetto di accertamenti anche da parte della Procura di Milano.

 

Salvatore LigrestiSalvatore LigrestiSalvatore LigrestiSalvatore LigrestiALBERTO NAGELCARLO CIMBRI giuseppe vegas

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)