AVVIO POSITIVO PER LE BORSE EUROPEE, SULLA SCIA DEL RIALZO DELLE PIAZZE ASIATICHE: MILANO +0,95% - PARMALAT ACCANTONERÀ 73 MLN € PER RISARCIRE IL FONDO PENSIONE DEGLI INSEGNANTI DELL'ONTARIO - IL GRUPPO SOPAF HA CHIUSO IL PRIMO TRIMESTRE 2012 CON UN PATRIMONIO NETTO NEGATIVO PER 18 MLN € - LA PRUDENZA DI CUCCHIANI SUGLI UTILI DI INTESA - LA QUARTA GENERAZIONE DEI VENESIO ENTRA IN BANCA PIEMONTE…

1 - BORSA: EUROPA APRE BENE IN SCIA ALL'ASIA, MILANO +1% CON TENARIS E ST...
Radiocor - Avvio positivo per le Borse europee, sulla scia del rialzo delle Piazze asiatiche grazie alla speranza che il governo cinese possa avviare nuove misure di stimolo all'economia. A Piazza Affari, il Ftse All Share sale dello 0,92% e il Ftse Mib dello 0,95%. Rialzi superiori al punto percentuale per Francoforte (+1,24%) e Parigi (+1,23%).

Tra le blue chip milanesi, in evidenza Buzzi Unicem (+2%), Tenaris (+1,63%) e StMicroelectronics (+1,7%), mentre sono deboli Parmalat (-0,19%) e Telecom Italia (-0,15%). Sul mercato dei cambi, l'euro segna rialzi frazionali rispetto ai livelli della chiusura di ieri, a 1,2555 dollari (1,2544) e 99,82 yen (99,64), mentre il dollaro/yen e' a 79,53 (79,44). Quanto alle materie prime, e' in lieve rialzo il prezzo del petrolio: il future luglio sul wti segna +0,37% a 91,45 dollari al barile.

2 - BORSA TOKYO: NIKKEI CHIUDE A +0,7% SU SPERANZE MISURE STIMOLO CINA...
Radiocor - Borsa di Tokyo in rialzo sulla speranza che Pechino possa avviare nuove misure di stimolo all'economica per sostenere la domanda interna . Nonostante le preoccupazioni sulle banche spagnole, l'indice Nikkei ha concluso le contrattazioni in rialzo dello 0,7% a 8.657 punti grazie alle anticipazioni dello Shanghai Securities News secondo cui Pechino potrebbe presto introdurre misure in particolare a favore della domanda di automobili. L'indice Topix e' salito dello 0,82%.

3 - L'ONTARIO COSTA 70 MILIONI A PARMALAT...
S.Fi. per il "Sole 24 Ore" - Alla fine il rebus dell'Ontario è stato sciolto: Parmalat ha dediso di accantonare 100 milioni di dollari, pari a 73 milioni di euro, per il risarcimento al fondo pensione degli insegnanti dell'Ontario, che hanno vinto un arbitrato contro Collecchio. La vicenda era diventata una sorta di «giallo», visto che nel bilancio del colosso alimentare italiano, finito nelle mani della francese Lactalis, c'erano tre versioni differenti per l'ammontare della controversia.

Ora, sulla scia del pressing di Consob, Parmalat ha alzato il velo, a due giorni dall'assemblea dei soci che si preannuncia calda, con l'arrivo di Beppe Grillo, che a Parma ha eletto il suo primo sindaco, e di truffati dal crack di Tanzi. La chiarezza di bilancio sul caso Canada, su cui si attende la quantificazione finale del risarcimento, è già un passo in avanti, ma non farà venire meno il disappunto dei soci di minoranza: ancora a fine anno Parmalat riteneva di non dover accantonare nulla. Invece 73 milioni sono quasi il 40% degli utili di Parmalat del 2011.

4 - SOPAF: VALORE AL CAPITALE CHE PERÒ NON C'È...
Fa.P. per il "Sole 24 Ore" - «Più valore per il capitale». Così recita lo slogan che campeggia sul sito internet di Sopaf. Non si può non convenire. Peccato che nel caso della società finanziaria guidata da Giorgio Magnoni il capitale oggi non ci sia più. Il gruppo Sopaf infatti ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un patrimonio netto negativo per 18 milioni di euro. Non che a fine 2011 le cose andassero poi tanto meglio dato che il deficit patrimoniale era di 15 milioni.

Quindi manca del tutto il capitale a fronte di un indebitamento finanziario netto che supera i 100 milioni di euro. Una situazione di fortissima tensione che costringe i Magnoni a ricapitalizzare. Di mezzo c'è la trattativa con le banche creditrici per la quale è stata prorogata la moratoria sui crediti e che dovrebbe, come spiegano fonti vicine alla società, chiudersi positivamente a giorni. Superato lo scoglio banche tocca agli azionisti mettere mano al portafoglio, Magnoni in testa, per un importo di circa 50 milioni. Senza i nuovi denari non si può ripartire. Poi si darà valore al capitale.

5 - L'INVITO ALLA PRUDENZA DI ENRICO CUCCHIANI...
W.R. per il "Sole 24 Ore" - Difficile dire a chi intendesse rivolgersi Enrico Cucchiani quando in assemblea ha ammonito gli azionisti di Intesa a non estrapolare il risultato del primo trimestre e moltiplicarlo per quattro. Siccome l'utile netto di Intesa è stato di 804 milioni a marzo, qualcuno potrebbe essere tentato d'immaginare un risultato superiore a 3,2 miliardi per fine anno.

Il consenso degli analisti, secondo Reuters, si ferma a 2,35 miliardi e, scorrendo i dettagli, si potrebbe pensare che l'ad di Intesa intendesse alludere alle generose stime di Akros (3,69 mld) e di Mediobanca (3,05 mld), se non fosse che quelle previsioni risalivano a marzo-aprile, quando ancora non era stata annunciata la trimestrale. L'aspetto curioso è che dopo la pubblicazione dei conti (15 maggio), migliori delle attese anche in virtù di componenti straordinarie, le stime degli analisti sono state semmai ridotte. Le peggiori sono quelle di SocGen (1,71 mld) che ieri ha pure declassato impietosamente il titolo a «sell», dal precedente «hold».

6 - VENESIO «4.0» IN BANCA PIEMONTE...
A.Q. per il "Sole 24 Ore" - Quarta generazione: un paio in meno rispetto ai Sella, ma testa a testa con i Botìn del Santander. I Venesio, tuttavia, nella "loro" Banca del Piemonte - da poco centenaria - sono entrati da manager, prima che da imprenditori. Camillo Venesio Sr - classe 1900 - aveva trent'anni quando divenne amministratore delegato della Banca Anonima di Credito: concordò uno stipendio basso ma buone stock-option. Azioni poi mai rivendute ma accresciute.

Così la settimana scorsa nel consiglio della Banca del Piemonte sono entrati due suoi pronipoti. Matteo e Carla (due bocconiani meno che trentenni) sono i figli di Camillo Venesio Jr, amministratore delegato di un' ormai rara ma solida banca di famiglia: 63 filiali nel Nordovest e un Core Tier 1 del 12,2%. Scomparso da pochi giorni Vittorio Venesio, padre di Camillo Jr, in Banca del Piemonte Gianluca Ferrero - uscente dal consiglio di sorveglianza Intesa Sanpaolo- è stato nominato vicepresidente di Lionello Jona Celesia, affiancando Flavio Dezzani.

7 - MORNING NOTE...
Radiocor

Milano - assemblea ordinaria e straordinaria Italmobiliare (2da conv.). arte ordinaria: bilancio al 31/12/11, autorizzazione acquisto/disposizione azioni proprie. Parte straordinaria: modifiche statutarie.

Brescia - assemblea A2A. Per bilancio al 31/12/11, proposta distribuzione dividendo, nomina Consiglio di Sorveglianza.

Torino - assemblea Exor. Per bilancio al 31/12/11, nomina Cda e Collegio sindacale.

Milano - III Osservatorio Deloitte dell'Auto Elettrica, convegno 'E-car 2012: anno della svolta elettrica?'. Partecipano, tra gli altri, Alberto Meomartini, presidente Assolombarda; Roberto Testore, Responsabile progetto Ambiente, Energia, Sicurezza Assolombarda; Silvio Pietro Angori, a.d. e direttore Generale Pininfarina; M.Cedric Bollore', Directeur Activites Industrielles Bollore'.

Milano - convegno Assoholding 'I recenti sviluppi normativi ed il loro impatto per le holding, con specifico riferimento all'istituto dell'abuso del diritto' con il patrocinio de Il Sole 24 Ore.

Roma - relazione del presidente, Antonio Mastrapasqua, all'assemblea annuale dell'Inps alla presenza del presidente della Camera, Gianfranco Fini e del ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Roma - vertice intergovernativo italo-polacco con il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il Primo Ministro Donald Tusk.

CALCIO: a rischio crack, perdite per 428 milioni (Il Sole 24 Ore, pag. 1, 2 e 3). Scommesse, 19 arresti, bufera sulla nazionale (dai giornali).

BORSE: il caso Bankia spaventa la Spagna. Lo spread di Madrid oltre i 500 punti (dai giornali).

ECONOMIA: subito tagli per 4 miliardi, 1,5 nella Sanita' (La Repubblica, pag. 28). A Bondi il portafoglio degli acquisti di Stato. Sanita', stop agli sprechi, da luglio saranno online i prezzi di riferimento (La Stampa, pag. 8).

TLC: sfida per la banca larga, accordo Cdp-Metroweb. Telecom avanti da sola (dai giornali). Intesa per ora tace, ma prepara l'uscita da F2i Reti tlc (Il Sole 24 Ore, pag. 5).

INTESA SANPAOLO: meta' dei fondi Bce ai clienti. Stipendi tagliati di un terzo per Bazoli e Beltratti (dai giornali).

CRT: Miglietta lascia la guida (dai giornali).

ANTONVENETA: pene ridotte in appello (dai giornali).

IMPREGILO: maggioranza a Gavio, ma Salini boccia il voto sul cda (dai giornali).

CDP-SNAM: faro Antitrust (Il Sole 24 Ore, pag. 27).

HUTCHISON WHAMPOA: Taranto hub cinese in Europa (Il Sole 24 Ore, pag. 37).

ELETTRICITA': la tariffa bioraria si fa in tre (Corriere della Sera, pag. 31).

FONSAI: audizione in Antitrust, Mediobanca proroga il consorzio (Il Messaggero, pag. 22).

CRISI: 'Rigore eccessivo e nazionalismi sono i veri nemici dell'Europa', intervista al Premier polacco, Donald Tusk (La Repubblica, pag. 26 e 27).

MEDIASET: Blair, 'chiamai Prodi, Murdoch voleva la tv, ma non ci furono illeciti' (dai giornali).

 

 

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO Giorgio MagnoniENRICO CUCCHIANIbankiasalini costruttori

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)